Critica Sociale - Anno II - n. 21 - 1 novembre 1892
CRITICA SOCIALE 327 strarlo a mutar strada, c. se ora J>OSSibile, a far punto o dn c:i.po.Il rcnomcno, in npp.11-cn1 ... 1 con– traddittorio, che i conL1cliui p1·ima chicdo\'an le terre. e poi a\'utolc, nou s::11>0,•nno cho r111- scnc o lo ab– band01m,•ano alla mcrcè del pii1 ro,·te . signilìc.wa che il sistema fino allor:t seguilo era s bag liato d! pi.inta, o cho bisogn:wa ll-ow1r110 un altr-o.so s1 ,•oto,·:1. J'.lOl'\'Cniro a risultali meno noi:..-ath-i. Tutto <1ucstonon isruggì ai 1-eggitol'i del tem po, o so li pc1-sunso della n~itù di CCt'C..11-0 ~ lt.ro \'ic. non potò suggerii-o un ordrn:un~uto collotl1v1sta ad uomini cho oran somprc vissuti HClla contcmpla- 1.ionoestatica del massimo sistema della propriefa indh•idualc. Quindi il Governo nuo\'O mantenne lo leggi \'CCChio che a,·c,·a trornto: solo cercò di at– tuarlo nel minor tomi_)() possibile o di nffrcttare in tutti i modi la quol:mone dei dcmnnì non ancor-a dh•isi. Entro cp1esta b1'C\'Ccerchia si contenne la sun atth•it.'\ o 11buon volere. Noroinò s1>Ceinli com– mi.iSnri 1·ip.artitori o, por ngo,•~laronl proletariato ngdcolo f primi passi nella car1·1oi·a nuo,•a J>CI' esso o cosi <.lifllcilo dol l11-01l1·iclal'io. eso1101't, 1>01· qu~lcl10 temflO i quotisti eal pagam~nto del cnnono ai ~ muui o dell'imposta fondinr1a :-1110 SL1to.Proncd1- menti codesti che. se all'epoca di rno.,cc.hino Xapo– leono ,·alsol"O n tener in piedi l'edificio1:;cricol:intc, adesso somigliawmopur troppo alla buonasement., caduta tra· rcn-icd i s.,ssi. Ed ancuno cosi cho il GO\•orno. non vedendo pari allo suo cure corrisponcle!:O i. l'i~ult.'lti,. si. senti ,·onir meno la lena; prnna s 111bop1dl, po, s1 raf– fretlclòdel tutto. lasciando and,u'Oogni cosa poi suo ,•01'SO il cito po·buouì intenditori ,•olcadire: prenda chi \'i1oloo chi può o non mi stato n soocnre. 1.:nnento della Sinish-aal potc1'0rianimò le spc– ran1.e sopite, o no reco concc1liro dello altro pii1 \'Ì\'e. J 1 )J..11'1ito 1·ipar?tOl'O. a.tfo1·!'•Wa l 1~1eta ~~ gnn.ta. con un bngngllo ca1·1co. d1 buono 111tcn?,1om: J>c1> 0sita.rio, como amava ciuahOc:u-sl da se. dei ,·er! principi liberali o dcmoc1-:ltici.custodo geloso cli una grando idea cho do,·on\ rinno,·:u'C nt.,lia o forso J.l'-"lSS.'lrno i couOni. promiso m:wi o monti. o 11011 dimenticò i demani. ~la 1>erdeclamar'Oche facesse, non seppe h~var nulla. u(' di m~lio. nè ~!!c~:: .. ~O\~~~~Odr~•fl11:n~~l~l~ll;,~1~:.;\ p~l ~ ~11 ;;,~ 1 dolhl mala riuscita e pe1·buttarn uu po·di poh•e•·~ nogli occhi si l\J){ligliò al p,wtito dispo1·nlodt nom1- na1-ouna Commissione. La nominò inratti con cle– c1'Ctore.ilo nel 1881 o lodotto inc.11'ico di studia1'C o di ,·odore. come s·:wcssca fa1'0t>e•·c.1,·arlomani da quella matas.s..i.arruffata. o g10,,a1-oalle classi ngrioole meno abbienti. . . . . lo non so so la Comm1ss10110 s, adunnssc mai: ma Ocerto che non concluso 1111 bel nulla. Pure l'atto che la. mise al mondo è import.,nto per la 1-ola1.ione che lo p1'0Ccdc.E di questa 1-elaziono TO– RliO trascri\•01-0 il seguente bm!10a cdificazio~o clogli uomini di buona fede o d1 buona volanti\: e ~olla storia dei pro,•,·oc limcnt iintesi allo trasro_1'– ma1.ioni agmri~ nou ~•o no.ha nlcuno ~ho abbia l'importan1 ... 1 o Iestcns10110 d1 ,,uollo t\ cm ha dato luogo l'abolizione dei rourlinello Jl_1-o,•i~c.io del _ me1.