Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE 37 scmp1'0 più collo quistioni pii, allarmanti. la Yita del nostro Oo,·orno. invcoo di corrispondcr,•i, si è ridotta all'oquilibrio immobilo della morto; si dc,·c ccrou'O nella sua sless..'\ costituzione. Il n~tro Par– lamento non ò l'espressione dei g1':\ndi interessi generali del paoso: e.sso ò un'acco1.mglin di persone, non un cquihbrio di p..-.rtitii ò un osscro amorro, non un 01tpnismo. Pcrchè C5SOfosso un equilibrio di partiti sarebbe necessario cho i p.11-titi coscienti osi.stessero nel paese; che gli intcrcMi generali si fossero espressi :~iJ~1"~!~.c~~~~nt~~:u~'r!~n °:!~o è cl:fi : : rappre.wntanti di un ordino di interessi e di idee, ma corno indh•idui; quando ossi Y1urno al Parla– mento nonsono di nessun partito; lo diventano dopo. Ma i partiti che si rormano noi Pal'lamcnto non hanno una baso noi paese; non sono quindi cho un risultnto di combinazioni, di contratti personali; non sono pal'liti, sono rnntasmij isono l'isultati etll· mo1•i, fantnsmi porpotua1nonto motamol'flzzantisi, dissoh-cntisi corno lo illusioni ottiche; non hanno i conto1·11inotti od immobili dolla roaH:\. Essi sono una Onziouo cho vola o nascondo flUOllocho il nostro Pa1·lamcnto è real monto: cioè un rimescolio di into1'CSSi, di vellcit!l personali, di interessi di pic– coli gruppi, son'.\ cm sornuota appena in una astradono retorica il p.'llriottismo antiquato. Mu ffli interessi personnli, gli interessi dei piccoli g1·upp1sono gli oppositori nulurali, ciechi ed osti– nati degli intcress.1 generali: essi ranno un labirinto intricalo di spino traverso a cui gli interessi gene– rali non possono pcnetra1'C. Un Parlamento che, invoco di presentare le poche linco ampie o larghe dello grandi coscicnzo generali, ci presenta la spez• 1.ottatura dei milio interessi e dello milio opimoni incli,·icluali è incomp.,tibile cou la rormazione di un ~:?d~1!:nN!';!:~1:~w ~h~·:!~1ta alle nccessifa, Porche, mentre nei Parlamenti in cui la ral}" pr 'CSC.nt ..11.ione d llo ~•-andi (tuistioni c'è, il go,·erno dh •enta u n Or(ç81lO d1 ~rande nUh•it.\; in questi Par- ~a~r~~N1~\~1~-~\1!~1~fe~;~nu~~.si~'\ E~~~~ una camera dell'ozio. E di conscguen1.a, mentre nei Parlamenti in cui entrano lo grandi questioni, il potere v:i in mano a chi por hl potenza della sua 1>01'iK>IU\lill\ vi l'ispondo meglio i in questi Parlamenti ~~!!'i/1 1 t~~fel'~~c~~ ~; 0 m~~· 1~ 11 pe~~u!fitl 01 :;!~t: rn~:}~il' l~~~,J~, 1 t \>::xrc:t:: ~'d~ 1=..:i ~~e~r1:1it~~ l'on questi Parlamenti è una leggo naturale che il ~~,:·;~o ~!N~1t~::! i;,~tt~i!•i:i3~f'5~1~~f~n~ 1 ~i governo siano inetti, o inoperosi. ,·e~~n~~ ~'\:~t:ì rn~f~ !f~~u;!~. ~~oent~~~~ ~~~ Parlamenti c'è lo strano renomc.no cho gli indl\·idui rorti o potenti, che ,·i ent rano, resL,n o immobili1.1.ati; e so vogliono s..,liro, :wcro un·aziono go,·ornalh-a, non lo possono che diminuendosi di tutto le con· cessioni che de,•ono faro agli interossi porsonali che ,·i dominano, di lutti gli adattamenti a cui dernno piegarsi per ottenere l'at>poggio. Cosi ossi non J>0:5- sono salire che legandosi, avvincendosi di noch da tutto lo parti: e quando sono arrivati al luogo da cui potrebbero a~iro non hanno pii) libero nemmeno un dito; sono imprigionati, (rutC.inticorno S.'lbmi. rosi h1Uoq_uestosalire di uomini al Oo,·orno non è che uno scmpio di J.