Critica Sociale - Anno II - n. 21 - 1 novembre 1892

CltlTICA SOCIALE L'amico C1uTara.rispondo: e No! La distanza, anil il contrasto rra lo duo dot– trine ò troppo grande. f: impossibile toglierlo o col– marlo. Nulla di comune. O di qua o di là. In mezzo nulla. Non si de,·o incoraggiare il mo,•imento socialisia nel partito repubblicano. Di,•crsamonte, questo assor– birà quello.,. Ora a. mo paro che tutto ciò non sia esatto: o so !"amicoCarrara mo lo permetto, replicherò poche cose. o saranno Io ultime.... per rortuna. dei lettori. AITrontiamo subito la grande questiono. l-1sisto ,·era– menlo una differenza insormontabile, un antagonismo profondo rra Il socialismo o il mau:inianismo 1 Por risolvere chlnrtuncnto questo quesito, bisogna risguardo.re In dottrina cli Ma.nini sotto un 1luplico aspetto: In sò stessa come scaturi dall'anima o dalla monto del gr11ndoJ>ensa1orc, o in relaziono a quello che di essll comunomonto si ritiene o si crede. So noi In considorio.mo in sè, In dilf.:lronzanon è dif• flcilo rilevarlo.: lo bo.si o gli indirizzi sono diversi: lla una parte lu. scionzo. o la ragione - dall'altra il senti– mento, con un vago profumo di poesia cd un'ombra dì misticismo. Mo.se questa dottrina noi andremo n rin1racciarla nel popolo, nello masso - poichè è r,ttt!$IOche p,·~me - allora non tarderemo ad o.ccorgerci che le differenze, i contrasti restano nel puro campo dellll teorica. I filo– sofi, i pensatori che dedicano il loro intelletto alla re– denzione dello plebi, hanno un bel da rare nell'intento di staccarsi l'uno do.lraltro, mll il popolo, la massa li ricongiungo in un unico affetto riconoscente, prendendo dall'uno o dalraltro ineoscicntcmonto lo parti a cui più facilmen1c il suo spirito s·ado.tta, o che meglio s'adat– tano fra di loro. Che coso. ò Infatti la dottrinn. mazziniana nello masso? Essa non è, in uliimo, so non In. coscienza della loro scllin.,•itù, la ribelllone latente, continua contro tutto ciò cho questo. schla,•itù mantiene o ho. pnr,,onza di mantenerla, l'o.spiro.ziono ,•orso gli ideali eterni della libertà o dolio. giustizia, tiella eguaglianza e dell'amore, cho ò quanto diro la lotta incessante por emanciparsi, ))Orrialzarsi moralmente e ma.teria\monto. Ecco tutto. Il mazzinio.no dol popolo non a.spira.meno del socialista al suo benessere nu\terialo. E so voi lo sentite a. gri– dare di \'Olero la repubblica, egli è che gli hanno detto o ridetto che Mazzini la vuole, e che colla rcpubbUéa si potrà ottenere il benessere generale. Se non che, oggi– giorno ,•oi non 11-0,·erctepiù un mazzinin.no anche fra i pii'1indotti e fra I J>iù refrattari cho non ,·i dica che la ,·tpubblica 110" ctcv·cue,•eelle 1m me;;o. Pro,·ato\'i infatli a dare domani a questi mazziniani una repubblica cho non li solle,•i dai patimenti, dalla miseria. o dall'a,·,·ilimento, o ,·oi li ,·edrcte ribellarsi ziono continua tra i fatti, così è per lo dottrine: e l'una ò flglia dell'altra. o queiln. ha la sua ragion d'essere in questa; e la dottrina nei fatti stessi: cosl come in un cervello una idea tanto meglio è accolta o ritenuta quanto più si riaUa.cca. ad un'altra anlne preesistente, quanto più insomma l'ambiente lo ò fa,·oro,·ole. Fato dunque accettare o meglio rate comprendere a questi mazziniani la bontà. e la. ineluttabilità. dcli&pro– prietà. colletlh'& (I& lotta di classe la ranno tutto il giorn9 nella pratica), od ossi saranno allrottanti socia– listi convìnti. li sentimento del do\'ore, lo spirito di sa– crifteio, la