Critica Sociale - Anno II - n. 8 - 16 aprile 1892
120 CRITICA SOCIALE 81 mostreranno almeno non tanto crollnt da non rico– tlOSCerCnoppuro I contini della. JU'Opria cretinità.. E la. ragione è questa: al doti. Ve1Tero,come a. socialista, ti potrà concedere di stendere un velo sugli errori dello clll.8iiinrerlori, ma non gli si potrà. mal concedere di ri,•crs11ro quostJerrori sopra lo nltrocla.ssl:quostonon stn. n1ustls1Jima, or10tlosslssima la tooria dclln. sonapo~ lazione: giustissimo, come tlico il dolt. Ferrero, che • l'aumento dcll!lpopolazione Mn,•llllo mercedi,numentò 111 miseria, diminuì relatl,•nmente Il consumo». (') Ma :L dii ,•a l!l colp~ di questa son,,popolazione, Forse · allo classi colte, che non hanno mai cessato, da un ~ colo In quo.,di prcdica.r o allo cla.~i lavomtrici il morat ~•tJ'tlint e, cheeehO no dicano I maligni, ne hanno ancor dato loro l'esem1)io1 ►1 so gll operai non vogliono capire verità tanto semplici, che cl J)OSl!OllO In questo i signori? Sn.nto Dio! l!ll\mo ragiono,·oli ! R la aopra1>rodur.iono che vuol dire essa l Essa in parto O, como dico il dolt. Ferroro, un orrotto della lllm\11111.lono r ln.Uvt~ del consumo cnusatn dnlr:unnento della. po1)()la1.ione. Rin questo, come già si ò detto,chi dà. du JavoNtrc, colp:.~non cc n'ha. Mn., ll'alh-a parto, so si commolto un crroro nel procncclnr plll hn-oro che realmente non ne abbisogni, perchè Il dott. Ferrc.ro non ,·orrà in ciò riconoscere il lato buono ed umaoo1 No: W<.'Ondo lui, chi dà da ta,·ora1-e, lo lii. per e invidia dei lauti guadagni••(') chi non dà da IM'Ortlte, lo fa per « captiC<'ioo ignnla •· Come dunque contenersi? Ecco: 66 il doh. Ferrero rosso uno di quei maligni che atrcmnu10 essere l"eeccdenza dello.popola1.ionosemplice– mente 11110 elcirifles!I del mo,·lmcnto periodico di sistole o diMtole del capiiale, si troncherebbe subito il discorso o 11011 si 1111rlerebbopii1 di nulla.: ma egli sa prendere lo coso pc.r Il ,·orso giusto: com'è poi che in seguito divaga a questo modo1 Eh! quel benedetto socialismo! E giacchè ho detto lutto c1uesto e. cosa di cui solo ora ml accorgo, In nomo dell'Indotta maggioranza degli uomini ho osato altaccnro l&scienza, Il dott. Ferrero permetterà, credo, cbo io s11inga il mio ardire sino a respingere, cosi pro forma, quella condanna alla cro- 1lnlth.che, come dfoono gli scienziati, b Il destino della. gr·ando 1m,ggloran1.a.degli uomini. Il do1t. Ferrero alTennA.noi secondo articolo ( 1) che e so gli Inglesi andtLti i11Amorlcn I\VOKsoro 1wuto lutti l'Ingegno di S11oncor,egli n.vrobbo o.vuto da. scrivere ben alh'l\ storia •· Oz•bone: supponinmo solo che lo s11011corosso stato uno tli quei tanti pronipoti di quei e neri Puritani fuggenti nur,werso l'oceano nella. sel– vaggia Americo.•, e su1iponlamo nnclto che avesso ,·olulo condurre vita onore,·ore ed agiata, come certo ora. con– duco, non anebbe dornto pur egli rare come face"a.no tutti? Oli altri so n'i ntlscbla,·a no del loro vangelo, lui si sarobbo infischiato de lla.au&scienza.,e a buon diritto: perehè, qua.odo si de,·e tro,ar da vivere, non si può ossaro tanto &ehlflltosi o non si 11uòbadare allo con– seguenze che I nostri fatti l\•ranno fra qualche centi• naio d'anni: ognuno do,•o prima bada.re a·suoi interessi pli1 urgenti: a. tempo libero potrà poi dedicarsi agli studi, allo. rellgiono e, so vuole., a.I culto delridealo o ancho,so crede,degli eroi, all"htt'O wor,hip, come diceva il Carl)•le, qnel Carlyle cui una certa setta di socialisti tanto bistratta. e cho Edmondo Do Amici.