Critica Sociale - Anno II - n. 4 - 16 febbraio 1892
00 CRITICA SOCIALE ;:~~~: 1 :a\:~~~.~~~fe ':: ~ ~1o~! 1 mft~:~a~;, credo con phì mglone, tm. mostrato cho la. concezione mitica 1>rlmltiva.o meglio l'animismo 1iducesi ad una ,·era teoria prl111i1h·a. delle cose, orretto di una ìntelli• genia allo ~fato lnr'antile. Molte opere dunque della. an1icl11tà classica oggi hanno ~uislato un ,•aloro ,·eramento scientiftco. Ero– doto, Tucidide, Pollbio, Diodoro 11iculo,Strabone. Cesare, Ta.cito, (>Ct dire .dei principali, pMS&nodalla letteratura alla soc1ologla. J,~ ,·ero che gli storici posteriori in ogni 01à hanno auinto da ossi, ma solo J>Cr ricostruire la :r~~f:!o~:tie~ ra~li ,.::~t:c~:i~ ro~ol: 0 st~! ~ W!f fatti, maledlcond': o bonodicendo, come oggi ancora si ~~~d~ 0 1~ 1 :ML~=~;lb1i~ 0: 11 G~ ;t: ~ ~~!i6dò,~i;~: lippo Il Macedone che a Cheronoa distrusse la indipen– denza e la. liber1à degli Stati della Grecia! Pel cultore nuovo, hn•ece, della 11elenza sociale Cesare e Tllcito dh·entano rontl sclentiftche per la. dctcrmina- 7.ionodelle rormo11.orlchedella conv1,•enza1oci3\e,sicchè Ilmondo gornmnlcoche quei due storici cl rivolano viene ad essere lnloso comeuno stadio comune di civiltà presso tutti I popoli. Ogni 1i1u-oln. all'uopo del libro De titu, ma. 1•if.m• et pop1dit Gcn,uwiae acquista un nuovo valore, è una ronte cd Insieme una.rtrerma delle nuove conquisto del: 1 "a~~~~n~r 1 ~~: 1 t1terpretazione vera di questo pcn– iiero classico, che l'elemento genmrnico come rattoro ~::1~ 1~v~~~S::':cn 1 !a 11 d 0 e~d~a~~:r"e 0 inndÌ~ldtafl!~a i:Ne: popolo, ma innt1nr.ltutto come la conseguenza di uno !~1!f ~:~~~n:r:i~rn:~1;1 l 1 ~~cfi~ J~e qP~c~~~~ 0 e~f~ trovasi presso molli popoli - Il quale 11venh·a a lro– nre & contatto con un evo più progredito. Conseguen- ~~:J~t: ~~,;~~r(~~1:i1 1 ,:ir:,~~,!,~if.~ri':~t~fu~n~ t~~~~!~i~ c:c,~~1,rn~:':1n:~!~~e~~:':1:c~~e,!:5~ diritto gennanlco, 11,·engono ad Intendere come proprie di un periodo comune allo s,·olglmonto storico del popoli. Adunque, sen1.anitro aggiungere. nel presente mera- =~,:~0~u!f;·o:lgngo:o::e;~fg1f:i~l~~•~!1~~~~~tlj meul unilaterali ed Isolati di ricerca, anche molte delle opere della. antichità classica acquis1ano un nuo,·o ,·a• lore, in quanto appaiono non solo rontl di raui per la :~r:z~r':~ P~::~ ri\ 1 d:ir~e,!;~:z~~;;!~1v': l:ìr ~~r 1 : per la.dottrln& generalo supenoro irooondocui le parti costituenti Il mondo 1ocla\o sono In roln1.ioneo i cam- !~avn~~;~~~~i:g :i~ 1 !~cf1~sl:~r~~ti1.:~! 0 t1't;~~1~.~~~":i~:~~ nuovo conslt1ora1.lonl ftl sorgo1•0,<1unleaspetto piglin. lnnam:i alta mento nostra anche la stessa concezione teogonica. e cosmogonica.Insieme di Esiodo. ;\fa. le opere doll"antichitl clmlca che oggi massima.• mente ~uistnno un nuovo ,·alore sono l poemi ome– rici. la ma<lt e ro li1,ca, questa immensa rappresen– tazione dellt, più grande cpopoo. teogonica che la.uma– nltb. abbitl o.vuta:Nella ricerca presento del reale sociale o nella rorma.zlonodella tooria seientinca di esso, i poemi ~=l:;.: ~:o c~:n~u;:u::..r:e a!t~p~~a ig~~::tì~::1: ronnazlone naturale delle società umane e del ronda• mento e ,·alore di e!SA. Quei poemi, già obbietto di una pura. ammirazione estetica o di una critica lelteraMa, e che un& ,·olta si oonsidera,·ano al più come la. 111anire1tazionedi una ~~~;:~~o0 ~!ia q~?a1! 10 ~~~v?d:!1af.~8;~~~eod~e~n uff~ 1eendcntale processo della Idea·nel mondo sociale in- ~:~i~~~a~:n~0~~~l~r p~:!\'l~'tic~~~~lt~~e,;!,~r~oe;~ mune nella vita sotlalo, epperò sono ronti per la. co– struzione dcli&doHrlna. generale della società. 1tif: 1 d!?n~~nf?i\ =~- te~ 1 f~~ie~i~::·~r ~;·: 1 :~~ le condizioni primo di cl,·iltà della. Oroei'-t Platone nel B b 1ot e G l!ir:::r!!