Critica sociale - Anno II - n. 3 - 1 febbraio 1892

IO CRITICA SOCI.l.LE dalla miseria che nasce da lnglust& e maligna. divisione della. rlcchena. E seppure le colonie apportano qualche vantaggio, questo ò lld esclusivo bcncftclo degli specu– latori e dei capltali.stl, e quindi nella lotta. di classe, che esprimo ora ra.cerbciza della questione sociale, re· cano nuo,·e anni o rorz.oagli an-uttatori dell'opera altrui. Sono esso (come accertò In Berlino, nel 1880,un con– grosso di oconomlsU) e dispendiose od Inutili, ratto a sposo di tulli, e a bcneftclo di poche classi sociali.• M& li nostro autore, se combatto e condanna severa– mente !"odiernapolitica coloniale,non può disconoscere I vantaggi d'una emigrazione ch·Umente condotta, e pro1mgna.quindi la coloniz.zazlone che li Bordier chiama stientiftca. La quale non à del tutto cosa nuo-Ya,ha an– tichissimi modelli nei 1-'enlcl,o men remoti e nelle no– sire ro11ubbllchemedioevali coi loro fo11dachi e coi loro comol<di - Imitati spesso da l11glesl, da Olandesi, dn. Portoghesi •· - Sononchè, ossor,·a lo Schiiffle, « una. politica coloninlo onesta. od utile non 1mòosscro intrl\.– Jll'Q!jQ dnl cnpitnlismo,ma dn. una. dlvor-sn. organizzazione che non può essere se non la socinllsticn.•· Alla.stessa conclusione \'lene Il Colajannl, Il quale scrlvQpdo il suo libro ha.strtnuamento combattuto in ra,·ore del diritto umano ASSOiutoo concreto, cho à baso ed insieme guida e norma d'ogni ,·ero progresso sociale. 0. HOMA.No-CATASIA. FU UN' OTT.IMA IDEA la 110,tra, e dob()iamo f'(!rrmtenlc apJ>laudirccne, di aver otrcrto a, no.,t,•i lello,·i la do1na e Il aoclallsao di /J~l (L. 5) J>er IJ. 3,50; la vita 1el 2000 di BeUam!J (L. 2) JJCI'6~ L. /, Fra l'ima e l'altra ,ic a/JtJiamo qi«. 6}>t· ,au JJiu.di <htccc11to. t: a11u1wiamo clic co111i11m! IL SOCIALISMO E LESUE SCUOLE V. s.- I parUH operai. Abbiamo dotlo o con.sL1t..1to cho lo gradazioni e combinazioni socialistiche sono numerosissime, o ~~~l~ia~o ,~\~~~ ~~l~~.djcN~·~li!1i~ r~~o~~li~l~; ~~ Jl1.wln1·0, impcrocchò mol'ita un conno distinto. E qucsln è il l 1 arlito Operaio.o mo~lio,i P:u·titi Operai, pcrchò, quantunque uscili tutti dal ~•'Ombo della fa~~',\t 0 ~::t.:;,tt~n~~iW~t~t~:~:~ ~~d~'t~~!~i in cui si ngitano. E ,1ui ancrtiamo uni\ cos:1: uoi alludiamo, con ftucslo nomo di Partiti Operai, anche a quelle or- f'e!\~:":fn!,o~~ratW• ~~-t}~~nJ;;~~~,o~a!fi~\f :1n~ dato anzi un nomo più modesto o comune (come, por&empio, in lnghilter1-a,c1ucllodi Trades l.tnions) mn cho \f ''Ò per la IOl'O indolo sostanzialo o poi loro m1t~~1~i.~~:~~t~.::J=~~o ~~i~c~:'O J:~~f>i~';; chiama gi:\ lo 'l'ratlcst.:ntons il l'armo Lavo1·a– torc h1{llesc. Constatiamo, irmaru::ilutto. un fallo comuno a tutti i Partiti OJMlrai:nessuno d'essi. in nessuna parto ~~!1:1~~~d:;1a~-c~::~a~:;;t~,f,~~~~n:;;;b~;~~~~ip~~ ciali di ideo o di metodi socialistici, talchè assumono nsionomio tutto l01'0 particolari o perciò non p:,s– sono, nò debbono c:sscro confusi con scuoio o par– titi. cito pm· sono ad ossi affini. Ci sono Partiti Operai, cho tentano di fondei-o noi l01'0 seno, pc!' farli scompadro, alcuni antago- G1 o B ro ~is~/~: c~Tf%~~~~~d:~ Jircm~~r- ;~m:l fu~ti cf:: non ò punto vero cho il loro animo s.ia chiuso allo spirito di n-atcllanz.1 umana. Ci sono Partiti Operai, inrncc, che, impressionati da cotesto OSJ>Ol'ionzc, generoso si,ma che,o non hanno ~~:obl~O~nfll~~•r•~r.