&,per rar loro dispetto, hl\ fatto bene a citare nel suo primo discorso SOC.ialiStL Perchè esiste {e ra ,·ergogna tolo Il dirlo) una setta soCLalista che li ride di tutte le ldoalltl umane o che., inveoo <li rar notare lo lnglusllzlo sociali o di additare il modo di correggerle, pretendo solo di dimostr&re che il mondo cambieriL necess&l'iameute., o speriamo in meglio, non già J>erchè, come anche dlSBO Il dott. Arturo Gror, Il hionro dalla. vorltl o doll11.ginslizia. ò inolut– tabllo, ma somplicemonte perchè le classi lavoratrici, &,·endosolo a guida I loro materiali interessi, lro,·oranno il loro comodo in questo cambiamento. l-1dllM!Criscono anche che la. scienza ormai va.d'IU:COrdo solo con esse: sentito che dico a questo proposito quel capo ameno dell'Engels: · « Solo nella classe lavoratrice si sviluppa sem:a osta.– coli Il pensiero toorico ted~. Di r1ui non è concesso <livellorlo: qui non allignano riguardi per la carriera, poi profitto, per grazioso protezioni dall"a.lto. Al con– trario, quanto 11iùla scicn1.n.procedo son1.n.rigun.rdi o s11rogludlenta, tanto p\1'1RI trova n.ll' unlsono cogli Inte– ressi o collo I\Splmzioni dei la,·ortltorl. Il nuovo indirizzo che nello. storia doll'ovoluziono llol lavoro scoprl 13, chiave dell'intera. storia. della società, si diresse spe– cio.lmcnto alla. classe operala. e tro,·ò In essa quel ter– reno che nè e: hie.se nè upotlò dalla scienza ufficiale. li movimento operaio tedesco è rorede della. fllosofta classica tedesca..,.(') V'è stato un altro, un russo, un certo O. Plechanow, che ha uuto la ra.ccla tosta. di asserire che e I lavora– tori sono la classe cho atluuhuonte In Russia si applica con mo.gglor diligenza agli studi ... (') Su questo pretese amicizie delle claui infimo colla scien1.I\e col genio, avrebbe dovuto darci qualche schia– rimento il nos1ro dottore o non a.sscrlro che un uomo di ge11ionon i HA b0,'(/h<1en~ a,•i,tocrali'co, (") trala– sciando a bello studio di rarcl sapere se è un demo– cra.tlco, o, meglio, un So.:iaklenwltral. E vero che, tuC880alle strette, Il nostro dottore pre– rerlrebbo di dire che Il genio, a questi lumi di luna, non può essere che un So.:,·aklemoA,·al. Ma. che è infine questo genio col quale il nostro dottore ha. tanta con– fidenial Certo u no sregola to, un ,•tzloso: perchè, come n dottore atosso conros .sn.,Il genio è soggetto allo in• fluenze dell'alcool e del tl\bacco. (') Eppure il genio dovrebbe avorsl dei riguardi, o tanto JJiù perchè corto s11111il. di essere predisposto ulla. roll/a, corno dico anche Il doUoro. •~.se Il genio dovesse un giorno o l'altro esser ch\aml\to a. dirigere l'umanità., in un momento di ubbriachozui. forse distruggerebbe In un attimo i be– noftci anocatl alla.società noi corso di qualche centinaio d"&nni. E poi si ha ogni ragione por credere che questo genio appartenga &Il&schiatta di quol nervosi americani o all'americana, nel cui pro/U(J ddicoli11imo il dotl Fer– rero vede I& Jf,,ion.omia dtU'uomo (l,luro. (') Cl manche– rebbe altro! No, no: Il doU.. •·erroro potrà atrennare a suo bene– placito che le. schiavitù in uno Stato dirotto dal genio sarebbe un pu1·um ,iome11 1 ma non troverà mai una peNOna In 11le11l sentimenti che si voglia lasciar gover– naro da. un ossore nervoso, già. prodi8]108to ali& follia, dedito agli alcoolici e rorse Sozial-<ltmoJn-al por giuntai UM.lU:llTO 8of'FJSO.
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