Critica Sociale - Anno II - n. 7 - 1 aprile 1892

108 CRITICA SOCIALE ,·olonterosi si fa ogni gio1110pili vivacoe più bat– taglic1'0. ranno del loro meglio JlCI' l'Cndcrsi intcl– li~ibili ai conl:ulini. Con ciò non ~ dotto cho la buona ,·olont:.\ e rini– ziati,·a dei compa gni n on pos_-..'l rare , fin d'om , mollo di pili. c. lo credo e.ho &.'\l"Cbbero nccess.1.rì - cos.l ci scrh-o un b1 -a,·os ludcnto di Pa11na. G iuseppe Pasotti - opuscoletti dislribuiti a migliaia nelle c:lm 1>a g:ne. Ma opusoolctli di ce1-a p1-op.'lganda, e cioè fa.li che J)()SS.'lllO facilmente enlr:wc o rar bl'eccia nell a m ento dei ln,·oratori, nbb.1nclonnndo lo teorie ~icntifìcho cho non e;arcbbo1-o c;lpilc. • E i nsiste incitando noi a r.trccuo iniziatori. chiedendo i mc1.zi l)(,"CUniarìa ulll\ cassa centralo da fonda1-sin el p.'H' · tito socialista, n 8imigli:in1,a di c111clche han ratto in Germania. l)esidcri. a dir ,·01'0. un po· teorici, flnchè gmn lxwto degli slc.ssi sociali.sii,noi nostro paese, scaml.uodi 11enlil'C J>Ct' qu~t..'\ 101'0 qu alit:.\ il dovo1'0imperioso di contl"ibmro con ogni me1.zo alla p1'0pagandn,vi scorgono piuHosto un t itolo tl ricovo1-o gratuitamente, o con ogni sol'la di focili– ta:doni, lo sca1':lO Jmhblicazioni che Oisi.slono. Comunque, i nosll'i :1mici riflolL'\nO, o, potendo, suggcl'i.scano.Noi siamo qui per coo1>01 '3.re c ome ~1i~: 1 1~ 'l,rnr~111:;,j~;E cc o om quello cho il d ttor l..a /Ucollt di l'arigi ha JJUbblicalo noi giorni scorsi una critica assai ,•ibmta do! Merlino sulla dottrina economica. lii Carlo Mari: o sul nuovo 1wogramma dei socialistl-llCmocratici di Cicrmcrnia.. Tra lo dh·erso ossernnioni, che alla teoria man:ista o n.i sociali!Jti tcdcscbl muovo Il battagliero anarchico Italiano, spicca quella di non tener conto veruno della classe dei contadini per occupa.rai quul esclusivamente degli "0peral tlella granJe i ndustria . Non ,·oglio ricercare ora qun.nt& veriti\ presenti ros– servaziono del Merlino a riguardo del partito socialista tedesco, il quale nel Congresso di lla\lo deliberò di com1>0M'O uu libro 1>er I contadini, nit\ ,•ogllo ricercare so essa può essero mossa con <1ualchofondo.monto di giustizia a.I partito SOtlalisla italiano. Quando mal la. nostra Jlr'OJ>&gtuula si rirnlgo a s,•i– lupparo nel contatllnl la coscienza di classe e dello srrutiamento elio essi subiscono d:,I loro patlroni! Quali sono gli 011usroll, quali i giornali cho si scri,•tulo per lo campagne o cho 1)11rlino il linguaggio del nostri con– tadini? Quando 111 fa conoscere, o meglio che con la parol:, scritti, con In J)arolo. parlata, che nncho nel miglioro contralto ngricolo, nella mC7.Zndria, il paJrone, il qualo ,·h·o nell'ozio o nel lusso o al più non cura che l'ammiulstnuione dei 11ro1►ri podC'ri senza compiere alcun 111,·oro utile socialmente, gode della metà del prodotto della fatica altrui l I nos1ri p.trtlti popolari del ,·occhio stampo borghese sono scmpro stati intenti pili a forumro chiesuole cho a diffondere Idee, & teucro lo solite o noioso comme– morazioni llello solite o noioso date patriottiche piut- 1osto che ad attendere al lavoro difficile e spesso ingrato della 1•ropagantla. Pormavano degli .tutoml, che al co– mando del ca1>0 move,·ano le braccia o i piedi, non degli uomini liberi, coscienti dei principi propugna1i. Ed essi naturnlmcnto non pensanu10 alla campagna. so 11011 per andnr,•I processìonalmen1o agitando i grnndi turibolf delle rh•o1\lllcaiioni operalo o portando il bal– dacchino dei loro santi durante il carno,·ale elettorale. Così Il contadino, abbandonalo a.113 propria ignorania o quindi ai 1iro11rl11rcglulliti, rimane tlel tuilo estraneo al mo, imento del prolo1ariato. t:gli , ivo no' snoi campi o con il