~;~ :i~:~,~odi\'~~~~~i </! l'ittzioni, perché rambicnlo 01Mlraionon ò ancora siffattnmonto matm'O e potente da fondero in esso nature bor~hesi o indoli 1>0litieho trasrormandolc, si sono trrncerati rigoro&.'lmcnl'Odioh'O la mas– sima: l' ema11cfpa.:.to11e degli OJ)et·ai dev· essere ~~rl':~eQ~ll~J)e:i!' ::trr ~?r~tn~ 1 reti: i:i= OJ>eraia. Ci sono Partiti Ope rai, c ho nccotlano dai comu– nisti l'aziono dello St.. 1. to, to mpo1-ata però dnll"aziono dello associazioni. Alh·i vo no sono cito, corno gli tum1'Chici, non hanno Mucii\ in organizzazione alcuna politica di Stato, ma si allontanano dalla pura scuola anar– chic.1 ammoUondo o 1>romovondouna vast.1, forte, inlclligonto o auto1'0rnlo orgn11i1.1 ..1ziono foder-ati"a dello R_S§()Ciazioni, come mcuo por ottonoro o mo– rit·at'Obòncflcì imntcdiali. o in pari tempo per _pro– sonta.1'0al mondo un embrione d1quella coshluz1ono economica ch'o...~ic1"00 onodebba dh·c.ntm'O il fon– damento dello istituzioni socin.li ruturo. SO noi osscr,·iamo ben att.c 11L1.mcnto lutti i Par– titi Operai esist enti, h'Ol'iamo cho ad una cosa essi sono alL1. cca.ti co n una tcnacit..'\indomabile e ad ossa f~~1~:!"3ctl~~~ 1 :tr f;"~ ::~l:'~ ~~~~}~,~~ Domandano essi raziono dello Stato? E pcrchò da osso ,•ongn ago\'Olato lo s,•iluppo dello l01'0 a.sso– cia1.ioni. ìXulla vogliono dallo tato. oppuro avvoJ-s..'lno .rd• dil'ittu1-a l'csisten, ... 'l stessa dello St..'llOT 1' pcrchè non hanno fodoche nello ingenito o $pont..1noo rorze dello associazioni, lascialo libc1-o in un ambiente sociale, n el ,,unlo non abbia ingerenze un potere politico ,, uals1a.si. P,u•liti ossi puro di lott..1 corno hanno lo loro simpatie, hanno 1>m'O lo loro av,•01-sioni.Ma fra lo avvo1-sioni,quella cho non ammollo compromessi l~!ti ~ l~~iti~io~~~aid/i~~istnf~~~~:~~~l~o1·~~~~:~ioi! al capitalismo. cioò, al capit.\lO, fatto pl'ivilogio o disl)Otismo,oche, sr,:ulando sul lavoro a\h•ui, sfrutta !,~"~1 1 cito1•~:a ~.~,;,ji st~nt ~P/~u~;!tl~loc,!!~ hanno costantcmonto dinanzi allo s~uardo e che ~•~ 1 i:: ,}i!, ;J>f 1 1 1 : p1a:Sf;·~.t:~~r~o 0 (: 1:~c=- guinaro il cuore o ne s1n-emo il sanguo più J>UJ'O e pii1 pi-ozioso. Tutto Io f(UOS!ioni sono, in fondo, da essi subor– dinato n quest..'l stridente ingiustizia. Ed es.,i - i ~~!'li~ ~} :1lliu!;~;[g';;!~: ida1u:'l~i!~J!:~~~ quanto cho sanno benissimo che. con c'R,,si rendono interpreti re~:lcli,non solo dei prolot:u·l in.scritti nello 101'0:\SSOCiazioni, ma bcnanco del proletariato cho "ivo all'inruori di esse. Questa lotta a1>0rt..1.. lo .1le, pubblica conh'O lo srrutL1mcnto dei J~,•cl'i li costi- ~~~ ~i 0 R~ò 1 ~~~zi~~~i~~~ci11!e::r~t~i.a111ia ban- Ascouatc, ora, tutti i l01-0<l̰scorsi: pila che di.sc1ui• sizioni dolt1-inarioo scientincho, sono ri\'Ondicazioni p1-aticho(solcnno quella dolio otto 01'0 di Im·o1'0/; più che studiato argomcnt:,zioni di questa o quel a scuola, sono prol.csto d'uomini oHòsi. Non vogliono pH103801'0sfruttali, non vogliono più che un altro

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