Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

CRITICA SOCIALE 89 ancora, U ph) vh·o Interesse &I movimento operaio. che era in eua ~larx Il tema prediletto. I loro rapporti col padre erano I più Intimi e 1ponla.oei che sì possano immaginare. Egli sdegnua gli attributi esteriori della. • autori1à. paterna• ed esse lo tratt&l'ano come un fra. te.Iloo un amico.Nellecoseserie era il loro consigliere, e a tempo perduto Il loro compagno di giuocbi. Marx adorava. i bambini e. del Cristo del Vangelo, era rami– cizia pei bambini Il lratto ch"egli prediligen. Quando usciva a passeggio f\lori clltà,sl v edeva spesso l'autore del Capitali circondato da scia.ml di marmocchi di strada. Como tutti I ,·eramento grandi, Marx non sapeva che roue I& ,·anlti. e sentiva Il rispetto di ogni aspirazione generosa, di ogni opinione Indipendente. Dissi già quanto rosso curioso del pensiero del lavoratore anche il più modesto sul movimento operaio. Perciò sovente, dopo Il pranzo, pMsava & prendermi e si passegg ia.va. as– l!liome,parlnndo un po' di tutto. Com'è naturale, lo gli 18.l!lciavo volonllerl IIL1>arola; In. suo. convorsa1.ione mi lncatenav.a e stentavo a separarmene. Oli è che Marx in conversazione era davvero a0'1LSclnante.Il suo ltuhwur era Inesauribile, la. cordialità dello sue risate, le esplo– sioni di gioia che provoca,·a in lui qualunque vittoria.. In qualunque pl\CIOoltenula. dal nostri compagni, eser– cita,·ano sul preson11 nn nro contagio. Ogni sciopero vittorioso, ogni nuovo suece.uo elettorale in Germania lo rallegravano: e quale non sarebbe ora la sua gioia. se potesse auislere alla gigantesca manirestazione mondiale del 1· maggio! Oli attacchi degli anersari lo diverth'ano, e bisogna,·& udirlo, allor&, fare del sar– casmo! De' suol propri lavori, una Tolta usciti, era af– fatto Incurante. Se 111chiedevo di qualche suo vecchio scritlo: e nl da l..,usalle - diceva - egli ne ha la rao– colta completa •· Jnrattl della pili parte de' suoi scritti non aveva neppure un esemplare, tanto che spesso si ri,•olse a me per a,·erne In prestito. Buona parto degli 1crltli di Marx, quelli specialmente anteriori al 1848 ed anche po!leriorl di parecchi anni, si diffusero a stento nella musa e anche oggi non sono abbastanza noti ed apprezzati. Egli non strombettava mal l'opera proprin.. Ma per chi lavorò con Marx e con Engels f\n dal prlml tempi, è abbastanzn ridicolo sentir vanlare ltL rondazione della « Unione gcnornle degli operai tedeschi -, avvenuta poco dopo Il 60, come l'inizio <lei moderno movimento del lavoratori, mentre già da oltro vent'anni Il Marx e l'Engels o tanti altri sta.vano sulla breccia della prop&gllnda. E questo dico senza alcuno l!lpirlto di uvorslono por Lassalle, che conobbi usai daniclno nel •S. nel ,t0 e nel 50, e di cui ap– prezzai tutt& la rorz& e nnnuenza esercitata sul pro– gresso del movimento. lo vidi Lusalle, l'ultima. volta., &I processo dei comunisti di Colonia dov'egli venne spettatore: a Londra mal, perchè nelle sue l'requenti Yisite in quella citi.a non Tenne mai &ll'Unione operaia, nè da Man l'ho mal Incontralo. Al primi d1 ottobre del 08, Marx mi annunciò con grande entuslumo che a Pietroburgo si pubblicava in russo Il primo Tolume del Capitale. Egli tenen in gran conto Il moYimento della Russia e raceva. grande stima degU immensi l&Cf'Ub:i che vi si facevano per lo studio e la diffUJlone di opere sclentlftche. Quando gli giunse l'elOmplare russo del Capilak, ciò gli parve un sintomo algnlftcanllasimo e fu una. vera rosta per la sua fami– glia e per gli amici. Ad ogni sconntta. dogli operai nella guerra contro la. classe sl'ruttatrlce, Marx prendeva sempre con ontu• siasmo