Critica sociale - Anno II - n. 3 - 1 febbraio 1892

CRITICA SOCIALE 311 Noi c.'\SO stJ'.8Cia1e d lla guerra che giustamente o snntnmonlc 11 socialismo (sicuro di ,•incero) nluo,·e al \'CCChio, logoro e ca.dento ordinnmcnto sociale, io non crocio, o il dico con tult.'l schiotlo1.J• .. a, che questo ,•ih1porarc perpetuamente la borghesia sia mg~on~voloo giusto, o noi c1'0do 1>01· lo seguenti l':\8'10111: 1.• Porchò la borghesia ò ciò cho 1mò essere, ciò cho la natul'a e la storia l'han f:tlta. di modo cho nnn 1>0tr'Obb 0 es.iel'C altra da quella ch"cll'è. 2.• Porchè su cento borghesi, novantanove sono since1iMimamentc, per quanto O1·1-oncamcntc,con• ,•inti, cho un 01-dinameuto sociale dh•e1'SOda quello !~e.:·~~~~~i iJt":.! ~,:.t~a=t~i~~~:n~i ifn fu; classi 1 dogli OJ>pressio dogli opp1'CSSOri, degli SP.?– glinti o dogli spoglia.lo1i, o che, dntn t:i.lonocess1tà, sia meglio (o <1uisfido a dar loro torto) star con ~!~~p~•o::rt~I~ ~~;~tialori anzichò con gli OJ)- ramg;;t~:0,~:!~oq~i~"n~}f:;~ḭ~l!1~~11:!~~•n~~ per po1·1>etua1-c, il che non ora possibile, por pro– lunW'l'Ola 1n-opria dominazione o il proprio pri\·i• log10. Ma quosta. pili che \'irtll, ru dabbenaggine. o quella faL'\lsonnolen1 .. '\ e ottusiL.1. di s1>i1-ito che, o JU-ima o poi, incolgono tutti i dominatori. 4.• Porchè, appunto, la bo11Jhosia è, ora, ass..'li più ottus.'L che malrngi..'L: ottus.'\ nl segno da spe- ~h: ~!!~~ =~~b ~~~· d~!::1!1:'d~~~~~Ioro o.• Po1 'C.hè, s o c"è tra In borghesia di molta ca– naglia (o < 1ualm eraviglia s'CSS.'\ ò pal'to dell"uman go1101-eT), cò pure di molta canaglia fuori do1la bo1•• ghcsln; o s'è giusto iJn-circonh'O{JllOlla, S.'\1"/\ancho giusto inveir contro q_uèstn;o so di quesL."l si dico cho la scusano rabiez1ono, la miseria, la secolare ~t!~~,~~~"\!;1;,e 1 ! ~1:\mcl;ec1;.,~~~1~:tt~,•1~\ a dire Insomma (non sarà fors"allro che un pio des.i- 1~1t~01·~:0":!1:~nii~~i.'\~Jr: s!"t':t~t~i;·ir:~ cinlismo ha bene altre armi da usare. Nè mi si ri· :i-dil!~li~i ~~f~f;:~i~fl:~:;,1 1 :~g~~::: crisÙtlni: possibile che noi non s? sin guadagnato nu11n in ratto di chiarità di coscionzn o di appre1.- 1.nmento dolio ragioni o dello nocossit,\, Lo so an• ch'io elio lo idee non camminano con lo proprio gambo, non lo avendo: datolo dunque loro, o che corrano; dato loro anche un buon J>aia di braccia; dnte loro anche una lingua: ma questa lingua parli Corto il ,·ci-o e tral.L.;ci l'ingim-ia. Non occorre di 1>H1. Vi.'lgginndoquest'anno in Germania. io ebbi ad nn•edcnni pili di un.'\ ,·olL.i.che lo re.lazioni ooti– dinno fra operai e bo1Jhesi non mosll~n punto di quell'nsprc1.z..1, di quell animosità cho lo contraddi– stinguo alh-ove. Una sera dell'ostato scorso mi trovai in una birmria di Norimberga, s&lulo a una t..wola con cinque O1>eraLSi fccoro molti disco1-si.Da ul– timo llomandai loro: Qual ò p1'0,?l'iamonto la forma cho assumo negli animi vostri I odio contro labor· ghesiaT J.'uno di essi mi ,·i.sposo:Noi non nutriamo si ratto odio negli animi nostri. L'odio ò una pas– sione cho turba rintelletto o logora la S.'\lute. Noi ~inmo unn forza che vuol sop1':lf.1r110 un·a1tra; noi siamo con.sci della nostra ragiono; noi siamo sicuri del nostro trionro. Cib è quanto si richiede. Noi non odiamo; vogliamo. Di <1uost'ultimc parole io ho rntto In mia divisa. Toriru>, ,, ftHa(o IUt. ARTUHO GRAI-'. I.a contro,•e1-sia, dice bene il pror. Grnr, non cado e so1n-anulla di sostanziale ». Il i-is1)Ctto professato a p.'Lr'OIOt o fos.,'n.nchosentito per sinccm cquani– mit.