Critica Sociale - Anno II - n. 9 - 1 maggio 1892
134 CRITICA SOCIALE vnlutazionc: vedi Taino, Oi-iyfoesdela 1'hmco cm1tcmp.; Buk!c, JJ(sl. de lt1 cioil. en Anyletcn-c): fallori sociali PJ'OJ)l'iamento llottl (teoria tli s1,oncersullo soelofa mi– litari e industriali}: fattori p:,ù:oloyici (influenza del gonio o Jella pauia. in I.ombroso, I>etillovoliticoì: rat• 1ori biologie1· (lotta JJCrla ,,ifa di Dar" in, influenz:i degli innesti di razze, influenza della nulriziono in Bukle): fatiori fi•ici (climi, melcore, ccc., in Buklo). E ro1'SC, ,Jopo tanto lavoro, solo (]Uolcho nlo di quella inunenstl rote lii influenzo, nl cui centro \'lrn !"uomo, è staio nf• rc1•rnto. Mcnlre \'Oi \'Oleto gettare tr1\ l'ignoranza o la voritù. un 1>0nloa una sola arcata, noi no gettiamo un allro di cento arca.te , più solitlo o comodo. ~la c'è di J>iù. ~oi abbiamo anello la soddisrnziono tli J>Oleraffermare, con lo nostre teorie alla mano, che noi rappresentiamo nel!:, scienza uno stadio di C\'ol111.io110 più a,·anzato cho \'Oi. Leggete ncì J>1·ùicipi di P11icolO{Jia dello s1,enccr In dellniziono della vita; o 11-ovcrcloe.holr,COl'risponùcnza di 11,1ipo11intcl'lli iii fa prima u quOi l'UpJ)orli esterni cho sono )lii• gcncr:11io costanll; 1>01si ,.tL specializ– zando, in un 1>0riodoullcriorc di c,·oluzionc, ai rapporti J>iÌIs11eC.iali e più mri. Taio ò il caso dei r11.t1ori eco– nomici e del r11ttorlpsicologici, biologici, ccc.: i primi sono pili genc1-al\ o turono SCOJ)Crti primn.; i secondi, pii1 SJ>CCia\l, r01-ono trovnii in seguito. Como vedete, noi l)OSSinmoJll'OClamn.rcidt, noi i ,•el'i rap1iresent{lnti della modc1'nità. Ora negare sarebbe vano: il socialismo ha al'uto paura di (luesto mo,•imento naturalistico della scienza. Quella fatale espressione di Darwin, la lotta J>CI' fe1i,tem:a, l'ha. adombrato; ed ecco la scoperta del filosofo inglese di,•cnuta iu un atlimo un'arma nello mani degli :wver– snri. Nè gli :litri capi del llUO\'OltlO\'illlcnlo naturali– stico hanno ru•uto miglior fortuna. Abbiamo veduto perfino qualche socialista negar quasi la eredità, per non arrivare a certe conclusioni, nello studio della do– linqucnza., che gli Jlare,,ano poco soc1alis1iche.Contegno scm1we dubbio f'\I quello dei socialisti: ora sembravano risoh·ersi a prondero lo conclusioni a loro fa.\'ore,•oli, senza però curarsi di ribattere quello ncmiclJC; om si ril'olhwano contl'o, lll'Ollunciaudo la scomunica nmg– giore; il positil'i8mo ò un sistcuu, bo1·ghcsodi ftlosofla. Ve lo immaginato voi Sponccr cnJ)ocela di tutii I bor– ghesi tlcl mondo? '.\fa noi pcns.h1mo in un aliro modo. Per (luanlo uno slancio infrenabile dell'anima ci spinga ,·crso ,•oi, per– chò ci ripugna erodere alla fatalità. usoluta del male sulla lerm, puro la nostra ))rima passione cd orgoglio ù la sc1-cnn indagine delle cose corno sono, ò la caccia della \'Critù. I.e conclusioni ci sono affatto indifferenti; giustiftchercmmo, so seguendo il fllo dello osscrnuionì do,·essimo arrivarci, le più scellerato iniquili'I umane, la guerra, l'inquisizione, la.schia.,,itù. Quirndo cerchiamo siamo i pilt scetlici uomini del mondo; uomini scn1.a cuore. sc111.an.ffeUi,scout ra.mlgllll.senza patria, senza moralo; spogliamo <1uilSi In.uman\111nostra. llisulti ciò cito vuolo tl:1lla ricerca, solo tlOJ>O, fJUnntloripigliamo i nosfri sentimenH 1\bltunli, ò il caso di \'edere se i f(>– sultu.ti della l'iC<'J'Ca Si{lllOnllcftrl o terribili; so il ml• glior partilo non sin 11nellodi 1-'ilippo '.