Critica Sociale - Anno II - n. 8 - 16 aprile 1892
B 126 CRITICA SOCIALE Agli operai Clvllln& dice: Yol ,i:lete lo braccia., i sensi della natura.me.rcè cui essa trurormasl continuamente In ogni sorta di ricehczu e di benessere. Ma poco dClpo le arpie piombano & huposscssan.11 di tutta questa n&– rnra l!'Mrormata, lasciando al lavorante appena i se– dimenti. Chi pianta. la. ci\ 1 iltà. è l'oportllo, la 1cienza arrivò di JlOi cho la casa ora coslrutta. G. Ros.,. o. P1r1TOSE-FEDERICO: Il fllio,.1a11t, llllOlall ll&ttalt la veaU c•fertaa al 1IOYuldel ■I• paeae. - Palermo, Pedone-1..auricl, ISQ2. I.. 2/fJ. t:na storia! E un& !!tori&del nostro risorgimento! Se c'è un genere di letteratura che possa essere trat.– tl'llo con una Infinità. di metodi, di criteri, di scopi, di siatemi dh·orsi, è la 1toria: a,oto la storia. aneddotica., pnlriotllca, crltleo.. tllollOncn;da Momsena Taino attra– ,·orso !<1tnkoe Michelo1, u.vcto lutti i 1mssaggi o le grad1tz1 onl, dall'orudlr.lono vagllMrlco alla ricostruzione gonio.lo o nrdita di uomini o coso, ntirtwo1-so Il rn.ceonto Jllacovo lo. Quindi, so cl sono libri tlo. giudicarsi con criteri rolnti,•i, sono quclll di gloria. Tnnto llh) trottandosi di uni\-storia. del nostr.o risor– gimento, come <1uosta tlol uolo critico siciliano, cioè di ;~~,::J~m°én1~o s:i~~tift~~d~:l~cf.~ a;,?~r& i~& ri~~r~~ 1.iono n-nnccse, dob~lamo; por rora contentarci, special• monto nel racconti faltme per Il po~lo, di \"ederlo narr&lo .secondo quello cho sono lo opinioni o anche l pregiutlizi correnti. Quindi non c'O da lagnarsi se ,·e– diamo !"'iSC:tta10 dall'A. quel pregiudizio uni,·ersale, che ~u~r:n 5 ~1a 1 ~;e'~ 11 ::g~~~i ';r!~! 1 l:~~fC:i Ji~:i.= ,•Urice. I.e venti lezioni del Pipltono sono chiaro, scritte con ~~o I~ ~~;~~~l~i~~!t1t~~~l~~~Na °n~ 1 ~1~j\~i1!~,~~~mic)n!: tolalmonto nuo,·I, corto molto rari o poco conosciuti. ~~~os~~~ 0 o edi° 1 ~~f~o~prr~~Ju: 0 :!:r 1f1i ;!:;!f:. ~°-; glo,·anl, il racconto presenta il merito di una ,·aslit& e lmpanl!llltà. Inusitato.; non si restringe ai maneggi diplomatlc.i, alle raPl)N?Sentuionl por cosl dire ufficiali, ma mostra ancho quel lavorio dei J>ar1iti che per es– .ser nascosto o sotto terr& non era. mono molto sposso unu. dotermlnnnto potente per I personaggi che stavano di fronte Ili pubblfco. Sopra umo è dato un bel posto a. Mazzini, che di tutti era il più dimenlicu.lo u.sualmonto nello storie C0l1'01lli. Or ciò è giusto: sol.il.tono il giudizio deflniti,•o sul– l'0J)0t'n dol Mnz1.ini, sulla sun hnJ)o11nnza 1-oalo negli l~V"enimenti tlcl tomJ>Oo 11ull'a,·,·en\ro, sia ancora da ~~~tt~~1ro 0 r~~!/~!~i:~l~lt ;r.: a gio~~r:~,~ut~ih~ì t~i~ ,~~:1~1!1::es:~Jit!'i~~ ~:1i!t~~~tOSi 11 ~~))\~~nict~mr! ragiono _por c.ul ne parla,•ano poco era un certo imba– nauo, gmstif tcato da molte C&f;IOnl, ma il Pipitone ha falto bene a hbe.rarsene eadir f"l'anc.amonte quella.che per ades&O s~mbra la verità: la sul\ storia ne acquista unSo~~t4!~rilico potrobbo osservare cl1equella su& lmJ>artial\t& è anche scwercltia., fluisce qual che,,o Jta per degenerare in una 11cctulomlcn .sereni1ìt., c.he concilia ~1~~~. l~!~~~r~~~jnf, S:,~~fi~'\~:~:~1:,n~il~~~:.;~~:; in lotta rta loro; o s ul ra cconto dei loro dissidi si sci– \'OI& o si conrhludo e.on uria ,·ola ta lirica alla, pa.lria, ali' Italia, ecc., ecc. Que sto mi ricon.la. un comizio. a cui MSlstcttl molti nnni addlelr o; quan do lo dispute !1~1io d:~Fn~!!ti i~:a::i~ii~~roliPfn~~ 01 :~~b!~dr:~iE neri'! !\P!