Critica Sociale - Anno II - n. 16 - 16 agosto 1892

252 CRT'l'ICA SOCIALE di\•enta patl'ia a chi vi è nato, a chi vi vive, a chi lavora, a chi ha combattuto o sofferto per essa; quella follo. li, che, incosciente della dignità propria, non di– fende e non cura la dignità del paese oppresso dallo arbitrio, ma sò stessa esonera. dall'obbedienza alle leggi cd ogni azione sua inoncsta. copro colla impunità elenl.t& a privilegio; quella folla lì, nel cui ventre sempre pa– sciuto non si ripercuote la eco dolorosa. dello turbo oppresse, lo quali languono e muoiono di stenti e di fame, ma che anzi considera insulto alla patria anche un solo accenno di uno scriba straniero a tale vera disperata condizione nostra, o che per tale proteso in– sulto s'agita e freme di frenesia belligera; quella folla lì, per cui il sentimento sublimo di patria si riassumo in un entusiastico srogo d'ap1>lausiall'im1O nale, riso, nanto - non alb'O,•eper essa - in un teatro, durante una serata di gala; c1uellarolla IL. rappresenta davvo1'0 il paeso1 Essa lo pensa... ed è in buona redo. Essa ha il pri\•i• Iegio della libertà e della im•iolabilifa ed anche della im1)Unitù.: - perciò non si cura dell'arbitrio, che com– primo l'oppresso, im1)0dondoglì di sorgere. Essa blattera senza flue e senza restrizione discorse vuote, ma re– boanti, e - conscia della infecondavacuità delle discorso sue saturanti il parlamento ed il paese - pensa che al paese non occorrano altri ammaestramenti, e coerente– mente sopprime il diritto ùi riunione, cioè l'w1ica scuola vera del popolo, indiptmde11le, libera, g1·atuila, perciò a lutti accessibilee veramente, efficacemente istruttiva. Essa ò saziata..,e J>erciònon credo ai gemiti del proletario affamato, su cui riversa le imposte sul consumo. Essa è delirante di patriottismo, e, per la grandezza della patria, rovescia sul po1>olo innumeri, dissennato imposte, ch'ossa non paga. Risulta dalle Statistiche ufficiali, pubblicalo a cura dolio Stato: che il va.lorocommerciale della proprietà. rurale in Il.i.Ha. è di 24 miliardi; che questa. proprietà è gravata da un debito ipoto– cario rruttifero, vale a dire da un debito, che diminuisce U ,•cddito effcltioo dei ten·eni, di oltre G milia,•di, ai quali fa riscontro il debito f'ruturcro cambiario e chiro-– grarario, calcolato approssimativamente ad altri 5 mi– liardi; o che conseguentemente il valore della proprietà. ,·u1·ale resta po' suoi possessori ridotto a soli 13 mi– liardi. (I) Poichè lo imposte colpiscono il reddito catastale (male accertato e sperequato por giunta), se11;a,·iguardo alle passività fr1,ttife,•e, che lo dime;;a110, pen.:iò i medi e piccoli p1·op,-ieta1•i, che in Italia sommano a parecchi milioni, devono pagare e allo Stato o alla. provincia e ai comuni imposte gravissimo sui terreni, benchòdi essi - pressochè sola - conservino la nuda proprietà., o benchè pressochò tutto il reddito effettivo nello d'fot– PQ!le debbano invece rimettere nelle mani de' creditori. E pagano per giunta, riversata. a loro carico dai credi• tori, la. imposta. di ricchezza.mobile sui mutui passil'i contratti con interesse usuraio, per solito superiore al p1'0fltto medio ricavabile dal possesso rurale, sempre - fino a 1>ochianni ra - abbandonato in balia della (I) Il debito Ipotecarlo fruttifero laultto 1ulla proprietà fondiaria e di 9 mlllardl. Di questi, 6 mtltardl possono calcolarsi l1crinl aul terreni, e s sul ra.bbrlcall e1tr:rnel all'1grlcoltura.. (Vedi An– nuario ,totfltko 'ltatttmo). B blioteca G no Bianco schiacciante