Critica Sociale - Anno III - n. 5 - 1 marzo 1893
CRITICA SOCIALE 75 dente. Come, infatti, potrà negarsi, che l'uomo non preferisca quella condotta., cho, nel suo appre::::a- 1ncnto, non contribuisca e nel grado relativamente massimo al proprio benessere •! (Bentham ). Dato il giudizio soggetttvo di ciò che può arrecarci pia– cere o dolore. deve concludersi che, qualsiasi azione nostra, per il fatto stesso che l'abbiamo compiuta, è volta a conseguire direttamente o indirettamente la nostra feltctta;;to,ie. Noi diamo tutto il nostro in elemosina t Ebbene, nella povorU\ sar.\ riposto il nostro massimo benessere. Ma se l'edonismo, soggettivamente inteso, non può concepirsi cho come uno ed uniforme; osservato invece nell'oggetto sul quale si applica, è 11wl/e• Jllice e vario, sia per la qualità degli oggetti ai quali si applica, sia per le persone a cui quest'applicazione o estrinsecazione concreta dove riuscire, a norma dell'intenzione dell'agente, vanta~gfosa o svantag– giosa o indifferente. Per la quahtà degli oggetti, uno può preferire, ad esempio, la soddisfazione po– litica alla soddisfazione di accumulare ricchezw; nella prima, in tale caso, sarà. riposta la massima felicitazione del dato soggetto. È noto che i patrizii dell'antica Roma preteride,•ano di pa$"re imposte più grayose degli altri ceti di cittadim. Per la qua– lità delle persone, la distinzione fondamenfalo è quella cieli eootsta di specie e detregotsta tndivi– au.alc. Secondo noi, la differenza fra il primo ed il secondo è data dalla intenzione di convergere gli effetti sc,isiblli, esterto,·i dell'atto o dell'astensione da esso compiuti o a vanta~io proprio od altrui. Ora è appunto su codesta distinzione dell'egoismo concreto dall'altruismo, che a noi importa fermarci. In quale senso, infatti, Ella, egregio Professore, pal'la della impossibiliti\ del mutamento di animo ? Se EIJa nega che l'edonismo astratto, o il momento pstcotogico dell'azione (secondo ci esprimemmo in una breve tiola, l'elativa a questo argomento, pulr blicaL~ dal Gion,ale degli Ec0>1011,tslt settem– bre 1892) possa cangiarsi, noi andiamo d'accordo, e ne abbiamo accennato il perchè. Se Ella, però, nega tale possibilit:.\ per la manifestazione concreta del1'egoismo astratto, che potremo chiamare anche il niom.ento vrattco dell'azione, allora noi, a norma di quanto abbiamo accennato, dissentiamo da Lei. E diremo più sotto perchè riteniamo, che il ca– rattere ed i bisogni dell'uomo siano un prodotto storico e quindi variabile e rclath•o dcJl'ambiente economico, pur esso storico, nel quale l'uomo vivo ed opera, e possano dare, per ciò, un indirizzo anche altruistico alla tendenza edonistica o dell'egoismo astratto. Di fronte, dunque, a questo egoismo universale od immutabile, esistono l'egoismo conc,·eLoo l'altruismo, i quali possono confrontarsi soltanto fra loro, ma non già con il primo, che è il tacito presupposto di entrambi; tanto che può dirsi, che per essere perfetti altruisti è necessario essere perfetti egoisti. Ora, apparisce evidente a chi non è straniero agli studì economici, che la nostra teorica, mentre de– lucida e rinsalda la premessa somma dell'economia o,•todossa (la teuue del minimo me;;;;o o l'interesse personale), in quanto dichiara come lo eccezioni non mfrcquenti alla pretesa permanenza assoluta del– l'interesse personalo si rifei•iscono alla sua storica manifestazione, spunta eziandio, e ciò {)CI' noi mas– simamente importa, l'argomento principe invocato da mane a sera contro la dottrina socialista, cui contraddirebbe, secondo dicono i suoi avversarì, la esistenza dell'egoismo, inseparabile dall'esistenza dell'uomo. Oiacchò i socialisti possono l'eplicare di leggiori, che solo l"edonismo astratto è legge na• turale ed eterna, ed esso Ji>UÒ trovare nel corso della storia tali condizioni SOC1ali ed economiche per le quali debba manifestarsi con intenti ed elfetli al- b 1oteca G no Bianco truistici. Sicchè i socialisti, sconvol~endo il ptano ll'attac~o degli avversarii, dall'ogo1smo erronea– mente mteso traspo1·teranno la discussione scienti– fica proprio su quelle condizioni di fatto, nel cui ,·e– rificarsi essi ripongono Je 101-0 speranze. III. Autoelisione dell'altruismouniversale. Le due premessedel prof. B. negano la storia e l'evoluzione. Se non che, prima di toccare brevemente di co– deste vagheggiate condi;font tll fatto, ci piace di– fl)OSlrare come la prima delle proposizioni da noi r~le~ate nel suo ragionamento, sia collegata, ~-ia d1sg~u~!a con I.a seco~da testò analizzata, neghi la pos~1bi.htà te~r1ca ,dcli avvento di quelle condizioni, anzi d1 quals1vogha muta.mento dei sistemi e dello fo1·mo sociali attualmente esistenti. Infatti, poiche Ella stessa assorisce che l'egoismo e legge naturale ed immutabile dolla storia econo– mic..'L e che le fornie saranno sempro adattate « al suo {lne per la soslan.:a :t, Ella afferma che la vita economica 1'8Stcr-.\sempre, sostanzialmente; quale è al presente. Su ciò nessun dubbio. Ma io Le mostrerò che le accado cli riaffermare questa medesima immobilit...\ allorquando, por sola sin!n?fJt~·ta logica ~i ragionamento, suppone che i soc1ahsh possano rnt-endere a cambiare l'animo umano, a convertirlo, cioè, da egoistico in altrui– stico. Pertanto Ella è caduta in Cl'l'Ore, presuppo– nendo che siffatto mutamento potesse avere rom– cacia di cambiare sostanzialmente, nel modo che il socialismo predice e spera, la costituzione eco. nomica della socielil. L'autoriu\ somma di li. Spcncel' e di M. Pantaleoni ci conforta in tali esplicito af– fermazioni. So l'altruismo, in vero, fosso universale e di intensità eguale in oini individuo, dovrebbe p1'0durre gli effetti medesimi dell'egoismo univer– sale ed uniforme: l'altruismo universale si elide. Noi potremmo ragiona1·e i problemi economici o in base all'egoismo o in base all'altrui~mo indiflèren– temente, alla stessa guisa, che por risolvere un'e• quazione ci ò permesso di invertire tutti i se"'ni. Ecco un esempio che è come una dimostraziOl1e. « Tizio, dice M. Pantaleoni, per altruismo, non chiede per il capiL,le che dà a prestito l'interesse corrente, ma assai meno; ebbene. Caio, per al– truismo, si sentirà in dovere di offrirgli assai più del saggio cor,·onte; 'l'izio è disposto a la,·01-are gmtis in qunlit:\ di muratore, e Caio, sempre pe1· altl'uismo, si sentir;\ in obbligo di salariarlo f!ene– rosamente. » Non v'ha dubbio che un altruismo siffatto, non determinato dall'ambiento e dalle ne– cessiti\ economiche nè formante parte integrale della vita sociale ed economica, ricluama alla mente le ridicole scenette provocate da due individui, che venendo da opposte parli, s'imbattano sullo stesso canto della via: ossi, per passare, vanno ad un tempo e tutti e due a destra, si trovano di faccia, allora piegano tutti e duo contemporaneamente a sinistra, poi di nuovo a destra e di nuovo anco1-aa sinistra, sino a che uno dei due disgraziati, magari con un urtone, va innanzi per i fatti suoi. Ma, se Ella, che assume per sostanza dei sistemi sociali la psiche umana, si trova ad ammettere nel futuro, sia con l'interesse personale, sia con l'al– truismo, la persistenza eterna delle fo1·mepresenti dell'economia, è ben necessario cho Ella ,wesuma l'immobilità sociale pure nel passato, in cui, a norma della dottrina da Lei professata, a, 1 1'Cbbedominato la medesima causa eterna, l'egoismo. Ebbene, ciò e smentito solennemente dalla storia; nè Ella né altri ponno negarlo. Dagli incerti cropusco li del
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