Critica Sociale - Anno II - n. 18 - 16 settembre 1892

CRITICA SOCIALE 277 ribellione e n,·olu%lone; perchè questo popolo pieno di fede o di entusiasmi, che ha compito, per parlar solo dei tempi modcrniHlml, i tentativi ribelli pili arditi, con slanci repentini, altruistici, senza speranza, anzi senza neppure Il pensiero del successo, è poi incapace corrispondentcmonto di quella lenta e cosciente pr& paruione. che riesce, ultimo alto dcll'evolu:tionc, alla rh·oluziono - qui la f'redda o matematica dimoslratione di Carlo Marx do,•lò facilmente nello aberrazioni Ba– kounlnll\ne e la dottrina, cui muo,·o ramoro, diede e dll pretesto a violenze sanguinose. So bene che bisogna In tutto ciò far ragiono ai tempi: o alle recenti tradizioni che lnfornu..vano i costumi ed 11.llo feroci repressioni risalo co11lla spiegar.ione come la pariialo giustlflcll7.lonodi questo deviazioni: ma. rcs1a isempre Il fatto, o corno una colpa. di cui soffriamo lul· tom. gli ofTetti, e.ho I&nuova corrente tl'idce non ,•olio o non potè romporln. collo tradizioni ingombranti, non SCJlPO1enoro distinto lo suo llm1>lùoa.equo dn\le ,•icino torbido: o Il partito 1ociali1la J>arve allora - appunto corno dice la. CircolAro di Russi - una tra.srormaziono degli altri partiti politici con solo qualche cosa. di pi\l di ossi, un nomo nuovo piuttosto che un'idea, un me– todo, unn. nnalit/\ nuo,·n. dh•cnia o.tratto. Perciò fino a questi ultimi anni lo piccole schiero socialiste rurono assorbito e sopra.tratte dallo ralangi repubblicane - più impacciate, quelle. dal non del tutto dimesso ,·ecchio pensiero che vinto dal numero. Fon:o lo condiiioni economiche non facevano sentiro cosi ,Ivo ed urgente il bisogno di una. tra.sformaziono della proprietà: fol'le la complessità della quistiono e la remota possibilità della solulionecontra.stavanotroppo coll'atteggiamenio di quella propagand& irruente e di• sordlno.ta, o col bisogno cho una Intera popolazione combattente sento di scopi più lmmcdiaU, di vittorie più prouime. 1-·ono ,,1 inOul a.nche un p&rt.icolaro ca– rattere del rapporti personali 1ra indi,•ìdui di classi~ cinli dh•crse, che a chiunque ,·11.dada al1ro regioni in Romagna non può corto sruggiro: una mescolanza spon• tanca lrl\ di esse, unll rn.cilef1unigliarità rra tulli, operai o µAdroni, possidenti o profos!'lonlsil, tutti unili YOlcn• 1ierl nei rltro,•I quotldinni, nello allegro comitive, cosi come negli umcl pubblici; pariftcn.11 rorso dall'oleva• mento dell'intolllgonr.a llOJlOltll'O dn cui il frizzo, la cri• ticll, Il consiglio Stl\luriscono 1ih\ viva.ci, più !\cuti, più ascoltati. Ontle il sentimento puro e 1-0mJ>licodell'opprossionc di clnsso ò meno 1t11lilo, o quindi più difficilmente può esserne o.ccolta In dimostrazione rnziona.lo : non dico cbo ciò possa M'ero nell'olTetto la massima im• portanu - m& proprio senu alcuna inOuenza in popola.zloni, nelle quali il sentimento h& CO!llgrande predominio, non deve ossoro: a. giudicare anrhe dal– l'ofTello di naturale reazione che ha in tuUi i nostri paesi quello stato di dh'isione tra i po,•eri e quelli cbo ,·anno vestiti bono o che In Sicilia chiamano {luciu a t1on luce-ttdo) I galantuomini; - il quale è un:t. c-onli– nua e troppo dolorosa.mento sperimentale dimOSU'aZione del prh 1 ilegio eeonomico, una vera e propria lotta di clo.sso in aziono. Ma. la circolaro di Russi omette nella diagnosi, co– mcchò la accenni chlArarnento nella cura, I&causa sonUL dubbio la piìi im1>0rtante,e anche la certamente speci• nca alla Homagnn, del ritardo nello.ditrusiono delle ideo ~lalisto: la esist<'nl.l\ cloò di un partito repubblicano quale ncssun·aura rcgiono d'Italia ha, cosl forte per aG1 Ba rede o per tradizioni, per nomi e per numero d'uomini, costretto e fortificato entro date fonnulc, uso a domi• nare le masse, persuaso nncora. di a,·ero in sè clcmcn1i e potenza por rnro il bono cho nel momento si possa. maggiore al popolo, non ra.s•cgno.ntcsi a credere che si possa pensare a cosa che non sia.qu <'sl"oppressione po– litica., contro cui pii) che I m11.li pN.'senll lo spingono I martiri del 1>mato, la ,·oce ,lei mn<'slrl estinti, l'cdu• <'ationo stessa della mento lndh'idurile; e cosi , iolcnlo. cosi armato e pronto al ~Ulll'Omime1.zi,ali 11. 