Critica Sociale - Anno III - n. 5 - 1 marzo 1893
iG CRITICA SOCIALE matriarcato e del pati-iarcato, dal periodo della schiavitù, dal periodo del sorvagi;io e delle corpo– razioni, alla presente età capita11stica.a salario, la vita sociale è tutta una meravigliosa successione di sistemi e di forme, .distinti fra loro dai caratteri pii.1 profondamente diversi. Di fronte alla storia, la teorica rannodante all'in– teresse personale tutte le vicende sociali si infrango: è mai logico pretendere cho una sola causa, immo– bile come il fato del classicismogreco e che« non contiene in sè alcun fermento di evoluzione», abbia avuto la virtù di produrre eflCtti fra loro ta.nto di– versi, quali appunto sono quelli che si rilevano nel– l'epoca. preistorica, nella classica, nella medioevale, nella moderna t E però la teoria da Lei propugnata, mentre si trova nella più viva contraddizione di11anzi ai fe– nomeni sommi del passato, include un arresto di evoluzione per il futuro. Ma la sua contraddizione con il passato, nega la sua attendibilità per il fu– turo, giacchè, come è innegabile il moto della so– ciet..\ nelle epoche trascorse, cosi esso non può es– sere negato per l'avvenire: fu ben riferito all'Eco– nomia politica quanto fu dettato per le altre scienze sociali,· che v'ha una sola legge naturale ed è la legge dell'evoluzione. Non è vero, in breve, che la teorica chiudente nell'egoismo la fo,•;;a OJ}e'rosa che affatica l'uma– nità lii 1noto in 1110to, sia per le deduzioni serrate della logica, sia pel confronto dei fatti, giunge alla negazione cli sò stessa, giunge al suicillio? IV. L'egoismo non è che il tramite pel quale la legge rlelladecrescenteproduttività dellaterraproduce i suoi effetti economici. Perchè siano state possibili le diversità delle epoche storiche, sarà necessario, dunque, che al– l"immobile forza dell'cclemonismo siansi associate c..'lgioni, in ciascun'epoca., diverse. E tali cagioni, il movente ~ che reca in sè stesso un lavorio di mutamento perenne » ò la terra, considerata non ~ià, come fa il Do Orcef, nel suo aspetto territoriale tsituazione seogmfica, formazione o costituzione geolo<Pica,fisica, chimica), ma nella sua specifica quali~ fisico-eco11omic..'l: la sua produttività. decre– scente, dete1·minata dagli aumenti incessanti della popolazione. Tale la teol'ica fondamentale della scuola che ha por glorioso antesignano Achille I,oria. :'Ilaammesso ciò senza discussione, a noi importa sapere quale è la funzione dell'e.demonismo di fronte al 1n·im,um. movens dei rapporti economici. Potremmo specificarlo in duo parole; ma poichè ci troviamo alle prese con un sottile ragionatore, preferiamo di venire alla nostra conclusione con una serrata serie di pronosizioni, inducendo il ra– gionamento dall'uomo 1 che resta, come vogliono con tanta insistenza il Lampertico ed il Cossa, il sog– oetto dei fenomeni economico-sociali. Soggetto, dunque, di questi fenomeni ò ruomo; l'uomo è guidato dall'istinto della propria conser– vazione; a norma di tale istinto è portato a fug– gire le pene e a ricercare i ptaceri, i quali sa– ranno piaceri e pene, non a seconda del capriccio soggettivo, delle degene1·azioni individuali, ecc., ma a seconda della natura an!male e dell'adattamento sto,·ico dell'uomo, giacché, per gli• effetti della se– le:.ione naturale, non possono sopravvivere se non gli orga11ismi in cui i piaceri siano concomitanti con la conser\•azione dell'organismo e della specie, e viceve,•sa i dolori; a norma dei piaceri o 'delle pen.e, l'uomo sentir:.