~ ~tib~ ~~er~l~~~e°t°~ 1 !'a ~~n~~~~~ ,flu~~~ ~ ~ ,•i\•cnztt anteriore di uomini che J;ggl non Imi, n, radun11nie In cui Si con•ullln frm. loro; de' moutl eoetlJI Dlmoran per le cime o in aotri cui; Su. 111moclle cl11c11nregna e •al llgll N6 l'uno all'allro hnto o qaanu, p:uJ:a. E cosi ,·enendo tino al gecolo n08lro, lutti I rapJ1re– sentanti di un sapere superato hanno ,•isto questo lato nei poemi omerici, 11110 cioè al Balbo, che tra noi per Il\ sclenia sociale, do~ Comte o Romagnosl, ripeteva. :~ ~~~o~l~r: 1 ~e~re 0 P"'~i'::i:':";~~~:1~~bl 1 ~~n \ :i1 :. la. dottrinale è ancora la co11lcm1'Jlazio11e tielle cie della pror:r:idc11:a nella 1loria. \'at~~p~~Ì:~ 1 1~ft~.uso;~~IO~!e::~r~~ni~ a~i ,,/:! 1 ~ ~~1~~ r~t~~orfo c~res~es~l~o''"~::-e p 1 ~mC: 1 ':b:i ,!:8~~:c~:::~~; conccbo logico della società umalltl, cioè il Vico. Oa quel 101111>0 ru scovcrto Il nuovo "nlore di quei ~~l~~· 1l~ol~~·::ì~ 1 i~~c 1 ,~1 ~i~g 't1~~~ 1 sfo~•'i:v~l ri~r~~: d~lt clonte. Tuie dimostrazione qui ò ruori luogo; Il ,,ero è ~l~~;~e1,{r~ ~n~i~:1~l1n°~ "'~:r~:},~i'los~~~:c~~~1:oi~c;i~ potersi beno detcrmlno.r o. Circa lo svolgimento della civi11à due verità ronda– mentnli 10110 innegabili, delle quali I&seconda ru gfa un& conquista della PilOMJjla tlella ,toria. l..a prima è che ,,1 iwuo rorme comuni ,li sociale eonvivenza., le ~ri:v~~~~n~ll~! W ::!~~~~l\h~t~rrd:01~rt~~::~~~~~ cbo l"ra questi ,, a.ri S\'llt1ppl 11ociali,,1 è un r-orso sto– rico unico. il q ual e costituisce quella continuità sociale !!:o:d!, ~t~7.;:;~t!~f~~~z~ 11 :n:i1:fts~~l~~~!~~f~ :.1!~ 0 :1:n~~g~id:1e~:n:~. ~~T:-,~:~ /a~~!1J!~~e~~~! Tigri si estese sino al bacino del Mediterraneo e che ~~u~~l~tr!~t.?à '!~to7a. ~~ 1 lr~~i~:ridc:i1: ~~~!:--~~ srormandoli, se non Il eliminerà.. quel popoli tuttora ,•ivcn1iisolati ed estranei all"O))Cr& del progresso umano. La impGrtanza del poemi omerici ,•a.leper l'uno e per l'altro d1 questi due ,·eri. Secondo il processo delle rorme sociali un medesimo stadio di con,•h·enzll do,·erono ra~presentare le ,·arie diramazioni indogermaniche cho !1 sparsero In t;uropa, cioè la lolto,slava, la germanica., la greca..I&tracia. (Daci, Goti, Mo.codoni), la Itala., la cella., lo qunll vennero a svolgere o.ncho In t:ui-opa l'ovo agricolo patriarcale o In.civiltà del bronzo o del rorro. Or In.vita di una. di queste diramazioni, In.greca, dura. tuttora. dopo ·pili che due mlllonni o mono nella lliatle e nella Chli11ea. Questi poemi non nt1rrano pit\ una ch'iltà isolata, ma.sono la ~~~~~~~~~la~n~~::(!if t~~;:~ur::i~~a~\1:n~ 1 ~~cr:r 1n,i,nicheIn Europa. L'evo eroico che nRrr& Omero è o.nelle re,·o primo del Germani che Ceiare o Tacilo ci hftnno tramandato. I poemi omerici sono la pro,•a più 1~~::e c~1~8°~ 11~sc::C~e 1 l~;oJ:!atln~:;1~~~l~ec11~sf! soclotl che ossi narrano 11,•a.presentemente svQlgendo pres8o popoli da noi detti 1elvaggi. Che cosa è inratti la società omerica T Il peri04lo 1tulona.rio e agricolo aucceduto alre,·o nomade pasto– rale: lo 1tadio politicamente organiuato &piccole mo– narchie fisse patriarcali, o clan, con COltltuzlone genti– lizia, ronnand? ciascun&comunione sociale un parentado, In cui la. ram1glla non h&assunto ancora la 1ua ronna distinta. od indh'iduftlo e la proprietà. rondlarla. ha. so– lamente lll'Ulo la sua rorma comunale e poi la. rami– gllaro, ma. non ancora la Individuale che si svolse nei tempi 11orici,cioè nell'evo maniratt.uriero e commerciale che venne dopo e nell'o,·o Industriale dei tempi noSlri. Non ,,1 è un carattere 10101tabilito oggi dalla Dn<r g1-afla comparala circa quella età il quale non tro,•i una. Mrcrma nel poemi omerici, come non Ti è una sco– perta negli sc&vldella Grecia o di Troia che contrad•
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