Critica Sociale - Anno II - n. 23 - 1 dicembre 1892

356 CRITICA SOCIALE mento di quella meta che sta in testa ad ogni loro programma. Anni, e di una portata est.rema,sono Il boicottaggio e le mare.V di cont,-ollo. ma si l'uno che le ali.re vanno usati con grandi cautele. Che cosa sia il boicottaggio è nolo agli Italiani. Dirò dunque qualche cosa dell'altro nuovo strumento di lotta., le marche di controllo. Quando un imprenditore o a.lcuni imprenditori accon– discendono alle domando degli operai mentre altri resi– stono, I lavoratori, poi loro consumi, acquistano soltanto i prodotti di quelli che hanno accollalo le condizioni Imposte. La m1u'Ca di controllo. manirostnndo da quale fabbrica esce li prodotto, 1ice agli operai se il prodotto di quel tale Industriale è da acquistarsi oppure no. Cerlamente che quMlo genere di lotta. può essere ado– pora10 solo là. ove ,•h•ono grandi masse organizzate ed in Italia pur trop1>0 tlo,·ranno paggaro lunghi anni in– nanzi che ne silL noeossaria la discussione. Anche in quosto punto, come già.per la cooperazione,Il Congresso roee sua la raceomandllzlone che l'Auer, rolatore, rh·ol• geva ai compagni, di essere prudenti. E cosi questa rapida rasseg;,a sarebbe finitase,uscendo dai limiti che più au cl eravamo prefissi, noi non cre– dessimo bene di toccare della qulstlone militare. I giornali polltlcl hanno parl&to ed a lungo ilei nuovo progetto di legge presentato al Heichstag per un au– mento dell'esercito germanico. Il Congresso non ha creduto di dover tacere di l'ronte alle domande del cancelliere dell'Impero ed ha. votato un ordine del giorno proposto dal Singer, nel quale si ripete & un dipreuo t'.be l'esercito, ph) t'.heper i nemici esterni, è mantenuto perchè gion ali&cla.sse capitalista contro il popolo Ja,·oratore. \Il si chiede Inoltre la ìstitu• zlone della nazione annala.e vi si prometto dai deputati socialisti un votocontrario, n on solo a l progetto attuale, ma a. qualunque altro che potes.se in seguilo venir presentato. È nè più nè mono Insomma di quello che avev& già dotto il tlebknechl: né un ,oldo, ni' un 1wmo. - Ed i socialisti in Germania sono tanto rorti da ottenere il risul!Rto che si prefiggono. Essi, rigidi alla. disciplina di partito, procedono calmi, misurati, senza. lo ubbria.– cnturc della. rnzzA.latino.,mo. ciù non po11.anloranno passi da gigrrntc. l.,n, loro tattica. eminontcmcnto pratica è l'ammirazione del compagni stranieri e lo sgomento della borghesia. Allo couside1-a1.ioni accennate dal nostro corri· s1>0ndcnteper spiognro la decisione rolath'a al primo di maggio danno 11\aggio1· luco i seguenti passi del discorso di nobel, che trc)\'iamo nella A1·beile1·;ei– tunu, in risposta allo riflessioni del dottor .\dlcr di Vienna: e Il go,·orno o la. borghesia austriaca non sono cosi energici come il go,·erno e la bo1-ghesia t~ dcsca. I nostri industriali non hanno i riguardi che hanno quelli di altri paesi. Se noi facciamo la ma– nifostnzionc, ò nocossnrio che "i partocipi una massa c1ualoesigono l'ono1-e o l'importanza del pit'.1 forte partito della Vcrmania; do\'1-cmmo mettere in moto una quantit.