Critica sociale - Anno II - n. 3 - 1 febbraio 1892

B CRITICA SOCIALE che la Procu1•n Gcuc1·alo si arrestò sparnntata al titolo dcll"opu.scoloo si ~ $Cmplicemcntodimen• ticata di leggerlo. Ma é meno ironica. di <1uclche p.·woa 1>rimavistn. la Riforma <1uando irn·ecccom• ment.1.: « Uu Go,·crno cho comprende e segue così coscicm:iosnmcnto i iJottami licita vacc sociale, non può pe1·mctlo1-e, nal10-almeulc, che siano la.sciati in libera circol:u:ionc gli opuscoli scritti por dis– suru:lcrc ~li operai ,tal S051cncrele loro ragioni con mc1.1.i non legali o por :,mmonirli S.'lbrgiamcutc delle delusioni a cui ,-j cs1)()r1'0b1Joro. qu.mdo pure riu– scissero ad impo1-si colla fo1·u1. » Noi non del SC<1uostro ci llolinmo. cli un sequestro, che dà tanto rovello ai nostri J)illoculali rwve1-gari. Nè ci p1ooccuJ>.'\ la possiltilitù elio il Pubblico l\li– nistc1'0. vnlondosi della filcoltù legalo di selm:ionare o motte1'Ci ili fronte. fra i giurati possidenti, una dozzina dei più annlfabcti, riesca a ra1-ci condannare dal giudico cosl dotto popolare. Quel che ci desta. insi01w1 la comJ).'ISSiono cd il riso è piuttosto cho il dominio bo rghese non sia ancora st.1lo, in IL'\lia. no abb.'l-ilAnw intolligonte.ni \ abbasL1n1 .. '\ c oraggios o r)Or creare. o nde giungol'c a ques1i scopi. 11101.zi al– me.no un tantino pili seri o docorosi. lmp erocchè non si può protendere che sfa e serio> il p1-enderoun opuscolo. il qu.1Je ruofa tutto sul concetto: che l'anL'l8'0nismod'interessi fra operai o p.'Wroninon ò il frutto di malovolcnr,.'\ indi\•idualo o di cla~sc, ma la consogucn1 .. '\ raL'llO del J>1-ogresso industrialo o meccanico 1101 c1uale gli slcs$i indu– shiali sono i ror,.ali o lo vittime; e il solo me1.1.o per attenuarne gli effetti dolorosi ~ l'abOOnclom,re i mni rancori. lo agitazioni inconsulle ed illegali. e IH'Ov,·edo1-o con paziento gradualità al proprio ola– \'amento morale o alla costituzione ili quello società cui i governi dei paesi pili progrediti hanno acco,·• dato il riconoscimento giuridico o cho sono lo più saldo gnron1.io di un p1-ogt'OSSO ordinato e sen7.. '\ ,,iolen zo; - non si può pl'olendcre. clicia1no,che sia « sel'io » il p1-cnder un opu!;COlo di <1ucsto genero elio gz•ida ni con~iglio1·i di sommos.-;o: « o i,.iote il– lusi o ,•olotoilluclm·call1•ui• o rammenta agli operai lo loro colpo o le loro inotludini; e, non tromndo come nlfrimenti colpirlo, 1-0,·esciarlocorno si arro– vescia una cab.a od imputarlo.... dell'intento diamo– frahncnto OJJl)()Sio: cioò di eccttanwnto all'o<lio conll'o In classe OOrghcso!! Il ramoso :\l'L2-1,rirugio di tutto lo nccuso pii', stramp.'llalc, cli amene ra~ no a,•ca veduto già mollo; ma una simile, e oosl di.SOJ>J)ilath•a. c·è da scommettc1'0non gli "ra anoora toccnta. Negli Stati sc1·ì, in Gci•mnnia1:,cresempio, quando Yollel'O(con quo.I be.Ifrutto!) im1,cdi1'0dan·ero il pensiero o l'organiu...'lZioue operaia. non si sono impiccinti in <1ucsleipocri.sie bambinesche, hanno scelta od han seguita. altra ,,ia : hanno r:,tto lo leggi cccczionnli o han dotto cliia1'0 cho il pensiero e l'organizzazione erano colpiti <rinlel'dotto. I mini– stri corno Rismarck non a ,•o\·ano bi sogno, alla tri– buna. sollocitnti dn inte1 ·pollan1.eo quo1-olocome quellado!l'ou.Gnllo,di1·inc.'lntucciarsi, al pari diquesti C no CO nostri cristianelli \'OnuUgii1 da Pilato, nel comodo luogo comune della e indipc.nde111.a dell'Autorit:.