Critica Sociale - Anno III - n. 4 - 16 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE economico ha la sua ro111rnlanella lolla di classe - ò forse un fatto croato a1·tifìciosamcnle nelle no- sh~o \~r~~•r~~;'x,~1J:it~c}~ì 1~ :1~ 1 1~~~!!iamo supporlo), ,·oi sareste f uori, n nostro a niso, completamente, non pur-odal socinlismo.ma dalla conccziono moder– muncnto scie ntifica della con tesa sociale. Il problema sociale s..11-ebbo affatto muto J>er mi. \'oi s:u-esle uno SJKJ1•ll1ta del socialismo. un tilantropo. uno cliquegli umaniL1ri pscudo-~lalisli. J~i quali nella rnstra stcss.1 lettera non lesinato il disdegno. 01· so ,·oi ammcttoto che cotesta sc1>..wazionc - in tosi gcno1'ftlc.o por quanto l'iiuar'Cla l"osscn1 ....o il fondamento del problcmn sociale - ha la sua mgion d'CSM)1'C i che ossa ò inC\·itabilo per la ri\·o– lutiono sociale; cho essa segna, nel cammino di <1uesta 1·i\'oluzione, un grado di maturit.~ assai mag– gioro che non facesse rnntieo utopismo teorico o me- 1aflsico dei soguntori; come imaginato - noi Yi domandiamo allora - che le duo lince diYergenti rosc~~ 0 bt n;i 1 • 1:~.~ti~l;~~ll~1l:~\li 0 ;.i1ii'~ ~!;~~~··~~:m~ 1:~ J>Ot' tutto le ,•io clolln citt:',, possano deporre rarmi ~f~1~1°Pt,\~all~l!ri~~~~~IOS~~:l~~~13;~ic;~l~~;?e d~~~; paco intcrnazionalof O ,·oi sup1)()ncto cito la qucsliono della pace foecia soz.iono a p..11·tonel problema sociale - che non si colleghi collo condhdoni economiche, giuri– diche, morali cho c.11•nttori1.zano il generalo sche– lolt'O della sociot.\ - appuro ,·oi do,•oto consentirci elio cotest.1 tregua, di dio i.solata, cotesta « p..11'Cn - tesi o claudito » della fJUOl'rasociale J>CI' amor della po.cc , si prescntn a prima ,·ista come i11com1>.1tibile oon q ualsiasi p1-op.1.gandacui al"vi\·i proroudifa di conYinzioni, ardore di sentimenti o d1 ,·oleri. '.\la rendiamo 1,iù concreto il nosll-o pensiero. Yoi separato (come (1\ anche il T1'0\'0S) gli amici bOrqliest della p.i.codnlla classe bo1-ghoso: voi chic– doto ospitali I.\ por quelli solt:rnto. PerchO, Pcrchè essi sono - dito - in pal'to con noi. Cho cosa si– gnifica questo 1 Cho CMi vorrebbero il nostro ap– poggio alla loro propaga11da limitata o parziale, in c.1.r'nbiodel rinrorzo che no verrebbe a una parte della JH\lpaganda nosh'a. Si tratta di un mercato; ,·cdiamo so l'nfliu'O ci con\'cnga. Non pasciamoci, caro Calclam, di parole Yaste; voi sapoto che esso lKlno vacue. Pace, di sanno .... ma come 1 1>01· qu:-ili mgioni? con quali mcu;i? a ar~i/ 1 ~:~: ;o,<:°~ 1 i, 1 :t~ 1 ~,,~~tt~.~:!~~;l(,:.ic!\~:a~t~~: orgnnica, uu pcusioroj a,•rcto tuffai J>iùromoronia di nlcuno pal'Olc. Co11c1-otato: o poi sappiateci dire se con cotest.1. m10,·a .\lassouoria. dei pacirori, cho vn, in Italia, dal ~~~g~ii :C:r~:~~1~~~-0 6 b::~Jf.~t!n c::~ 8 hti~,~~.u~Ìt: :l\'055(\ domani a soci o patroni re, imperatori o papi - diteci so con cotesto mi:rlwn. composilum. con colesto liquore centerbe, noi potremo affarci un momento soloj so non ci dichiareremo tutti quanti amici della p:ice... per venia'Oimmantinente allo mani rra noi. Ancora: ,·oi non pensalo- anche questo, nenero? ci autoriuato a supporlo - di strap1>.11-c, alla re– stante borghesia lirauncggiantc, promosso non men– daci di paco o dis..11·mo,col" solo fatto di J)()Chi uomini uniti in ntç:tdomin. \'oi s.1.1>0to cho I rnti platonici dolio cong1·oghe non hanno altro Yalorc f.'~:d~i,;i:~~i fe1~:'~\,;n,~ 1 ::SSJ~i\1~~l~~i~oÌ~~~ conc1uistnre, ai ,·ostri ca1>itani dolln l).'\CO, un eser– cito nuovo, r esercito dei h1xoratori - cho finora s'è mostrato apata o pigro a c1uost..'