fiamma dell'entusiasmo che Mazzini ha saputo cosi bene trasfondoro in loro, ne farà prcslo altrettanti apostoli ardenli o sicuri. Non paro dunque o.Idott. Carrara che questi siano giiLbuoui materiali fisiologicamente cusorbibili ed aui– milabili? Ma no! - dico il tlolt. Carrara. - Questo non va. bene! O da una. parte o dalraltrn. Bisogna decidersi. O mazziniani o socìn.llsti. E formi lù.. Il resto ò confusio– nismo, ò decadenza, ò opportunismo interessato! Ecco: io credo che qui il Carrara sbagli molto. Passi por il confu,io,,iamo JX>lilico, perchò coloro che indi– cano o seguono una ,·la diversa da quella degli altri rurono sempre taccio.ti di confusionismo - o non ò lon– tano il tempo in cui i repubblicani chiamavano confu– sionisti I socialisti, all11stena guisa che confusionisti chiamano oggi, come fa Il Carrara, I repubblicani-col– letti visti. Passi por I& dccaden.:a morale, perchò non si intende ,·era.mente dì che morale si tratti: so di quella trascendentale che si logge sul libri polverosi di qual– che filosoro,o di quollaeheseaturisce dirottamente ,·h•a. o forte dalla ,•ila pratica. Ma non può passare assolutamente che si parli di opportu.11i$mO intc1~11ato, perehò non è qui il luogo, qui dove si tratta impersonalmente di un11.semplice que– stiono di metodi, e In cui non entra n.ffatto la possibile mala rode di questo o di quello. - Eliminata adunquo dalla questiono la mala fede, ù naturale che non si possa parlare neanche di poca lonltà. nò di inganni. Mn.però vi si potrù. dlmandaro: se voi non credete leale giovar,•i dello nnturali o prntiche nffiniià. d'un partito por far proseliti alla vostra causa che voi cre– dete la miglioro - so a quelli che, pn.ssando poi ma.z– ziniancsimo, si sontono la forza di salire fino & \'Oi,voi "i farete scrupolo, mentre sono già in cammino, di esa– gerare le diftlcoltà. della strada, e di rimproverarli dei pericoli del ,•!aggio, l't\cendo loro capire che ora assai meglio se ne rossore rimasti a casa loro, allora come potr'.t.agire omcaccmento la nostra propagando.? e su chi agirà, dato che dlfficilmcnto troverete menti non ingombro da qualche Idea tenacemente contrastante? ancora, come si ribellano oggi contro la monarrhia che « Noi, por conto nostro, vogliamo serbare intatta, fin lì mantieno in tale stato, come si ribella,•ano ancor ieri « elle 1oddi1ji ai tempi, la dottrina. scientifica che il contro le conquisto politiche della unilà. o della indi- e gonio di Marx b&formulata, e che toniamo a noi ar– pendo11za,per lo quali molti di essi hanno dato il loro « ftdata per l'a.V\'enire; e curiamo che di essa non suc- sanguo, pcrchè invece di portare, come essi a.Ye,·ano « ceda corno della gloriosa na"o, la. quale dopo tanti sperato, un qu1,lcho miglioramento nello loro condizioni « rappezzamenti non avo,·a pltì dell'antico che il nome oeonom\cho, hanno porlato invoco un ,·ivo peggiora- « di Argo.• mento. Sono belle parole, amico Carrara; o io ammiro la fede Egli ò in realtà, come dico il Uovio, « che quando, con- I calda, ingenua, sincera che ,·e lo detta. Non meno calda quistate lo liberfa politiche, un popolo si accorge che o sincera ò la mi11.- Ingenua .... vorrei credere non mancano i mezzi economici per esercitarlo, allora. sorge tanto pi\l: e questo In grazia di quei mo.ledetti ftli di 111. quistiouo soeinlo •· Egli ò che, come esiste una rcla- a,·uc1110 con cui la \'ila ml va.scompigliando quella. stessa 8 bllotE>caG no Bianco

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