Critica Sociale - Anno II - n. 11 - 1 giugno 1892

CRITICA SOCIALE 105 resse od alla propria corta ,·eduta; ò cosa., a cui solo con t'&iicae con tem1,osi ,·anno accomodandola.gente contenta, o che spera dh·enir tale. e l'infinito gregge. che prererisce la mana del pastore al sonaceapo di 11ceglierslla ,·ill; tutta la turba insomma dei miMmeici. Mn I\ costoro stessi la cosnsi presenta un po' di,•ersa là do,·o, come negli umcl amministrntM eletth·i, non ~1tratti già di f&ro lo leggi, ma di applicarle soltanto. Qui I timori sembrano meno giustificati e pili racil• mente ,i;j dileguano ,lubbi ed esitante. Le relazioni meno •wariseenti 1ra l'ufficio e l'ideale polilic<H!CO– nomico ranno prevalere considerazioni d'ordine anche ,,tratto personale e, do;>oche J)Crtante incarnazioni sue– resth•o, moderati, J>rogresl!istle rndlcali vi hanno eser– ritalo il tlentc, potrebbe anche non 1►arero il finimondo dar l'osso roso del municipio lt11lico In mano alla.parto l!OCiallStl\. E, lndlpontlontomonto da ogni nitro buon olTetto, untt In! lo11a,impegnnln ogni turno In ogni cittil d"ltalla., rarcbbe quello che il combaUlme111O suol raro: darebbe incrcm1mto al partito, lo 11.ddes1rcrcbbe,no accrcsèe– rebbe la coesione, disciplinerebbe quelli stessi che d& prima vi accedessero non ben consapevoli, e renderebbe possibile ne.Ile elezioni politiche un"uione non tumul– tua.rl& ed imprepa.rata, ma.ord ina.la o proftttevole. Le 1>iccolocause e le piccole rorze eon,·ergenli con– corrono, più cho non sembri, al grande effetto ftnale. In !-'rancia ru nello assemblea 11ro,•lnciali,istituite nel li78 e li7O dal Necker e ratte pi1"1numerose dal l.omi•nle do Brienno, no' Con!llgll di circondari e par– rocchie, che ili ,·enne riordinando meglio la borghesia; e, rnorcè quello i,;tituzlonl, si reco meglio 1-,tradasino u· l)iù bassi strali popolari, si reso più cons.a1>0,·O1e, si affol'ZO, si organizzò il mo,•imento che condus...~ al lrionro della. borghesiL Tutia la rivoluzione.che ha con– tlot1o all'unità d'Unii&.,si è gio,·ata. tanto di queste fasi tiella •ita municipale, e, specialmente nel meizogiomo, si è innestata su di esse o di loro fil è alimentata; molto volte anzi non h11 ratto che dare un nome pii1 elevato od ampio n povero gare cittadino; e, per chi conosco lo condizioni nostro, molta. gente è destinata. nd entrare noi movimonlo f!Ociallsto.per questa \'ia. Aggiungete, so vi paro, cl1O,dovendo la pnrto socia– lista combattere In sua lolla contro gonio che ha in numo tutti i poteri o no abusa nella nm.nicra J>ill as– surdamente Immorale, rassunzlono tli questa forma iniziale del 1>0lere puù valere ad elidere in qualche p:,.r1.oalmeno le basso ingerenze o le Inaudite sopraffa– zioni, con cui agenti del potere o capitalisti. istituti di credito e consorterie tendono e ri68COno a dare il bai– lcshno della loro sinceri1ò.alh, cosi detta volontà del p..... napprc.sentanze dei noslri cons61Sl amministrati,•i hanno una parto precipua nella compilazione dello liste elettorali, nell'amministrazione delle opere pie, nel sin– tlllCatoe noi go,·omo d'islituti di erodilo dell'importanza dei Danchi di Napoli e di Sic.ili&;ed in ciascuna di questo funzioni potrebbero impedire abusi e propotenie, portare una schlet1a ossernnza del diritto o favorire la ronda· dono e lo s,·iluppo d'istituzionl d'indolo dan-ero sociale. Chi u. quale umano ira.ttamento 1ia 1tato ratto di queste ,•arie specie di patrimonio della colleltiTilà, intende, t'Orno,altrimenti governale e tra.sformate anche, ftn do,·e rendessero ciò possibile gli attuali ordinamenti, potreb– bero gradatamente, ad un sistema di elemosino non pro– fittovoiI o tll