Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893
02 CRITICA SOCIALE potrebbe apparire sediziosa.. in11tiptrice al delitto contro le persone e contro l beni. Non potendo, dunque, EIIA, nello stato di ci\'iltà., as– sicurare Il trionfo del soclnli!mo per virtù della lot1a selnggia, non Le re11a, volente o nolente, che l'espe– diente della lolla giuridica, so non legate. Kd ceco, cosi, che F.lla,por 1Jorreggcr11I bene noi suo nobile apostolato, do,·e auolutAmente raro entraro dalla ftnestra quelrìno– sorablle rantasmn. dell"idea del diritto che a,·e,·a creduto di poter cacciare, come 1er,·ltore noioso, daJla porta. Ma è, poi, ,·eramenle Il diritto quella cosa fantastica e vana, che Ella ,·a dipingendo t i:: esso quel codardo cerimoniere, che è desli0'1Lto solo a gloriftcare e a con– ucra.ro I ratti compiuti più pcrfldl, come Ella n. im– magina ndo l Por cssero re1mtata cosa fantastica e ,·ana, blsognerebbo che Ella arrerma.sso 1>rimache i due prin– cipi del 11cmi,icmledc1•e e del ,mon cuiqu, tribucre - 1os1nnza. o scopo del diritto - sinno roba da Mille e 1111a ,1otte o non r1tltl a posla. por tenero, il meglio posslbllo, in gambe la pornra società ch'ilo. Per essere, d'altra. parto, glorinca.toro o consacratore di ogni fa.tto compiuto, bisognerebbe che Ella dimostrasse che nes– sun& voce mal si sia innalzata e ,· innald contro le Inram\o che 11i 10110 con11umatee che 11i,·anno consu– mando da' poteri costituiti. Non &ndlamo lontano. Quando Ella strepita tanto contro la borghesia e contro il capitalismo, da che cosa è 11pinto l Certamente dallo 11peuacolo di ciò che è o EII& crede sopruso del ceto dominante sul ceto ser"enle; di ciò che è o EII&credo rurt.o del capitale contro il 1a,·oro. >:bbeoe, in brutta prosa, ciò che signiftca 1 Nien– L'altro che questo: che, secondo l,el, la borghesia oppri• mendo Il popolo e Il ca11italesrruuando il Ja,·oro, offen– dono uno de" principi fondamentali del diritto - il t1eminnn lettere. Inoltre, quando t:ua ra tutto per assi– curare l'emancipazione eeonornlca e politica degli ope– n!, a che cosa aspira se non a r11.r trionfare, in ra,·oro di ossi, l'altro principio rond&mentale_del diriuo, che è Il ,.uum cu.ique tribuere 1 Ora guardi un po·. Ella, ciò racentlo, si mette in per– rotta contraddizione col concetto che ha del diritto e dolio leggi sociali. Infatti, Ella, so dovesse essere fedele al 11rlnci1>io cho prorossn.,non dO\"robboinsorgere contro l'u.ttmllo Slato politico, economico o sociale - frutto dell'adattamento storico - mu. rispottarlo scrupolosa– monle ! Il diritto, dunque, anzichè e5sore • espressione della forza che din,nta •, della f11rza ,•ittorlosa., com'Ella credo, è l'acido più corrosh·o di qualunque potere pog– giato unicamente sulla rorza o sulla ,·iolenz.a. Giusto, poi, non è, com'Ella scrh·e, e l'adattamento che si f& per ogni ordine di rapporti •• 1na semplicemente quel– l'adattamento che rispetta I diritti di ognuno. Segue da ciò che, solo Inspirati ai principi del diritto, si può f&re la critica dei ratti (proprio il caso della Critica Sociale!); e quesll si rispoltano 10 sono giusti e si de– bellano - sia pure con delle rivoluzioni - se sono fondati aull' ingiusiizia. li diritto, Insomma, è giudice, non ruffiani) del ratti sociali. Porchè t"!llavuol ridere scetticamente delle e idee•• del e ragionamenti >l QuanU edifici che sembra,·ano Incrollabili non sono stati distrutti dal soffio di certe Idee e di certi ragionamenti, Invisibili ed impalpabili si. ma d'una roria. onnipotente 1 Questa non