Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893
:38 CRITICA SOCI A l,E minac.cia allo radici dello .sfruttamento capita1isl'\, per l'Mtuto sistema di ricambi messo in aziono Non c"ò bisogno di csscro scienziati n6 tampoco dagli industriali.(') professori por sapere cho i ricchi son.o riccl~i in quanto esiste una numerosa cla...so dt po,:ert che lavora \lOt' essi. Se pc1·tanto dalla bol'ghcsia pal'l~ un grido di protesta contro l'eccessivo hworo dc, fanciulli, r1ucst'ò il grido ,1cll 'into1-cs.so illu minalo. :\lalgrndo ciò. gli istinti ciechi della borgh0$la hanno per lungo tempo il sop1-:lv,•cuto. (') La leggo di Roberto Peci del 180'?.nella quale il mio contraddittore ama vodoI'0 la prima rh·eln- 1.ionodella bonfa e carifa borghese. 1·imane lettera morta. A1:cho lo altro duo leggi sucecssivo (1810-2j), ricordato con enfasi dal J.uuatti. non hanno cho un vnloro nominale. Il Parla11u.:nl-O ,1;1 gua,·dò bene dal cota,·c un centesimo pc1· farle eseguire. (') Occorro da\'vero una non comune tondon1.a alla retorica per dire. come dico il mio conlradditto~-c. cho sino dnl 1816 i dolori dolln classe lrworatr1cc dirnntarono e arfaro o affanno di SL'lto :t ! Sarebbe in\'oro rocar orfe&1.atrillustro J.uz1.atti suppor1-c ch'egli ignori come per tro\'al~ una_ lcgislazi~n~. la qunlo tutoli cff'etti,•tuncnto lo g1ovan1gcnera.1.101~1, sia fon.. 1. ,,eniro sino al ls:33. E ancora è noto1,o cho quesL'l stabili un massimo di giornah\ di quin– dici 01·0 1)Crgli adolesccnli (dtli 13 ai 18 anni) o di otto ore por i fanciulli da 13 a O anni. Una leggo così filantropicamcnto a1-chitottatn che creava: a ,•nntaggio degli intrapreudito1·i, il. sistema. dei l'icambi (system ofrclais) o che, quasi a prem1a1-c i capitaHsli di essersi posto so!to ~ piedi !e lcgg~ 1n'CCcdcnli.sL1.bili\'ache lo. apphcaz.1oue dc.i nuon dh•ioti sarebbe andaL'\ in pieno ,·igoro solo nel 18.:JO. t-: ciò quando i princi1>ali modici o chirurghi di Londra a,·e,·ano dichiarato nello loro deposizioni tcsthnoniali a,•anti la Camo1-adei Comuni che ogni l'iL'li'tlo ncl\'applica1.iono della leggo costitui\'a un danuo it·rcparabilo alla vita dello gio\•ani gcnci-a– zioni. Paro cho fossero 1wecisamcnto gli interessi pii 1 ciechi e brutali dei capitalisti ,,uol che costi– tuh·n c. l'affa1'0 e raff.\11110 di Stato • ! ~la nel fmltompo, corno ricordammo, lll classe OJ)Craiaimlustl'iale crasi dCSL'\ a nuo"n lolL'\ ccono-– mica o politica. Nel suo progr.unmll economico :wca scl°itto la riduzione della gio1·naL'\di lnvoro a dicci ore e la na1.ionali1.za1.ione del suolo; noi progmmma politico ave.'\scritto il sulTmgio uni versalo. F. mcnt!-e il popolo 1a,·01-ato1'0 entrava in i.scena con attoggm– mcnto cosi minaccioso contro la borgh~ia tulL'\ intera, questa scinde,,asi, 1>ii 1 roc.is .'\mcnto che mtli, nelle duo r1mioni: industriale e fondiaria. Fu quello il tempo in cui i borghesi industriali si udirono tuonat'O, n proposito dei dazì sui grani, c:.-ontrogli arfamatori del popoloi e i monopolisti della torm risponclero S\'Claudo lo abbomirrnzioni dolio fab– briche. Quando due ladroni prc.ndono a lilignro fm 101-0, dico un 1>1'0\'crbio inglese, chi ci guadn.gna è il galantuomo. nonché la leggo politica escludesse ancora la maggior p.'lrle degli operai dal diritto di ,·oto, i duo p.·u'lili a,•e.'