Critica Sociale - Anno III - n. 7 - 1 aprile 1893

102 CRITICA SOCIALE Da molto tempo si fa di tutto por distruggei-o i beni comunali. e già molti comuni non no pos– siedono pili. Il Partito operaio. riconoscendo tutta rutilil:\ dei tori-cui comunali pcl bcncssc1-o dei piccoli coltiva– tori o dei poved, vuolo che lo Stato si opponga alla I0l'0 soppressione dO\'0 anco1·a no esistono, o f! 1t~O S~ C~~~~r:• C \'fo ll~!~:i~lO;lcf ~~~~~ ~= munali siano impi~-atc ad ing,~ndiro la propriefa tomunale. li Partito operaio chiedo inoltro che. laddo,·c lo ~lato JX>"~icdo beni dcmnniuli o tc1·1-oni incolti. come sullo spiagge del mnrc. im·oco di artlttarli aì ropitalisti a prelli dcrisorì. li ~la ai comuni. po1· essere trasfo1·mati in beni c·omunali. (') A1tT. I. - ,lllrilJu;fonc fa/llt dal rom.une dei ten·ent concesst dallo Stato, 1JOsscduU o comprat, (lal co,nunc, et fam,tuuc ,ioii vnssldcnlt asRociatc e semplicemente us•t/i·ulltun-ie, cou ttfvteto a·;,n,. pteuw·c ~alarlati ed ohbli(JO lii paom·c tmcano,1c a pro/lito llcl l>ilancto llett"alsi,~ten~a ronwnale. Il Partito operaio chiedo cho i terreni J~ecluti dal comune o concessi dallo Stato. laddorn possono 88.."ICl'O me.."-Si n coltura, siano colth•ati, sotto il con– trollo del comune. da ossociazioni di fomiglie per ,•e1·e,cho se ne dh-idcrcbboro i i-accolli, a norma ~.;~~1! 1 u~~~~iil~~ 1 3; 0 d!1!~~\i,~~1~r ;i~o 1 ;:o d~?tt lancio dcll'a.ssisten1.a comunale. C'iò elio il Partito opomio 1-cclnmn st.'\ in l>,.'\l'le rc.1li1.zandosi a Xa1·bona clO\'C, sulla proposta dol isindnco f,'01T011l, deputato o memb1'0 del Consiglio uazionalo del P:.wtito opo1·aio. i1 Con,iglio muuici- W:.t' drt~~- 1, ~~ ~1i~~j<l ~i f::1i;1fo u::!/ 0 ~i~~~~t per J>ianta1'\'Ì ,·ignc. In altri comuni, lo famiglie associato, che si sta– bilirebbero su questo terro dissodato.. potrebbero produ1•,•i gioano, legumi o qualsiasi altra derrata. secondo il clima o la natura del suolo. I la,•01-ato1·i dello camp.'\Q'nO comprenderanno. sem:'nltro parole, <1ual<'importa.111.:,a\'rebbcro pel loro bcnes..~1-e i beni comunali. so fossc1'0 consido ,-o,·oli o utili1.1 .. ati come lo p1'0pono il Partito ope1-aio. t\nT. r,. - Cassa au1·tcota dt pcnstont ver oli 1ni:al1dt e vet veccht. altm.cntala <la un'imposta S'J>ectalc s-ut,·edttilt lll'lla unmtte 1n-oprletit. Quando _gli agricoltori. dopo una ,·ita di penosi IMori e dt continuo prinu:1oni. nrrh•nno alla \'CC– chiain. si tt-o,·ano senza risorse, o 1-attmppiti dai 1-omnatismi. Dopo di :t\'CI' nuh'ito gli nitri. essi sono immc1":Sinella pili squallida misol'ia o ridotti a men– dic.u-o il 101-0pane. Sotto quosto rapporto essi sono ancora pili infe– Uci degli operai dello miniere o de gli im piegati dello Sta.lo o flello stl'ado fo1·1-ate, i qua.li hanno casso di pensioni che permettono 101' 0di no n mo- 1·iro completamento di fo1no,allol'chò gono storpiati o h'op1>0twanzati in oli\ 1>01·potersi guadagn:u·o la \'it::I. Il la,·01-atore della terra non ha mai ,•isto nes-– suno interessarsi alla sua trista sorto cd occup.·u'!li di assicu1-aro la sua ,·ccchinia conti-o il bisogno. li ::::!~!f o 0 f~t 0 ~;~ 1 ~ 1 i~\ 1 :!fcn~~n/.!::Oco~~itif [~~;:~ I') l.'1t1"1'. f'. DI Fnua h11.(atto una propolll\ •nalo1ta. e molto dett••h'!a. nel 1110 libro 1A 10<tfall,u,u10,u: d.tU11 ttrra (preqo la tnlh~ff SOnol.t. «nL !li 1~r qusn10 r1guard• 1 beni demanlall e comunali 11•1 ,alill.la cui u•ur11111.;onf' • aop;,re»tone {"fedi C•I• ~f~~!