Critica Sociale - Anno II - n. 9 - 1 maggio 1892
CRITICA SOCIALE Ma quelle t.he sono necess1t& dell'apostolato non iu– nallia.mole Id assolute verità 1tientiflche. ( 1 ) GUOLIEUIO fERRERO. Ora duo p..1t'Ole. per ronlo nostro. all'ami<..-o Fer– l'Cl'O;1-iservato.s'inlcmlc. al signor Bofllno.o,·o gli t:,lc.uti. tiucl diritto di replica clic a lui pH1 spe– cialmente com1>etc. E diciamo la ,·erità. So il Verre.1-0non rosse <1uel oolti~imo gio\'anc che tutti conosciamo, a soulirlo ~>O~!'C p\~:,:•1: 0 ~~is.; 11 ~1 ;t':;;;:!s~o J:r. 1 ~o•~ 3 ~ e:! Carlo Darwi11.non poiremmo ,tifcndel'ci da un so– s1>0ttos,tanico o che. lo rioonosciamo. di fronte al Fcrroro non ha alcuna ragiouc di ossero: che egli. cioé, non a,·os...òòlC letto o l'uno o l'altro dei due autori dei quali di.sccwre. E poichè i suoi stessi :u•licoli dimostmuo che egli ha del l)arwiu mt.t rnsta 00- 11~111.n. il sospetto si rid111•1-obbo n questo, cho l'opera di Mn1·xla conosco.~w.coma ,101 resto a\'vicno ai pili dei rnol'fllli, llOI' 8cnlit.t 11i1-o 11011 dietro un Ol)a1110 di1-cHo. Questo ilubbio incliscl'olo ci Cl'a rugaccmonto spun– t:.1tonel cmnio, :rncho 9uando. nell'uliimo fascicolo delran110 scorso, pubbhcammo un suo :wticolo in ~~~ Fnbt~~l~i ~ ~~;~io~l~l;~:~~!il'~(tg_ ~i ~~:~o a ripoterlo, malgrado tulto lo a/llX\l'Cnzc.siamo oggi 1ncn cho mai disJiosti a tl:u'{! i ricClto: poichè non cm o non 6 amnussibilo, nè rhe 1-'erreroabbia l.'\SCiato nella i;ua collul'a una cosi ,•asta lacull.'\. nè - sopmlulto - che egli scrh·a di cosoa lui scono– sciute. E allora ci limitammo a un richiamo o a una 11olorella,nella quale .spiegavamo c1uclla frase poco propl'ia, come una licen1Jl J)()Olica. un Ulpsu., dcl,lo slilu. E nolo iur:,Ui che O una dello ca1·allo1·~licho del mari:ismo di :-"el'la ratta finila J>et· sempre colle ;~~ 11~:.~ i~,~~-c:i~~::;1'f; 1 ~1~v··:~~it~:t~1~;:~~ari7~:tae ~vero: nell':wcr b:lndilo la guerra 110n solo alrclo– mento rantaslico in sociologia, ma anehoall"clemento ~cn/f,nt,'1ilalc. ad ogni fo11na. dal-. <li sullbiotfi,,j-.mo o lii anlropomm·llsmo sociale. li mondo. elio nei libl'i doi lllosofi o nella sto~a filo--ona hcQ'Cliana 01-a p1·oscntato collo i:.,,nmbo in a1·in, poggiante sulla !~~~'ss~i~,i 8 ~~:~li.i~; ~,~:.x l'll 1 ' .~~,~~~"~1a1 1 ~hÒ fol'ito a morto sonza possibililh di 1•iso1•gcre: o al romnnzo si SO!ltlluisoo la sto1•in,Il\ ,·01'1\ storia na– tw·alc ilclln ~iel:\, o eia.