Critica Sociale - Anno II - n. 20 - 16 ottobre 1892

CRITICA SOCIALE 313 troppo larga parte, dello risorsa nazionali, e ap– plaude. rostaiola e emozionante. ai congressi inter– nnzionali per la paco. Non hn idoali, non ha energie ataviche di aristocrazia, non ha buono istinto di plebi. I poteri pubblici, che c.sorcil.'\ in nomo dello St.'\to, olla non li può nincolnro dallo tradizioni medi~ o,•nli, quando crn mns.,ima gcuoralmcnte accettata che ogni nutoritù viene dall"alto. F. d'altronde non può ella proferire il nuov o diritto della sovranità nazionale, cho è la ba.se positiva e giuridica dello Stato moderno, in ron .. '\ dei plebisciti. Si, che non tro,·nndo in se stessa neppur-ouna formula nova da sostituire, ella tiene una vin di mc1.1.o: tenta di concilinro i due principi, cho sono in perfotta an– titesi tra di loro; o rinstituto in etti si accentrano i poteri dello Stato, questo instituto olla lo intitola: Pct· la ura;ta <lt J)to e per u, volont<ì della Na;tone. La borghosia non riconosco il matrimonio reli– gioso, abolisco il giummcnto sui libri S.'l.Cri, chiama i chierici al sorvizio miliL'l.r'O, sopprime gli ordini monMtici, com•crto ras .so ccclosiastieo, s·iml).Wro– nisce dello amministl'a.7.ioni dello opere pie, bandisce il ,•angolo dalla scuola, abbatto Il potere temporale del papi: o tuttavia manlionc, non so so per prova sperimentalo di ipocrisia,. o por superstizione dita– lismano, il primo articolo dello Statuto. Circos1>0tta in ratto di costumi pubblici o privati, tutela la rodclL\ coniugalo per in sino coll"art. 130 del (iodico civile (I), non vuol saperne di divorzio, davvero supcrnuo; e ministri incensurabili aboli– scono pur a.neo i regolamenti LanLI\.. Le tlgliuole, - e non dico tutte - nei collegi iniziate per tempo alla cognizione dello coso utili, escono ben temprate ai ca.si delln vita. Tenuto lontano dalla istruzione scientifica, a fatto inutile - chi noi vodoT - eUe si propamno all':wvcniro colle facili letture, che tanto bono ranno all'anima sonsibilo o al corpo de– licato; si rortincano alla rapprosontnzione della com– media francese, che tanti ogrogi osomp'ì loro porgo ad imitaro: non sen1,a accostarsi con lodevole rre– quen7.I\ ai sacramenti: già le mamme sono, natu– ralmente, scrupoloso in fatto di roligiono! Vi sono i giudici conciliatori, l'instiluto del gra– tuito patrocinio, il collegio dell'ordine, occ., oc:c.; molto altre guarentigie o cautelo. Ma pur troppo, o colp,adella non som1>rep1-ovntA saviezza e fierezza. dei magistrati, o colpa. dol sistema, o potenza ir– resisUbilo di clientele o di raccomandazioni, o stra– potenza di qualche cosa altro, Ri vede nella pratica che ramministra.ziono della giusUda,. in certi casi, procedo nssni, dirò cosi, irregolarmente. Del resto nlln borghesia non importa, o neppure le giova, di contnro nei suoi impiegati altrettanti Fabrizi. - (Il VIa,1lun1a PUN. l'amico La&u.rlnl, ili artkoll JP e J.55 del Codke penale, pel quali U diritto di proprietà ,ulla penooa della Jtmmloa. Il bnitale diritto di ,nc,wo tfflM'fc:o - rl1pettato dal 1'""-t• Zanardelll - • aaoclto coa pena c:arc.rarla da IN a trenta mtill, L'ab ba odono • la •puu.lDM 1-,al• tono C:ODllderate Mffl• pllcl aHaouaotl, non dlaanHDO la lt11• • Il 1ludlce. (Nol4t "4114 />lrut,on~). B Uomini di gra.ndi.ssimo ingegno, di carattere elevato, meritamente stimati in Italia o fuori. hanno, con rara S.'l.pic111.a od cquit.:\, elaborato corte parti della nostra logi.slaziono. Ma a clic 1>rol'o1>0ra lor-o, so corto esigenze superiori non prediligono, rrn i ma– gistrati, i Catoni T o cho cosa può esser-o Il prestigio della giustizini so, per ipotesi. si ,•C(lcsso discutere sullo ragioni del mio o del tuo certi procurato,; del ro, che non hanno pagato, non pagano. o non paghcra.nno mni i loro debiti T Ora In borghesia sento per L,tinto cho il suo 1-& gno è minacciato. Ella "odo con isgomento i suoi inslituti covaro dentro di sò i germi della propria distruzione. Ella prosonto che l'ogunglianm civile o la libertà. 1>0lilica,questi duo principi, già S..'l.nciti dallo leggi dello nnzioni civili. conducono ino\·ila– bilmonto nll'indipondonza ciel lavoro dal capitale. I provvedimenti che In borghosia hn oscogitati por preservn1'0 In sua integrità politica. minacciata sempt'O pii, da presso dnl socinlosimo lncab.ante. sono dimostrati vani e pcrrotbunento inutili dalla csporien7.a di ogni giorno. Nello suo nssembloo, manca il senso della realtà vera dei ratti. Occorre che ln p.'l.118socialist.., - la qua.lo non è nè anche un pa.rtito politico, ma Ja gentile armata recante seco il pensiero ,•ivente o l"idea in(ormntrico delln Società avvenire. - occorre che la parto socialista abbia i suoi rappresentanti nelle assemblee del Comune, della Provincia e dello Stato. I quali racciano sentlro la voce nuova o pro– ronda che s.,,lodal cuol'8 del por,olo, non contami– nato da nessun pregiudizio di politica o di casta. Puori o nl disopra della Bnbèle moderna, dinanzi al tragico e groltCJCOspettacolo dei rinascenti con– tlitti o dello irwincibili contraddizioni, nella cui cerchia unn società. decrepita, sconciamente ma– scherat..'l. di incredibili o colossali superstizioni re– ligioso e politiche, si agit.'l.e si dibalte noi costruirsi il sepolcreto, dovono i socialisti bandii-o Il novo van– gelo 1.loll'cquilà sociale, quale, nè pii1 nè mono, l"ha prodotto In storica evoluzione. Dovo il partilo soctaltsta gl'idnro bon alto cho esso è il pa,·uto dell'online JJer ecceUe,i;a, porche vuole l'abolizione dclrann1•chin che rogna nella di– slribuzione della ricchoua; l"aboliziono dell'anarchia prodotta ,talla sfrenata concorrenza, che tanta slrage lascia noi campo dal ltworo santificato: porchè vuole rivendicare alla dignità. di uomo chiunque si trova opprosso dalla dura ed iniqua domimu:iono dell"oro. Avanti, dunque, operai, a bandiera spiegata: avanti, alla conquista del vostro avvenire, impo– rocchè il tempo della giustizia è vicino, e buona è la causa por cui combattete. lmporocchè il so– cialosimo altro non è che una vogotaziono di amore intellottu.alo, nella prima,·era della gio,·ane umanità- Uoo L.U,IARJNI. Citi deu atte0ro ali! Amm.lt1latrazlom tutto o parl~ <leWabbot1a11Uttto ,u qttt•tlat1,u, i! pregato ,i; Inviarlo •pon,tanennunte H'nMl t1lt~ulere la rl– M:OMlone 'J>#'-""•

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