>Cl'SOnalit.'l. Cosl il lamento che ~~1~f 1 ~~~ ::~~u~~i:m~~i~!l?~;;:'~~;,~h~'\ V~~ a1·1·iveranno 1 sono entrambi inutili. So anche una porsonnlita di ,•oduto largho o di p1'01>0Siti rorli vi n B salOi :irrh·ando,•i CSS.'\ non è più la stessa; è spcz- 1..at:i. diminuita. diMoltn. In 9uest.'\ J>iattarorma del potere, so OSS..'\ ha. la di~mzia di "odero la reali:\ delle cose, dorn soffrir-e il •mpplizio dei IH'Ofoti, della C.1$.'\11d1·a impotente. Hiassumenclo i dati del pr'Oblcmn, h'O,·iamo. ,!ue termini: 1• rn\>JH'Onsiono o la forza degli into,-essi 1>er30nali para 1u_._'l la gmndo :1.1:ioneg0\·e1·nath·a; ~1og~i~~m:~~" 1 rc: 10 p1l1 ~ll~l~i il{ll~~~~i~\~~-~c~~ arrirnno !OIOfJUa.ndohanno ,•uotato il bagnglio dei loro propositi rn oma~gio ali<' prcte.-1erli quelli <'he gli appo~giano. - IH<iultato: r,mpoiC'nza. l>unquo? Dunque 1\ inutile aspettarsi <1ualchocosa da qualche uomo: voi J>Oh'oto spçrimont:.u·e lutti gli uomini migliori l'uno dO))O I alh'O o ,·i dnmnno tutti lo stesso 1•isullatonegatirn. Questa aspottmdono dell'uomo ò un atavismo dolll\ ,·ccchia (orina di novo1·110;quando ora un uomo a tonci-o in mano tutto lo ma dolio. ,·ita nazionale. I.e l'i11no,•a1.ioniaudaci con la nostra rorma di GO\'Orno non potranno \'Cniro chC' da 1111 1>..'\l'tilo: ,•eri-anno quando una propaganda assidua avrà raccolto nolla rormazione_ di un partito alcune grandi quistioni generali. E vorranno tanto meglio quanto pii1 questo q_uistioni sa.ranno unh•erisali, perchè, interessando 1nit uomini, addenseranno una ror1..'lmag,gio1'C. Jl segreto della vittoria dc.i socialisti st.'l qui. Il \'occhio 1>,_1rtito democratico non é riuscito perché non si ba.savi\che su un r1.11nmentodella borghcsfa. Il partito socinlista, che si b..U..'\ sull"cnormo mng– gioram.a, so pr"OSCguir:\ noi suo la\'Ol'O;sopratutto se gli uomini che osso manda in Pnrlamcuto non si lasceranno tm,•iaro dallo allucinazioni inganu3• trici; so prororiranno la rol'1..a solida, r3,ziono lenta ma sicura di p.1.rtitoalla spcran1... '\ inutile di una aziono indh•idunle; se non spezzeranno li\ rorm del partilo nei tentativi individuali infruttuosi. riescirà scn1.a dubbio. 0. ~I\L\OODI. La lotta di classe in Inghilterra La miracolosa c nversione della boribesia nel secolo l l <'> Il. ,·cniamo 01-aall'opera cho il l.u1.1.atli ncclnma come il pili gran lilolo di benemcronL'\ che lo classi dirigenti d·1nghilterra posg.,no present.aro al prole– l.'\riato: nlla legislazione dello fabbriche.. Oi:\ notai corno lo stesso mio contraddittore abbia ammesso che con coclcst:1 legislazione si lratt..--a,·a e di s..1lmro da docadcn1..a la schlatt..'l britannica •· ln,•e1'0 l'im1>iegodei fanciulli nello fobbricho (mezzo potentissimo a dep1·imero il salario degli adulti) c1-acomincialo già sin dal t>rincipio del secolo pas– sato, toccando un tal grado di intensit.:\ agli inizi del secolo presente che di (JVlllhtJnlila fanciulli impiegati soli seicento se no h'O,·n,•ano ancora alrot.:\ di trcnfau.ni . (') Ora chi non comprendo che la minaccia alla ,·it..ilit:\ della cla!SO 1n'Oletaria è (I) Veggan1l ali 11rtlcoll prKede11II aul medulmo t~m• Del tre precenu t'&Klcoll. (.V. d. D,) (') llowa1,L. ,.

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