Critica Sociale - Anno II - n. 12 - 16 giugno 1892
CRITICA SOCIALE 189 germoglia.re ed espandersi col ,•lgore e con l'audacia che, ln,·oce, esotico com'è, ora non può tronre in un ambiento non suo. •~.&porimontalo come dov·esscro anche la scienza. so– ciale, porti ossa.innanzi tutto allo studio la ospo~izione, la lntorprotn.1.ionodello stuto lnto\loilunlo o matorinlo tlol prolotnriato agricolo nello var·lo zone tli to1·ra ita– liantL, l'intJlrizzo di ,·ila. pubblica 11. cui ru tralto ftn quì, I metodi di propaganda tentati o con quali esiti, e si porga cotl il modo alle menti 1inlolicho di gettare le bui per I& formazione di un grande partito socialist& italiano. Ecco il concetto che mi ha mOISOa tentar di spie– gare le ,·arie cause per c.ui I& propaganda. sia tanto dintcllo nella campagna o a d ire il mio av,•iso sul me– todo 1Jlùpratico per ,•inc<wle,bll.Sando lo mio osser,·a- 1.loni suth,. terra manlovana, lit M>ltLche io conosca dtn•vlciuo. Ad un triplico ordino di rnUI lo l'iforiroi tali cause: 1· gta.to iutollottualo, moralo o 1111\lorlalo del contadino; - ...,nm biento disadatto alll' 11ropngandtL;- 3° dcft– cienza di propagandistì. *alo inldkllua~ morale e male1·ial~ lld 0011tadùio: - Il grado inferiore dello n;iluppo J>1iclu'co si spiega lii leggieri o,,o si pensi : 1• alle grandi ditllcoltà mahiriali che gli ostacolano ht l'ro4:1uem:a llil scuola., senta 0011111.1'0 che il éontadino 11011 ai sento spinto ad essa neppure d11ll0 stimolo che uua. buout1. llo.rto degli 0J)oral 1mr son1o nelln. neces- 1:1ltit lii l:lllJlOI' leggei·oo scri\•oro. - ►:ti o. proposito do!• l'olllcMla doll'istr·uzione indi,·hlualo 1:1ullo 1:1viluppo della vllt1.11ubblica, ricordo appunto lo s!ntlsticl10 riie,,ato nel De.lillo politico e le Rir:ol14;io111· di I.ombroso o I.aschi, dallo quali apparo come, nei ,·ari dipartimenti trancesi, quelli che danno la proporziono massiru• di istruzione sono tutti repubblicani e che appunto nei paetl Industriali il massimo dei voci furono repubbli– cani o vlce,·ersa. negli agricoli: ~ al mestiere stesso del contadino, poi quale non si richiede mai laYoro mentale cho no acuisca. la po– lOll7.I\ intellettiva com'è in buoni\ 1>0110 per l'operaio, il quale può inoltro spomro dalll\ ))l'O))l'h\abilitil una. coudi:dono di \'ita ))iù agit\la, ondo uno stimolo al per– rezlonamonto delle proprio facoltit.: ::r all'isolamento del conht.dino, a cui IR. ,·ito, soli• taria o rra pochi compagni toglie quel ,·ivace scambio di Idee, quoll"altrito di energie da. eul 1ti sprigiona la fon11. d'elettricità che serpet{gia d11. uomo ad uomo come d• elemento ad elemento di una pila. aumentando sempre fino a rar scoppia.re lo forze laumti accumula• tesi man mano. Questo dell'isolamento 6 uno dei più grandi osta.coli alla J>ropaganda fra i contadini od io so corno sia do– loroso lo scoraggiamento che assalo gli amici della. l'0don1.lonoumana quando, 1.\\lonlnnttUsi dnlln vita ror,•ida. della elllll o passando per una cIun1mgnl\ deserta, a11• paro \0l'0 porduto in quella vastità un contadino sca– miciato, abbrutito da quel solo o da quella deficienza. di tutto che lo flagellano insistenti, tutto intento a falciare senza posa, curvo, nella lncoscienu delle po– tenze virtuali del proprio organismo o della societi umana. La- tkprt.uio,ie 11wrale, la rassegnai1one al suo triste stato, propria della classe agricoln, lro, a spiegazione, oltrecllò nello suddette condizioni intelloUuali, nella