suo bestiame, la\'O· B1bloteca G o B1an o rando da mattina a sera: gonomlmouto non sa leggere ut) scrh·ore, o, so t) gioHrno o so ha fl'cqucntftto lo primo classi elemen1arl, conosce a mala 1>Cnalo stam• palo: è dominato no' suoi J)Cnsleri o nello sue azioni dal pa.drono e dal proto, e crode ancora che alcuni rintocchi della campana parrocchia.le tengano lontano Il calth·o tempo e la grandine. Per lo più si lascia scorticare_ rassegnato, dall'esattoro comunale e go,·er– nati\'o, come so questi rossoro messi del cielo: abita ,·ori canili senz'aria o senza luce, dello quali ogli puro sente sl \'h'O il bl!logno, che_ appena alr.o.todi letto, esco ull'a1►Crto, come foglia che 11rendola JlOsizione migliore per godere della 1113ggloref1uantità. di luce diffusa. Se è meuadro e so rannkta è buontL,campa la \'ila nllll meglio, mt1.nglan1lo11ano bianco e polenta talora con ronnaggio o caruo. Se O J►lgionanto o boaro, le cose ,·anno I\SSUi peggio: la 1►olcnt1t o il 1111110 giallo sono por buona moti\ delrtumo runico cibo, so puro aucho queslo non \'Cnga a mirncnre, o dal no\'ombro al marzo sta sen1.a lavoro. I Buoi llgll, llntantochò sono piccini o inca11acl alla fatica, o ,·1u1110 elemosinando alla. corea tli un peno di 1•ane e 1.run po' di legna, oppure, non frugando, come gli affamati fanciulli cloll'Affrica italiana ricorda Li dalron. Martin I, nello sterco a cercanl i chicchi tli dura, lo raccolgono J►er ,·entlerlo e paga.re al J).'ltlrone l'amtto di casa. Hlesco cosi e,•itlente <1unnlo sia 1•ii1trh1to o più dis agiata la condizione di ,•ila del prololaria1o 1tgricolo in confronto tli quella 1lel proletariato tlella grande in– dustria. E il con1rasto tra le condizioni economiclio tlcll'uno e dell'altro ,i ra anche più spiccato, se si anorto che lo nostro illtituiionl tli beneftcenia. o la carità borghese ,·engono in soccorso gonernhnc.1110del &010 operalo della città, dimenticando quello pili bisognoso della campagna., Il tlUl'lleIn mono agli stenti ha la buona sorte lii son• tiro minori bisogni pcrchò hn minori tlesldcri. L·opcralo che ,•ivo in città può facilmente istruirsi o conoscere tutto il congegno che mo,·o o dà 8\'ilupJ)() nlla. produzione capllallstu o aprire la mento a.Ila luce redentrice, J►Cl 'C.hò la fabbrica, il regime i11tlustri11le, il con,·orsaro con comJ►agnl Istruiti, l'assistere a qualche conftlron,.a, ccc., stnblllsoono attorno 1~ lui un nmbionto fa\'Ol'O\'Ole nllo svlluJ)JJOtlol )lrlnclpi socialisti, nmbiento C'ho ha sull'operalo la medcslmn influenza che lo sen– sazioni esterno l1anno sull'nttività CON'brale, la quale cessa appena quello ,·engono a mancare. l'crchò ndunquo Il glovnno partito socialista. italiano Ira.scura nella sua propaganti& la. campagna, o non vi fr,, 1•e11elrare mai ,·crun mggio di J►Cnsiero nuo,·o l Dobbiamo lncolp:ame, come ,•uolo il Merlino, lo spiri1o marxista cho componetra. o ,·lviftca il programma di <1uasltutti I 1•a11111 socialisti del mondol Nella sua critica del capitale Carlo Marx ha analo– mluato con la pHt rigorosa 11reelslo110 selcnllftca l'eco– nomia capita.listic:Li C<Iha s,·clato il rurto leple delle oro tli la, oro che 10tto le sue a.li compio il paJrone. E se egli non ba di propositn iratiato dcl111.proprietà fondiaria o della classe del contadini, tutta,,ia tale è I& ,·astilà o l'npplicabi111à. Jcllll sua doiirina, che, si può dire, ossa ha in &è tuUI I semi o tutti gli s,·olgimenti tic.Ila critica di 1utto lo formo economiche modérnc. Altra origino do,·o a,·ero 111nostra Inerzia JJOr la. 1•ropagamla nello cam1•agne. >:ssa, a parer mio, dl1►endo da parecchio o di\•crso cagioni. Cilh, in primo luogo, Il contAdino ,·h·e in uno slu10

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