Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE e ricomponi sul nuovo mondo morale, e non v·è forza umana, non potenza di a.cciaio o di poh'eri, che possa. rendere ancora duraturo uno stato di cose, riconosciuto esltlale dalla. esperienza, minato dal movimento intimo dello sviluppo sociale, condannllto dalla ragione. E la consapevolezza di quosta contraddizione che ogni giorno li f& pH1e,•idcntc, di un complesso di bisogni rho si rendono ogni gion10 plit 1entl!I, la visione della mèta che si fa ad ogni pa.sso pllt distint& a.rrinno, mercè la propaganda, fino - non dirò io già ne· più bassi - ma. ne· più intimi strati soci&li e li incitano al riscatto ed alla lotlL Lotta di cla.sse: lotta fatta con la parola e col pensiero e con l'Incedere lento e perenne di uoa. masso lrrel'rcnablle, o dalla claue dei diseredati e degli sf'!·uttati, nelle officine e nel campi, dove si studia. e dO\'e si pensa; classe che non contendo glil por imporre la suprcmnzla ùi una cla11t; mo.per ottenere la dcflniti\'a o.bollziono dolio classi. .. In quosL'urlo dell'o.vveniro col passalo, dogli sl'rullati con gli sfruttatori, matura l"e\'ento, ed ogni giorno, se anche non paia, sprina una. scintllla, ed ogni giorno. so anche nou sembri, è un passo che un&(schiera. ha \ into sull'altra. O li abbie nti, che come indh'ldui mostrano non avere uni\ chia.ra visiono del domani e sembrano durare inal• H'lr ali, com e claue sono coslrohl ad "'·ere una modifi– Cl\zionedi 1trultura, di condothl. I.a classe degli abbienti Internamento combatte un:1.lotta ph'11piotata, mereè un assorbimento rapido e rata le do' plt\ deboli. Esternamente ltl rapacità, l'a\•ldità. sua lnconira la resistenza della classe do" non abbienti, ed è cosirotta a qualche con– cessione, alle lar,•e sopratutto dello cosi dette l~gi a<>– ciali, che, mentre considerate per sè 11chiariscono im– J}01entl.hanno nondimeno rela1in Importanza, percbè costituiscono un palmo di terreno gul\dagnato, un tanto di rorz&soltratt& a.glianenarl ed acquisito a.sè stessi, un lncitame.nto a gul\dagnare ancora, un m ezzo d i tran• 1izione inevitabile a chi vuolo occupare tutto il campo. A ciò si dovo il renomeno note\'ole in questo ultimo terzo di secolo di go,·ornantl o di partiti politici, di ro di corona o di ro dell'oro, cho lmprovvlsamonto si at– teggiano a lllo.niropl, o J>crun giorno dell'anno atten– dono a modlcaro con In. mt1no sinistra lo piaghe cho per tutti I reslanll giorni dell'anno hanno aperto ed apriranno, lu assai larga misura, eon la mano destra. f; un calcolo consapevole noi più astuti, inconsapevole nei più buoni, che li mena a sacrificare una lira per sah&ro il milione: anche I navipnti, se il mare mette in pericolo l:1. ba.rea,gittano all'abisso parte del carico e versano olio sul flutio 1>erchòsi plachi. Ma calcolo, subbietth·amente, per chi lo compie; obbiettivamente, osso è indizio del tempo. I segni rorieri della rivolu– ziono trnncese, oltre allo voci dei teorici ed alle que– relo del sorreronti, sono le riforme bandito od attuato da princi11Io da re. Quando Il movimento per l'unifica– zione nazionale ò già.maturo, qualche pontefice e qualche re ceua. di scomunicare o di bandire I ribelli, e benedice dall"alto del tempio la ri\'Oluzlono o metto la spada al suo ser,•izio. Quando uno statista, che passa per il primo di Europa, Ìl'O\'I\ Lassalle 1m amabile "icino di campa1111a e, a modo suo, ra qualche improstito al suo programma; ed un imperatore vuole &\·ere il suo quarto ,l'ora socialista. ed un pontenco scrh·e rencicliea e Re– rum 11ovarum •; vuol dire che questo mare grosso del socialismo a questo ,·ascello logoro del sistema capila.