Critica Sociale - Anno II - n. 20 - 16 ottobre 1892

318 CRITICA SOCIALI: DI pl6 li socialismo è, per esempio, ph). avanzato in paesi che presentano meno le condizioni industriali genera1rlcl; ph\ In Germania ed in Jt&lla che nell'Jn. ghlllerra.. DI più, qui In lt&lla c'è molto socialismo in quella borghesia che fatalmente ne dovrebbe essere nemica: dunque! Oun(JueIl 1odali1mo si può diffondere oltre che per la rona cieca dei fatti tinche per la tona del pensierocosciente. Dunque vicino al fenomeno per cui li socialismo si svolge dalle condizioni della aoclelà presente ed invade la storia rutura In ondate ampie che ranolgono e rac– colgono tutti gli uomini, c·è Il fenomeno delropera co– sciente di una. minorania. La prima è la parte democra– tlc& delle rivoluzioni, ed è per questo che voi sostenete che è l'unica.. Ma anche nelle rh'oluzlonl c"è il lato arlstoc.ratlco, ed è quello che dà. la direzione ua.tta a. ques1a grande fon& che per lei sua stessa potenza for– mldabllo 1rom11In un raggio, sia pur ristretto, d'inde– cl11lono. f~ puro il deviamento di un solo grado può ossero uno. l'O\'lno..Quasi tutto lo condizioni esteriori dol soclnllsmo si sono presentato nitro \'Olle, ma il so– clnlismo non è venuto; corto In parto per la maucanza dolio idee direUrici. Ques1a.opera. direttrice, cho por mo ha tanta impor– tanza nelle evoluzioni sociali, è ratta da nri elementi, a. caJM>dei quali s1a. un pensiero superiore scoperto da un gn11de scienziato, o da un gruppo di scienziati. La sua. ron.a e la. sua lmportanu sta In questo: che mentre la logica dei falli che voi direndete è una logica.povera.. perchè non trae I suol dati che dal presente, e le sue conseguenze non sono che le conseguenze delle pro,. meBSedel presente, la logica della scienza guarda in una cerchia ph\ ampia, raffronta I dati del fatto pre– sento con quelli dl secoli lontani, e vedendo cosl i pe,– rlcoll po&1ibill, le noc.eultà,. ecc., mostra. la strada. che si do,·A battere, tro,·a solu:&ioni cbo presentano più probabilità di riuscita, osc.ludendo quelle che i ralli hanno già osc.luse. Viene poi l'opera dei ,·olgarizz.atori, dogli apostoli; quest'opera che, come tu vedi, non sol– tanto alula Il movimento, m& spe.550 lo ere& do,·e non lo potrebbero creare I ratti. Dunque il pensiero non è soltanto un contemplatore ozioso, mo. anch'esso ho. una. grande parte necessaria nello rivoluzioni. OLINDO MALAGODI, HQIO to 1te110. - Con ciò non 1I ntll'ft 1ftforia • la neceultà del pen1lero: n6, con1e or ora OIMrYP.rl Il MalagO<II,d1e euo lnlo!ll'rl, a coel dire, In certi paNI o celi, per cauN ad ofnl modo fatali, con una rllPJlreHotaLlone ldeale,•Ja detlcleo1a del fatti ecooomlcl cbe nlluppan1I altrou. SOioa cotMlo AONdel peHlero 11danno terra, l'luto e radici. La lot,k4 dd ,-m. che a Walagodl 1embra IKl«N (uggul pii oltNJ, non può u..ni cbe quella del lattl male e lncomplutameol41 oaenatl. Se 110 ..,. abbraccia nmo, eua 6 ,u1trer,..r.e. Delle er– ra~ ONtnaalool noa baa colpa I r■m, ma li jtnl.lkrO che 11 li.acca da Mal, che al libra 10lltarlo lance da eaL (J\'°'• Mue Ca.Jnc•). PREGIUDIZI CORRENTI CAIUSSIXO DlflSTTORI, t'&rtlcolo sensa.tiaimo del dotl A. L., dal titolo ll •ocialinno e la lit>et·ltl, che legi nel n. 18 della tua Crilica, ml fll pensare a una. cosa molto lri.ste e insieme molto interessante per gli psichiatri della società. Fa più ost&eoloal progredire, al dUfondersi di una idea la oppo– sizione supina, tenace, pauiva di un meschino e ,·olgare progluditio, cho cento libri fllosoreggiantl e mille pon- B b 1ot GroU CO derotl articoli, ph\ o meno do,matlcl, del dottrinarismo borghese. Se Il ph) grande