•e::. •:r~\ =n"on~e1'~fr~~~r1': 1 J 1 l\ ':'n'd"c:I :n~~i~rtr~:.~! cetto e~potlo ntil 111cceu1'0 ari, 4, 81bl oteca G ro E31arco Stato una ~ di pensioni agl'ioolc. che ,•e1-se1-ebbe nlmeno due lire al gio1·no agi' irl\·alidi o ai \"ecchi. Il Oo,•crno. alla "igilia delle elezioni. ha p1-oposto, ò ,·er'O, In. creazione di una C..'\SS.'\·))OIISioni por tutti gli operai, ma il suo p1'0getto non ò che una ma- 110\'ra destinata n far \'Otare poi· i cnndi1lnti ur– Ociali. Egli \'UOle poi che siano gli _opo1-aidella città e dello camr~agno che forniscano in frl':\D parte i rondi di questa ta$8.'\. E come gli agricoltori cd i gior– nalieri tro,·e1-anno il danaro necess:Lrio, essi che guadagnano n stento di cho ,·h-01'0 o a cui non ri– mano mai 1111 soldo da mottc1'0 da banda? Inoltre. quosta cassa del 00\·erno non sarebbe cho per l':w• ,·eniro: s:webbe solo f1-a ,·<'nli o trent'anni che essa incomincerebbe a distribuir'O pensioni: i bisognosi di oggi a\'robbc1-o tempo di morire cento '\'Oltc di mi,orin. li Partito OJ>01':'.\io non intendo cosi la cassa di 1>0nsioni: inveco ,li chiodo1'0 ai poveri di l'io1npil'la coi 101-0 sohli, esso vuole cito lo St.'lto la riempia immediabunente coi marenghi tloi g,-audi propde-- ~r~l~~~~ q~,~~!isim;\l~~::e~'O ~~1~ s~~a~1i inmlidi e i ,occhi, e quest." imposta sa1'0bbc la più giusta di tutle. poiché gli operai agricoli, quando .!-!Ono gio\'nni o ,•igorosi, si estenuano al l:tvo1'0por raro produrl'O le terre dei g1-andi 1>1'0priotal'i, ed è M~huamento g-iusto che. quando sono ,·occhi cd artlitti da dolori. sieno SOCCOl"si da quelli cho essi hanno arricchiti. A1tT. O. - Acquisto cli m.accllfn.e au1·tcole da 1JCl1'te del c01mrne e lo1·O loca:tonc at colttvato,•i a v,·e;:o lit l'Osto. Crea.:.toue tlt assocu1.:.iontat tacm·atm·t ao1·lcolt per llt compnt <lt concimi, tlt matchiue 1Jer 1n-osctugw·c. cli se;,wnlt, tli piante, l'« .. e per lo sme,-clo del prodotti. po~- ~~~:-a~~'Or~·i~~~I~~~ :~1co~:.b:Y'on1~-o rl~!~ non sono nbba.stan1.a esteso 1>0r pote1·no farne l'ac• ~~~~o n~t~~- ~~ ~~=~~ ia n;~~!\('1.,~:ss lo macchino nel momento in cui no hanno bi.sogno. o a chiedere al la,·01-0 dello br-accia ciò cito il gmndo proprietal'io ottiene dalla macchina a molto mi:ici1 1 ;o'~f1~~!~;1 può fa1'0 il piccolo pl'O riotario nbbandonnto a.Ilo sue propl'io ro1•zo. lo pu~ il co- r::,~~1;, :i.il ~!·1~~: i 0 ~~~i ~~i~~uac~1t'rf.~~i~:~~= scl'ie di m acchino agricolo da affittarsi ai piccoli JU'Op1·iot.'\l'i al più basso prezzo possibile: non più di quanto è noccss.'\l'io poi· pagarne il consumo o la manutenzione. I coltivatori sono semp1'0 ingannati dai negc>:- 1.ianti che \'endono ad essi i concimi, lo sementi, lo barbatello J>Cr rinnornro lo ,·igne, i tubi por ~;:tur:~c!~~~T 0 ad ~i~,!nr~~~,~Jf;~~)l~~:~t co~titucndosi in sindacati cho, con la compra in grande, otte1·rol,1Joromiglio1·0 qunlifa e p1·e1.zimi- gl~~~ti sindacali de; piccoli coltimlori ~h'Obbcro egualmc.nte incaricarsi della vendita dei 101-0rac– colti o del loro bestiame, cho si farebbe cosi a con• dizioni miKliori di oggi. Intanto 11Partito opemio chiedo cho lo Stato e il comune facciano sorrngliaro lo ,·cndito da fun– zionari stipendiati per im1>ediro che i oolti\•atori • ,<'~!ifol!f'!ll.&~,~\~~e':~~\~~:i~~~~rl 1Ju~~r::.i!~": ~i!'~~n~~ llonl lii euarl. In cifra tond&, mentre t'J 11111a 11ro11rl11arf ne pos– ,1et1ono pii\ Ili I! milioni.

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