Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

CRITICA SOCIALE di libertà dell'anarchia, a cui abbiamo accennato, un'altra specie di liberlh: la libertà socia lo.Questo raf– frenamento O un ostacoloall'azionoindi,•iclualc, è una racolt:\ tolta all'uomo; maciòècomponsatodal fatto che davanti all'indh•iduo ò aperta una più larga sfora d'azione.L"individuonon perde nient.o,pot'Chòqueste facolfa sono tolte a tutti; osso non ò dimmuito ~~: ~:~vld:~ ~.af~~~to cJ:r~lilò ~bo~~~si~n::;,~ a parte, m:1 è soltanto una proporziono. La libert.\ di prima non ora che una possibilib\ fantastica di libort..\ assoluta, che però era annientata. di ratto dall'aiiono reciproca, da indi,•iduo ad indi,·iduo, degli istinti antisociali della violcn1.a. J .... 'l libertà derivata da questo raffrenamcnto fu una liberi.\ reale, una possibilit:\ per tutti gli individui di svol– gero ricca.monte lo loro facoll.ì. Le pl'Oil.Jizioni,lo loggi del codice sociale, potranno parere al senti– mento individuale i lacci e lo catene di una pri– gione; ma nella rcalt:\ sono essi cho rendono pos– sibile il gioco dedaleo di tutte le facolt.\ umane, che schiudono dinanzi all'attività umana un campo immenso di libe1·t.'l o di vita. Or bene: il socialismo non fa che s,·olgcro in un S~~t'~v~~~~{;i~~e s~~~°1~,!fa 1 ~ic1?.~~1~~~l~,~~~ 1 : centralo della evoluzione sociale della civilt.\; essa non è che una conseguenza necessaria del principio socializza.toro. Questo principio non fu da prima che il raffrcnamonto della lotta di sangue dell'uomo animale; nel socialismo esso si esplica corno raffro– namento della lotta di astuzia per lo ricchezze, questa ultima forma della lotta por la ,·ita. Nessuna differenza fra l'una o l'altra; la seconda corno la prima non ò che la dispersione inutile di un immenso tesoro di forzo in urti ed attriti fra gli individui; la seconda come la prima è una op– pressione, una violenz.'\da individuo ad individuo, un impedimento alla esplicazione dello facoltà superiori. L'impedimento è diventato una tortura in cui i :~:~~~~ 0 1! 0 cf!ii~:r:~{eètfn~il~~~~~h~ ~~fL~ all'obbligo di vivere dO\'Onon vorrebbe vivere, corno non vorrebbe vivere; ò attaccaL'\ ad una occupa– zione meccanica cho assorbe o succhia sino alle ul– timo goccio del tesoro di energie e di forze che pili o meno c'è in ciascuno. E la concorren1.a f La critica dell'economia socia– lisL'\ ha accennato alla conseguenza di un immenso sciupio materiale. Masotto ad esso c'è anche un'altra dispersione; la dispersione morale, continua, l'Ovi– n~ nelra11sia di una lotta sen1.atregua. AR$iungcto il fatto capitalo che in questa lotta la vittoria non si consegue tanto per quanto ognuno può JH'odur1·0, 3:;n~1bt~~-~rl~ 1 ~i~-?s~~r~l1~ 0 l:e~·:::~l~1~: concorrenza; e l'imagine della lotta oconomica o dello suo conseguenze vi si disogner:.\ innanzi net- ~{f!~~ g~lr~~~: c~:I ~or~:anC::~~tj~:~it'::!°~ una terra nemica; in una mano tenevano la caz– zuola, nell'altra la spada. So avessero potuto ado– perare entmmbo le mani, l'edifizio si sa1'0bbe !o– vato su con una rapidit.ì cd una magnificenza rad– doppiate. L « aboli1.iono della lotta economica », rormula capitale del socialismo, è dunque un pro~resso ul– teriore della evoluzione sociale: osso abolisco la li– bort..\ di una lotta rovinosa,. ma l'abolisce per la libertà vera, per la libort.\ sola possibile, por la liborfa sociale. I sostenitori della liberti\ nel suo senso mistico, i sostenitori della libert.