Critica Sociale - Anno III - n. 7 - 1 aprile 1893
CRITICA SOCIALE lii nuto raris.,imo, è uscita pl'op1io ad~ una nuova edizione tedesca. E da questa edizione che il nostro amico Pasquale Mnrtignolti - che ne ebbe dnll'autoro uno dei primi osomphu·i - ha tradotto poi nostri loltol'i la lettera dodicntorin, o da essa egli ci prometto di tradurre puro, por i prossimi numeri, <1ualcuno dei brani pii1 salienti e più caratteristici. Alla Classe op!tlÌa itlla fn1 Btt!a!u ,\ voi lo dedico un·opera, nella quale lo mi sono in– gegnato di presentare ai miei concittadini della Ger– mania una fedele dipintura della v09tra condizione, delle vostro sotrerenze e delle ,·ostre lotte, delle vostre spornrrr.e e dei vostri propositi. Ilo viss uto a bbastanza tra. voi por conoscere qualche cosa del ca.si vostri; ad essi ho dedicato la mi a più ser ia. allonzlono; ho stu– dlalo I vari documenti, ufficia.li o non ufllciali, che mi rlusc\ di procurarmi. M• tulto questo non mi soddlsracova; lo sentii il bi– sogno di &,·ere più che una semplice conotcenza astratta del mio !oggetto, di ,·eder,•i nelle vOfltre proprie abi– tazioni, di ouervarl'i nella vostra vita quotidiana, di ditcorrere con voi su la vostra condizione e Bui torti che vi tl raeevano, di avere un& testimonlania delle vostre lotte contro il potere sociale e politico dei vostri oppressori. E reci cosi: abbandonai la compagnia., lo partito di piacere, il vino di Po,-10 o lo clt ampag1 1e dello clo.ssl medie, e dedicl.l.ilo mio oro libero quo.si esclusi– vamonto a corrispondere con uomini sinceri della.classe operala; o sono lieto e fiero di a.ver ratto cosi. Lieto, porchè ciò m'indusse a passaro molte ore relicl nell'ot• 1enere una conoscenza della realtà. della. vita - molte ore che diversamente sarebbero state sciupate in chiac– chiere vane e in noiose cerimonie; ftero, perchè cosi l'acendo IQ ebbi l'opportuniià. di rendere giustizia ad una classe oppressa e calunniata. di uomini che, con lutto le loro colpe e sotto iutti gli nantaggi della loro situazione, impongono nondimeno Il rispetto di chiunque non sia un qut1ttrinaio inglese; fiero anche, perchè così lo rul posto in grado di salvnro Il pOJ>oloInglese dal cresconte sprezzo cho sul Continente ru la necessaria. consoguomm della politica brutalmente taccagna e della generalo condot1a della vostra e.lasse media dominante. Avendo nello stesso tempo ampia opportuni1&di scru tare lo cla.ssi medie, vostre a,•vcrsaMe, lo ,·enni subito alla. conclusione. che voi a:,eto rag ione, perrettamente ragione, di non aspettare qualsia.si aiuto d• eue. Il loro lntereHo è diametralmente opposto a.I vostro, seb– bene esso si sgolino ad atrerml\re Il contrario e a per– suadervi della loro pi(1afTottuosa simpatia 11erla ,·ostra sorto. I loro atti le smentiscono. lo sparo di aver rac– colte 11rovopH1che sufficienti del ratto, che le classi modio chiacchierano mollo, nm In realtà. non sono in– tento ad altro che ad arricchirsi col vostro lavoro flnchò osso possono ,·enderne il prodotto, o a lasciani morire d'inedia, tostochè non possano trarre un profitto da questo traffico indiretto di e11rneumana. Che hanno esse l'atto per pronrvi la loro prore.s.sata benevolenza ? Hanno osse prestata mai seria attenzione ai ,·ostri ag– gravll Hanno rallo mai qualcosa phì che pagare le spese di una. mozza dozzina di commissioni d'inchiesta, i eui voluminosi rapporti sono condannali all'eterno sonno rra Icumuli di carta inutile sugli scafTalldo!Ministero delrin– tornol SI sono esse mai dato 1>onslorodi spremere da queM'liIndigesti libri azzurri un solo libro