sl'rultamento individuale, sostituire i germi d'istlluzlonl redentrici del lrworo. (lii stessi inevitabili -------------- contrasti sorgenli dall'urto di questi nuovi impulsi con l'angustia o la rigidità di alcune normo legislativo o statutarie, darebbero addentellati al programma della parlo sociallst& in Parlamento o noi paese o potrebbero in determinati casi provocare concreto riformo. E tutto ciò, oltre al rialzare con un miglioramento tlelle sue condizioni di vita e di lotta lo energie del proletariato, ed al l'avorlM la graduale tra.srorma.zionede' nostri me– todi di produzione e do· nostri 1isteml econ omi ci; da– rebbe alla parte socialista quella plì1 1lcura tonfttlcn.za in 86 steua, quella organizzazione croscento o quella forza d'attrazione. che nascono da difficoltà !mperate ('On uno srono comune, dalla consape,,oloua. del cam– mino progrediontc verso la mNa e di ,·antaggi, se anche lievi. oUonull ed mlcuraU. Tnli bouoflci, in assni largo. misura, Il 1n-ocaccorobbo subito In. dlro~to. nmministruiono do' comoni special– mente, cho, a tacei' d'altro, mottorcbbo In numo alla parto socialista l'am ministrazione d i un'Ingente quan– tità. di beni di natura palrim onitt.lo appartenenti •· mu– nicipi, e darebbe agio, pur nell'Ambito delle stesse leggi vigenti, di tra.sformare il fllistema tributario co– munale, 1i da impedire lo sfruttamento del J>roletariato a favore sopr&tutto della proprioià mobiliaro. E in ciò cer1amente larghissimo sarebbe il numero dei consen– zienti. I ben i patrim oniali dello provincie toceano un capi– tale di oli.re setft1nlasette milioni. Quelli ilei comuni hanno dato una rendita annua. o,;cillanto, noi decennio che ,·a dal 1871 al 1882, rra ~TI.312, e 44.fr20.36H, e. quando da tali cil're si detr&G.'li-Oro quelli che sono in• tesi sotto Il nomo di fttli figurativi. e che Jli riducono all'uso diretto de' beni, re.<.1terebbo sempro un reddito annuo di ~5.2J9.700. t! un capitalo <'nom1e quello che produce questo reddito, specialmonlo ove si consideri por quanti rigagnoli talvolta J1l perdi\ Il reddito ,·ero e corno sia male amministrato. Ora. è tutto questo patrimonio, composto di rondi ur– bn.ni, suburbnnl, rustici, che la pn.rte sociallsln &\'Nlbbe r a.coltà di amministrare, occupando gli urllcl nmmiui– stro.Uvi; o non è o. dlro, come, puro nolh~breve cerchia dell'n.mminlstl'l\zlone, sarebbe J>O!'l!'libile, noi mcttorlo a frutto, r1woriro la rghi tontn.lM di prodm:lono sia me– dianto coopora.ti, ·o, sia con n.Url modi 11uro iniziali di applicazione di f orzo colleiti,•e.,o mediante un c..1,:ercizio diretto. Non mi di11simulo anche qui lo dirllcoltà di ordino legale o pratico: ma le difficoltà di ordine legale sareb– bero d'incitamento ad opportune modiftcazlonl o lo dir– ftooltà •l'ordine pratico, anche quando non rle5ciJ.."esu– pernrlo, varrobbero come ocea.sione di ullll 6.'lperimenli e como indici di &ltre vie da seguire. Ma., ripeto, e l'applicazione del tributi comunali che richiederebbe tutta l'attenzione della parto socialista; appl\caziono Ingiusta e sl'ruttatrico, a. modiftcare la r1uale trovcrobbe certamente consenzienti tutte le persone di qual~iasl classe, ehe, appartenendo al proletariato, ne sono dirottamente otresi. Dal 18i5al 1889I nostri comuni portarono da 56.400.812 a 91.980856 le spese fllCOltati\•e,elle, come la stessa pa– rola sug~erisce ed altrimenti è nolo, non !ò!Opperiscono già Il biM>gnllnovitab\11,ma a fornire, in vario genere, comodlfa di vita, di cui lo classi popolari specialmente poco o nulln. si avvalgono. Anche ruor di questo, I J.;erv\gipor cui i comuni oro-

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