Critica Sociale - Anno I - n. 16 - 10 novembre 1891

218 CRI'l'ICA SOCIALE E p1'0priocorno uno ò costretto ad apprendere fa lingua suggeritagli da c1uclli fra i quali è nato e ,,ivc, cosi ò costretto ad immeclcsima!'si dello idee da questi suggestionatogli. Noi nostl'i paesi uno del popolo credo alla r·ealfa del suo angelo custode e del diavolo, che lo tonti, conlo se gli a\ 1 esso visti egli stesso; o ciò unicamente perchò si ò sempre accorto cho tale ò pu1·e la fede degli altl'i; unica– mente per questo, o non per alt1"0. Egli crede cosi con tutta sicurezza, come invcco colla sicm·ez1.a medesima crode am\UO diversamente uno educato in un'altra religione. Il ci·istiano in tutta buona fctlo dice stolto, moUiamo, il buddista; o il buddista, colla stes a buona fede,dice stolto il cristiano. E lo slosso si OS.'ìcna poi' lo idee relativo all'uso e al coslume, per le quali ad un popolo sembra quasi innaturale l'uso o il costumo diverso di un altro. E lo stesso dicasi delle ideo scientifiche di un dato tempo da lungo passato, che a noi, riscontrandole anche nello persone storiche più notevoli por in– telligenza, pare impossibile che potessero ave1fo, conoscenclosene 01•a chiarissimamente rcr1·oneWl anche dai bambini che Yauno alla scuola. E lo stesso dicasi di ogni altra parte del pcnsiel'O di tuUi: an– che di quello relati\'O alla morale, che si apprende pe1·suggestione come ogni altt-o; sicchò in un paese, in una classe, in un'epoc..1. O comune o la rigidezza o la r-ilassatczza dei costumi, e sono comuni cede idee del bono e del male, che in al ti-i paesi, in alt1·e classi, in altre epoche, o uon si tro,·ano, o si tro– vano diverse o magal'i anche coufra1·ie. E si noti in proposito anche un all1·0 fatto molto eloquente. Nelle nostl'o campagne l'uomo incollo c1·cde allo stregonel'ie. :\Ia So un figlio di 1·ozzicon– tadini ò portato per caso a viVCl'Onella societa m·bana, spoglia 01·mai della ubbia sciocca clollostI·e– gho, a poco a poco perde la sua credenza supc1-sli– ziosa; e non per ragionamento, ma solo per la sug– gestiono contra1·ia. Il che ò da notarsi anche per tutto lo altro abitudini cogitative, come ad esempio poi· quello religiose. Molti sono irreligiosi solo 1:>01• suggestiono della societ:\ nella quale vivono, o non poi· effetto di una dimosfrazione rigorosa: e in <1ucsti ò facile, che circostanze mutalo della ,·ita diversamente suggcslionanti volgano l'animo a sen– timenti prima eia lungo disusati e derisi, come è il caso dell'Innominato dei P1·omesstSposi di Ales– andro Manzoni. J; quanto dev'essere elllc..'lce la suggestione uni• Ve1-saloo perenno pei• parlo delle persone, che sono persuaso esso stesse, poichò vediamo fare il suo effetto perfino quella di un prestigiatore spil'itista S"opraH pubblico non proprio infimo cli un teatro, o:l quale si insinuano con inganno o con facilit..\ sorprendente idee enormemente incredibili cd as– Sm"<lo! 4. Pe1· sè il lavoro psichico individuale non pro– duce so non le sensazioni e quegli aggruppamenti spontanei di esse, onde emergerebbero solamente una fol'ma cd un grado di intelligenza analoghi riori: corno; è testificato .dal fatto degli inOmi"_tra i selvaggi, che sono un saggio ancor-a superstite dello st.'lto primitivo delruomo. Ho detto, una forma cd un gl'ado d'intelligenza cli poco superiol'Ì; supC1•i01•i cioò solo pc1· lo virtualità non ancora svolte, onde ò possibile c1uelprog1·csso cli perfezionamento psi– chico, che è caratto1·islico della specie umana, e per lo disposizioni al lavoro pili elevato ereditate per la nascita. da indi"idui, nei quali la psiche ha gi!\ r·.iggiunto un grado di perfezionamento molto di– stante da quello raggiùngibile dai bruti. Della stessa attitudine a subire l'effetto perfezionato1·e della con– rivonza si incontra. già un segno nei bruti, che hanno la capacifa di imitare gli atti dogli altri animali e dell'uomo, e, vivendo a. torme, si sugge– stionano tanto o quanto vicenclcvolmcnto, a somi– glianza del caso comunissimo, che in una folla cli gente assembl'ata l'entusiasmo si desta pel' sugge– stione reciproca, o del furore di una moda o della voga di una celebrit.\, e via discorrendo, cho na– scono allo stesso modo. Ma le formazioni mentali proprie dalla umanit.\ ad uno stadio supe1·io1·0 a quello della infima sel– vatichczza1 che app1-cnde un individuo, crescendo in mezzo ad una società più o meno colta, sono puro encuo della suggestiono di quest.'l. E nel modo Efi:t indicato nel mio lib1•0sul Ve1·0 ( 1 ). E si verifica anche qui la legge univo1-sal0della formazione naturale. Gli clementi degli organismi sono stati fino dal principio; ma la specie si effettuò por una evoluzione lenta o graduata; e l'individuo di una data specie non può uscire con brm•e lavoro so 11011 dalla matrice della specie medesima, atta a cosll·ingo1-ogli elomenli 1:>er sè indifiè1·cnti a com– binarsi addirittura secondo la prop1·ia forma. Anc4o la montalifa dell'uomo civ.ile è una formazione spe– cifìc..'\,effettuatasi per una oroluzione lenta e gra– duata, od ò una nutlrice, nella quale gli elementi psichici immediati delle sensazioni o dei 101·0 ag– gruppamenti spontanei p1·imi sono costretti, per rinfluenza che ricc,·ono dallo s, 1 olge1":Sin essa, a combinarsi addirittura secondo l'organismo, che essa ha 1·aggiunto. Così si spiega il fatto, che il bambino delreuropco vede il feticcio di legno quanto il bambino del negro, ma solo in questo, tosto, prima che egli so ne avveda, e invincibilmente collo stesso vederlo, por la sug– gestiono degli adulti, che lo credono, nasce la per. suasione, che virtl1 sopranaturali risiedano noll'in– fo1·me ed esanime oggetto. Sicuro; la mentalità formatasi fra i negri è una mah'ico psichica di- , vc1-sada quella formatasi fra gli europei, e cosi il bambino del ncg1·0 ò influenzato diYel'Samento da quello dell'europeo. E si estenda l'esempio a tutto l"{nnbitodelle abitudini mentali umane, per ognuna delle quali il C.'\SO è analogo al suesposto. 5. L'efllcacia della suggestione, tutti, credo, siano disposti ad ammetterla relath·ameutc alle super– slizioni1 a corte vedute s1:>0cialiproprie di ce1•ti a quelli dei quadrumani, e di poco ad essi supe- 1 (•) \'edl TOI.Vdelle mie O~re /fltuoflche, p:,,g. 415e segg.

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