\giu– dizia1ia »; un luogo comune che r,, morire dal ri– dcro tutti c1uanti. mn specialme11tc i magistrati me– closimi.usi essi stessi o senr,.'\ tanti l'igunrdi (Lmto "'i trnUa del segreto di Pulcinella). quante \'Olle hanno per lo mani am,ri politici che fanno la spo– letta dal p.'llav.o di giustizia alla l'.)1'0Cur a genera.le. usi, diciamo, a indicare coll':tJ)pcllati\'O: e i noshi padroni• gli ufficiali della Procura genera.le , a cui spettano la Yigiln111.a o lo inro1·ma 1.ioni sul p erso– nale giudiziario! E i ministri. come Bismarck, (>O– tevnno essei-o avversari feroci - ma rim~\Serori– spettabili anche dopo caduti. Ma la colp.'1,ripetiamo, non è dei giudici o non è nOJJJ)Ul'O dello Pl'OCUl'O 1-{CllOl'l\li- da cui si )H-O– tendono SOl'\•izì poi quali non si son dati 101'0 gli i-1trumonli. 1.: « cccttam.cnio all'Odio » è di cotesti titoli 41i reato il solo, llnom, nella leggo italiana, che i.a atato pari0c.1to cspliciL'lmentc ai pii, turpi re.'\li comuni, colla conseguen1.a della ineleggibilità dei condannati: è il solo dunque cho permetta di 1·ospingo1'0 si.stomnticnmcntodal Parlamento i rap– p1'0SCntantidel rrolot.'\riato che altrimenti potreb– bot'Oarri\·arvi. R solo, per ora. colla applicazione - n proposito e a &Jn'Oposito - di cotesta imput'\– ziono di gommn elastica cho ai può illudersi di p1'0lungaro In spc.nsiorata agonia della rc.uiono o doll'nrbitrio. LA CRITICA Socuu:. NEL LIBRO D'ORO. Anche i/. 11{J11or >..'1•11elfo AfJati, tla Cefalù, ri11noca11do fabbo11amcnto, ci lw. wiito /,. 29,,iO per la Jll"OJ>O.· gM1cla. /..eabMamo aggitmtc alle gi,ì m1111mciate JH!I' co11ve1·tfrle it, ab/Jom1mc11li u1·at11ili di lUIOCia:ioni OJ>e• raie. Ne darem.o J)Oi co11to c,atto agli oblatori. ANCOitASULL'ESTitEMASINISTitA Mllrmo, 14 oenuai/o 18ft. Pn1m. ~I0S0lt TURATI, \'oi twole scritto noi ,·osti-oarticolo e J-.OQl11%i011i cd inool11.:io11e » cho la Eslrenm Sinistm :n"l"Obbe potuto ftn d·on. affermarsi mpJ)resentanto degli interessi o dei di· rifli del prolotaril\to nascente. Ma, soggiungete subito (anzi lo inca.strato noi periodo stesso , <1m1si 1,oc ocon– ,•into di quello cito slavato dicendo) e questa.cm . rorsc pos.~ibilità. pii1 toorlca che roalo ». Nè teorica, m\ reale, pare n. me. Del resto non lo riconoscete ,•ol stesso nella J>rima parto del ,·ostro artieolo1 I.&Esh'Oma s:;inish'n li, o ru, l'incamaziono di quella. J)iccoh, borghesia. cho la rh·o– luzione italiano., flnill\ noi monarcuto rapprcscntalirn. lasciò insoddisrattn., o alla 11ualoprometteva. intera MM:I• disraziono l'ancnlo dcli&rcpubblic.. Era malessere,ora bisognodi star meglio,senza co– noscenza.,nò sospetto dello causo ,·ere del non istar bene, o di qui, lo credo, ,·cnno nlla Est.rcnmSinisln. quel rare \'ago, quel non sapor beno olla stessa ciò che si volesse,quegli impeli o SCOJ>J)l ,·lolcnti inadeguati allo ca.usoo agli !COpi (qua!i 1;cmprcpiccini o in.signi– flcanll•,cito la fccei'Oparagonare, 5nl\·o la g1-,,mlezu ideate, n Don Chlsciotlo della :\lo.ncia.

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