\ 11011 lit cr-onac:1politica o M!mplicemeufo ei·udit:,: m:, la rice1·ca sapiente. a tt) Tanto ~r non a111"3rir. più u rlyllano di quello cbe lo 1.ia In "altt • 1ier non lotecrron1per. ll n1looamenlo u1luppato nel– l'articolo. meUuò In D Olaqualdwi ouerva&IOl'le 1ull'lnftuenu cb'!. MCODtlo 11 1!1, Bollna, lo aurtbu.luo al 1enlo. lo ho detlo MrD• pllcn1ente quMIO: dato che ti •oelluo Htend •r. I poteri dello Stato, blqna clMi al 1oremo arrll'lno uomini e.be COM!CanoIl mfflk!re. perche I rap1)()rtl 11 ,.-,.mpllcano tempr. pii e le proba– b!HtAdlerr1N1 aumeoceno.1.'lncrimlrata teoria del 1randl uomini a tpllNO mlML\'a 1010 11. rlbnuer1 uoa poMlblle obbln!one: do,e 11lrtll'eremo qne.ll uomini 11!Stato, quando l'etroerienz., d di– m011,. che le probabllllt di riut<:lla IOHOIn ragione lnl'eNa del Mn-llof In IIOftanu. lo 1'cnho a dir qu'-'to, c'è tempre In una ou!ooe un Nrto numero di uoi•lnl a cui •I pooono affidare le funtlonl pii dlfldll con CldM.la: roe lpeNO cal lrapauano nel– l"oanrllt o ti 1'0lgono ad altro. Pffehl le COf'ldltlonl,~rali no• tono fa1'0N1'otl a raru emerrere. Clii 1a quanti graodl gtnerall In pottflta ,J•oao oql, ma 1kcon1~ I 1em1►I IIOnO nemici al ce.ari e •111A,i,c1Undrl.MIiano H ne accort•· In Praoda hl"k• butb Il rtmHCoho della rholualooe. che porta-a COfldbionira"ore,otl alll mani(ettatione del genio t:rstrr.tto, per Olm• ,,ullulaN una 11lelade,N1poleone, lloch~. M0tta11. Wllllena, ecc.; •Il.I~. ~r rl• poNAre del trlonn tu lutta l'Europa, 11lt'I un poco di anarcllla, eh• tulle le :.cc:.dcmle mllil:.rl dell't:uropa, o. P. ba5-0 di ratti materiali. delle l~i cccondo le <1uali l'organir;imosociale c\·oh·e nel tempo. Cotesto me– todo fa la gramlc superiorit:\ del mnrxi,mo su ogni alla-a --cuoia&K:ialistacontemporanea. In ;\ltr'O parolo il Man. ò p11!<:i,1mcnto il Darwin della scicn1 . .1 i;ociale. Egli applicò al moudo iJ>ct'Or• {lanfco (pc,· ur;i.11-0 l'~presiliono di Spencer) quel mcde..,;iimobicttivi,mo. quel cauto o al tempo s.lc.sso nr<lilo 1> 0Silh 1 i11 mo. che il Darwin aprlicò allo ~iudio ~~fi~ t.fx, ~~~~;n)\ l~~t. ~:l ~\~~O I l~~~O~~~tro~; 1 d :: s-1XlCio st o1icho aJtRiunL.'l al tra,rormismo biologico dei darwiniani. Sebbene lo s, ilUJJllOdel pe11~1cro ~.~~~!~: ~ 1:,0C:: 1 ~~,c1:l~-sf:l~~ 1 :-l:1\~J>~~ 1 d 1 ;f,.!;•,c:~ o gli ,;iinlrib utario , è o,·idenlo che cnh':lmbi dcri– \'nno da una s.te. ."'-.'la ~rge11tc, che c.nlmmbi 1-:tpprc– sc111nno. nei rampi ri11pctlivi e con s.utllciC'nlo 1>-1- t~lilcliis1110, ru1ti111a g1~111rliosa ovol111.io110 m~giunla finora dal ponsicwoumano. il 11alumlis1110 IJ10logico osociologic.-o. L'u11oquimli ò il nalu1·alocom1>lomc11to o l'intcgra1.io110dell'altro. Per enti-ambi il mondo non ò imaginalo come SJ)('Cie dabilc. come un qui<l Cl'C.'\IO e 1'i11pondc111O ru:I un liJ)O prcfl~. Il mo111lO nahn':llo e ROCiale crnl\'c e lficcnla. 