Critica Sociale - Anno II - n. 12 - 16 giugno 1892

CRITICA SOCIALE i,;tessadel morbo o le devast.·u:ionida esso compiute ce no ri,·elano minacx:iosamento la virulenza, prima che i medici abbiano tcmJ:ioe modo d'ingannarci con una pfetos.'l menrogna. Presso di noi In malnttia ò ~iunt..i. alrultimo st..1.· ,lio. t corifei della borghesia in persona lo ,·anno Jn'Cdicando. li Bonghi, mente lucida e ordinata. dice chiaro o tondo che oramai non d e pii1 parte dalla quale 1iri.u"Si. E a lui risponde il Luzzatti che r~:a s I è ~~io d~tè ~ :;;;,1~~:a:tf.°;~ n~~c ;; so.quesll' signol'i sic.no s~ti ben ronsigliati a pa1'– laro come han parlato. In ogni modo han detto la voril:l. o p1' Cndiamo nentto.,M... 'l()(liamo.cioè,che oggi nell'anno di gm1.ia ISO'.?, co· sistemi finora seguiti, noi ci siamo l'irlolti in condizione poco men che dis1>emla. Como d111H1uo si 1·[mC'lin. iSOun rimedio ò possi– bile ancom? 1~0speso milital'i, ò la geni.o1:ierbene cho 1>al'ln, non i'i poswno ridt11'1'C, o forse nel mo– meuto nttunlo CS"'nnon hn torto. Oli nitri servizi l mbblici son co-.ldimng1·nti,che pocopii_1 e s..·u:cb~ n mol'te. Del resto, l)OI' raschiaro che s1 faccia, ~1 poh'i\nno mottcro in!;1emc, poninmo. IO milioni. o il di.s..1,•nm.o co11fo..,s.1to dal ministero Hudinì è di o.; milioni, nè si sa di <1uant'altro i fatti smenti· mnno lo p1'0,•i~ioui.Ouuque corno s'ha da fare1 Ci ,·uolo un rimedio eroico. dice timidamente qual– cuno. - Un rimedio eroico. brrwi.ssimo,ma c1ualeT - Una tn...~ che dia molti milioni.- o·accordo, e ~Ji ri;:::~~: -; y ~- k~~ 11 ir· ~!~t~:t~ 1 t~~n; sempio. !Ot~:;:~ :aJ ~er.r~~~W~i~-~~t1';ii:;1fi~:a~~:!: all'idea che la tasga odiata venga fuori dalla tomba o,·o la Siui.strn la con,1poso nmorosamente. DeoJ-um manium Jto-a sancta sunto. o·aum parte i più a,·. veduli fra coloro che comandano o:zgidi non no voglion s.,pcro nel ogni costo. Essi dicono che S.'l· rcbbe rollfa imperdonabile quella di buttare il mal seme rra una popolazione agricola di 17 milioni di uomini, alla cui tollor:u1zn o tmnquillità si deve so l'ltalin meno l'isenta om dei movimenti sociali che ~f.~~r.';fu~aO \~t:~~t~ ~ll~"O:t~~l~:•:tt:1~l~~~~j~~;t cho cosa di meglio. • E qui lo spot[ncolodivont,1pietoso nddil'ittura. li monopolio doi 01\mmifo1·i, h\ lass.1 di successione, ?~:~::: fu:.i;~:: ci~i~fl 1 rn:~~i•~\~i -:.;~~r: ~d 1 ta ~~~~ tori-a sfancn o collo ali speu.aie. Nè ha modo di ri– farsene un altro 1>aio. Pcrchè da noi le t.'\.SSC hanno già passato il ~no: ad ogni aumento di esse cor• risponde una d1minuziouo nei loro prodotti. Lo stesso Colombo ebbo a confoss.,re alla Ca.mera che l'ultimo catcnaoclo era stato una delusione. Un ul- !~~~ d\'~.'>:~~h~ 0 u~:~n~~:Ìo~~~C:.,~~:n~u c:~ s.utro in tutto e per tutto. 1... 1 conclusione è che noi siamo tra l'incudine e ti martello. Il dbnvnnzo ci preme e c·incalz.1e noi non abbiamo modo di libe1'i\rceno effetti,•:lmente. perchè diminuire lo speso non !!:i vuole o non si può, cd è opem vana rincn1dire lo tasse o escogi– tarne di nuo,,c. Questo è il cerchio di rerro che stringo la Onauz.1 italiana, o in questo cerchio di fcr1-operimuno mi.soramento stro1,.nti pH1 di un Miui.storoe pila di unn Camera. )In non prima e.ho non si !!icnobruciate tutte le cartucce. Altro econo mie si r,11-nnuo d anche re– l'OCi.Si l'fl<IChim•;\ IUICOl'i\, si tOl'l'<\llllO di mc1.zoaltro sinecure, l'esercito o gli uffici civili dello Stato sa- B o ranno 1-prcmutio :-i1>0J1)ati lino nll"~-.o.e le tavole di proscrizione. mut.1to nomo ed iuc.lìri1.1.o. ritorne– ranno in onore. La borgh~ia fatta cicca.e crudele dal pericolo presente. 