del moderni economisti or– todoul, se Il plO.sentenzioso del sociologi o Il piO. e&t– todratico del aoftatl lmprenderà una dimostrazione In contraddittorio del principi cardinali del socialismo, & ba.se di libero scambio, di autogoverno Individuale, di seloilone ed altro conaimilo, lascerà. probabilmente il tempo di prima, e non conseguirà che un successo di ammirazione aoporirera nella cerchia ristretta. od ari– stocnllca. de' suol quattro lettori. Ma, ae Il primo anal– fabeta venuto, tr& un sigaro o l'altro della p&tria Regia, espettori una n-ue quar&ntottesca. o un brano mal di– gesto della dichiarazione dei diritti dell'uomo, e accenni, con piglio tra. lo sdegnoso e il contrito, I& patria mi– . naecla1a e la libertà. conculcat& dallo barbare orde so– cialiste, oh, allon è ben altro &trarel Allora lo cosciente timorate uon discutono più, si rivolt&no, allora è come una follla di entusiasmi patriottici, llberall, religiosi anche, che erompo lmproV\'lsa dll un remoto cantuccio del cuore, cho pareva ignorato, dlmonllClllo, ma che pur tanto vivo e cnldo a, ·evn.no consorvnto lo 1raditioni di ramlglia, lo lnftuenzo doll'oducaziono Infantile o del– l'ambiento sociale. Il socialismo sopprimo la patria, distrugge la libertà indi\'ldualo: eceo, per esempio, duo proposizioni ratso., che bastano a pro,·ocare, contro l'Idea cMliiutrice ed umanit&.ria, una reuione più vlolenl& di qualsiasi altro pili. dotto e pii\ elevato ragionamento. Del 1'81tolo non dico cose nuo,•e: se la fede h& dei martiri, se la scienza. ha dello \'ittime. so la libertà ha degli eroi strozzati sulla rorea-,arsi isul rogiti, sbranati, tah·olta, da mollltudlnl inferocito, a.questo, non ad altro si dO\'O, Eppure sembra cosi facile distruggere Il pregiudizio! Infatti, 11 pensa.: chi t, che non de,·o capire che la libertà di accumulare ricchezze auottlgliando I salari In proporzione della concorrenza degli a.tramati di~ cupall, non è libertà ma tirannide, perchè non garan– tisce ma impedisce uguale libert& inquesti ultimi t Eppure: no, si risponde. Percbè anche il proletario, che metta da parto(!) un po' di risparmio, può diventare capo fabbrica, proprietario, capitalista: o so gli togliete questa libertà. che sarà di lulT Sopprimete la lotto.por la vita, e che ne san\ più <lolleenergie indivlduaU 1 Chi vorrà. più logo– rnl'til Il cer,·ello o lo braccin per conqulstnrsi la e poli• ;io,,d »f Che no sarà della. scienza, dell'nrte, della. gloria, Tutto alroghcrh. nell'uguagllanz& monastica: le c&mpagne S4ranno lsterlllto, I commerci consunti, lo industrio scomparlrnnno: sorger& il regno della. miseria. Eppoi, chi non lo aal /Tomo homini lupu,: è I&vecchia legge deJrumanltà. Va. un po' a dire, come afl'ermazlone semplice e assi~ malica: distruggiamo lo barriere tr& popolo e popolo, stendiamoci la mano t'ratel\evole oltre l'&lpl e oltre i mari, o I&guerra non avrà più ragione di essere, e il problema della pace unh·ersalo sarà risolto, e la pro– sperità pubblica. 1arà asslcurat&. E ti si risponderà.: ma, che! lo isono Italiano e voglio grande o bella o rispet– tata e temuta I&mia patria, ma lo la voglio phì grande delle altre nazioni, e, pure assisa con esse & J'l'aterno banchetto, la. voglio al posto d'onoro, porchè &d essa, come & regina, al volga li primo brindisi; ma la guen-a ò grande fattrice di civiltà_ t, madre di gloria, educa– trice di energie ftsiche o mora.li , ha Inspirato i poeti, ba formato i caratteri, ba concorso {ed è la scienu che parla), con una selezione arliftclalo, al migtioz:amento delle razzo, alla equazione del meul di suss11teoza!

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