Critica Sociale - Anno II - n. 9 - 1 maggio 1892
B 130 CRITICA SOCIA 1,E lisiono si avvera. Ciò O quanto dire che mutano le leggi col mutaro dei loro obietuvi, dei fatti onde Wo'~~~- \1 8 ~n~~\~~i n:;~o r!:i ~t~~l,~~e:i1:A~~~~o~ IU7.ionosociale, sono dh•erse lo leggi che si Yedono ca~~a,~ economico-socia.H dell'e,·o antico, dell'ooonomia primitin, dell'ooonomln a schiavi od n se1..,·i, lo lejtgl medioe,·ali che proscro imeronta nel feudo dapprima, nelle corpor:uioni dnppo1,sono nffalto dh•c.rse dn quello a cui diede nascimento il periodo cnpltnlfstlco,o queste son diverso da.quello cho il ph'1nmpio s,•lluppo della produ:dono coopo– mtiwl a bn.someccanica \'iene mano m:wo malu– mndo. Lo fnmoso leggi natnmli od immutabili degli economisti polilici, npologisli dol J>Cri<Xlo borghese, non sono cho p,togorio storiche, ieri nato. lr:unon– tanH domani. E quosl'oun altro cloi1>uoticardinali del materialismo marxista o ru questa una dello grandi rivelazioni ch'csso ci hn dato. Del resto e noi M:wx o nel Darwin la stessa grandiosit:\ o p1·orondit:\ di concopimc11tisi11tetici, fa stessa />0ton1.a di sviscerare il \'01'0sotto le ap– parcm~e usinghioro o fallaci, lo stesso dispregio della tradir.ione o dei romnnticismi accettati, la stessa, so può dirsi, ln-ulalllà di osservazione po– sitfra e di logica sermtn: per entrnmbi sono lo nocessit:\ prime dell'esistenza, quelle che imprimono rorma ed fndlrf1.1.oalla ,·ita: sentite e nell'uno e nell'altro l"unghla del Icono rhe, do,•e tocca. rompo 1'involuc1'0 o metlc Il nòcciolo n nudo. Perciò, come tutti iif'-:1'·~~~:• 1':8isc~d1':u~:;~~-i1~lolit\ r\=i.~ rn: 1e.ma li insegue: ma ogni giorno che pas...~ ~u ngo ai loro sistemi una tlro,·a. un rondamento d1 più. sono in.siomoscienziati o di,-inntori: e quando \'i accostato all'uno, egli vi sembra P.iùgrande del• l'altro, ma il rcuomcuo si ripete ali im·erso quando vi apprcss:lle al socondo; ta ntochè sa reste tentati di concludere con <1ucsto p.'\ 1-ados.so: ch·ossi sono enti-ambi i J.>h'i grandi, che v'è diw ,rio di dimen– sione rra ciascun d'essi e il piccolo mondo che li attornia, ma sfido.noun paragone rr-a 101'0. Taio essendo, a tm dipresso o a grandi linee, il rapporto che corre rra cotesti duo titani del J,>CR- ~i:J!~ I~ ~ iru:01'~~:~ ';:U:1•l ngO~'!V:i{t!~:;~~~~ in contra.sto o nccollnre nll'un d'essi In !"unzione di seppellitore clcll'nlt1'0. n1;!~;·':it~~ett'-~ 1 ;1xni-;-c~ 1~ ~ni 11~i,-;1oòe ~J ;~~'\~~~ dOJ>O lui è so11n col Darwin una scic111.anuova; nl suo (al/ore coonomfoo noi a~-giunginmo una quantit..\ di nitri faltorf di\'81'8.i;,·oi passate alla vorih\ per un mi~l"O ponticello, noi ci an·iviamo larg:uncuto o comodruncnto per un ponte a molte– plici ar-cate. Voi siete incerti del cammino e avete paura di noi, della nostra « lotta ir.::r resistenza», <lellenosh-e sco~rto sulla continuità ereditaria; la vostra scienza s1 è isterilita o non mette più rami; YOi!iete tendtH:iost o la teoria economicavi sen·e :e::::1~rff'ièo~ 11 ~~'0~~d~t~ttdea11! 11 ~ati: di cercare lo Intricate radici dei ratu, di pensare ai progenitori, allo 1"t\1.ze1 eoo.. ccc., e sareste capaci t~6~ 1 1~f '11~!o'·~~;'f ~ s 0 to~r°~~ii~;~ C:Ì~~~ !ci:~ i~h:o~~~1~tn 1 ~ 1 G!1t 1 ~!~ 1~~1~ 1 Ìm~::::;!