Critica Sociale - Anno III - n. 5 - 1 marzo 1893

CRITICA SOCIALE U9 Il periodo che segui lo elezioni, apparo ora corno i I più importante; esso fu il momento critico nel movi– mento di liberazione del proletariato tedesco. La demo– crazia socialista raggiunse un tale potere, che i reazio– nari vedevano già imminente la mannaia sul loro capo. Un giorno.le ultra-conservatore, in occasiono ciel con– gresso evangelico, gemeva: « Se noi viviamo ora in pace, possono sopraggiungere circostanze da doverci rassegnare a morire, ed ò necessario aiutarsi prima di salire nl patibolo ►. Sembrava alla reazione cho non lo rimanesse so non una via per isfuggirc ad.una tale sorte: quella di spin– gere il proletariato socialista alio barricato immediata– mente o al più presto. In questo combattimento ossa avrebbe avuto a flanco In.milizia e la polizia non sc,lo, ma anche un'immensa maggioranza della popolazione. E il periodo successivo alle elezioni sembrava il più favorevole per indurre i socialisti-democratici alla sol• lo,·aziono o alla lotta di strada. Lo filodella. democra.zia socialista si erano accresciuto con nuovo reclute, che senza la menoma esperienza politica e senza disciplina, cd infatuate da un esagerato concetto dolio forzo del partito, era.no ancora molto accessibili allo provocazioni dei reazionari. In tali circostanze gli stessi successi elettorali rappresentavano dapprincipio una sorgente ùei pilt grandi pericoli pel pa1·tito operaio. Perciò il suo primo compito fu quello di tra.ttcncro le proprie masse da tutto ciò che potesse condurre a.Ile collisioni tanto desic.lerate e.laireazionari. « Noi rappre– sentiamo una forza», dichiarò Liobknecht a:ICongresso di Hallo in ottobre 1800, « o non la vogliamo sciupare . nello stravaganze. Non vogliamo lavorare pei nostri anersari ! Siamo forti, ò vero, ma contro di noi sta ancora l'ottanta per cento della popolazione - ossi hanno l'armata, i cannoni o la polizia .... o adoperando la violo:na gli avversari ci sono ancora. molto supe– riori. Ciò che dà a noi la forza, è quell'agitazione che fo. appello alle masso; la nostra tattica. dovo provare che noi a.spiriamo o.Ipotere in modo ragionevole, per realizzare i nostri scopi. > A quali masse bisognava « appellarsi :t in prima linea, lo mostrarono gli stessi nemici col loro modo cliagire. Essi _speculavano sul terror panico dei piccoli borghesi innanzi ai pretesi pericoli che minacciavano la loro esistenza, e sulla indifferenza o sull'avversione che nutre una parto ancora consido1;crnlo degli stessi operai contro la democrazia socialista. Si calcolava. sulla massa dei lavoratori a.gricoli ed in generale di quegli operai che stanno in distretti lontani dall'influenza intollett.uale dei centri politici ed economici. La conquista dJ questo masso divenne perciò, anche dopo lo elezioni, urgente quistione di vita per la democrazia. socia.lista. E diciamo urgente, porchè i successi dello ultimo elezioni racovano conchiudore ad una prossima lotta decisiva. tra la de– mocrazia. socialista. o la reazione, il cui risultato dipon• dercbbo in prima linea dal contegno degli strati popolari aITotrati di fronte ai combattenti. Alla conquista di questi clementi sociali sono diretti anche presentemente gli sl'orzi principali <lollademocrazia socialista.. Sistematica agitazione nei territori del contro, organizzazione della propaganda in lingua polacca, pubblicazione di un or– gano particolare per l'Alsazia-Lorena, particolare attcn– ;dono per guadagnare la popolazione rurale - sono questi i punti principali del programma di azione, che ,oteca Gino B,a.,co fu adottato a.I Congresso di Hallo a proposta. di DoboJ o che è eseguito praticamente con una grande energia.. In che consistono ora le particolarità. della tattica. che, secondo la dichiarazione di Liebknecht, e dove mostrare allo masso, che la democrazia socialista. cerea. di con• soguir6 i suoi scopi por una. via ragionevole1 » I rea- :t zionari delle due confessioni lev(l.noun grido d"incligna– zione: I socialisti democr(l.ticisi son mossa una maschera di moderazione, per irretire i creduli cristiani o lo masso probe! Ma la. loro disperazione o il loro strepito sulla pretesa. < moderazione• del partito opera.io , mostrò chia– ramente, che 1(1. nuova tattica. della. democrazia soci(l.– lista corrisponde alla vastità. del suo campo d'aziono, o danneggia. i partiti dominanti; se no, perchò questa « moderazione » incuterebbe loro tanto terrore 1Del re, sto la. reazione scovrl questo « cangia.mento di prin– cipi » nella. tattica. della. democrazia socialista soltanto quando vide che questa. stava. invadendo i suoi passati domini. Nel fatto la. differenza. nella. tattica si limita semplicemente a particolarità, condiziona.te dall'ingran– dimento del partito operaio o ila.Ilostato arretrato dello masso, la cui conquista. ò divenuta il principale pro– blema della. democrazia. socialista.. Senza entra.re noi dettagli, osserviamo soltanto, che nell'agitazione tra le popolazioni della. campagna do– vono accentuarsi o porsi in prima. linea questioni e do– mande che stanno in immediata. connessione coi loro interessi e con le loro sofferenze. Queste quistioni sta– vano in seconda. linea allorchò l'attività della democra– zia socialista. era concenfrata. nello grandi città indu– striali. Egualmente, per guadagnare la simpatia degli strati la.boriosi e srruttati della cittadinanza (Bfo11e,·• thum), nella propaganda o nelra.gitazione socialistadovea darsi un più largo posto allo quistioni che concernono gl'intoressi comuni a questa.classe e alla classe operaia. li parlamentarismo rappresentò già. finora. nella de– mocrazia socialista tedesca una. parto eminente; ma la. posizione ch'essa. ha oggi nel popolo, nel Reichstag, e in altri corpi rappresentati vi esigono da essa. una par tecipaziono più attiva o più sistematica ai lavori dogli organi amministrativi. E anche qui, allato alle domande degli opera.i, I.leve tenersi gran conto di quelle riforme che riuniscono gli interessi di tutle le parti oppresso o sfruttate del popolo. Finalmente, per l'ulteriore ac– crescimento della. democrazia socialista, è della più grande importanza distruggere lo spauracchio che crea– rono, nella fantasia dogli elementi arretrati, le calunnio sistematiche dei partiti degli sfruttatori. Nelle città. ·1a democra.1.ia socialista· aveva avuto da fare con una popolazione operaia già. in parte .: sovver– tita » dalla propaganda dei democratici borghesi. Ma ai contadini od operai che stanno ancora. sotto la tutela dei preti o delle classi reazionarie, si deve spiegare e provare, che la democrazia. sociale non vuol fare vio• lenza alla coscienza umana, che essa non intende strap• pare Dio col ferro o col fuoco dal cuore dei credenti, che non vuole rubare ai poveri diavoli lii. loro piccola proprietà., e che non pensa. ad un sac~hoggio generale come dicono o scri\'Ono i pMtottori « della famiglia, della. proprietà. e della religione•· Questo lato dell'agi– tazione socialista. è anello quello che rendo più furi– bcmdi i reazionari e che li fa gridare digrignando i Jenti: « Guardatovi dai socialisti-democratici, partico– larmente ora che si presentano con la maschera della moderazione! ~ La questiono che eccitò più vivamente l'opinione pub~ blica in Germania nel 1890,ora questa: Su qua.lo ter-

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