\ coscrizione - ed è perciò cho \'i inclil'iz1.ate a noi. B 1ot•ca G ro B1a11co Ora che cosa vuole questa massa. di la,·01':l.tori? Non è un mistero J>01' voi nò per nessuno. F.ssa Yuolo - osscnzialmento - l'emanci1>.1zioncccono• mica. Ess.1.non ,,uol J>iÌIesso1'0 sfruttata. a,,,,mt..1. ~l~u:: ::n~ ~rièl::::uo ::~r:rn~}!UK°1':~~• !! n:~n~ dei mezzi di produzione, o lo vuole quindi cli trmto. Xon ri.s1)()1Hloteci cho non tutL'\ , uol questo. la massa hworatrice; pcrchè tutta In 1>arle di CS.S.'\ che non lo ,,uolo - ossia che non ha ancora im1>aralo a ,·olc1·lo - non \'alo assolutnmcntc nulla nl' 1>e1' noi nè per ,·oi: è la ino1·to 1.a,·or1-asociale. Quelli cho roouono. o ch o ca luo,10, qualchcc~a. i:oullo,10 cotesta cguaglian1.. 1.di cui pai>lavamo: ,·ogliono a~ lito lo cl:1s.si.Por essi la ,·il'\ miliL'\1-0non è g1-an ratto J.>Oh'gio1-c - è miglioro spo.."'-'I() - della ,•ita da forzali cho conducono negli opifici o sui c.1.mpi; i pericoli della guerra fanno ass:ii meuo vittime degli info1·tun'ì usuali del ln,·oro, e \'itlimo assai 1neno tristi. E se anello 11011 scmp1-e forti in eco• nomia, essi no sanno qmrnto basta poi· concludcro (o concludono bene) cho dallo economie miliL1ri ~1~1~~ ~~~~-~.~~17;n~naE~~~~i~~ ~~'i~ 1 '. e l~~;,w.:t boro danno. Or \'Oi dunque potete lra.scinA1'0 quo.sto maMO con Yoi, solo se loro diciate: l'e~rcito è strumento della \'OStra opp1"0SSionoeconomica: aiutateci ad alJolil'lo por nbol11'0questn oppressione. - 1>o,•1'0Slc quindi tcno1· loro 1111 dio;co1-so so<:iali.sL'\.Lo potete, oncs1amcnte, voi f ~:~: d;,.~~<;~~:1::. 1 ~1'~ l~~s~~t.~~i~·,·osh-a OOlll· m'i~~re1:;i t~~fl~ 1 :~~~jt!•a~at~':~n~)C~~:lgo:.~ non screditi la ,·osh-a JH'O(Xlg:lllda,che si ,·olge a tutto lo classi, che chiodo 11 concorso o il YOto di tutto lo classi. Quelln «utopia» YOi do\"Cto com~ b.1Uorla; \'OÌ do\•cto pal'la1'0 - in buona o in mnla fcclo, non monta - 11 :Hngunggio della menzogna o, peggio nncom, della reliC<'nza. Potrete ftu'Oun monologo: il dialogo ,·i soppcl. lisce. ('omo i.• possibile dunque un acco1\lo? Com'è 1>0s• sibilo - la lingua ritorna al dente che duolo - isolnl'o un r,r-oblcma incidcnto dal J)t'Oblema ge– neralo o p1i1,·asto T scindere lo causo dagli or– retti T sop:mwo un·agita:douo dai movonli, dal nnc, dallo ragioni sue T Gridoroto: vacel o vi Pispondc1':l11110: 11acc, si. ai }~~Y~:~\-%i~~! 1 ;~·~i~lu~:-ilt ~\'~~ 1 /~. :~:~n~~1~t~i~N~:~:~ Voi "e loto cho il ,·iluppo t\ insolubile, e non per ,·olont:\ di indi\'idui, ma por la ror,.a stessa logica e storica dolio cose. Ond' ò cho una YCl'iti,ap1>.1.1·c a noi o,•idonto; ccl ò che i socialisti possono bensì faro la 101·0 pr'Opagnnda pcl disarmo; ma che ossa, :i.ll 'ora che COITO, non JJUÒ a,•or nulla di comune - nè la pa1-ola. nè il signiflc.'\lo; nf.' il corpo, nt' lo spirito - con la Jll'Ol),'\gnnclapel disarmo fatta dai non socialisti. .Kon solo non si app.1.iano: si escludono l'una l'altra o si dilanio,-anno incontrandosi. Ecco perchè noi c,·itiamo, a punto, di incontrarla; porchò non abbiamo alcun intcrP..sse.oggi, a com. ~i~ci flf~~ià~~ÌI q~~ n ~a~~.i ~1\~-~o~~ddet11~~-: frirci accordi, tendo a diminuirci o a J>amli1.1.arci. .-Cho so poi, oggi,c1ucsta 111-o~i;pnda pcl di.r.armo, cho sa1-obbc la nostra. noi socmhsti non la racciamo in modo cosi CSJ>liC'ito. corno voi C.1ldara ,·orrc.stc o co111e Oli all,·t, elci "tOStrl,ion to,-rel>bero ,· se ~~Ì~~1,~°t_,_1~1 1 ~id~?l:~1.t:>~~::.1':n~f~cig 1 :!~n~ da tt'OJ>l)O ragioni, o tutto 11occssa1·ic,che non ,·o•

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