1 .. 1 storin. ,!elle spede, romo qucll:L dc.Ilo società. non è ('ho un intes.~1nte p1'0Cesso: còml_)ilodc.Ila scio.111.;.l in1.fagarnol'andamc.uto o lo leggi. Che se il .Marx ha 1m1-c. come noi crediamo. :,~~i!;!: 11~~08if~;,~~~~t.~~~I s: ;:i!ò' a~~n~ 1 :a~~:~ mutnmento che nn•icne, nel tempo, 1lelles1>ecie e degli e,<,01'1, mn nolò anche il mula1-si1lello leggi che reggono. o. pc1· osse1·c piii ~1lti, ehe es1wimono i fo11omc11i nei dh•e1-si periodi ,J0Jrm,olu1.ione. ·on già. elio il n:u·win 11011 si i;ia acco1·lodi questo: egli c,·n mento iroppo 1>0dorosa. cauL'\ e comples~'l. por lasci.11-si andare nf! am:mnaxioni uni– laterali o sornr'Chiamcnlo recise.. Ci sarebbe racilc. s1>.1ginnndo i suoi libli, frugando nella immensa. congr-lio dello ~uo O:-t<ier\·nzioni, trcwa1'0 ln-:rniche dimosh-nno eomo egli intui-.sc. o talom ini.egnasso chiar:1mc11tc, t lie. mulato l':unbic.niC\, mutati i ra1► porli 1N<Cn1. in.li. mu tano del pari lo lct-,,gidominanti i fenomeni. ~ In eiò che il l>a.rwin ttccennò di pas– saggio o ncll'n~~icmo dcll"opcra sua 1·imane ucl– \'ombra, il Marx l'hn, a eo:,l di1•e, S<1uadcrnnto o mc.qgo in gr1111 luco 110ll'anali~i sua dei ratti sociali, no hn fallo un cm~lino llcl ~uo Ri~lcmn d'i11dagini. La lotta, JtOI' osompio,Jwr l'f:stslcn;a. colla con– soguoulo 11elc:.l0tu:e 1n·evalcn:.a llet 11tit1li01·t. non ha. ncppm-o noi l)arwi11.quol cat·nttoro l'igido cd assoluto. quella applicabili!.\ unh·ersalc. che vollero J)1'CSL.1rlc ta.luni do !ilUOi sctlatori meno intelliSC-nti e meno sprogiudic.1li: ma ò certo ch'c&,a tiene. nell'opem sun. un cosi ln1-goJ)O.'lto. che lo occczioni polc.rono S('llllim1'0accidcnli 1111a~i trascurabili. E i~;/~:~~ho sialt~L1ti-c~~nl~~l•~ui~[>~~i~i,~~ de' i;uoi stu11ìTmonclo strotiamenlo biologico. nel <1uale<1uclla iolla o quella scle:fone hnnno infatti un dominio quasi inconlr'3Sta.to. Una specie di fur– bo1·ia islinli,•a lo lratlenno dnll'nn·cntura1'0 le ~uo 1liS<1uisi1.ioniel c:llllJ)Osociale, tlO\'OIn m~iOl'O complessi!:\ dc.i rc>nomcnio I pr'C<-onoolli. gli 111l{.'- 1•cs.s11 lo l>..'U-Sioni di parto fanno :bS.'lipili malai;ornlo allo stm ioso la conquisL.1 serena. o il libero acco– glimento del , oro. Pcl .\lai-x al conti-a.rio- o sobbe.noegli non abbia ratto QS"plicit.'lmcnto ~etto di b.'\mo la teoria darwinian:t - lo lcygi delrC\•olu1ionobiologica non penetrano nel mondo socia.loo non ,•i conscrrnno \ 1 igo1-c. so non subendo a lol'O ,•olt.1 altera1.ioni nOto\·o\i; n1utn11do, n dir c,:osi. di cara.Uct'C. in ragiono ap1mnlo clol di\'Ot~ orgauismo in cui la 101'0<.'01-
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