\no da contaro coll'influenza che l'agiLuione della mass.1.opcmia do,•ova ese~_i– taro sul co1·1>0 oletto1-alo in cui si com))rCnllO\'ag1a. per la rirorma del 1832., la gran maggioron1.a della piccola borghesia.(') 'l':1li lo origini della leggo del lSH che, secondo il Luzzalli, rappresenta la glol'iOst\ acrorma.zione della Olantro1>iainglese, monlro è chiaro che fu il prodotto della lotta di classe, conco1·1'0nto l'istinto dcll"egoismo illuminato, e il conflitto tra lo frazioni borghesi. Infatti nel 1$:};Jil GO\'Cl'llO,code.udo ni l'CClami dei capitalisti. propono,·a di abbMs..~1'0 il . limi~o dctl'ofa da 13a 12 anni. E fu ncccssnria la mrnaccm imminente di agitazioni popolari pc1-chè l:l Camera si dccidcs..1-0 a manlcncro no·suoi te1'fflini la leggo del 1833. Si \'Onno così Ono al 1811. Ma durante i diec~ anni nei quali fu in , igoro la leggo del 1833_ 1 n,pporti degli is1>0ltori (in nume•'? di quaU1'0 111 tutto il Regno Uuito) proclamano rnccssantcmcntc -\'impossibilit:\ del controllo e por il l01'Qnumero o Il che riesco o.ncho pii1 e,·idc.nto quando si badi allo ,•icondo succcssh·e di quella legge. lnfntti, pcr– dur:rndo il conflitto tra le f1-a1.ionidella borghesia, il prolcL'\riato ottiene di allarga1'0 la sua conquisL'\ colla legge doll"S giugno 1817 che limiL'\ ))Hl seve– ramonto lo sfrultamcnto capitalistaj ma la conquista gli è 1>ar1.ialmontoritolta do1>0 il 1818 quando \'iC~ sorrocato noi sangue a Parigi. nello giornale d1 giugn o, quel moto popolare a cui la 1·iSCOSS..'l ope– ra.in inglese si ronnodarn. I due ladroni, accort.isi che il galantuomo ci guadagna\'a, fecero nuo\'amento lego. coutr·esso. Forte di questa allcanw, la classe borghese industrialo, deprimendo il salari~, ~'\ud~ co..uioni sugli operai, allegando intcrJ)retnz1om rai:i– s.'\icho dalla leggo coll'aiuto di una servilo mag1- strntura, (') riuscJ, malgrado la l'e&isten1.aostinata dogli OJ)Orai (che, specie in certi dish·clti, co1no n~I Lancashiro o noi Yorckshi1'0. scoppiò in apol'ta r1- ,•oltn), l'iusci. dico,~aottone1'0 l'atto Uagosto lS:,0,cho segna una tregua e un compromesso nella guerra combattuta f1-aope1-ai o_borghcsia sull'npplicazione della leggo del 1811. ~h6 Ja 1al11t•della popolnlon• ,la un elemento. l~po~– tante del capitale nHlooal• (noll•I 11nlantro11lco punto d1 ,1.1a.) noi temiamo di dol'er conrdl-ar•chal capit.alltll 11011 aooo di,poatl a coowrTaNI quetto te1or.>• a11prer.&&rlo come •I conl'leoa. • - Que1to. anche nell'ottol.lNI IMI, coor.... ..a II Tfnlu. i•) Jùp. or. /,up. or. Facl. ,o aprile ,a.o. I.o tteuo accadd• lo Praocla quando per la prima •olla ti •otO aotto Luigi Filippo la legga iul la,. 0 ro del fandulll, né mollo dlYarumt-nte anenn• della 1teua leJge lo Italia. E quando Il peNOnale per II con1rollo c·e ha la conugna di non controllore nulla, 111rormlnoIJII lt.pet• tor~tl gon1rnathl l)ttuo le uo,tre btrnche di emlulooe. Il I.Ul• uni, u: mlolllro del tHoro, JIOlrtbl,e aapernt qualcou. Biblioteca l'I JUp. or. J,up 0/. f"(UI, ,i ottobN 11.1,, P•I· I. ('I l'er Il NU del IUt la condldone dell°eleuorato, per quel che riguarda Il cento, era nelle cllll\ e ne.I oor1bl 10 11erU11e di red· dito; per ,. contN 40 Kellìnl. - E. IIIOOTTI, op. cu •• pag. 16j, 1•; Una tlelle quauro alte corti d'lr,(rhllterra. la OOrtt: dello sc11echk1-e.llt!I '"libralo IS$0 d•CIH che la lcgae del 18H cr:a. lnappllcablle.
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