\ di dimostranti a.Imeno corrispondente 111 numero dei nO!;tri elettol'i del 20 febbr:1.io. 01· cotesto l!, in questo momento, impossibile. Sarebbo per noi una disfatta. L·astensiouo dal la,·01-0pro- B b 1ot G ro B1an o ,·oche1'0bbola borghosia todosca ad una lotta, dall, c1ualo non usciremmo \'incito1·i. e Nè è meno esatta la riflessione di Vollmar. Nes– sun dubbio che tutti i tribunali si scr,·irebbo1-o dei parag1-afl della leggo sulla rotlu1-a del conh-atto, contro 00101-0 che avossoro sciopel'ato a dispetto d~ gli imprenditori. Ma ciò che più mi sgomenta è la chiusura degli opiflcl, sono le centinaia di mi– gliaia dei nostri che rhnar1-cbbot'o privi di ln\'Oro. Siamo noi in condizioni da sussidiarli tutti quanti On che durerà il bisogno1 So lo siamo. io volo pe1· lo scioporo. Ma noi non lo siamo, su ciò non vi può 08$61'0dubbio, ed è porciò che 11011 possiamo assu• morci la responsabilità di una tale dimostrazione .... e Un gono1-alo, che Impegnasse la battaglia JU'O\'O– dondo di ossero sconfitto, sarebbe un imbecille. La borghesia i-accoglio1'0bbo il guanto o noi nnommo la peggio. So noi fossimo gi!t così fo1·ti da otlonol'o \littoria su questo lorrouo, non limito,·emmo co1·to qui lo nosti-e p1'0leso. Noi sinmo ora 110110 condi• .doni lo più sra,·01-e,·oli. Ln crisi è enorme, la dis• occupazione è immensa. Francamente, la borghesia s.·u'Obbo stolta se in quosto 1nomcnto non accottasso la sfida. Ma quando $polta a mo scegliermi il campo di b..1ttaglia, io voglio ologgormi <luollo cho mi giova. Solo se sarò costretto a battermi, allora, por rono1'0 del partito, non di!erlerò dornnc1uo io mi trovi. L 0 aslensiouedal lavoro in <tue.sto primo maggio ci ospo1•rebbe a L'lli sacriOci materiali. che se il go\'e1·no ne profittasse por i11diro poi immediata– mente le elezioni, lascio a voi pensai-e i risultati! » nastano quosti J>a38i a dimosh<u'O <1ualo fu il ,·ero carattere della docisiono prosa dal Congresso, per speciali condizioni locali, circa il modo di colcbra1-c il primo maggio doll'a,1110 imminente. IL SOCIALISMO NELL'EMILIA È il pPimo \'Ol'O grande movimento socialista d'ltnlin quello che in questi ultimi duo anni si ò svolto luogo il Po, da Piacenza sino di la dol 1,·01'- ~~tti1 el~ti\t~ .~}! 0 ~~~i ct~~:titlll~~l~l'i:e~rr~~~ mM.ioni I\ C'ènto, a Parma. ad Ostiglia cho si h-a– mut'oranno ben presto in ,•illorie. l)i 1>iil. reiezioni di deputati amm, ultimo segno della trasfonn:uiono del radicalismo J)Olitico J>CI' una compc.11oti-a1.iono od una nssimilaziono continu:l di socialismo. A c1uesto aggiungete il socialismo Intente cli molti altri col– legi. di Comacchio, di ~lolinella. di '.\lodena cho si 1·iveler.\senza dubbio nello elezioni futuro. In fine. a ribndii'e le pro,·e. gli allarmi dei J>,'lrliti conser– vatori, e la polemica che ft.'8ltò per tutt..'l lt..'llia rosscr,•aziono ufflcios.'ldi un siornalo del go,·erno. Ora, da do,·e b sorto. quah sono sfato lo forzo che hanno s\•iluppato cosi largamente il socialismo pe;e't:~r ';.f!~1~do~~•~ c,~~1~4:!~\:1:c. tutti i nosh'i giornali, tufli i 11ostri politici sb.'l~liano. ~on ò la misot·ia con lo ribellioni incosci0l1h cho essa suscita. cho lo ha genei-ato. Paragonato infatti le condi1.ioni doll'oporaio, del contadino, dol lwaccianto della 1-ogiono emiliana con quello di altro p..'lrli d'Italia, sopratutto degli Abruzzi, dello Puglie, dol Friuli, del Piemonto o lo troverete materialmente

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