Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE Se non che rimpcrfetlo od inredolo adempimento di questi disegni e di queste riforme, l'introduzione delle macchine ed Il prevalere dolln.grande industria sulla picco!&,elio costituisce il carattere precipuo del sistema borghese, hanno ratto si che questa invocata classe media, la quale dovoa costituire Il nucleo vitale della economianazionale o della popolazione,o non è sorta. punto, od è sorta per essere presto assorbita dal lati• fondo, dalla grande industria., da quel capitale. che, come IlDebel dico, 10miglia ad un loonoruggente il quale non tollera altri a sè d"intorno. 11 nuovo Codice di commercio del 1882, racendosior– gano di questo Illimitato desiderio e bisogno di ~pan– sionodelshstcmacapitalista, truformando l'istituto della. cambiale, no ha ratto come uno strumento di mobilit• zaziono di ogni ricchona; un espediente che, coinci– dendo con l'eccedenza dolio. circolazione cartacea, ha. reso sempre più "orticoso quel rapido giro del capitale, che, quanto più circola rapidamente, piì1 accentra la rlcchcun In poche mani. Un titolo come la. Cllmbilllo,cessantlo di essere, com·ò nalurahnonle, meno di scambi e sostituendosi alle forme piil cauto del mutuo, con l privilegi della parata ese– cuzione, Introdotto in tanta parlo dell'Italia, non indu– strialo o commerciale, ma semplicemente agricola. e din'uso in un momento in cui da un lato artificialmente 11iam pliava il credilo o da.ll' altro si aveva. la crisi agri– cola o pa.re ,·a un rimedi o la trasformai.ione delle cui• ture; non p ote,·a raro o. meno di turbare, <'ome turbò, tutta. roconomia nazionale. TuUIquesti ratti, cooperando, hanno approdato alla~ ,·lna completa, non solo della piccola proprietà, ma an– cora. della media e di parte della grande a totale be– neficio di alcuni grandi usurai e capit&lilitio di alcuni istituti bancari: uno di quegli o,·entl, anti\•eduti gi&da Marx od Engels nel Manife11to comunista, per cui insieme un gran numero di proprietari rovinati e .disillusi sono gettali net grande esercito prolotarlo o si rende più aperto o marcato il contrasto tra. i pochissimi posses• sori dolla. ricchcua na1,ionalo od I moltissimi non ab– blontl. f: l'espropriazione do' mol11 t1. favoro do' pochi, cui non può tardar molto a seguiro, secondo ogni ragione– ,·olo previsione, l'espropriazione do' 1>ochia f!\vore di tutti. Ora Il 1lstcm1 tributario, a.ssolulamento alieno da ogni Idea di tassazione progressiva cd ordinato in modo da colpire e stremare spocialmento lo piccole industrie, lo piccole fortune, la piccola. proprietà, l consumi; non ha fatto altro che contribuire mirabilmente a disgregare la ln,·ocata. classe di piccoli benosta.nli o contribuire a quell'acoentramento della proprietà, che ò nell'indole del sistema capitalista. Ogni anno per eroditi insO<ldi• sralti d'imposto ,•ien messo In "ondlta un numero in– gente dl plccoll fondi, che in parto vanno ad ingros– sare I latifondi, in parto maggioro im·enduti, restano strumenti di ricchena Inerti o non usuf'ruitì; salvo, sotto l'ulono di di\•ersi criteri economici, a. formare uno dei fattori della proprietà collettin. (Co,itin11a}. ETTORE CJCCOTTI. Al prossimo numero: Il clù•itto e la violen~ci dell 'a.vv. Ant1elo J)'Ambrosio. ot G ro 81 reo POLEMIZZANO O (SEMPRE PER LA PACE ,: PliR IL SOCTAl,ISMO) (') A \'OI, caro Lerda, dirò schietto.mento che non sono riuscito a comprendere l'idea "oslra cardinale atlra– ,·erso i tortu~I meandri della rlsposla cho vi siete compiaciuto di dl\re al mio articolo • per la pace e per il socialismo ... Un po' ml sembrava. che voi accett1Hte il concetto del disarmo, sah·o a erodere che la. borghesia non Yi aderirà. mal perché gli eserciti permoncntt co11llt11iscono la. rocca forte dietro la quale essa difendo • un diritto per ogni parte crollante"· Poi, subito dopo, mi pare,·a che secondo il ,·os1ro avviso, so anello la borghesia si docldesso 'alla abolizione dogli eserciti, con ciò non e si gonorerobbo un sensibile mlgllommento nello con– dizioni dolio masse. ma sompllcemonto ,111 \Umcntodelln. rendili\ o del prolltto dei proprietari o capilnlisti •· Anzi voi nnda vate tanto in là da. atrernmre recisamente che • tale abolizione sarebbe un \'Cro danno per riguardo al rapido svolgersi della economia socialista .., perché il peso maggioro del militarismo ricaJo sulla piccola o media proprietà, mandandola a rotoli Il lutto vapore. Ora io non ho ,·oglia. di giostnro accademicamente a cogliere Il 1,alio delle contraddizioni <'hesi nascon– dono sotto queste tesi. Vi potrei domandare corno ac– cordato ,•ol cl1e,men1re Il militarismo stermina la piccola e media borgtiosla, quos1a sia poi così attaccata agli eserciti corno alla sua. àncora di salvezza! Voi rispondereste naturalmente traendo in campo gli antagonismi di ln1eresse fra I& piccola., la media o fa. grande Industria. Ma io ,·1 potrei replicare che ò pre– cisamente I& grande industria che rappresent& l'apice, la sublimuione del sistema capitalistico - quella che ha maggior bi.sognodi una numerosa, di una straonli• naria ri11er,·adi braccia inoperose. disposte a ,·endersi ad un prezzo qualunque - o quindi ò precisamente l'alta o ricca. borghesia quella cho ha il mwimo inte– resso a rimandare a casa I J)llrocchi milioni di soldati che rapproson1ano por lei un continuo lucro cessante e danno cmorgonto. Proposizioni o rlspos1o - cho so hnnuo un villoro teorico - ri1potto nlla quistione cho lo ho sollo,·nta non ca,·nno un ragno dn un buco, IMclatemelo dire, I.a.sciatemi riproporre la. mia tosi: lo come aocialista col maggior numero dei socialisli - che non sono cosi macchhn·elllcl come ,·oi siete, caro l..e.rda,da sostenere il militarismo perehò questo rovina la borghesia. - propugno il disarmo e l'arbitrato per conseguire la pace lntemationale. Tro,·o nella borghe~ia.dei sosteni– tori altreHanlo caldi e con,•inti di 11uosti ideali. pret– tamente socialisti, o dico a costoro: Qua lll mano. Mi obbiotlate, o ripeto, contraddicondo,•i - che la borghesia non disarmerà mai. Rispondo col fatto - anch'Io, croùotelo, mio caro Lcrda. pizzico di positivista - questi e borghesi,. qui vogliono disarmare. Con eiò erodete che ossi tradiscano gli Interessi della loro classe? - E sta. proprio a. noi in cui beneficio il tradimento si consumerebbe Il dolerceno1 Docisamente, chccchè ne pensiate. malgrado Yostro, do,·eto essero un amico della pace, J>Crc.hè di 10.uica non ml pare che voi, Lerda., vi intendiate molto. (') Veg1r11I: ,,.,. la pau I jWr Il ,odo/111110, CRITICA. Soc:1,1.u, tSH, n. !I, J»llt• J7J; fl hl. rltpotUI: li 80CIOU1mo I t'Nltr'CUO nd n, ! di flllHt'an110 1 1111g. !,;

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