Critica Sociale - Anno III - n. 1 - 1 gennaio 1893
Bb CRITICA SOCIALE è in(atti gilt incominciato anche il processo di sfrut– tamento per J>artodella borghesia, e il suo predo– minio sul popolo minuto. Quosto J>Ol"Ò si organiv.a nello Cra{t-gllds (corporazioni di artigiani) lottando con rortuna contro il popolograsso. Nella campa– gna b instaurato il sistema dogli artllti per cui la moderna borghesia camp.'lgnola si dclinoa nel ceto dei fa,·1ncn, mentre, per un complesso di cause d'indolo oconomic.'l o politica, si forma una classe di liberi lavoratori del suolo (f,·eellolders). Sino alla mefa del secolo decim()(1uarlo il benes• sero del popolo minuto è in ,•ia di aumento. FaYO– rito bcnsi da condizioni di popoln1.ionoo di produt– tività agl'icola, questo bcnossoro è però in gran parto frutto dirotto della lottA di classe: è dornto all11potonzn dolioassocia1.ioniche re.,istonoai primi tentativi dolio sfruttamento cnpitnllsL'\. « Lo asso– ciazioni dei comP3gni non solo si di fondono contro lo depressioni del salario, sia che quosto \'ongano tentato col sistema del salario in natura o col far hworaro in giorno di fosL'l, ma coreano ancora di cle\':U'O il salo.Mo. e lottano non già, come i nostri operai, J)OI' la diminuzione dello oro di la,·01-0, ma si dei giorni di lr.voro. Non p.,ghi che il loro la– ,,oro sia limitato ad 8 oro per giorno, gli operai di q.uosto periodo ,·ogliono ri1>0:5,.11'0 anche il luuedi. >(') E la trama dolio 1'rados-Unions chu appariranno noi socolo nostr-o. Per la prima volta allora la borghesia, ,•icin::i. a esser-o soprafrnlln sul campo economico dallo forze dei lavoratori organi1.1.ati, impugna l'arma del po– tere politico, inaugurando la legl1la;lone sociale. Padrona del Parlamento, CSS..'\ ispira o p,-omuo,·o loSlalulo del taoorato,·I, sotto il regno di Edoordo III (13i0), por cui si stabilisco il limito 11uzs1lmo del salario, o il m.tntmo della giornata di lavoro, ed è vincolato nuo"nmonto alla terra il la"oratore. Nes– sunt\ ripugnan1.n, malgrado che la religione cristiana gi:\. da trodici secoli fosso di\'cntatn la fonte delle ispirazioni mol'ali 1 nessuna rlpugnn111.n a ricosti– tuii-o il 801'\'aggio: come, alcuni secoli pili tardi, non ripugnol';\ ai puritani discendenti della medesima txH'ghcsia ristabilire nello tcrro d'A1norica la schia• vih'1 nella forma più inumana. (') L"appllc.'\.7.iono di questa legtsla.:ione. roctale ec– cita violenti re.azioni del 1>0polominuto, che met– tono c.1po alla formidabile sommossa dei contadini sotrocat.a in torrenti di sangue (13i7-1381). Oli statuti di Edoardo III danno la nota caratte– ristica dello e alto idealità> cho informol'anno tutta la logishuiono succossh•a sino al secolo presente. Le pene so\'orissime comminato in quegli statuti a co- 101-0cito riCC\'ossero o cho p..~ro un salario su– periore al massimo llssato dalla leggo o che. laver i-assero o raccssero lavorare por un tempo inferiore al minimo dalla leggo sL'lbilito, \'Ongono terribil- C'I ROOH.1! ~.,,"'"'""''·Sii.