Critica Sociale - Anno II - n. 16 - 16 agosto 1892
248 CRITICA SOCIAl,E potere della rantasi11. pii1 geniale, della J1rovidenza po– litica. più sagace, doll'ftrto di Stato più 11roronda..Le nuo,·o formo ile.Ila ,·ila sociale ri.sullano di elementi cosi ,·ari d'ordino matcri&Jo o morale, cli azioni e rea..– zionl cosi molteplici, che la mente umana 11ii1 nsta non può abbraccia.me tutti I fattori e non può quindi pre– ten dere di deter minare con esattez.ia matematica il ))rodouo: può solo Indicare con 1mmclonte sicurezza il nuo,·o iudirino o l'ludolo delle nuove costlt.uzioni, che si ,·orranno formando giorno por giomo. Un'altra forza naturale, che è 1)0881bllo soggiogare o volgere a nuovi usi, l'cseogilaziono di m10,·i trovati o l'uso J)iù ~oneralo ,li innmxioni gl&. acquisite, divengono, per sè solo, causa. o contlitiono di modi dh•cnl di regimo o di ,·Ila. Se la nostra socloti, non conoscesse o non 1tn11lcgasse la Corto. del ,·n1>0re,le macchino o tutto lo lnftnlto loro appli– cazioni, nù il noslro slstcmn. economico snrcbbo qual è, nò In. quosHono 11oc1t,10 snrcbbo cosl im11ollcntood in– !liomo cosi mn.tm ·a, come o,:rgi inncgabl1111cntcapparo ntl uomini JHlr di 11artodh•crsa. Questo a,·,·onlre, protuilmoo remoto che sia, cho pinco considerare qua.lo M lnerva, balunte armn.ta dalla tesla tli Gio,·o, o che n oi prendiamo ad Insegna di lotta, concependolo nella sua ultima ronna; ò In realtà qualche cosa che lentamente Bi forma e diviene, o ,·4.lela pena, un giorno o l'altro, di \'Odore quanti passi abbiamo giil fllttl. Como un organismo 11irinno,•a o muta in ogni sua 11artonoi giro di alcuni anni senza cho Il suo rinnova– mento assiduo e perenno apparisca; cosi puro la società, noi suo sistema rcgolAth·o, nulrith·o, Insensibilmente si trasfom,a. Gli orrori o lo ammendo, lo esperienze od i tentativi, i generosi anlimentl e le Indagini pazienti do' no,·atori, le concculoni e le resistenze perfino dei consor,·atorl - alla Ironia della storia! - concorrono a rormaro ropoca nuo,·a, cd ognuno per la propria parte, operando 11ull'amblonte o sottostando alla sua azione, facciamo, 11urno' limiti di un lndlrluo presagito o 1iredieato, quello che nessun intelletto singolo poteva mal minuiiosnmonto prediro od Indicare. Quel toul le 111onde1 che a.,·en plO.spirito del signor di Voltaire, è In tal modo anche pl(1 geniale, più 011el"OIO, più larga– mento in,·onth·o di qualsiasi uomo di gonio. Cosi il c6mplto, cui si accingeva Il Bollamy, era tanto ardito cho rn.sentM·a. l'Impossibile; o per quanto potesse la ricscita non esscro che limitata; puro non potè a meno di sembrl\ro WAI note,·ole lo srorio, onde :llcune difficoltà furono superate. Questo tempo novello, che nella mente di alcuni non potevano rende.re possibile ne111mro gli sron.l combinati, consape,•oll od lnconsape– ,·oll,di vario gene.razioni, cd I progressi In tutU i sistemi di utilizzare lo rorio na.turali; appariva ad un tratto una cosa po!!slbllo,coorc.nlo, ,·iva por opera della fan– tasia. di un golo,o questo plasma sociale ritornava cosi ricco di adalt&mentl, cbe seguitava a muo,·ersi e ad opera.re sotto 1"im1>Ulso di altri mo,·ontl, o per altre vie e ,·erso mèto ,lh'CMIOila quelle, su cui si orienta il tempo nostro. I critici an-iceia,·ano Il naso o si conrorta,·ano dello scarso 1ircgio nrtlstlco tlol libro, così come può confor– tal'Si della sua llcboloua un tlslcuzzo, accusando di so,·crebla rudezza I mo,•lmonli energici di un aUeta, od una donna brutta 81 rlfù. tiella bcllcz.za.di una ,•icina, tro,·ando sgarbata. la sua ,·oste. Intanto Il l ibro andan a n,ba o tutti lo leggc,·ano o lo leggo,·ano sino in fondo. Quel libro rlsponJova cosl bene nd un"intima nspiraziono B b 