~z1~~~ della scic.n, .. '\ pura, della scicnm otlima o massima; a noi che pcnslnmo in altro modo. ma che puro (\"odote degnru:iono) por uno « slancio irrorrenabilo dcll'nnima • possiamo essere spinti ,·01'SO yoi, ripu- gnn.ndoci di credere alla rat:-,IW\ del male sulla terra; a noi i gio,•nni, n. noi gli autorizzati, a noi cho, se ttltri non cl pt'OClamasso, « possiamo pro– clamarci da noi i ,• ri rappresentanti dcli!\ mo– dei·nità. • ~~i\~~ 11 cii f~ ~~tt:W! 0 ~!n~:::;coch!e~afìs~ poutific:rntc.da uno dl coloro pei quali la rclatl\·it..\ della cogni zione è un assurdo, e runil::.\o reternit:\ f1~1~~;: Jie 1 =,!i 1~~ 1~'\;~~ 0 ?. 1~r '~t-e~~ 1 nc'h!; il dispre1.1.o che il 1-·errero manifesta per In n1080!la dello classi J>01>0lari, l'ironia e.1n1.onntoria poi· co– testa « scien1.acollettiva che ò un poco in tutti i cervelli e p1-oprinmc.nto In nessuno ,, scbbcrrn lro- ;~~~o a~~.~~!t~l:eto .1~~ a:f 1 \\1~~~_gsa ~~.!,~~-d~! sorprcndcrcbbo1'0 meno se, in,•ooocho dalla sua ponnn. li vedessimo s1ll'l1.1 . . ,1'0 dalla penn:\ di uno di colo1'0che, nttribucmlo nl ponsio1-oun'csiston1.a ~~~1 1 S~'\;\ 0 ~~ 1 !:'i/~!f~~~- 0 C:, 1 ,~::i (fi~:~~',d~:r~ ~~ rlh•inn, non possono co1111otto1·no i vari svolgimenti collo condizioni roali o mntoriali doi popoli e dello civilt:\ nello quali ,Ji l'iscoutrano, come invocodeve fal'o il Forro1-o80 vuol osso1-o coerente nlla teoria 1ec~o 11~!~~~!~Ji :! i 3eilaq~~ 1!toi~:;~ifu°~i°:~ e cosi \"Olontiori. Ma cho sia p1-oprioun positi,·isl'\ o un posith•ista gio\•ano o collo, uno cho si sente nttmtto da uno « slancio irrerronabilo dell'anima» verso li socia• li.smo.il qunle \"enga a mccontarci che In.sola ro1'– mula sc ientifica dol socfa.lbmo, In. formula mar– xista. quella che ancora non riesci 1l salire cho r-:! 1 ;:'o 1 ':i'tnftic:~\,r.~ 1 ~rn~1~ 1.fo~ 1 ~n~i~ 1 !~'ideno~~ e concreta,,che cotesta formula. anc ora 1>rematura per il pii1 dolio cosric.nr.c,ancor rorocomente av– ve1'St\tn dalla OO.'\lhdono dog li interessi dominanti, i quali, a guisa clollostru1.zo leggendario, nascondono In tcstn sotl.o l'nlll por sru ggu-e nl J)Ol'icolodella sua r"C:,li1.1,.11:ione galop})anto,che cotesta formula., diciamo, ò inn'!Cchiata od C!mUsta; occo qualche cosa per noi di singolar-o d:"'''01'0, Ofi'11i giorno ci arri,·ano no,·ello di nuo,•i econo– misti, 1n'Of~ri, sociologi, anche sociologi umciali, i qu:.11i si tagliano nel mnnto ,•astissimodi Marx la :~~gt1c::'~at!~f::;1d0 o 1:i ~!~:~;:~~~,1~: 1 i~: :/1 1 ! 0 J)~~ff~~ 1~1~:~1:;•w 1:~(~ licrl\m~,0~~~ 1 ;p!ll! vatori. Sv"ilupl_),'lla, illustrata da una (olll\ di 0P,U– scoli o cli libri. ora popolari ora dotti - non titoli ~~~~~~!\1T~::~·iov,~•:11~ 8 ~~}i~itrib:.:l'. ~~ ro,inula s'imprime nella mento e, slai-emmo per dire, nel carattere o noll'nziono di innnito moltitu– dini sr1,1tt.,tc, è posta tl baso di P:.OS'l'ammi. è in– nalzata n bandiorn lii partito. Tutti 1 grandi ratti della nostra cpoc..'l,dal socialismo di Stato dei pn1'- ~~e1~1\:~i ri i: ~:ft l~~i::;~tj~~\le d~f t;~~! maggio; dalle crisi minaccioso dei disoccup.'\ti alla orI,'1U1i1J.aziono sempre piU &.'\Ida e cosciente del pro– letariato; dalla sopp1-cMione accelerata della piccola pr'OJ>riotà all'incromcnto del militarismo, sintomo uon dubbio,!ella immensa paura che domina leclassi t~r:ftl:t~l~,~~1:i~~.1\ , l~ tf ':~;~!1!no ::~ coloniali. ccc., occ., trovnno nella rormoln marxista la l01'0chia,·e. o ne nppnlono l' esplic a.zionc. J-: di rronto a tutto ciò ci si dice che es.sa è invocchiat.'l. di trent'anni! Ma in un senso, dobbiamo csso,-e schietti, il
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