alimentazione, la quale, se non è peggiore di quella dell'operaio (H che forse è pur ,·ero o,·e 11 pensi che ìl salario di un bracciante si riduce a forse mono di una lira al giorno eomo media. dolrinloro anno (1)), è certo nmncnnto 1tlfatto di quegli eccitanti di cui \'operaio fa uso o cho hanno un'azione indlseutibllmouto oftlcaeo sul sistema. nor,·oso centrale. Ed Il contadino nostro, non cito sapere del calfè che ha 1mr tanta potenza sulla facolla Ideatrice. non co– nosco quasi l'alcool, il quale, se in quantili\ ~essin e per lunga durata conduce alle fonne dcgene.ratrici dell"individuo o della raz.i• che tutll sanno, uuto entro certi limiti ha un'azione stimolalrice, por quanto si rh•olga. Il e~m1ri meno nobili. Sono noto infatti la socie,·oloua, retrusiono degli animi. l'audacin delle affermazioni, che es.so suscita per Il\ pnl'{ll\si elio 1:1embraindurre noi centri m oderatori, cosi da vtnco1·e Il riserbo e i timor•! che l'uomo, che sitL mnle. som)Ca nbitua.lmonte J>er timore di poggio; ò il periodo del leone con cui Victor llugo ralllgura. il secondo dei f1uattro stadi dell'ubbriachozu là do,·e ricorda la cerimonia dei quattro vini in uso prima doli& Hi\·oluziono - Aggiungi la sen.saziono sle1H di be– nessere ehe Induce in tutto l'organismo, pe.r cui si ra sentire poi eo1\ forte, destando un senso Intimo di ri– bellione, Il contraccolpo del tristo dom1Lni, col malessere organico 1>rodot!o d11.llelibazioni del dì 1irecedente o col riprcsenbu"81 dello miserie por poco oblil\to. Agli oceitnmcnti dello bc,•ando si aggiungono poi gli ,itr1rnl sus8ul1i cho diurno alla mise1fa dell'oporaio nella eitt/t lo su11orbo ricchezze ostentato 111 rmo sgunrtlo avido, I frastuoni, la vh•a. luce ciltadhm, tullo un com– ples9o di 11timoliche no rafllnano la sonsibillti\. - E il ,,u11dro delrosterl• di ciltà, rumorosa, a vh•a luce ,li gas. in cui freme la ,,ita di gru1>pl d'uomini o,ccitati dall'alcool e d•ll"ambiente, • cui si contnppone in cam1.-.gn• la stalla in,·em•le. col suo lucignolo ad olio, col suo e&loro umido paralizzante, in cui lo donne fllano ciancinndo sommessamente, interrottamente, mentre eli uomini donnono buttati sulla paglia tra. l buoi o pen– dono dallo labbm del ,·occhio bi(olpo eho 1mrr11,. lo rolo lloi t'O o dello regino. i,; como terzo fattore io credo 11011 11 dobb1\ osoludoro l'omlgraz\ono, che in Italia oscilli\ negll ultimi anni fra i 150o I 200 mila, tolti tutti alla campagna, cho resta. prh ·o.la C()lil\ dello tempre più forti, ph\ insotrorenti del loro tristo stato di cose, elementi prcz10!li di tra.sfor– ma.zionl socia.li . Con ta li cond izioni intellettuali o morali si capiscono il misoneismo e la diffldenz.a cosi caratteristici del la– ,,oratoro della terra. Circ11. poi lo co"diJioni mate,·iafi lo difrcr-onzo non sono mono notovol i. So Il conlndlno, como acca.do doll'o11oraiodollt1.città., dovesse ad un dnto proprietario soltanto il h~voro gio,.. naliero, snrobbo molto pili r11cilofnrgll capire che non si tratta che di uno scambio di braccia. da una parte e di salario dall'altra, onde perfetta indipendenza. morale e socia.lo . Ma Il c ontadino de,·e ancora allo stesso proprietario la c115ain cui abita., le anticipazioni in denaro o cereali nelle ristrettezze in,'ernali, il permesso d'andar nelle (') 1,. 001110: J>l alt11M.Illrltd ntl.ruratorl del ~fPMMtO et'Ot'O• mfoo 111 Jlfitli. - 1889.
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