~u~1~;1:_~~~1ft11i~ 11 ~·n·audacia di itlee. che trattandosi di lezioni fatlo 1>erincarico del governo, O nornvolo. So 111 incomincifl!Se una buona ,·ol1a 'in Italia a dire la verità! Ma ciò cho non npJ>ro,•lamo è quel tono guerresco dato a tutto il libro. quelle desc.riuoni di battaglio o di insurrezioni assai minute. Come mal il Plpltono, che è nudrito di studi moderni, non si è ac• corto che cotesto è Il ,·ecchlo slstem& dJ acrh·en, la. storia 1 Sappiamo, che specl&lmente trattandosi di lezioni pubbliche, non cl è modo migliore per far ''ibrare ron– tusla.smo del pubblico che ecdta.re In esso l'atavismo ~~~e!?naa l:~~~~:~i~i~i::rr:,n::;:~~io~l~~v~ marlo quoll'alavlsmo, più. che eccitarlo. Che Importa al 11uolettore lii veder dose.ritta minutamente la bat– taglia ti! Montana o la sortita di VIiia Glori! Sono dl)– Acrizionl adattate per lo lezioni di una Accademia mi- V~:;•iln~fpPt:~o1~i 1 ::~f:red:!n g~~~t~~~~:ff1L a~i;;egi llswo della glovenhH Egli 111 Inganna: quel ~mito che avrà corso il .suo uditoriu e elle scuoterà anche qualche suo lettore, non è che un ulllmo a.vanzo di quella. ferocia primith'a che ogol tanto .si riaccende in noi J>Orun momento. ra~~fi 1 d~~em~~1·1 11i1 ~~t~ :,~r::e::itC:.0':.1~~T, li'fu~,~ tn~ ru~ .. ~~O 1u~~::1!~:-::1111 1 ~fot~ 1 %t~;°~~~lu:,~;:I ~nft~~~ ~~tgs: 1 ~l~~1fi~l'~i° ~111~ 0?0%~~r. 00 ;gr~1~6~~cb~t:~ 0 t~i~ mitiva sonnecchia ancora in osso, 1>erch~ aluarla, in · ~o~~ro dcie~~li \d!~Wt~~Wt~~!;o non è 80 non il tri~~-li- Prof. S11.,·10 VKl'CTURI: le d91e1erulo1I pslCO•leNHJI. - Torino, Fratelll Bocen., 189-2. (1, .. 12). La loUura. di ques to libro ml ha conrermato una idea cho lo uo,·o e c.he .si (lUÒ riMSu.more co91: Nell'indi- b:~~~~~t1J~CC'r&~n~~~t~!111~~~~~~ ~~~:~ della spoelo. t.:sse ronuano il nocciolo centrale di guesla ,•itA. Unite In l'ascio osso fanno rlndh•i(\uo e l'Individuo ò pooo 11lù cito li loro a.,4.~uppamoulo. E solo nella. "ita sociale cM gruppi soc.ondari .si 11ggiungono, si am1tlga• ~:~:~~~~~:~ ~05'fa°05 5 ~:~:::;an~u':ra. ~ci~;;ft~~~~~~: dcll'indMduo,soO un progresso:\ un pericolo: lo ~randi ~~l~io~~ri~Wld:i i{.~:~~~ ! °:, =· ;d1i:i~!s1~rr~~ ~c:r:n~m1~c~~l:~trr31 ~::rn~ull~:~~ ~:toJ ~~v~~ri compresse mineranno rorganis.mo , invaderanno delete– rlamonto lo a.Uro fun zioni come u na corrente s,•olta t,: 1 u~ua 0 ,~g'!ra~~:n~~11t~tt~:r:~~ni!i:i~u mille morbosità. elio toceano J'indi\'iduo .soltanto ncll'am• blcnto M>cialo, ht sorgonto dn. cui cola. giù In.gran cor– ronto livitla. o malsana che chiazza di pozzo tutto il grnn cnmpo soclnle. an~l:~\ 0:~ -~~ iuflc1~f:Sii1~:a d~ 1 i'1\~~ 1 ~11~~f.'rt~e;i: 1 r,~:~ s~:n~ la. runiiono sessuale. Nella prima parto lici libro la ~~~1~:zi~~1l!'n3g,r~~l;:~r:~!C(l·~1s~~~-~:ioi1\~lè ~~t l!~ar~:: 11is,·olgo dietro I\IIOsviluppo di e~: quando lo iu•i- ~u~m~;ì':,ta~~em~t:~io0 d~~•~\~~on!.tabìlo essa Qui comlucla por osso una. ,•ita 11uo,·1L t·esercizio di :(~~a i~di~g~~~~eglr-d~:O~e1iz~,a~~ ~~:::~•1~"~~~ geta.tione di\•enta 1plendid11 nell& grande estate, epoca. dcli& riproduzione: l'animalo assumo una. belleua or– gogliosa: l'uomo Ai fa baldo, destro, tulio gonfio l'animo ~~1famf~~a. dr:~:il~i: :~ f;f1~d\1:1f:n~,~~iè11\\ d'oro. Come si ,·odo, l'osorclzlo t1ellu. fuuziono animalo tocca anche l'alta vita. psichica. SI capisce cosl che rimr,udimenio Miaun urto brutale Q~~~l!°r,~i~d~:\~ ~~~'~b~:~ !~i.:::s~!i~l (~w:i~:: gonze della. nostra ,·ita sociale: cos\ è nella. Tita sociale ehe la. mlllaltla nunlftca ila por tutto, tocca quasi tutti: l'anormale, in dil1potto &1 significato della parol&. di,•enta la. logge, ad il norm&lo roccozlono. Il \'enturl ha stu- t~:~iJ~:,1~dmÒl~~:t~l~o l>~J:e~~~:Og~1ab~::!i ~b!ri:1:: ~~~~\\;fn:l1~!! 1 !,'i r1! 1 e~l?~~Y:\~~~~o Ni:11!·!~ cond& ogU studia tutta (JUCSla. IDISCl'O\'OIO patologia
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