– lista ha mandato il suo saluto tln sulla toltla., 8 1 b ioteca G ro B1arc0 Intanto questa tendenza, spesso calcolatrice ed utili– taria, talvolta. anche filantropica, di lenire in qualcbo modo le sofferenze della classe la\'Or&trice, mena ad adottare pronedimenti, a creare o ravorire Istituzioni, che, contro lo pr&\·isioni di chi vi da causa, non ranno nitro che spianare il cammino all'idea soclalists.. f: l'ironia dt.lla 61ot·ia, come llegel la chiamava; uno dei più grandi fattori della tela degli e,·enli umani, ad in– tessere la quale, cosi, da quanto le aspirazioni e le opere e gli sforzi della classe lnora.tric.e, glo\·ano gli inganni, le difese, l'll\'idit& stena sl'hittatrice de' suoi av\·ersari. .. Il moltlplicani tlolle (Unzioni dello Stato, lo sviluppo della grande Industria o del commercio, cho cercano sempre nuovi sbocchi o nnO\'O occasioni di guadagni, lo S\'iluppo del militarismo, scutlo t\llo proprio pt1uro all'Intorno o, dentro o ruori, srogo nllo ambizioni di al• cunl od allo speculazioni di altri; non ranno che ren– dere noceuario, o dar protesto ad un prele,·amento isempre maggioro della ricchezza nazionale, un prele– vamento sempre crescente che, tendendo a limitare sempre più sia la rendita che Il profttto, prelude, più o meno lontanamente, alla loro completa eliminazione. Specialmente nel pacso, ove noi slamo, questo prele• vamenlo della ricchezza pubblica, ratto per et.Sere adi• bilo, phì o meno ra.gìone\'olmente, più o mono utilmente, più o meno sinceramente & ra\·oro della colletti\·ità o di una consorteria dominante, assume por giunta rormo stranamente importuno, molesto, crudeli, soprarrattrici. Quanto più Il 1,aose ò povero e più sproporzionate ed improdutth'e sono le spese, tanto plì1 accanita od osti• nata divenl& la caccia per 1orprendero la riccbe:r.za nell'atto stesso che si produce, si distribuisce, si tras– rorma; e lo Stato moltlplic& ftno all'Infinito I suol rice– vitori, I suol agenti, I suol ispettori, I suoi controllori, I suoi doganieri, cbo, mentre costituiscono tutto un ononne congegno lmprodultlvo, per ringiusto sistem& tributario divengono come tanti strumenti di tortura, germogliati dt1lla fantasia. lugubre di un Inquisitore. Ora questo prelevamento Indiretto tlolla ricchezza, per Il suo crescere perenno, por le lnnte ror-lo vl,•c che assorbe Il lavoro di controllo, por I tanti meandri in cui si disperdo il prodotto, por Il modo ondo esaurisco cd inceppa la produzione, per il dissidio sempre 11ill prorondo ed inconciliabile che crea. tra i bisogni pri\•ati ed t pubblici; non ra che disinteressa.re sempro più i possidenti al sistema. attua lo di produzio ne o distribu– zione o rendero più raglono\·ole, ph'auUlo. plii possibile e racilo quel prd~r:amento dil-tlto, che costitul.sce il ronclo del sistema socialista.. Ilo accennalo all'ingiusto si1tema tributario, ed esso, mentre romonta. il sentimento delringiustizia, contri– buisco por altro \'io a quello condizioni economiche, che rendono maturo l'av\·ento del i;ociallsmo. Quello che Il nuO\'OStato llbortt.lesorto dalle rovino della monarchia. assoluta o del feudalismo si era pro– posto, 111ecialme.nteIn ltall&i e.ra di rar guerra all'ac– centra.mento della. ricchena, sopratutto sotto rorma dì proprietà rondlarla.,e precisamente di dare il maggiore S\'iluppo alla piccola. proprietà o creare una numerosa cltl5Se media di piccoli benestanti, e.hocostituisse come il nerbo, la rona e la ba.sodel nuO\'OStato. A ciò ten dO\'&l'abolb:lone do' Mecomm01si o de' maggioraschi; Il ciò tendO\'ano l'abolizione della mano morta, la \'en– dila de' beni ecclesia.,tici, lo scioglimento delle promi– scuità, lo. dlslrlbuz\ono do' domani comunali.

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