\ dei bisogni, pel cui appa. B1bioteca Gino B1a'lco gamento ccrcher:\ i mezzi adeguati, e questi ri– cercherà studiando di conseguire, mediante il mi– nore possibile dispendio di forza, il massimo pos– sibile effetto utile, seguendo pure in ciò l'istinto della propria conset•vazione. Riferite all'uomo normale, mosso dall'istinto della propria cons;:wvazione, la necessità. dell'appagamento dei bisogni e la J)t·ocedura con cui esso scende ad appagarli si identificano nella tendenza edonistica o nell'egoismo, che noi, a norma di quanto dicemmo pili in alto, potremmo chiamare egoismo econ01nico. Per mezzo dell'egoismo, dunque, l'uomo si mette in comunicazione con il mondo materiale esteriore, con l'elemento pili generalo che in sociologia è dato considerare, con la terra. Ma sotto l'aumentarsi dei bisogni, che alla terra domandano' appaP.amonto, cioè sotto l'aumentarsi della popolazione tchè i bi– sogni complessivi crescono con l'aumentarsi della popolazione), latterra sviluJ)pa l'eminente carattere da noi sopra ricordato: la sua decrescente produt– tività. Ond'è che l'edonismo sarà costretlo ad adat– tarsi a1le necessità da esso indipendenti che trova uei gradi di fertilità della terra. A seconda dei quali oralli sarà costretto a foggiare adeguati sistemi od istituzioni economiche cli s/1''Uttamenlo, istituzioni e sistemi che cresceranno di efficacia produttiva in ragione inversa della produttività natm-ale ed occupazione del suolo. :'Ila per tal guisa, l'egoismo, lungi dall'osse1·e la f~~~~\l~~iv~f p~~~~1~1o~~~ciic\t~i:~el!c~ll~n~iro1~a~tèufj t1·am.tte pe1· il quale la causa causarum. da noi assioita giunge a conc1·etarsi, giacché, i fatti eco– nomici essendo umani e sociali, quella causa non può nè svilupparsi nè influire se non agendo sulla psiche umana o pili particolarmente sulla sua pilt specifica qualità, l'interesse personale, che ò una forma dell'istinto di conservazione connaturato nesli esseri ,·i venti. Concluderemo, pertanto, con il Loria, che con siffatta teorica Piesce subito conciliabile la immutabilità dell'interesse personale, quale agente economico, colla diversifa dei varì sistemi sociali, « precisamente come colla immutabilità della nostra retina è conciliabile la diversità delle sensazioni visive. » V. Nonl'egoismo,ma l'antagonismo degliegoismica– ratterizza la società presente. Comee quando l'egoismosi confonderà coll'ego-altruismo. , A questo punto della nostra indagine, ciò che ab– biamo accennato in sulla fine del paragr. li, trova la sua dimostrazione. Se, infatti, l'uomo è l'agente dei sistemi sociali, determinati dalla dcnsitA della popolazione e dal grado di occupazione della terra, 1 è chiaro che l'opera dell'uomo o di conseguenza le 1 sue più eminenti attitudini psichiche saranno in stretta dipendenza con la struttura ed i rapporti di I quei sistemi. E la psiche dell'uomo sarà il riflesso , della fenomenalità economica, so è vero che la , forma e l'attitudine degli organi è in dipendenza dell'esercizio e della modalita di essa 1 a cui gli or– gani si sono dovuti assog~ettare. 1 Ora, ben pochi economisti si rifiutano cli ammet– te1·e che nell'attualo sistema capitalista l'antago- 1 nismo fra le varie categorie di produttori e di con– ' sumatori di 1•icchezza è un fenomeno connaturale con lo stesso sistema. O~ni classe sociale è costretta ad una lotta i,:;emprepiu serrata, ad una lotta di vita e di m01·te, per la conservazione propria, con– servazione economico-sociale per parte dei detentori del profitto e della rendita, conservazione fisiologica l por parte della immonsa maggioranza degli asser-
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