Critica Sociale - Anno II - n. 15 - 1 agosto 1892

Rb CRITICA SOCIALE corre - colla rendita nominalin - a formare i Condi di riserva, e più ancora I Condi di caua. presso gnn numero di enti morali, d'istiluU di credito, di beneft– centa., di previdenza, ecc. Ciò rilovasl dal bilanci annuali. Avondo Poi riguardo al grandi11imo nio11t1'0 dei titoli In cui la rendila al portatore à dMsa. (l.819.888 per la somma comJ)lossh·adi L. 2..~.411.580), Olecito presumere cho ancho numerosissi mino si eno I portatori e quindi (liutminali nelle dioe1· 1ecla.ui ,ociali. SI s,. questo di ~" "°• che aut montare complcssh·o della rendita al porlatore In L. 22iUI 1.580,oltre du~ cento milioni, neu·uercizio .co,•,o 1890-91, pagaron,i nll'ellero. Oraconosciamo con esattcua posili\'ll, incontrastabile: I' che tutta, o quasi, la nostra. rendita nominati\'& appa.1110110 a corpi mo,•ali tll carità, di beneficenza, di assistenza, di previdon7.a,di muluo soccorso, ecc., 1di/i alle clauip<>verc, od n.p11artieno a1;;a1•ticolcwi dediti a.gli nlTari, a\l'lnduslria. al commercio, o a persone soggette a tulela, curatola_ Interdizione. occ.,e che inoltro una noto,·ole parto tli essa si pagn. all'estero; 2· che c1ua,i tulle le cedoledc.Ila. nostra ,-e,ulila al po1·tatore 10110emi'g1·01eJ>t!1'111am•11tt11u11te all" lle1-o, o per lo meno ,,1 sogliono emigrare a.Ila scadenia del cambio in oro. 1-.:d on. viene spontanea. I&domanda: È proprio il caso che at11u1lmt11/e s'abbia a reclamare una lmJ)Otlltione 1peciald sulla rendita pubblica per colpire I ricchi scrocconi e1l i banchieri ladri l Non si colpirebbero insieme, o ph'1spccit\lmente, pili intensa– mente, anzi quasi esclusi\•amcnte le clo.ssi meno agiate e pili opcrosel Del resto nemmeno i, da. pa.rlarne. Se tutta la rendita fono In Italia. manco malo. l..o Stato, dei pazienti con• tribucnti llalianl, ai inftschia altamente, e sarebbe beato di complero in proprio vantaggio una nuova iniquità a danno loro e proprio, stimolato,•i dai democratieo– sociall. Ma,cornoabbiam visto, la nostra rendila, sia intestala, sia al porlo.toro, si av,•ia tutta al di fuori; e, una Yolta all'estero, ossa. diYcnta intangibile. L.'arL :i dolln. logge IO luglio 1801,colla quale venne Istituito Il g1,u1 libro do\ Debito pubblico, sancisco: « Lo rendilo Iscritto aul gran lilu-o non potranno mai In nessun tempe o 1>01· qualunque causa, ,mclie di pub• blica t1l-cc11it,ì, venire assoggettato a.d alcuna imposta ,peciale, o H loro pagamento non potrà mai in nessun tompo o per qualunque causa, anche di pubblica ne– ceullà, ,·enir diminuito o ritardato ... Sella non mise una Imposta ,p«iak, ma estese alla rendila la lmJ)Olta 11e11trt2U di ricchezza mobile. Sella, per Impedire che il capitale, proferendo l'impiego più sicuro e più lucroso del titoli dello Stato, al ritirasse dall'agricoltura., dalle industrie e dal commercio nuio– ru\11, raccomandava: e Ammortizziamo o co11r,erliamo •. Chi gli sopravvisse proforl di far tutto l'opposto. Attualmente Il meglio che cl rosta a f&re ò di tener– cela. e, se fosse possibile, di richiamarcela in casa, per sottrarla ai dannosi artiftclali deprezzamenti organiz– ubili all'estero, e por non dover presto emet.lerno dell'altra a pran1ia d4i nuoci pre1liti dell'oro, che ci noceulterìt. per pagarla aJla. IC&denza.Gli 800 milioni (1) d'oro, tolti a prestito per l'effimera abolizlooo del corso forzoso, non certo han ratto altra. ftne. Dolt. EMILIO G,U,L,\ \'RESl. G 8 Dunque il dott. Oallnvr.lSi dice questo in sostanza. La rendita pubblica. per quello cho so no sa, e per qucll'nltro che è dato ugomcnUu•uc. è largamente diR'us.'