- 1.ogiol'l10. E pure questa.grande 1·1p.,r~1.10110 !h te1'– reni. compiuta appena J>er moti\ In ,S nnm, non. ha lascialo tllch-o di s, 1 trat-clc rlsthllt clf miglio- 1•(mtcnll ou1·a1'i e sociali.» Parole d'oro, nlle quali ~-~5er~~b~ò~i1~i~~f 1 :ucli:oru,·~~\Wnr~~~u~~~ menti o circolari o,·o h'C go,·crni sucocs.!im mente di.stillarono tutta la loro sci en1.a gfuridic.i.od eco– nomica che si sono sprecati p.il'ccchi milioni.e che unn clMSOintera di cittadini è shtla. spogliata di B e un patrimonio dicci volto secolare. o r1uol cito è 1>eggio, a beneficio esclusivo di quelli cho mono \'i a,•ovano diritto. Ed ora se co 110 reggo l'animo o il pudo1'0 ci assiste. diciamo pu1'Ccho <1uolla legi– slazione ò stata libcmle. rn qual parto ::idunquosi colam il tllrlo cho ròso tanto SJ)01•anzo ap1>ena sbocciate o potè COmJ)iC1'C cosi grande do,·a.stazionef . lo 11011 J)OSSO rar qui una critica minuta dii s1- stoma cito ho prccodcntemento esposto. J,'imprcsa ~~ 1 1:!:n1/, 1 ~~·1: ~~o 11 ir.=~to~~-i;!~;i:re,i1:: 1 n~; lcgislt1?-iono agi-aria fu procismne.nter1u~llo ~!10. no :, 1 1~~:c'. 1 ~ 1 = 0 ,.!11~ 0 ~~ ~? 1i!!r:,~o ,f,'.;~, 1 di~ ,•iderla o darne a ciascuno un peuetto, c1-e..,ndo cosi una schiera numeros..'ldi piccoli pl'o1wictari.dalla f,::~,.~~~tl~~\ :•j::~t•::~~~i}~~\O,l 1 J ~lj'O\;~~~t1tf!i!\ ~{~: cho1.1.a .socialo.Questo sistema do,•oa salvn1-o, o in– voco 1>0rdollo gni eos;i. I ~vel'lla11tid'allo1~•. uomi11i di IJuonaredo od in\'agluli dello lorodotll'ine. non , 1 idc1-ocito nel regimo capiL'llislico,al <1ualoscliiu- r~~·;~;~rl: (\~t!~:a,!~ r.~:i::~ac,.i::,'O~~~~;'C; 's~n~~Wc ac1'Òliti cho la 8'ra,•itaziono ra p1'CCipita1'0 nell'orbita di co11>i celesti Jlii1gr-andidi moloo ,,o li consuma. Ma so in quel pcri<xloe1-oico del liberismo essi ~ tct101'0non a,·e1'0 la coscicn1.a di questa fntaht.ì, non dO\'O\'ano ignom1'Cche per ~ttua1'C bono il _101:0 diseg110,o 1-ende1'C il nuo,·o ordmamcnto rondrnr1~ r111nlcosn di ,·ivo o l'it:.,lc, cap.,eo di 1-osistcro:1g!1 urti cho i pii1 rorti non gli avrebbero risparmiati, non bastnm sc1·h'oro lo leggi od a,·01-cdello buono intenzioni; ma occorr'C\'ano quattrini assai, o un largo S\'ilUpJ>O dello istituzioni di erodilo. E lnt.1nto i qunltrini, se pur ,•01,a,110, non si spcsct'O. il Cl'C– dilo, O\'O no togli pochi monti f1·u":'~11tnri. 1101~ era conosciuto che nolla sua forma pm brulla, I usu• 1,a,rin o, pc,· colmo di <lisgrazia,i conL'ldiniel':lnonon .soloscn1 .. 1. un soldo. ma nella impossibiliUi. assoluL'\ di pl'OCUl':\l'Si altrorn i capitali nccess.i.rfpor ln,•o– r:u'C la terr-a o soppcrir'C a.i bisogni della ,·it.'lnello nnc~~°i,~!~~~1g1ia .dunque se i risultnti di un si• stema organicamente nzioso o peggio attun!o ru– t'OnOuna g1·andodolusiono? Tutto -ciò cho s1 1>0tò otto1101-o fu di 8bocconcclla1·0 la lc1·rn. o di mnmla1·la in mnlora · ma quanto a mottc1'0al mondo una lo– gio110di 'J)'iccoliJU'OprioL,1·i forti od agguorl'iti, n~n si l'iuscl ad altro che a fabbric.3re un bel mucclno di vnsi di lorra cotL'l,che al p1irno urto do,·c,•ano :uulnro in frantumi; e si spcu.arono infatti. Il pro– lot:wintòagricolo presentì anzi In.sorte. cho gl_i er~ riserbala. o non ,·ole\'a s..1pc1'llo dt quei cmnp1celh minuscoli che in mano sua dh·cnta\'nno dcgh istru– monti di cui non polO\'aser\•irsi, altrolta.nle mac– chino n \'t\l)Ot'O allo <1ualim::mcasse il C.'lrb~nc.Si dO\'Olto 1·icorrcr'Callo blandizie, fu nccoss.,r10ado– sca,•locon promesso non ~mpro m_antenute.per indurlo ad accctta1-cla carità che gh filCB\'tmo,_o sah•a1-oin tal modo In riput.,1.innoo l'amor 1>1'0pr10 degli illustri oconomisli cho a\'cvano architolt.'ltoo costruit o il s uperbo odiflcio. F. i conL'ldini pr'OS01-o lo tor1' C.ma non scp/>01'0 o non poter-0110 che sfrul– t.,rno pl'ima per <1tm cho anno la ferncifa nnturalo o J)Oiabb.1ndonarlc. . .. Dal J~J al 1800oltre n 3SOmila.ettari di ter– roni furono distribuiti a poco pili che nltrcttanto persone; una ,•era analisi dispersi\'a. Ebbene.quanto di qu05to persone hanno conser,•ala la quot.'\cho 101'0 toccò111 sorto 1 Questadorn,'lndafu ratta nel 1880
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