loggibilc, dal B quale ogni uomo potesse raeilmenle rieanre qualche in– rormaziono sulla condizione della grande maggioranza dei• Britanni nati liberi•? ~o. esso non amano parlare di tnll coso. e hanno lasciato ad uno straniero Il com– pito d'lnrormnro il mondo incivilito su la sltuu.iiono dc– gradnntc, nello. quale YOido,·ete vivere. Uno slro.nlero por esse, ma non 11orvoi, io spero. Sebbene Il mio inglese non sia puro, @poroche voi lo !rovereto chiaro. ~essun operaio In lnghllterra, nò iq Frane.i&o altrove, mi ba. mai trattato come uno stra– niero. Con la pili grande gioia io vi ouerval liberi dalla lebbra del pregiudizio e dell"orgoglio nazionale, che non è altro so non un gretto e grossolano amor proprio. - lo notai la vostra simpatia per chiunque applichi seria– mente le proprie rorze alrumano progre880, sia egli o non sia Inglese, e la vostra ammirazione per ogni cosa gro.ndc o buona, dovunque essa prospornsse. - lo trovai In voi più che dei semplici inglesi, membri di unn.sin• gola nazione isolnta, io !rovai in ,•ol degli uomini, membri della .irrando ed uni,•ersnle rttmlglla dell'uma– nità, I quali conoscono che il loro Interesse è hJonlico a quello di tutta I&razza umana. i,:: corno tali, corno membrt di questa ramiglia den·umanltà « una ed indi• visibile, • come esseri umani nel signifteato più nobile della parola, come tali io. e molti altri sul Continente, salutiamo il v~tro progresso in ogni direzione e vi au• JrUrlt1mopronto successo. Proseguito Innanzi, come avolo rl\Ho sinora. ~follo rimane eia rarsl, sit1to rcrmi o costanil - Il vostro suc– cesso ò corto, e nessun passo che voi rnroto nolh~ ,·o– stra mnrcla In n.vanli andr..t perduto per In nostra causa comune, por la causa dell"umanitàl Ba"11nt (Pr,.,,,a Jùna,eaJ. 1$ mar,o J84S. flCDltRICO J,,;NOII.S. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. MAX NORD,\U. - lkge,iera:.iom. Traduzione Italiana di Oberot1ler. - Milano, Fratelli Dumolard, 18'0:J.L 4. È senza dubbio Il più scientiflcamcnto Importante dei libri di Max Nordtiu. Il geniale volgarizzatore tonta In questo libro l'osservazione e la toorl1i sclentlftca per– sonale, od Il tonta.tivo ò stato senza dubbio una riu– scita abbastanza. relicc. 1all1:!d~1:iau c~:mt :o&:~req:::ra 11 t~~:;~~~t 0 ~!rì:,!; di eccentricità. che si osserva sopratutto o quasi solo nelle elusi superiori, nelle classi vh•entl ,·eramente ~~~:a~~~ll~~1i!°;!(ù" 1 ~:e: 8 d:l~e 1 ams:n'ir:!fa~~fn;s~ logiche umane, nell'arte. Questa malattia psicologica– mente è li ml1Uclsmo, ,·aie a. dire I• confu.sione della l~~e1t!!r:z~:.- ~~l~e:r~o:r:c~:~ii~e~~ti~!!i l'l~~~i=I~!~ immobilit à., od ora s ooppia in impeli :fi° conTulsione. Qut1lè la ca.uso.di questa. malaltin psichlco.1 Uno.ma• ~T!~~~ll~r~i~!.~~ r~ 8lrY! 1 :(a ~a:it~t~~i "J~ftnmcl~~i:,~a ~~ derna, dall'uso degli eccitanti, dal lavoro esaul'iontc, dalla vita. robbrlle delle grandi città, occ., oec. i,: con questa Idea egli elabora una teoria clclltl nttività 1>si– chica, secondo cui normale sarebbe l'attività dirr,lta. o guidata dall"attenzione, l'associazione monta.leubbldionto alla guida dell"aUenzione; morbosa l'usocluione men– tale abbandonata agli impulsi ed ai capricci di lune le ~i~: :~~r!c:rèi!'~~;:~~~~a~~e~~li ~n!~ 1:';~! 1 :~0 8 (u!!; u.robboro fili uomini di ingegno sa.no , l veri uomini di i:~!~ir,e 111~rstf:i' C:f~on~bboro I degenerati, i Ora. a questo schema di teorit1 gli scienziati dellt1. scuola antropologica italiana., il Lombroso, Il t-'errero, il Bicrnchloppongono che it gonio ò som))rc un ))rodotto •
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