Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

36 CRITICA SOCIALE Un ne)lilil'O amico che, senza c~ro un mililanto. f! però una dello te:,to pii1 forti fra i componenti il Comitato: e lo non v('(IO - cidice,·a un giorno - :llh'O mezzo adeguato :\Ilo scopo, ~ non quello di niutaro la conquista dello otto oro di lavoro.» Questo concetto ò esattissimo; soltanto bisogna adattarlo ai p1'01>0Siti del Lorin, farlo cnulamcnto cnlra1"8nel suo tostnmento. Non ò col f:ll' lavorare di più, ma ò col far la– ,·01'tlt'O di meno cho si può creare sul mercato il blso~no della mano d"opera. L,'\Casa di la\"oro dcli.i. SOrfelà C111mitta,•fa do,·o C:!!~roun opificioesem- fl~~:1~t~\~~!11~~3~;:~ia6p;.\~~i:~~l~:o~:.C ~~ , i r'OSL'\alcuni giorni (( 1 <1ucslo il lato ,·ero. ma che occor1'0 rendere J)il1 pr-:uico, del concetto di r111ano) do,·o uscirne l'Omo 1·itcmpmto da un bagno 4li flor'C1.1.a e cli dignità personale. I pt•odolti dclln. Ca'Eadi l.wo1·0poco im1>01'tn elio si:rno di immediato 11w doi 1>0,·eri;siirno quolli cho il mercato domanda: ma il profitto ch'ossi dnnno. dopo coperto le spose, si do,·oh·a :\Ila lotta clifonsh•a dol lnvo1'0 conti-o il cnpitnlo. So miete, corno il l.01·ia ,·olc,•a, che la ,..;oc(clà rmanlta,•fa compia la funzione e di una ~:~~~\ 1 ~i~1/~~ i 1 !:r 1 tnciilci,q~~,~ m! :~::-ad~}:~ allo ,·ittimo accidonUlli, do,·ono ,·olgersi a conforto dei veri comb.,ttenti. doi licen1iali per vendette padronali o per condanno giudiziario conseguenti :l sciopcl'i che direser'O lo 1-:igioni solidali del &ilario o dell"or-ario. La lli1-ezionodella Socictit - che per HOdcre la fiducia degli inte1'CSS.1lidoni\ eleggersi 1lalle mas...,.o 01l01t\ie 01·f(aniz1.nto- :wl'isorà, d'a.c– c01-docolla ('amc1-:i.dol lm•o1-oo con persone com– petenti, ai casi e ai modi del soccorso. Lo cooperatirn ;1gl'icole, ordinato colletli"isLica- (~ft'11!0'/~~~1/~•;a:w:~~~!:~dd1.~~111~0~1;,t!i~Jiisft1;~ ::ie.ntoo futu1-a disoccup.uiono e miseria) ma de,•o1- ;·~:,~1,101~i1~'it!1?:z~e~r! cl~\'O:l~it,!m~~~i.~i.: la dife-;.'\dei roloni, J>Ct· l'aumento del salario dei brat'Cianti. ecc., cec. All'istruzione, all'educazione dei lt'lvo1-atori- di citt;\ o di cam1>agna - consi– derato come mezzi poderosi di 1'0Sistenza,sarà pure do,•oluta una parto cospicui\ dello l'Cndite. E un'altra parto a un 1:irnro stat1s1ico o d'ispezione, quale lo 111ist.•1·0 societ:\ (iporaio nltunli non sono in istato tli fiu'O,por provo<:: 1'0 la promulgazione o rosserl'anza ili leggi t11tl'icidel la,·01-0,sop1ntutto conh'o l'abuso doi fr111ciullinello indusfrie. q_uesta 1>0tentissima ~~~~ ~~ii :~~~:~~1~7~~ i.or! ì':!n~1i:~J~~muo,·e1'(l t\\':t!=~~t~a:~i~~ , w, ~~ n~ (r.~lt\ ';~ 1 ~Ì 0 ia (1!-i:Jd l'm<miiarta non doni\ dipartii-si. so non Yuol ri– ~oll'ersi in una canzonatum col~.s..,lo. « '.\la dunque - ci os.ser,·e1':\qualcuno - quello che YOi cousi• gliale è di incapsulare nello ideo del Lol'ia altrct– mnti noccioli di lottA di classe? » La p.irola non conta g1-an ratto. So fai· qualcosa di serio. e non dt\ bul'la, per temperar-o 1 danui 1lella di!OCC11J>..'lziono p mia. questo l'Oi chiamate lolla tli cl<Msc; ,·01·1-ctodunque, per timore del nome, rinunciare alla co a t f'ILIPPO TURATI. In JJ1'l'JHwa ;/o,w: LEONIDA BISSOLATI LA LOTTA D:I. CLASSE ,. lr '- nltr lllulllù .. lfrlln horghe.:111. un opu■oolo. B b te a G ro B1arco IMPOTENZA Il ratto che la riforma unh'ersitnria architettata dal ministro M;wlini minnccia. di dare a secco ha ~~~l~n1:~~~ 1 T~ :~~,~~;a:itn ~.