\lainl:tnder, che JO))Odiecl anni di studi si impiccò, sc1·h·cndo per te– stamento agli uomini: t-·ate tutti lo stesso. Altro che cmancipazìono di, pretesi nusallaggi intellettuali! Perciò so ci volete con Yoi ci dovete lasciare libertà bi ed v Ba e,o di eriUcn.ro tutto: senza dimostrare fJUcllosprezzo, come per tcorlo già mununlllcato mentre ap1>en1.L nato, cho è eosl frequento tra voi. .Maso in,·cee pensato cho sia tutto detto, cho la. ,·o– str!l dottrina., redatta o firmata dai grandi sacerdoti, donna già. negli archivi della storia o non lo si possa muhtr sillaba come a un decreto dell"im11erntore della Cinn, non andremo mai d'1u:cordo. Noi non siamo di• SJlOStia giurare, ponendo In nrnno sul CaJ}ilale di Cnrlo Marx, elio il fai.toro economico sin il grnn Mago del– l'ovoluzione umann. Ml paro clic Il tempo sin giunto di porro la questiono: che cosa pensai.o del nuo,·o indirizzo scientifico? V'è, nella 1111ovn scienza.,lnnln onda.di \ 'ita.da rin\'crJire per milio ))rimavcrc l'albero del socia li smo, c he da qualche tempo di scritti scientinci è piuttosto stel'iletto. Dopo Mtlrx non è più uscito - che io mi sappia - un nuo,'o g1-ande In.l'oro di scuoi:, mnrxistn, o si ò continua.lo a consumaro lo cartuccio tic! maestro. Prol'a so alim mai clceisi, •a.,ch e <1uella è una SC'uolascicnliflca ormai 11'11.• l).'\SSl \la.se ò colpita tli sterilità., come la metafisica, la ft'iuri.s prude nza aprioristica, ecc.. ecc. Ris1,ontlcte come ,·olete: mn non ripetendo quella l'rnse sibillina. delrEngels, che il pensiero tedesco si S\'Olgo pieno o libero solo in mezzo ai lavora.tori te– deschi. lo non capisco. Il signor Doffino,che co11amente l'ha capita. JJoichò la. cita con tanta sicurcizn., mi fa– rebbe m1piacere a spiegarmi, con qualche ratto, 11uella strana espressione. Che ò mai questa scienza colloltivu, che è un 1>0eo in tutti I cervelli e pro11riameuto in nessuno! f: forse disceso lo Spirito san1o sullo tcs1e dei lavoratori ledoschil E quell'eredità della lìlosofla classica. tedesca., non sarcbbo stato mcgllo a.ccetiarla con beneficio d'inventario? Kant era un liberista; Scho1>cnlta.uerla.sciò 100.000marchi alla guarnigione di Frnncofor1e, perchè, \'Cnendo un'altra. ri\'Oluziono, ruei• illSSero bene I ribe\11.llegel .... llegcl poi chi lo capisce? E non diteci nep))ure con Il Plechanow che in Hussia il popolo studia. più che I signori: io non so se (!Uei milioni di contadinl morenti di rame ingannano ora i loro digiuni speculando suira,·,·eniro dell'umanità. Del resto una consitler:,zio110 ulteriore ronde mili nella. polemica e frena i movimenti di dlspolto innanzi a. tiuel tono di superiorità e di disprezzo che molti ntuforl dclii\ teoria esclusi,·amento economica prendono contro di noì. Certo nel campo della scienia. dispiace di ,·edersi contro tanti contradd!Hori ostinaU: ma quando si J>ensache molli fra essi dedicano la vita a una pro– J)ngnndl\ indefess;i, la loro inconvertibi!iti, si spiega. Ogni buon J)ropagnndlsta ha un intuito speciale, J)Cr cui sento quasi istintil'nmente (!Uali idee avranno più 1u·osa.nel ccr,·ollo dei suoi ascoltatori: ora. ò certo che la teoria economica, come più semplice e più imme– diata, ò più presto afferrata e convincente. I.o ideo non pro,·a\gono tanto in ragione della toro ,,erità. o ralsità.; mn. in ragione della loro adattabilità allo condizioni intellettu;ili del tcm1>0,Anzi molte \'Olto ò 11H1 efficace una espressione, una frase cn1·atte1·islic~ cho non mm SCOJ)Orta.. E certo 11oss11110 Jlrelendcrcbbe cho uno doi \'Ostri apostoli si J>r-csoutassea.dun'assemblea di operai dicendo loro: Siccome ,·oi \'i\'elo in un clima tcm11erato o fluì, dieci secoli sono, uua frotta dì Longobardi si moseolò con la ra.zza.co.lllca preesistente, ,·oi siete un poJ>Oloe,·oluti,•o o quindi, ece., ccc.
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