Critica Sociale - Anno III - n. 4 - 16 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE 55 vnre, cho chi impiega lo suo ricchc1.ze nelr ao- ~iJ!~o~i n!:dl ~~~~it:u ::!o~~ 'Of1 1 ?: dc: ::i~:r:;: Jrt~: voro, monti-o dà tale stimolo, colui che acquista merci di consumo comune o so no sor,·o per man– ~noro un numero adeguato di domoslici. lacchè, ccc. E chiaro in bro,•c,cho un possessore di ricchezza, domandando o retribucndo sorvl7.i, trasmette a cc– loro che glieli prestano una parlo del suo potere d'aa1uisto. Mn non blsc>gnacrc<1crocho la parte più cospi– cua della redislribuziono di ricchczz..'l. pro,•ocata. dai scr,•izi, sia assorbita dai domestici. di cui parla !!~;~:~ 1 ~1~~ 1 dI~~t1~!i~:cl ~jf ~~\~ 1 ~~~ alcuni che ranno l)a{P.'1'6 ben e..1lali i servizi che rendono a quei privilegiali della (ortona. Kè, per corto, lo cocolles sono di quella vn1·iopinla schiera i più immomli ca.mpioni. Ond'ò, cho I larghi proventi toccati dai pili for- ~~~~ ~1\ 1 ~~.ll~'l. ~ 1 l 1 t~ll~~~~~ll~~. 1 ~~13o~~~ite~~ visto, dal 1~ito 01·iginal'io. C'ò po1·mcsso arguire pertanto, cho la quot..'l.del compenso o dell'interesse s~ in scrvh:i. impiega offettlvamcnto un numero d1 persone molto minoro di quello che sarebbe im• piegato dnlla modosima somma di ricchezze qualora fcme oonve1·Hta in salari di laxora.tori produttivi. ml!i 00 °i!~!~• chot~~n\~~~u~1~ iod~t;~rY:fo degli fmprenditori o dei capitalisti ò sottratta alla domanda di lavoro produtth•o. cho la parte adibita poi sor,•igi improdutth•i si diffondo in un numero nlattvam.entc scarso di persone. Nulla ci vieta di ~~r~~bil~~ 1 ;u~~ ~~iilv~~~~!:~~ ,~:~ro:~~~!d; riparth·asi il profltto derivante dall'impiego pro– dulli,·o dei 10 milioni. Il'. In che (orma, per contmrio, ,•orr:\ consumato il profitto della Ca'lll di la,·orot Poichò. por i dati del nostro quesito, noi abbiamo di fronte solo la CMa di lavoro, ò ben o,•,•ia la ri• sposta, cl10 il profitto di questa S.'\1;\corn•ertito in nuovo cnpit..'llosalari, ad occciiono di quella frazione, che, por nocossìtA tocnicho dell'acc1'CSCiuL'\osten– slono doll'induslria, do\'1'1.\crlstnllizzn1·si in mac-, chino, strumenti, stabili. materio primo o sussi• dia1•io,ccc. (cnpitale tec,ilco). Si conh'apponga. adesso, questo modo di impie– ga.re il profitto dei 10 milioni con il modo testé analiu .ato. , Non esister!\ differen1.a alcuna per rispetto a quella p.,rto. che puro nel caso p1'0Cedcnto - se-– condo la nostra ipotesi - era accumulat..i. cd an• ga;~~d~'~,?~!4' a1f:S~~l~ 1':; 0 ~;~01-en1.a, invece, Di fronte alla ricchou.a per l'addietro destinata. all'acquisto di merci di consumo del detentore del ~::~~o i~ C:t~~:~o 81 ~ 0 f i;;~,n :i!oln;~1~0~: i~ f; porziono la domanda di ~avoro, e si concreta. a suo te~~~ ~1 1 :'•:~rao~~ !!nf~~i,~· nel nostro caso, con la nostra p1-em8.isa fondamcnL'\lo,può sguiscinr fuori il sofisma - già in,·ocnto contro lo macchine, contro il lavoro dei carcerati - cho la maggior offerta di prodotti pro,·ocata dall'Officina di la,·oro porterebbe una rovinosa concor1-cn1 ..'\ alla industria prh•at..'l,cagionando il licenziamento e la disoccu– pazione degli 01>0rai in OSS..'\ impiegati. 