concorrenza. dì terre molto più rertili, col• tivate con tenuo spesa di mano d"opcra.e mollo meno oppresse da pubblici carichi. Così la terra americana non paga o quasi; - la mano d'opera ai nostri concor– renti dell'Asia costa molto meno che a noi, meno della metà. - o noi Italiani paghiamo almeno due terzi di più di quanto paga tler imposte qualsiasi altra nazione europea. E pagano come se rossoro ricchi, o quindi in ragione progressiva, lo imposte locali di famiglia, sul be– stiame, ccc. ecc., e sopportano pure - a tutto carico delragricoltura - la. tassa ipotecaria., e quella di bollo e registro, o la tassa. di trasrerimenlo della proprietà, e fin la tassa sulle permute, e la spesa dei rormali istrumonli relativi, ecc. Quindi ò ra.cileimmaginare come questi piccoli e medi proprietari rurali, da sotto questo immano e ognora crescente caotico cumulo d'imposto, loro rovesciate addosso in nome d'un sedicente patriottismo lncom– pronsibilo, debbano gemere o imprecare contro l'iniquità dominante, cioè conll'Ola catego1·ia economica, cho sola ha. il monopolio dol potere; e come questa innocente– mente, ma fatalmente, per legge naturale di selezione, ne approfltti, per dar loro addosso con sempre nuo,•c imposto, fino a tanto che, smosso il loro difficile equi– librio, li ridurrà. a cadere e - travolti nella fatale corrente - a. flnire nella sua bocca.immane, già.aperta per inghiottirli. Ma la categoria economica privilegiata. al potere, in• ghiottenùo i torroni mossi in ,,endita da' suoi debitori, non assumerà gi11. a proprio carico anche le imposto relative, ma., 11aturalmentc capilali.:;andole, e deducc,i– dole capilali.::zate dal pre:z:zod'acqui!lo, le fal'à paga're sapiet1teme11ted'un sol colpo cd in perpetuo al debiJo,-e, proprio nel momento stesso in cui lo sventurato si tro"erà. costretto a privarsene. Ora, qual mera.viglia,so la categoria. economica pri– vilegiata. al potere, vale a. dire la categoria de' nostri creditori, che noi - smunti piccolie modipropriet&ri- mandiamo alla Camera,se non per altro, per 101 senti• mento di 1·iconoscen;a - qual mora.viglia,so os!!atrova che lo imposto non bastano mai, non bastano ancoraL Cheuna numerosa classe sociale soggiaccio.schiacciata da un'altra piU piccola.o privilegiala, la quale si elevi sul suo cadavere; ciò è quanto accade ogni giorno. Ma perchè i patimenti e lo sofferenze tutte o lo iniquità della lotto, la quale è e sarà combattuta. con srorzl disperali dalla classe giò.prossima all'estremo sterminio, non continuino a ri\•ersarsi, pe,· 1iaturalc lCf}{Je di h-as– mis!ione, sulle classi ancora piU.soggette o dipendenti (affittavoli,mezzadri, birolchi, lavoranti giornalieri, ccc.); e perchò il risultato mo,.ale ùi questa. barbara lotta da scivaggi non sia la educa;ione allo sf,·utlamenll> e la rasseg,ia:zione ad es!ere sfruttali; a chi agita la bandiera santa. della giustizia e della redenzione sociale, devo sommamente interessare d'impedirla.. La. categoria. economica privilegiata al potere non paga dunque, o almeno non paga in giusta misura..,le imposte, che l'Ola a carico della. p·op,-ietà rurale. Non paga quasi le imposte indiretto sul con.rumo, perchè è poco numerosa e perché più che mangiare un paio di l'Olioal giorno non può. Non paga. lo imposto sui redditi per.tonali ed indu– striali, perchò essa.non ltwora, o, so presta i suoi ca– pitali, li presta ad usura. o sicuramente, ipotecando le (abbricho. E non paga nemmeno alcuna Imposta sul suntuoso

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