1110011,cia di quello che la minaccia di lontano, porterà In mano, tagliandone ~~-S:~ 1 cl:i tf·o~~tt!:!~~,;~.~• ~1 1 ~ ; ~1':u~-' è st:,to o continua ad C:SSCr'O por lei la forza su di ~~!1a'!1~ 1}~u!'1J::~ ~~ò:~~f~~~i~fi~~~t 1 1~~:e~~~ Le ~pe;e i;.1r:,11110 diminuite o saranno, come SClll)ll'O, i pilt deboli ad ll\"01'110 la poggio. Ma la ,·ittor-ia non s..11-.\ allegm. Soclnlmente questo fatto tleter·minerà una lottn nel seno stesso dello classi dirigenti. lotta <' hcgiil.s i delinea ~idi. che ha le suo schiere, i su oi c ,tpitani o la smt pal'Olafordine, economie nell'un <.·:unpo. tasse uoll'nlfro. Finanzin– riameuto sar1\ unt\ nuo,•a delusione aj!giunta a (luollo g-iR. h~\'nlo noi nost1'0c:urnnino doloroso. Le eeonom1e1w1,rnno J)OI' cffoUo uua maggioro dimi– nuzione dcll'ontrntn, un dOJ>nupo1·amonIO maggiore ad un 1>010, d0\'0 .stnnno i pil'1, anzi lo turbe i,-10nite sullo quali lo imposto griwnno qua!!ipor un iutoro, <li,.~ 1 :i 1i~~oi ~.~!;~~I~~~! c1 1 i~~~~:~i~ ~ 1 :,~Tss~ che pai;,,ano pili poco ancom. E se a <1ucstolhtto :iµgiunglnmo il mah•olcre di qualche Stato :;lm11ic1'0, la sOducia sempre cre– scente, lo c1•i-iicho tr:\\'agliano le nostro gmmo popolazioni, l'inasprimento dei cambi do,•ulo alle ,·e.udite fatte all'oste1'0 di rendita cho ci rifluisce do1>0in casa a prezzi più alti, il timore onde è stato ass.1lito il cn1>it.1l0 che, ritiratosi dnll"industria : !~~:: 1 d~i 0 m~~i ~1[!'1S:::/i;~~~ ~~~ " ~ piatta addirittura: '40 ~iungiamo tutta questa al– u-n grazia di dio, ogni pili gra,·o npprcns.ionc ne ri~u~~;~t~:!~>Oè ~,jg~:~1-oto; ma è sincero ed è do,•uto sop1-ntutto al pennello di coloro che oggidi h:i.nno il mestolo in mano o mandano in Parla– mento quella tur-baanonima di deputati di uulral• tro curanti cho di \'i\'er'O bene. Nè si ,•odepersona alcuna che 1>01· energia d"intolletto, per concezione alta o sicm".\ dei bisogni o dello necessità odierni, !:?~>, 1 .~10 1 ;~··:1!11~!'.'is~~~J~aro:~ 1 1!~~~l ~:~1~ra~II~~ ghcsiaT Ciò che ho dotto ci fa 1·ito1·ru11'8 alla domanda ~~~ht•'jl i~::~~ 1~•~ 1 ,;z;<>~g ~l~:~.s~h~ ~o,ti1ii! non possono :u·1·ost.11'10 e lo tasse, so si dol'ono se– guire i sistemi fribuhu·i in onore. non riusciranno n sprcme1'0 dallo ~munte saccoccioun centesimo di pili, do,•odiavolo si va n pararo t Ci ,•uolo un ri· medio eroico. ,ipetcr:\ quel tal siguorc. - Jo: sia; ma allora, er-oismoper eroismo. nmneutiamo l'im– posta sulla rendita. O cho non ru forse Sella quegli che la messo f E con ciò credo di n,•er dimoslr-nto la n0005Sità di questo l>l'Ontedimonto.desumendola dai ratti sicssi. come ci son dotti o intc11)1'ct.1ti dagli apcr ~~~a~T.' 1 :::i~~n~i:i ~o;:::t~;nr~l~a:,• l ti!: risorse sarnnno esaurito o Sii srorzi inani del Oo– ,·crno ci avranno 1>01'liuas1 tutti che si è ridotti f~~~rll t~h~:::: ~Iso're~~é d~~~ti.p~-o!~t:uo~ dto non l'i.-110in socco1'80 0011qualche miracolo, sar:.\ risoluto prima cho posto. E non è tutto. Que– sto sarebbe il caso dol oommorclnnto cho. non po– tendo pili lottaro. ,licr al creditori: o l'Oi rinunziate n u1.m 1>arto dei \'Ostri eroditi, o io doposito il bi· lancio al tribuualo. Ma il p1'0Hedimento ò anche giusto. Mi 1w1·mottodi p1-oscguiro, egregio Turati1

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