-\ assoluta, se non vogliono 035cro ridotti al ridicolo di affer– mare che la libertà sta tutta nella libert.\ della con– correnza economica, se vogliono seguire lo consc- guenzo logiche dolio loro promesso; devono rinne– gare la civilL-\·,ri~ottaro l'umanit.\ allo condizioni r~·i~i~l~n~tii~~ 1 c~\ft~: 1 r11 ~:1~ ~~ri'\i 0 d~~:~it~~ bisogna arrivare nll'uno o all'altro. Ma c'è chi abbia il coraggio di clocidersi per la seconda soluziono? Ilsocinlismo è dunque ml rattoro di libort..\,qunndo il signincato cliquosL'\ parola sia posto in chiaro. Un'ultima osso1•vnzionomostror;\ sotto un nuovo aspetto questa sua azione, le dar:\ un signHìcato pili ideale. Il mo,•imento di socializ1.azione, questo movi– mento che lra,•ei-so ai pc1·iodisto1•iciraccoglio tutti • i popoli, tutte lo facoltà umano nella sua grande corrente coordinatrice, non finisce in sò stesso; non ò ridotto tutto al moccanismo di una semplice rcgo– lari1.1 ....zione dei rapporti della ,•ita; si ripcrcoto pili lontano, in serio immenso di fenomeni nuovi. Esso ~~~v!°!~~~r;~~~1l-~;.1!:~i1~ 1 1\~,~;,;~~tt~S!1~~ lotta di violo111..a o di sangue doll'umanit.\ primitivn ha avuto por magnifica conseguenza In creazione della civilt..\ mod01·na; o la civilti.\ modorna non ò slafa che l'osplicaziono lussureggiante di facoltà prima come1·csse; non è sL'\ta chò un ampliamento del campo m cui si agil,wa ratth•it.'1. umana. La vita del selvaggio, liberissimo, ò somp1'0confinata in un lembo di terra od in una monotonia d'aziono: la vit.'\ dell'uomo civile, prigioniero della sociotit, si svolgo in un gran quadro di 1:mcsi, si muovo a traverso nel una immensa varietà di azioni. E chi non proferisco questa tirannia della civiltà alla li– bertà del selvaggio, dell'animalo? Identiche conseguon1.e sgo1,heranno dal socia- :~stri.°"c1!i~ ~~~~~~1f 1 :~t~,.,il :fl~';:i:t:,t 0 ~~ nuovo laccio all'uomo, ma nvrJ. dafa In possil.Jilifa alla esplic.'\ziono di facolt.-\suporio1·i, cho 01•asono compresse, schiacciate. che ora. non fioriscono che ~:~~~~l:tnl~lrl~i:.~~~~t~e~~~~~~:~{.~~ut: gl~C~;~~ vi si diffonderanno liberam ente, larga.monto; cho empirnnno la vit.'\ socia.le dolio formo splendido di una nuova ci\•ilU,. di una ch•ilt.ì. superiore, perchò uscita dallo facoltà superiol'i dell'uomo. E saranno n punto queste facoltà nuovo, quo.sto attivi!.\ supe• riori che dnranno il colorii'> a. questa. nuova forma di liberi.\, che no rnranno una libcrt:\ nuova, ori– ginale; la libertà delle tondonzo e dello racoltà pili elevate. ciJ.~1f~~o ,~;,?~f~~i~~! 0 s~ ~io1.~d~~la~~ltil.coii,-• OLL"D() MA.LA.GODI. La 1co,·1a1eUi11urna pubblicammo e 1pedJmmoai com– mittenti ecl agli a~11li cliritlo: La rif:olu::io,u di do-· 'llteilli di E. CICCOTTI (ce11t. 20); I""' lotta <li cl<u11e e . l6 " alte i(Uttliti't " ,lella borgllesh, di L. BISSOl,A..TI (cc11l. 25); L<, socicui:::ct::ione della terra di P. 01 PRA.'M'"- (ccnt. 25). ,l que1l'uUillw 1tudio fu preme11a una introdu.=io,ie i11eclila. U1ci,-a,mo fra gionai: Il JfCcmifesto tlcl Pco•Uto com.m1ista di C. M.un: , P. KNGEL.S; edi::ione com1>kta;: prepo,tavi u,1a nuova prefITTio11e lli f'. EsoELS al pro– letariato ilaliano. - .-llla comptislli fld 110tere: l'td- ; timo gran discorso cli O!uHt. al Roichstag, i11tor110 lll· , l'a:io,ie e al programma clei ,ocialilli tedeschi. (Cùucuno , dei due volumelli 25 cc11te1imi).

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