\. cd è piuttosto certo cho p1-obabilo cho le classi disagiafo o poco agiate non no 1>0Megg:rno non no profittino meno delle classi nbbicnti. Quindi una imr,ost.'\ spocialo. cho In colpisse, colpirebbe d~C::~~:nro~riil:r~::~~~ 1 ~ 0 ~:°:.i~hi'. f\:ii io\ Horn che s.i npportcrebbc, o la bella logica di cui si d:\ mostra! Quosto commento in rorma osc.lamati,·a non a1>– partic no al Oall:l\'resi. mn io glielo !>OSSO attribuire se.nr. .'l rimorso o scn7.a pericolo di rargli dire quel ch e non pensa. In ,·erità il mio contraddittore usa p.'lroloancor pii, g1':l,·i.F.gli dico che l'imposta sa- 1'ebbc, so mess.,, una iniquifa della peggior specie.. consumata n dnnno di quelli che piu sòrfrono o pili sono O~l'OSi. o non sa acqueL,rs1 all'idea cho a :,~~,c~~~l.tit~I cfo~ 1 ~: ,i~ ~i:occil~I~~~. 6 ~~13 dg~rr~~ pressi hn pigliato in mano ri.solutnmcnto lo 1·agioni o la di(csa. 'l'alo il sugo del di:;corso; o per c.wnrlo o dargli un certo S.'lpor-o e una corta dcnsit1\. il Oalfa.,•1-esi ha tirato in ballo dati e cir1·0 ufficiali, nulla dimen– ticando dCS"li uni o dc.Ile altre. nò puro i l'Otti ed i centesimi. Nè io mi dolgo di quest.'l ricerca po– sitin; ma a. parlar rranco e sincero, lo J>a1-olesue m'han lasciato comploL'\mentetranquillo e J)ii1 rermo di prima nella mia p1-opo:sla. Perchè l'imp1-esa da lui tentala, nonchè ardun. mi par-o cd è realmente impossibile addiiittura. Finora si ò credulo che l:1 ~i~t~ g~1~~~i~l;lri~~t!;!; 1 dool~lL~l~a ct:r~~ol~~~•i ~: mosi, ros.w ricercato. a p1-orcrcn1 .. '\ da colo1-o che vogliono vi,•01-0 sc.n1.a. gratt.'\C.ipi, oche a\'endo molti quattrini hanno poca.o nessuna ,•oglia di 13xorare. Questo ratto som1>licc, di un·c,•idonL., intuitirn, di• ,•iene adesso poi Galla\'resi una leggenda men1.o– gncra che bisogna sraL'\1'0. Egli ,•uol dimostrare m,·oce. cho l'uomo cho ,·i\'O di rendit.,, questo ozioso p.'lrassit.'\ cho si abbarbica un po' da per lutto ed offre di se spoltacolo quotidiano od irrit.'\nle, è un essere assolutamente lant..utico, parto di monti in• fermo od allucinalo dal digiuno. Oisgraziatnmcnlo però egli, sc111 . a aHcdorsenc., giungo a provai-oun paradOMO, o il paradosso, gcnemllz1 ..111do alquanto, si può enunciare co8l: non \'i son ricehi o J)O\'Ol'i porchè alcuni hnnno i denari od i mozzi di procac– ciarseli, od altri no dirottano; ma i ricchi son ricchi. ed i po,·e1•i son J)O\'Cl'Ìnon si sa bene p orchè, rorso per cause misteriose, como chi dicos.so por influsso di stello bc.uiJno od nn•c1'SO che han prosicduto al nascimento d1 ciascuno. Tanl'è.. ca1-o dotlol'C,e le cirro cho Ella cita non mi sombrano puntelli sufficienti por tener su un edificio che mnnca di base.. \ quello cifl-o io con• ti-appongo <1uoste domando: dO\'O t) la 1'Cndita pos– seduta da q_uanli compongono reso1'Cito immenso del prolat.,riatot o quanta no hanno i piccoli im- gl~1t/•i!/J~~1t!c:i~\~1fi:~t :~;~!Wi~~,tu~~~./ colini, pescatori, ecc.... insommn tutti 9uclli cho per sbarcare il lunario non ha nno nl h'O dio a cui rico1'- 1-e1-o ruor dello J)l'OJ)l'iO b1':\ CC.in e d el pl'Ol)l'iO COl'\'CIIOJ Io non so come (:1rebbo il On ll:wrosi a rispondere: ma d'una COS.'\ son sicuro ed ò questa, che egli non riuscii':.\ nè a tromro qucsL'l renditn che manca as– solut.,mente, nò 11. citare un'altt'tl relt\7.iono cho gliene mostri le traccie. F. poh'(li finire a questo 1m11to, perchò abbor1-o dallo nnnlisi dispersi\'e, collo quali non si riesce mai ad a\'81'0 una concezione ncttn cd intera di un ratto socfale. Ma il Oallanesi, ila buon cultore ,lolle di-

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