è metafisica, ma.nozione elementarissima della 1-eallà..Comprendo bene che possa. essere reputata metafisica.dal gaudenti, dal 11arassltl, dai privilegiali, B b IOtP.C G ro 81c reo --- -------- dagli adulatori, d:al corilgianl: da. essi. the hanno tutto l'interesse perchè lo #tali, quo ii mantenga fermo ed lll\•ariato. )la, non lo nascondo, ml roc1L meru•lglia e sgomento sia reputato motaftsica. da chi, come Lei, combatte pel rialzamento degli oppl'fillSicontro le reali o supposte porftdio degli oppressori. Siete proprio ,·ot, che credoto necessaria la palinge– nesi sc ,cia.le, che do,·reste non solo avere la vera idea del diri tto, m a anche Il sentimento mi11tlco,esagerato, oggressi\•o di esso. In nome del diritto si è, in ogni tempo, combattuto per le grandi rivendicazioni umane: in nome di euo si sono riportate le 11iì1 feconde ,•ittorie e solo con questa bandiera. potreste combattere vitto– riosamente voi, se deplorate dan·ero degli abusi e se credete daV\'ero che occorrano nuovo ri1)11r&zioni nel sistema sociale ! So, ln,·oco - sii, J>Ure a causa del catth•o gioco che ,,1 ra l'incauto presupposto del più sterilo sistema ftlo– soflco - cl dito, sracclatamoute, di volo1·0nrrimro dovo nmbilo 1olo 1>c1· an·iixJ1-ci, ,•o! discroditnte 11ersempre la. ,·ostra causa o accreditate l'accusa di faci,io1'0lo dnta dal timidi al socialismo. Ml creda, con la solita stima . mo dee.mo Gn:HPPI CUolBAU. l'a~~l~.~~~~~:f.~~?ez~:~~l~èc!~~~:l~i~~e:!~ e cho il Cimbali ha svolta, ru già. ribattuta; sia pe1'Chè penso cho chi non ha ,•eduto da sà, alla prima loltura, il sofisma intorno a cui si aggira tutta quosta loHom, non lo vedr:\ neanche se scio– rinalo nella mia risposta. Il Oirottoro dello Spcda- ::::.·lsò-in~l1~!~~': n"f~~i~~.,.rzl: 1 ~:fo ~:\· ::hl/! metafisico :mronale della idc.,ziono umana tradizio– nale. 1-:gli hn. alleata con sò l'abitudine mentale dei ~~.'!·r!r~~t·11~~ 1 ~ue1~d~:ittad:1 1 l~i\; 1 ,o~roff:~~ egli rinnega. Il sofisma del Cimbali è duplice. Da un lato egli non mostra d'n\'CI' intoso che, p:u•lando del dtrttto, dissi somp1'0 del <li1·ttto storico, del di1•itto concreto od offottivo (non lo chiamo diritto poslttco, perché non voglio nngustiarno il concetto entro la /b1·ma affatto nccidonlalo clollo lo~gi o doi codici). Il diritto ~~~l~h! :ii~,~~~~~~~!~~ ! i~~!~S~\~ ~.~~~~i uni o degli alll'i, imngino o aspirazione cho SO\'Cnte non è cho la previsione di ciò cho tendo ad essere o che ))Oi.coll'niuto delle cir"COSb.111.e, dh•enL., realt..\, non ru tenuto in conto da me, so non appunto come ror1.a che O\'Oh•c, si S\'ilupp.'\, dh•enta; so non come diritto concreto in maturazione. È la c. vita rotale> del diritto che ti-o,•iamo nella storia, e la quale ap- ri~~':v:1a d~i:~d~~;:, ~ià ~t~~~fi!i~;:l~si~ 1 !~: al vecchio o un J)() 0 rigido assioma, la cui ,·eril:.\ del resto il Cimbali non \'01•1-:\ contestare, che i vincitol'i dott:rno la ICf,,go, impongono un dil·itto ai vinti, io non feci cho aggiun~ero alcuno illustra– zioni tratte dal ,•ivo di conflitti contomporanei, e che mostravano il 1110<10 o la ura<lu.alilu. di quella formazione del dirilto in seno alla moderna c,·olu– ziono economica. Or <1uaudo il Cimbali oppone alla mia te.si che in ogni tom1>0si le,•a1-ono voci, lo quali in no me del diritto p1-otosta1-ono conh-o lo inramie dei s,oteri ~li!~~~'~t~~~~~i.~;:;:f'di~ d~! 1 ~è\!~a i::t! nella vita del diritto, o una lotta coscienlo, pensata, rumo1'0l"a, J)OI'la quale al ,•occhio dil'itto so no sosti-
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