la dlresa del vinti contro le calunnie dei vinci- lori. Cosl dopo le giornate di giugno 1848, dopo la ri,·olutione del •8 In Oennanla. o dopo I& Comune parigina del 71, quando i reulon&rt di tutto il mondo e persino Il proletariato Ignorante atlaccav&no reroce– mente I direnson della. Comune. a.tarx ru il primo ,. parteggiare pei peneguitatl comunardi e l'opuscolo La gu.ernacir,ill ;,. Prarteia, edito dal Consiglio gen& raie dell'lntermulon&.le, dimostra come energica.mente portasse la difesa dei Ylntl. Solo nella s,·enlura. si ri– conoscono I Terl amici! Cadut& la Comune, l'azione di Marx nell'Internazionale si rece sempre pili ingrata e dlfflclle. Ogni rivoluzione, acca.nlo ai valorosi combattenti, porta a galla gli indegni e gli anenlurleri, cui muove Il tornaconto personale. Questi non scarseggiavano l'ra gli emigrali comunardi; non tro"ando altro pascolo, cogliol'ano ogni protesto di scandali, ,, iuta.ti dai dissensi reali cho co,·a,,ano l'ra i • comunardi. Olanqulsll, comunisti, n.utonomistl, ano.rchisti, insommn. ogni mlLnlcrn.di iati, s·1Lcca1iigllo.vano ad ogni istante. Lo seduto del Consiglio generalo dh•ennoro cosi tempestose, cho la lndoscrMblle pàzlon1.a 'di Marx non basta,'& a portarvi la calma: tah'olta egli stesso s'im– pa1ientiva. di rronto alle strambe Ideo e proposto del comunardi delusi. I blanquistl erano I pili dlnlclll: essi portavano la rivoluzione In anccocci& e disponuvano condanne di morte a destra e a sinistra. Tutto ciò non 11.rebbe1lato che comico, ma.purtroppo le liti del francesi truclnanno anche I rapprescnta.nti di altre nazioni. Gli Intrighi di Ba.kunin recero delle sedute del Consiglio una continua. burrasca. Dominarla. er& impresa d& gigante: e io vorrei che coloro che accusarono Man d'inlollcranu. a,·essero ,·eduto allora con quanta giustetu. di criterio comprende,·& le idee altrui e ne analiuava e poneva In evlilenza. gli errori. In un certo senso ogni uomo di lotta. de,·e essere intollerante e, secondo me, ru gran merito di Marx ruer ratto Il possibile per tener lontani dall'Internazionale tutti gli clementi oqulvoci. Si de,·o a lui so anche quelli che dapprima ,,1 si erano Introdotti {per1lno il prete ateo Brudlaugh) capirono che lò. non ora. terreno per alcun genere di sotto. Con grando soddlsriLzlono di Marx lo duo suo figlio maggiori sposnrono duo ottimo J)0rsono del pnrlilo. Jenny sposò Car•lo Longuot o Laum Il dolt. Paolo La– rarguo. Purtroppo all'unione dell11. terza ftglla, Eleonora, col geniale soclitllsla dott. Edward A,•eling non assi– stettero nè Marx nò sua moglie. Con quanto ardore avrebbero ossi ora partecjpato all'atth'ltà. dei propri flglf per l'emancipulone della classe la,·orat.rice e con quanta gioi&avrebbero salutalo gli Immensi progressi del movimento operaio in questi ultimi anni! La. morte della ftglla m&gglore, ne11'82,a meoo d'un anno d·intcr,•allo dalla morte della compagna dell&sua vita, gli fu un colpo fata.le. Marx sotrriva &Jloradi una tosse caparbia: Il suo larao e forte petto pareva talora oe 5COppi&s.s6. Il 1uo organismo. gi& Indebolito dai lunghi occeul di lavoro, ne tu rapidamente logorato. Dal 75 il medico gli &ve,·a proibito di rumare; egli era un rumatore pa.uionalo e mette,a dell"orgoglio a rac– contarmi che, malgrado questo, si teneva redele alla prescritione del medico. Contava I gion1I e le soLllmane di questa 1ua. astlnenu, e gli parve di rivivere quando i1 mtidlco gli permise un si1aro al giorno. Pur troppo, ed è opinione comune, la morte di Marx fu prematura. Noi prodigarsi al lavoro, sia scientiftco, sia di organizzazione operala, non soffriva rreni mode•

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