'l'alo è il sapiente prrncipio economico sanzionalo dal Consi· gho comunale di ~lilano ! G ro J CO :ion ci formc1-cmo a rintuu.arlo: tttnto più che fu recontcmento confutato da A. J..oria (GionUJ.te deqlt 1-:ro,wmlslf, gennaio, 1800; p. 08 o ss.). Oia• mino! So gli o_p~waI nuo,•amc.nto occupati produr– ranno merci d1 loro consumo, l'industria prirnla ~o~~-c1 11 3tf u~"! 1 1~1~t~ 1 ~:~- ~zfcr~rf~~J 1 1 '~g. cadrà, caelerta parll.rua, che i produttori prh•ati di tali materie. soggetti alla concorrenr.a, perde• ranno il 101'0sbocco primitivo. ma no trovo1-anno un nitro già. bollo o pronto 1>eri l01'0c.'lpiL'\li. p1"<Wi0 quei nuovi operai che producono oggetti di lusso e che domandel"anno in C.'lmbiomerci di consumo opc1-aio. Dopo un breve disquilibl'io. In corrispon– denza fra lo produzioni donà ricomporsi, so ò ,·oro cho i prodotti si scambiano con i prodotti. Ci r,mauo a contrap1>0rl'J il nuovo cnpit..'llOsa• lari con la ricchezr.n che i vecchi porcottor1 del pro• fitto doi 10 milioni adibivano nl pagamento doi se,-.. vizi. Voniamo subito nl no(lo dolla differenza, t1-a.scu• rando divet·gcnzo socondal'ic. L'ifnplcgo produttivo od improduttivo della l'ic– ehcz1.a vn ossc,·vato in duo momenti dh•e1'Sio sue• =~tic~f~ ~:~za~tn~~• r!~~~ ./~:;:Ìa <::;:,:~~ impiegat..'\ produtti,•nmento (in pagamontodi operai produtth•I), quanto quella spes a in scrriz i, ò con– sumata. In ambedue i c.'\Si.In ricche1.za nazionale tfft'o"t!~e pe~~~~:~u~~~u1~~ ~~\ e,~i=n~n~: mate sono diverse. - Xci secondo sL'\diosorgo la dirroren1.a fra lo duo ronno di co11sumo. Alla 1icch01.1 . a dislruttt1 (o pili osnltamento. di cui hanno distrutlll l'utllllti) 1 larnratori 1u'Odutth•ine hanno sostituito una 8(\Uh•alento.anzi, nei c.'l.Si nor– mali, l'aHanno accrcscmt..-i,mentre i prcst..'\tori di servizi non hanno c1'0aL'\alcuna nuova ricchezza da sostituire ni ,•nlori consumati. f.,o consoguenzc di quest..'\difforon,.a sono ben chia,-c. Mentre, noi dispendio improdutth·o, il primo stadio è J.lUl'O lo stadio finale, chè In quantil:\ di ftrodotto di.strutta t~t'\": ur 1 ~1f:OP~;~l~~~l~~e 1 ~.~r&ic~tE'~f,~ con il Mili, il 1>rofondoindagatore di questi fono- ;:/ l'~~~~~~i 1 j : 1 cnp 1 !~~? 0d~::!c,~~ 1~~ 1 ~n~ 1~: spoudonto cli bl'accin.,c~ riproducono ogni anno il fondo della JWOJWin sussistenza od un p1'0fllto di pii1•· - 1~: evidente, dunque, cho so noi ci rossimo arrestali al primo stadiodol renomono, 11011 a\'l'ommo potuto scorgere gli effetti diversi della spcs..i.e del risparmio. V. Quesl'ulthnn osscr,•azione, che già abbiamo acccn• nato corno nOOOSS.'lrin per la nostra tesi fondamen• tale. ci spiana la via alla con clusione. la quale si presenta cosi tacilo o spont.a.nc .-i, cho quasi potremmo esimerci dall'os1>0rl a. Date, dunque, lo nostro premesso (che debbono tenersi sempre presenti), la Casa di lnvol'O. nel primo momento dell'Impianto, si limita a sostituire fi~ni 1 ~~1'~~~ 1 ~i!~t°:li~~~°u!:ng1~Ì~'\df ~il~ e: : tct·ls varlbus, può otto.nere lavoro. I disoccupati fanno ress.'\ inutilmente alle porte dell'Officina. Porò, non appeua 9uest..'\ realizza i suoi profitti. occo che un nuovo capitalo è creato o mosso nutomati• ~g'~,~~.a ~!t~~.ioJ 1~ 1 dj 3 fue\ 0 di= 1 ~:;'0~~ f.iofluen1..tl. dell'i,tituzione corpornti"a sulla domanda di la,•01'0o sull'offerta conseguente di Jn'Odotti sia assolutamente nulla. AJ>p.'lrisce,Invoco, oor•to, ino– lultabilo - chè In Jwesouto è questiono lit f«Uo -

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