1otecaG ro B1arco delle animo buone, e, 1mr qunndo mnnca.,·a uno speciale pregio nrtlstlco, ,,1 spiravii por tutto un cosi largo o potente somo, o cosi larghi erano gli orizzonti, cd Il disegno cosi ampio, ardilo o pur coerente, e.ho lo Inge– nuità di e.orte commessure, li rare negletto di certi quadri sembravano degni d'ogni Indulgenza. li soggetto s"impone,•a con la forza della suggestiono e, chiuso il libro che avo,·a una spiccata potenza di trascinare, rimauo,·a a lungo unn.visiono noll"occhlocd un pensiero nella monte. Scritto da un autore non socialista o senza che noi posslnmo riconoscerlo come Il vangelo dello nostre teorie, quel libro, cho ha 1lat&rorma concreta di persone o di avvenimenti ad alcune dello iJoo sociallsto, ha reso un eminente sor,•lgio alla nostr& causa. t'ha reso tale, cbo lo ocho dell'ordino costituito non hanno mancato tll dal'o l'allarmo e, dnlla roconsiono bìbliogranca ratta n fior di labbra. n' common11,nllo co111\1ta1.ionl, allo 1ia11>dio, nulln. ò mancato. Mi, con qunl J)rofìt1oT I.a potenza ili f1uol libro non ù in 11ù stesso, nù in quel cho dico; ma. nell'eco, cho hn.nell'animo 1101 lettore. in quell'a1il'ire, che ra, l'ndito a hnta una rolln. d'im– pressioni, tl'inquletutlinl o di speranze, che cl 0-Cmono accanto e si agitano tl'inlorno a noi; in quella. serio di ,•ibrazioni che. pur cosi lmJ)orfctto como ,·oi lo dite. suscita. In noi, vh·cntl dello ansie o delle aspirazioni del nostro tempo. Il contrabbando ò - como dlce,,a. lloine - noi cervello; è negli animi o no' cuori. f: cosi che non abblam creduto occupa.rei nè dell'ana– lisi del Combe de Leslrade, nè della critica dh•enamente ratta del Wilbrandt, nè di alt.re molte. Tutto questo slrano arrabat.larsi flnlsee per sembrare uno strano Inganno donchisciottesco: è un pio,·oro di f't-eccee di fUlmlnl sull"ombra di un corpo, che ò Cuori di tiro o di mira. Quando sembrc1'à d'M'Or tutto ,·lnlo, altro non si san\ l'atto che rilevare lo piccolo monde, lo llovl difl– eoltA dello schema. astratto archilottato da una ranta..,ia Individua.le. P1-opo11e,-e d,°lflcultatem, non td IOloerear– gume11tum, dice il latino1-u1n do' curiali; od Il Mohring, nella sua vivace e 11lrlngente confutazione doll'opuscolo dc.I Rlchtor, oppone di nuo,·o, con lo parole stesse del Debol, come Il piccolO dcmal,°tore doli 'idea.le socialista abbia ratta com11lota ulrazlono da tutto l'osamo dello attualo Ol'dlnamento, cho eoslltulsco In.base lici sistema. Mal çomo questa volta. In critica ò stata. da\'vcro la pote11.:a tlegl'impott11ti, l'arto sterile di Momo, Il livido e brontolone flgliuol doli& notte, elio si caccia sin tra I piedi di Glo,·e per rlf1tro I conti addosso a lui ed alle opere suo, e scoppia di rabbia il giorno in cui non può tronr da censurare la divina Af'rodite. So Momo può ossero un prototipo, nouuno più del signor Rlcbter ha diritto di stargli ,•lclno; Il suo talento critico non ù di gene.re dh·orso o non ò maggioro il frutto che ne ottiene. Il signor IUchter appartiene a quella Craziono di de– putati del Rcichstag, Icui settori sono tinti in vermiglio, e che prende nome di parte proq1-eui1ta, Corse perchè, come la. !)&rle omonima di altri paesi, non à Mescita il più dolio volto a. progredire od a raro progredire alcuna cosa. Ricca molto di avanzi della guardia ch-ica o del periodo quarantottino, rap11rosonla tutte lo to11dcn10 della bOrgltesla, o, destinata, per le condizioni del co– sutuzlonalismo tedesco, a rimanere voce di p,.edica,1te al de,erto, 111 ò ridotta all'umile urne.o di far da mar– tinicca alla ,•Ila polltlca tede~ sia cho Bismark · 11pinga.sino all'apogeo gl' ideali prussiani, sia elio la
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