- w.n•: lfùtor,I o(mlddleat11f ~lllft1, dlUlel, - SC■A~I: <k#llllA ~ff'Ntldf. lii. &. (') AnC'bl Dli MCOIOXli:, In Italia. aotto l'auplclo di du1 caro• pioni d1l llbtralltmo, Il Oenala 0,:11 mlnl1tru, 1 Il deputato ca– dollnl, la borah11la camparnola della pro,lncla di Cremona ln– voc6 la rlC06tllu1\on1 della urvltll dilla alaba (OriNca s«tale, anno t891, paa. 70), G ro U, r o mente aggmxato nt'gli statuti di Rlisa.bolL'le di Gia– como I (secolo XVI). La popolazione Cl":\ :rncora troppo rada e lo condizioni della ,·iL'l pr-olctaria erano ancora tropJ>Obuono perchò il c.1piL'llista po– tesse, corno oggi 1>uò, imporro il s.1lario minimo col solo aiuto della concor1-cn1 .. 'l tra i lavoratori. Gli tornava quindi necessario por mano alla inge1-cn1 ... 'l ,tot potere pubblico J>OI' costringere il p1-olcL1rio a ta,·01":\1'01K>tto condizioni che assicurasset'O un« con• ,·eoicnto > p1-olltto. A t..'llCintento gli !L'\tuti ilei se• colo x,~ o XVI autoli1.1 .. 'lno il p..'lrlronoa estorcere la,,01-0dall'opo1-aio mercò la coazione pc1'80nalc; e attribuiscono agli ufficiali della coronn il diritto di forzar l'operaio l'iluttanto n compiere pc1· mercedi derisorio i ln"ori più penosi. Per le stesso leggi sono clnssiOcato t1'fl. i c1·imini più g1'i\vi lo coalizioni operaio, che \'Cngono perseguitato cou incl'cdibilc atrocit:'1. Quando poi, allargnndosi lo cspropt·iazioni dei contadini, procedendo lo usurpazioni borghesi sui i:lomini di Stato, sui domini comunali e, dopo la ri– rorma, sullo pr-oprict:\ della chios.'l e.1ltolica,si c1-e..1- rono moltitudini di di.soccup.'lti o di indigenti, corno si adoperò la borghesia inglese per « lcm1 >era.rc g li affanni » dello suo ,•ittime? J.a frusta, la tortura, il marchio 1-ovcntc, la schia"itù fur-ono il C.'lritlto,·olo lenimento aJlplicnto al doloro dello migliaia o mi– gliaia di diso1'8<:lnti. negli statuti di Enrico VII, di Enrico \'lii, di Edo:i.rdo 1\ 0 , di Elis..1bott.'l,di Gia– como - sl'\tuU che cbber vigoro sino al 171 t. Noi secolo docimott.a,·o la legislazione cho stabi– lisco co..,ttfrnmcnto il masttmo dei salari o il mi- 11imo dello 01-0di la\'Ol'O ricc,·c nuo,·a conferma col blll di Giorgio Il che interdico ai hn-01":\toridi Londra di rlcc,·01-0 (badi.si : di 1·/cccere, non solo di domwuta,.c) un s..1lario superiore a 2 sch., o collo 01-dinanzo di Giorgio lii per cui i giudici di paco sono autorizzati a flss:11-0 il salario dei tessi• i to1·i clisotn. Nel 1780 (siamo allo soglio, on. Luz1.atli, del so• colo della carità o della llln.nfropia !) un atto del Parlamento dichiara che il s:ilario dei minatori di Scozia don:\ ~ro regolato secondo gli statuti di Elisabolt.a. Parimenti, continua implacal.'l la guerra contro l'organizzazione operaia, t.alchè mentre per tutto il secolo p.i.ss .,to· sono fr0<1ucnti o libere lo CO.'\lizioni degli intraprcnditol'i per ridurro i sa– lati.(') un editto di Oiorgio Il estendo a tutto le arti mnnirtttluricro le leggi dei secoli XIV o X\' conti-o lo CO.'\lizionioperaie. Riassumendo {1uostiquatti-o socoli o mezzo di le– gislazione sociale, il RogcN p1'0fosso1-oall"Unirnr– sit!l di Osrol'd (economist..'\ della scuola liborale) ha dunque bon ragiono di confessare che « la miseria e la degrndazione dell'operaio inglese sono il risul– tato dl una serio di ntti del Parlamento o del go– verno intesi all'05plicito scopo di ridu1·1-o l'operaio al minor saggio J>OSSibile del S..'llario.> ( 1 ) ~ Anallll d1Uo proprlltà caplttftf1ta \'ol. 1!, 111- ;lna tn. - Vedi TaOtuCTOl'I• t'oll.TXR, hl cnall. (I) ROOIU JllltorJI. V. en.
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