Critica Sociale - Anno III - n. 7 - 1 aprile 1893
110 CRITICA SOCIALE Tutta una scrio di renomeui nella vit.a.sociale tcdesc& nnnunzia il preeipitaro ad una e lotta decisiva• tra gli strati popolari democratici o l'aristocrazia.. Da una parlo o dnll'allrn ò palcso cd intonso l'armarsi per una lotta t\ mo,1.e. Il governo chiede fondi al lleich8tag per premi ai sot– toufllciali, onde sottrarre l'cserclio alle idee socialiste o Carne un inespÙgnabilo baluardo per lo Stato. Gli ull\ciuli vietano ai soldati di frequentare osterie do,·e si radunano socialisti, e allontanano per sistema le re– clute dai ceniri socialisti, conftnandole in lontano guar– nigioni dO\'O non esiste o quasi il movimento operaio. Va da sà che lo guarnigioni nello città come Berlino si compongono delle recluto provenienti dalle province orientali o in genero da quello che son pili in arre– trato. Ma la. febbrile attività dolio. domocrazia socialista. elido questi palliativi. Penetrando nei Consigli provin– ciali e in tutte le amministrazioni locali, nccaparrando o,·unque la protezione dcgrintercssi popolari, ossa cdi• ftca e dissolve nel medesimo tempo. Essa crea quando 1u1mentae concentra le sue rorzo, nm dissoh·c quando pono gli e elementi dell'ordine• nella Indecisione e nel• l'Imbarazzo, sicchè essi si appigliano allo misuro le pili contraddittorio per non rar arenaro il \'ascello dello S1ato. Che il momento si av,•icini, in cui la.maggioranza del popolo1edescopas<;erl\.,,'olentoo nolenlo, sotto la bandiera dolln lhuuocrazia contro i poteri dominanti, o che allora ul parH!o socialista debba toccaro la funzione direttiva, incomincia, sombra., a comprenderlo nncho l'intolligeuza liberale-radicalo. E ben anche per questo che alcuni organi della democrazia liberale, in opposizione ai fu– ribondi reazionari, rilevano con particolare predilezione la protesa « moder.,zione .. del nuovo programma so– cialishwlemocratico, il quale, a sentirli, nella parte po– litic1l non farebbe ora che riprodurre lo vecchio do– mande della democrazia radicalo: Questa lieta sco,·erta rlurn falla cosi tardi sol pcrchò prima non badarono ai congressi socialisti, d'onde avrebbero avuto di prima ronto c1ueiprogrammi, che prendevano invece dalle ca• ricaturo dei giornali reazionari. Quei signori si vedono ora costretti a seguire attentamente tutto quello che a,•vieno noi campo della. democrazia socialista, ma se essi si fossero data la. pena di paragonare il veechio col nuo,,o programma., M'rebbero ,•Jsto facilmente, che in realtà il ,·ecchio programma. era. molto più e modo– rato .. del nuo,·o. Comunque si&,q uesti ratti sono un sintomo della. co– scion:r.a.destantesi nei democratici borghesi, che in un tempo non lontano l'interesse delta. loro propria. con– scr,•azionc potrebbe consigliarli Il raro buon viso alla democrazia socialista, assistendola più o mono come truppa ausiliaria. nella lotta contro l'odierno regime J>Olitico. Noi abbiamo considerato fluoro. tuU.'i sintomi della trasformazione politica che si prepara in Germania, prin· cipalmente dal punto di vista della democratizzazione dello Stato. « )la. do,·e rimangono allora •gli scopi so– cialisti della democrazia-socialista l • ci chiederà. forse qualcuno. e Nel miglior caso - aggiungerà. - i socialisti compiono non·impero tedesco la missione J)Oliticache Inaltri paesi effettuò già la democrazia radicale-borghese, o ciò tanto più so, oltre ai prolotarl dei principali con• B I oteca Giro 81 reo tri od ai socialisti coscienti, ,•i parteciperanno altri ele– menti sociali... Sononchll, paragoni il lettore la situazione storica in cui avvenne la. grande rivoluziono rrancoso, o i fattori corrispon<lon1ìdel moderno movimento rivoluzionario. Egli vedrà nllora chC,so le condizioni esistenti all'epoca. della grande rh·oluziono non potevano o.vero altro ef• rotto che il dominio della borghesia o li 1rlonro del libe– ralismo, viceversa l'e"oluzione presente - la contrad– dizione tra. le forzo produttivo e la rorma. dello srrut- 1amen1o capitalistico, la concentrazione della coscienza politica e dcll·entusiasmo rivoluzionario nella classe operaia - non ammette ai1ra uscita, per la. futura ri• \'Oluziono in Germania, che il dominio del proletariato, conducente alla ,•ittoria. del comunismo. Comealla tino del passato secolo lavoramno alla. distruzione dell·or– dine feudale non solo ricchi borghesi, ma altrcsi - o in molto maggior grado - entusiasll ideologi o masse povero, costituzionali moderati e giacobini terroristi, così ancom nell'imminente periodo rivoluzionario non saranno solo I socialisti democratici e I proletari indu– striali che effettueranno la trasformazione della società. capitalistica. Certo !"egemonia politica del proletariato è ben lungi dalressero una cosa sola col comunismo. La società co– munistica presuppone del tutto s,·anita ogni traccia di classi, per conseguenza anche il proletariato ed il suo dominio. La dominazione politica della classe operaia non sarà so non il mozzo, la leva, por spingere la mo• dcrna. umanili\. sul primo piuolo della. scala del comu– nismo. I.e vittorie economico-sociali della borghesi11, fu– rono il punto di partenza e la condiziono al suo domi– nio politico. l..'èra del liberalismo incominciò col trionfo dei suoi principi economici; quella del comunismo in– comincerà con la egemopia politica del prole1ariato. PAOLO AX&UtOD. UNALE'ITERA DI FEDERICO ~:NGELS al lavoratori della Gran Bretagna A iioi pa1'0 cho !:ìiaassi più intorcssanto di qua• lunquo a1·ticolo « 1-ecentissimo », cho poh-ommo scri– vei-o noi por questo numc1'0, una lctlora che Fede• dco Engcl:s ha indirizzata 48 anni fa agli operai inglesi dedicando I0l'0la sua opera sulla condl:.ione ,telle ctasst operaie tn In{Jhillcrra. È dunque una vecchia, molto vecchia lettera. ).la 11uanli la conoscono in ttaliaT E di ,,uanta gioventù non O essa. riboccante questa vecchissima lettera, se la fede, se la generosih\ del sentire, so il prorondo entu:s.iasmo della convinziono hanno puro qual– cosa da ral'e colla giovinezr.a! AhimO! quanto più vecchie, immensamente pii, ,•occhio. lo J)l'Oduzioni della nosfra « giovane » letteratura, » della nostra « giovane » c1·itica! Due circostanze del 1·csto concorrono a 1-e.,;tituire la « attuali fa giornalistica » allo ~ritto dell'Engels; la prima, che l'Italia s'affaccia appunto ora, per la prima ,•olta, a quello condizioni di S\'iluppo indu– striale nello <1uali48 anni fa l'Inghilterra era già. entrata da parecchi decenni, o dello quali già CO· mincio.vano a farsi palesi le conseguenze sociali. La seconda, cho del menzionato lib1'0 di li:ngols, dive•
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