1·icoiu:.io11t immediata. Questo partl1o deriva certo tutto qunnlo da Manini. Non dirò <'he tu1U i numerosissimi !luoi compone111i conoscano a. rondo la dottrina. del ribello fllosofo gcmo– vese: ma quel tanto cho dai grandi pensatori sccmle tra le moltitudini, o queste 1>os..1t0no in 1è 1rattener<" adattandolo In maniera. lng<'gnosa. cd Ingenua insi('lnc a.Ila propria monto, come ogni pianticella sfrutta in modo ,·ario socontlo lo condi1.loni dol suo org:rnismo hl luce cd il calore del sole - i:i:11 odi, la fede, non foss'aliro cho il nome di Giu-:eppe \lo.nini - tutto questo si è radicalo nel loro pensiero e nel loro cuore così profon• dRmente e no ho cosl completamento satura.10 quel bi• sogno d'illealll1\ o di ribellione Insieme cho ogni popolo, e questo spech,lmente, sento cosl spiccato - da rendere lunga. & difficile I&sua rimozione. Impossibile per ora la sua sostituzione con un'altra fede, con altri odi, con a.Itri amori. Se la teoria del eonlrasll, Anche in p11lcofisica,a,·csso ancora bisogno di confcmin, non ne potrebbe tro,·aro maggiore e più chiara che in questo ratto dell'innesto, così saldo e duraturo, della loorìa mauiniana nell'or– ganismo di quegto popolo, che no parrebbe cosi remoto per Istinto, per carattere, per bisogni. Certo cho nel calore di questi cuori la dottrina mtuziniana, mite cd alt.a come la pl\rola di Cristo, si ronde e si foggia in certe inlranslgenu rigide, in un'immobilità cocciuta ed i1'T'llgiono\'Ole di pen-:iero; certo che dalla formula, così sim1>atica.mentoidcnlistn, il J)io è stato a llOCO o. poco rimosso cd è rimasto a mala })OllaIl popolo; ma il maz– zinianismo anche cosi rldoito, tra,·lsato magari ,;otto il tepido nome di repubblicani colletlMsll, ò stato o sarà ancora. per un pe1.1.oum~ grando forzi\ J>OJ>Olaro. E il fallo non 111>01 eosl strano: Il misticismo delle religioni ha un rondnmento IIC"ropo.tieo troppo dimo– strato, porclu\ debba mera,•lgliaro che umi doltrini.., la quale ha saputo così felicemente associare l'elemento Ideale 1\1roalo, ha saputo, voglio dire, porro in rela.– ziono dirotta od armonica. la. vit& lnterloro dell'indivi– duo coll'ordinamento politico dcli& sociolil; che della politica ha ratto una mlulone, esigendo rapostolo.to e non rifuggendo dal martiri, che ha fono pc.r prim& nei tempi moderni ratto sontlro la dolcezza e presentire la forza della giustizia soclalo, amorosa. por tulli; non do– ,·esse colpire e conquistare un11,popolazione la quale, pel pre,·alere degli impulsi sul raziO<'inio,per quell'ega. geraziono del Mmtimento che è In C!,S&, per quella oo– sclenta, sia pure nebulosa., a.cqulsila necessariamente nella lotto. combattuta., di diritti nuo,•I, di as1>irazioni più alte, si trov&n In condizioni psicologiche oppor– tune per accoglierla almeno nei suol dati più generali e più ngbl. Questa fede cosi diffusa e così forte riesco d'ostacolo al pro,•alere del socialismo non tanto por l'essenza s1cssa. dello suo dottrine, nelle quali una mento illuminahl c,I ampia tro,·a. corto gli elementi per un progressh·o o.dal• 1amenlo alle esigenze cli tempi nuovi, quanto pel ratto

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