\, verso l'twvcrsario cho si comb.1Uo o si vuol lori-e di m('1.1.o non può aggiungere o scomn1'0gran cho alla 1-oalil:\ dolio f01·1.o che stanno di fronte; i vizì dogli 1101nini e delle classi non SJ).'\l'i-;cono •lnl conto por'Chè so no parli in fo1·macortese o so ne taccia nm1tto; o l'ingiuria, che li percuote, è poco J>iù di un somo rugaoo al confronto de11o energie ,,e,~mento tit.'lnicho che muo,•0110 lo s,•ilup1>0 eco– nomico o gcnol':lno i conflitti o lo 1•irnluzioni della slol"Ìa. f.:s&'\ sta a coteste energie come Il minuscolo fatto 1>01"80nalo st.'l ad una discussione obiottivn o grandiosa della <1ualo non O cho J"accossorio.1-:d à lecitoal solit.."ll"ÌO pons.1tore,ast1-onomodo·moti socini i, almanaoo\l'O nncho di cotcst.i « pii dcsido1·i »: cho la lotta si co1nbatta o si vinca tra lo ro1·zo untnrnli della sociot:', cho si mula, nella solonnit;\ plit cho umana di un maestoso silenzio, fuol'Ì della gar1·ula vanità dolio J)a!Sioni o dogli sdegni giornalio1•i degli uomini. Por noi - fors'anco pili che por lo stesso nostro illustro conh-addiltorc - il proble ma s oci:alo mo– derno è un p1"0blcma economico n.ss .. 'l i prima o assai meglio che non sia un 1>1- oblcm a morale. O. per esser pii1 procisi, il grandioso aspollo morale, cho assumo, alh'O non è che il riflesso, nella srom della coscionzn morale, doi bisogni nuovi o dolio novello 01io1·gio che maturano noi profondi toosuli biologici dol1'01-gnnismosociale cbo p1-01)..'\ra lo suo . metamorrosi. F. il socialismo - Olo,ofln della mi– seria - 11011 è cho la proiezione idl'alo nnticipata di una o,·oluziono rat::i.lenel dominio dei fatti. Cos.l oonco1>ito il socialismo - o non v·o altro concetto di osso che a noi non sembri nrtillcioso o puerile - il poso delle ingiurio o quello della ri– Ye1-0111.a non riescono a dal' sogno di sè sulla bi• lancia dei destini. Pul'O non ò forse vano del tutto t1~U.11•0 un po' di colosln controvo1-.sia. « non sost:mzinlo ,. Non tnnlo porchO ò quella. - in sostanm - che trao sullo scanno dogli impuL."lti o inchioda nello C.'\1'COri, po1· delitto di sL1mpao di pa1-ola, con qualifica t..'\I· volta di malfallo,•I, bnti nostri o inabili o gene– rosi od infelici comp..1gni. ~la 1>ill che tutto J)Crchè il punto di vist..1del prof. Ora!, la sua 1-c1mgnauza, almeno toorica., pcl vituperio ,•orbale, son divisi da una schic1~ numerosa di persone dahbc.nc , di in– gegni eletti, di animi nobili o rorti. I.i 11-0,•ato nella schiera sopratutto degli studiosi o dei dotti i valen– tuomini cho della lott.'l rude J>CI' la \'ila o non re– coro 1nai spci'inlOnlo, o lo fecero wlo nell:1. mor– bidtl sfom della intellottualifa. Pcns.'\tori od al'listi, che studia1'0no il mondo colla sco1·L.1 dei libl'i o lo scandaglia1-onobcnsl minutamente o nncho cor-ag– gios.'lmcntc, ma nell'imagino sna, dentro uno s1:iec– chio, senza nlcun contatto immediato. Rnffinati in· somma, cui J>..'\1·1-ebbe la musica J)ii1bclln scn1.agli atL.,cci o lo voci spesso stridenti degli attori o del COl'O, anzi la \'Ol'l'Obbo1"0 ascolL'\l'C, come il Wagnor a J3nyroulh, dal buio e nel mccoglimonlo.

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