Critica Sociale - Anno II - n. 20 - 16 ottobre 1892
310 CRITICA SOCIALE pa.ssionata propaganda di principt non dimenticaste - è giusto riconoscerlo - le esigcn:r;e pratiche attuali. La rivista critica da. voi diretta si ,•anta anzi, e merita– men1e, di imporle oggi alla attenzione generale. Ma - pormottetomi questo mio pensiero - mi pare, che talvolta vi piaccia di provocaro gli &]>punti,i quali, a. voi o alla giovino scuola socialista ltnliana, vengono non di rado rivolti anche da uomini illustri. Un giorno rimproverarono a Marx di essere un ari– stocratico, un sibarita dello spirito, che in odio della borghesia e per disprezzo di tutto ciò che la vita ter– rena ha di limitato e di finito, si facesse un gioco di agitare e di sconvolgere il mondo d&I fondo della sua villa comfortable. ( 1 ) Non abbiatevi a male, se lo ,,1dico che voi arieggiato a. ,•olle - giovenilmente - il Marx della prima ma– nie,·a. Voi ai,ete una tende,i;a voluttuaria ai soji4ma. Della elegant.o e facile parola abusato talora con splen• dido artificio onde oscurare I!\ verità. Voi, por limitarmi a citare un esempio, che mi ri· guardo., a me, che propugno la imposta progressiva., ri– spondete: e La impo.,ta prOfp<tuiva può propugna,•si e anche da t10i (e dovevate dire la propugniamo anello ~ noi), ma 10/Qper un p,•i,icipio di giwti;ia e per ra– c gio11i d'inte,yue generale. La piccola proprietà è a,i,. e cora moltiuimo di{fu,a, è knta ad as,o,•bir,i e a.cl e a~,i/rar,i, ma .... ,ron è quc,to un buon tnoli oo «per ritardar,1e arlificialme11le a11co1•a più il dissofoi– c mtmto inei,itaOite. » Ed ecco il sofisma. Voi volete l'imposta progressivo., ma non volele ritar– dare artiflcialmento l'inovltablle dissolvimento della piccola proprietà. Per conciliare 1·e,•idente contraddizione, voi convertile nella lmaginosa fantasìa vostra e in quella de' prose– liti vostri la imposta progressiva in un fenomeno psi– chico, togliendole la sua realltà e riducendola imma– teriale o improdutti\•a di effetti. Suscitale cosi inco1Ltapet,0l~11te - perchè voi vi c~ nosco sincero - la visione fantastica di una imposta progressi\•a. cho giO\'i al proletario, ma non alleviì il piccolo proprietario nè colpisca pili. Intensamente il milionario, a cui vi interessa di conservare il nobile e, secondo voi, socialistico ufficio suo di piovra della mi– nuta proprietà. individuale. Se guardtLSte in voi stesso, se rientraste nella con• scienza vostra, se voleste con calmo giudizio spiegarvi In che veramente consiste. la imposte. progressiva e quali ne siono gli etrelti fatali, il vostro Incanto vanirebbe allora, e vi persuadereste, che non potete ,·o I ere la Imposta progressiva e contempt>rantamente il rapido as• sorblmento della proprietà-, precisamente come non pos– sono i radicali, senza contraddirsi, propugnare Trento e Trieste e insieme il disanno, o come non possono i conservatori chiedere con rigore di logica l'incremento dell'esercito o della burocraiia o lo avventuro doll'A· trico. tenebrosa, e insieme lo economie. È tempo ormai che sia deciso.mente bandito dalla propaganda socialista il ratuo miraggio degli abbaglianti sofismi, Infecondo nneggia.re , che addensa l'angoscia invece dì alleviarla. Voi, carissimo direttore, ben m'insegnate, che le leggi (I) Queata della Yllla comtortabu • una delle solite ,plrlr.e Jeggande. lJan 1arebbe lnYecchlato In mlaerlaaenonao•Yenhalo Kngelt, 1uo fratello d'intelletto e di cuore. (l\"of• tkUa Dl,.ezlone}, B I ot ca G no Bianco attuali impedienti il fidecommesso ed Il maggiorasco e le manomorto; e ancora le facili dissipaiionl dei capi• lnli accumulati, cagionate spesso dall'imbecillità. dei ri– spoltM detentori - massime in Italia, In cui la. pro– prietà è tutt avia moltissi mo diffuso., - ritarderanno all'infinito il preconizza.lo avvento dell'unico baro,ie dell'orn, n. cui sarebbe facile di confiscare Il sacchetto e sl'rattarlo. Voi sapete pure che in pochi anni gli Interessi ri– bassarono del venti per cento e che questo ribasso pure decisamenle contribuisce a rallentare l'accentramento dei capitali. Voi, fine conoscitore degli uomini e delle loro esi• genze terrene, non vi dissimulate certo che non si può troppo n. lungo nudrirli di solo fanatismo, e che lo spi• rituale Invito e Campa caooUo, che e,•ba cr~ce » non a.vrebbe presa sui villani, i quali, meno ancora dei loro compagni dello città, non abboccano allo ardue idealità so non In pl\lolo .Introdotte abilmente entro bocconi solidi che Il satollino. I villani non diedero martiri nemmeno al Cristiane– simo; ma duri - per secoli e secoli - rima.soro irre– movibilmente avvinghiati allo loro voccbie tradizioni, per antonomasia dette poi pagane. Ai villani quindi, ancora più che ai loro compagni delle città, bi,og,ra procurare 11ulri1n.er1to, •ah,te, agia– tena, •cuole. Ma siccome tutte quosto belle coso esi• gono disponibilità. di capitali, è nece11ario di crearli que,ti capitali, suscitando un salutare risveglio delle attività produttrici, delle iniziative e delle intrapren– denze, siano esse individuali o collettivo, caJ>italiste o socialiste, purchè il risultato della comune coopol'aziono sin. questo: che a tutti e più specialmente alle clasaj pili. soggetto sia creata u,ra comti.zione noi,eUa di ab– txmdan~a. Sul gran cammino della ,·ita imperversa ora una do• solante miseria. Nessuno de,·e passare lndlO'eronle fra tanti patimenti e tante angosce. Nessun abile capitano pensò mai di abbrutire nella Ignoranza o di sfinire coll'astinenza I propri uomini por eccitarli meglio alla battaglia, neppure quando solo scopo di essa ò Il saccheggio. e Se non che.... e dove va allora il tociaU.,,w L. » - domandate voi. - Per la tua ,tra.da naturale, rispondo lo. Fata viam itwe,1ient. li socialismo è denominazione comune di una folla di opinioni o di tendenze svariatissime che non concernono il ,olQ prol.etariato. Una legge di natura p~siede alla fatale e,•oluzione dèlla società verso l'ordi,ie 1111000, quale venne con fine intuito presentito dai socialisti. li mo,,imento suo, che non si può nè arrestare, nè deviare, giova rendere pili. rapido e agevole. Mn porehè pili. rapida e pili. agevole sia la.transizione ai tempi, che dovono venire, bisogna seconda.re la cor• ronte, non opporsi ud essa, non 0$tacola,·econ te11tativi fofecondi l'accrescimento del be11e••ere genm·ale, quando pure ,ia t1«.e11ario di produrlo coi tne;:i aUuali in poueuo dtUe claui dominanti. Quale gran male del resto può derivare alla propa• ganda socialista dall"aiuto che questa porgesse al pie• coli proprietari e ai proprietari indebitatlt .. lo non ,·edo In essi che I suoi alleati naturali, che ad essa conviene di amicarsi per giovarsi dc' loro voti onde conquistare i pubblici poteri o, dopo averli con-
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