~~;t~nd~rta f~nt~~: mino qualche riforma benenc., dal nostro Governo. ~o cè mai stato il caso di aspettarsi che qualche cosa di buono p1'0posto dal Governo pole.iso arri• ,·a1-o a J>01•to. era questo. La noocs..'Eit:\ della riforma è ricou~iula da tutto il p.icso: tutti <1uclliche si sono occu1>..1ti della <1uishono l'hnnno appro,·ata: tutti i giornali, tutti i p.irtiti l'hanno accett.,ta. E pm-e, con tutta <1uest.'\bella prcp:u':i.1.ione, il llartini non ~ appena uscito in mare, che J)..1rodobb.1c.1lar !~1~·:~ 011 1 :i\ ~~:~ ~r~i c1~,ì:g!. 1 i~ ~t,~~~rl~r~~i di So risica di non pass:i.1·0, so non l'io.sco a fa1'Si slrada questa l'iforma, cho non al'O\'a conh-o di sò che i piccoli interessi o la boria municip.,lo di :i.I• cune citt:\ colpito; che :\l'O\'a in suo fa\'oro tutto le ragioni migliori. tulti i \':tntnggi dell'c1-ario e della istruzione. cho nve\'a il car-:i.ttcro mera"iglioso di esser-o una economia cd una utilitù, che innne era appoggiata dnlla simp.1tia di tutto il paese; noi p0&:;i.1mo immaginarca cho cosa accadrà di tutte lo alh-o riro11ne, specialmente dello l'ifo11no in Yan– taggio dei lavoratori, dolio riformo che ,·ogliono d~~::~? li~1,.J::i~1111::0Ct'i°~~~ riescono a dnro il gambetto ad una buona inten– zione del Ministe1'0, si c.ipisco che cosa a\'\'c1·1'l.\ se mai 1>01·caso lo intenzioni tli qualche ministro ~~rcinr urtnd~n ~l~i~h:~~~ 1 !~1~!!~~ ~1~ai1~Ji Il no:-it1-oGo,·oruo i; impcnenle. Cote:,to ultimo làtlo li-adisco il segr-cto di r1uella hn1>0tcn1,.'\dolo– rosa a cui ò l'idotto il nostro no,•erno da ta11ti anni: ci fa cnph'Or,crchè sotto 1'11ddons:u'Siminac• cioso di questa lomposta di <1uistionisociali cd eco– nomiche clic nbbuinno terribilmC'ntc l'ol'i1.1,0ntcdella ,·ila del uosh'O paese, il uostro 00l'Cl'IIO resti con le mnni in tnsca, con la tcstn chinata ad attenderne lo scoppio. Ci ra cnph'O pcrchò cl1l tnnti anni l'a– ziono del uosl1'0 Oorcrno l'assomigli nll'oporazione di un uomo che attinga continuamente un secchio ~~:~1;è 1 ~~~ ~ 1 i~ t~[t,o 1•fcf~'(t,,~~:U\'~~1n~s~'gl~~tiJ nmminislrazionc cd alla tessitura di quella tela di Pcnclo1>econtinuamente di.sfnttache è l'intl'igo; ci ra capii-o perchè il campo di lavoro del Gove1·no sin oramai riclollo ad un deserto in cui non si è nrato o seminnto da p.irccchi anni o che ò innso dn,lri: 1 ::.i:tt~fl~~~!1>ja 0 u~~ 10 r:;t~~:~e.mollo pii1 p1'0rond~ o gouc1-alo che non siano lo ragioni 1)81'• ~J 1 ;(~\ 1 1~Ìn 1 ,:d~\1~fr!~bf1\~~ 1 ~11 11 l~o1\~\t~t c11t~°:1~'\ p.~~~~~ anni sono s.1liti al potere: J>CI' spiegai-o in questo modo tu lle lo bcstialit:.ì. lo sciocchozzo. lo tra.scu– rate1.ze, lo impotcnzo che form:rno la trama della ~~::-cr~e~•:.•~~~! ~:!cl~I~~ faÌ~~:/ n~ ~~;1~~ .11Oo,·orno. uun seleziono dello testo più vuote. tr~,~~~:~r! 1>!~~i:,:-:1.cl1~ c~: 0 r~~~::a1~'0~a~: sc..11-0 col lume In inabilità e In stupidii:\ per ,·c– stil'lo del manto sfarzoso 11111(') potere, come nelle commedie. E questo non pu1)CSS<'t'C. La 1·ildicoprofonda lii <(uostofristo ronomeno, del fatto che, menti-o lo cond11.io11i C8to1fol'is'iulirc,rno

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