Critica Sociale - Anno I - n. 16 - 10 novembre 1891
CRITICA SOCIALE dato la vita », vorrebbero impedirci di vi\•erc o di es– soro quel cho sinmo o di agire, por conto noslro, corno ossi, per conto loro, agirono quando contavano per Qualchecosa cd ebbero qualche cosa. di scrio da raro nella vita pubblica. Il curioso, il singolare, l'ipcrsingolaroò poi quell'accusa di non pensare che a.I vcnlro, venuta da un mondo cho può vantare lo pancio pill nitido o la cui lìlosofla ò tutta subordinata o.Iloesigenze <li cotesto ,,iscerc, del 1-csto essenziale. I ben 1msciuli, gli uomini cl'a{fari, che rimp1-o,·crano ai rappresentanti del mo,·imcnto operaio, agli st..mccionidel socialismo, di pensar troppo al pano da mangiare i non è ossa una farsa dolio più grazioso, Ma noi, come già. i uucu:c dei Paesi Bassi,siamo ben lioli di farci dell'ingiurio. un titolo d'onoro. E facciamo nostro volontieri lo pnrolo di Giacomo Lovi nella sua Verona del Popolo: - « Il ratto sta. cho ventre, testa. o cuore s ono tutt'uno o cho questo tutt'w,o Ol'uomo. La.• scia.te vuo1o il venire, o non solo ud1'0to i brontola• m onti di 1>1-oiesla di questo ro doi sobilla.tori, ma. a, 1 rcto ancora lo sciopero della tosta o del cuore. Giacchò la materia che testa o cuore adoperano (disintegrano) por il loro funzionamento - sentire o 1>onsaro- non ò allra cosa che uno. pnrto di quol vile pane, di quella. nbbictta mincstm, di quello turpi costolette e di tulli gli altri obbrobriosi intrugli che l'umano vcntrono, questo assiduo Ja.voratorc, ricetta cd elabora per trarne, ollrc che gli altri tessuti, quella stcss., sostanza ner– vosa, con cui l'uomo sento o Jlensa. > Scnonchò l'amico nostro Giacomo Levi, rispondendo o. un prcdicozr.o dol Secolo, in cui si avvertiYa giusta.– monto la 11cccs1itri di w1a maggiore istru;ionc dei la– voratori e nello stesso interesso dello classi più fortu– nato>, argutamonto soi,cgiungo,·a: e Ma ancora più giustamente può rilo,•arsi la necessità. di una mi(Jlio,·c istruzione dolio classi più fortunato; noll'intcrcsso proprio cd altrui. Gillcchò ò appunto hl istruzione (o meglio In farragine dei pregiudir.i tratli da fllosoflo tramontato) di questo classi Jlill fortunato, cho partorisco prediche cosl uggioso come quella che c'intratticnc. Ed uno dei cOmpiti più alti del radicalismo integralo (o noi diremmo a dirittura: del socialismo} è appunto quello di dobollaro questa psoudo-islruziono o di sostituirla con una nuova colturn, nella.quale domini so, 1 rano il concetto dcll'unitil della vita, onde discendei - cho non vi sono ventri, testo o cer,·olli funzionanti ciascuno per conto p1-oprio,ma un conscmo vitale con– sistente ncll'nrmonico loro funzionamento i - che non ,·i sono bisogni materiali baui da soggiogare cd aspi– razioni morali o montali 110/Jili cd elevate da svih11>parc, ma un complesso di e sigenze alimentari, sessuali e psichicho tutto degno d'uguo.lo rispetto o di equa sod– disfazione in tutti gli esseri umani.> · Noi abbiamo ))Or costumo (O l'esperienza che ci ha fn.tto prudenti) di o.bbottouarci ben bene il soprabito, a. guardia. doll'oriuolo o del porlarogli, quo.nto YOltoci imballiamo in lo.luno che fa. aperta o clamorosa. oston– to.ziono dello. propria illibata probità. Non ci ò mai cn– J>itato di non tlccorgorei che ci si sballava qualche ma• dorn.ilo bugin, ogni qualvoll:.\ il nosll'o interlocutore scntil'a il bisogno di condire lo suo dichiarazioni col p1:orcssarsi so11ratutto uomo leale o sincero, il quale sulla. lingua. non ha J>cli.Kon abbiamo mai creduto al pudore dello do.migelloche domando.no so 1>ossonoleg– gero il tal 1-omanzoo nssistoro alla t alo rappresenta- ziono senza a,·orno scandalo o elio sanno la casistica delle occasioni in cui debbono arrossire. E non Cacciamo dh•erso apprezzamento di coloro che fanno volontieri gli smarginssi dell'idealo e arrettano un superbo disprezzo poi pane quolidia.no: moderni cavalieri per lo pill della. iM'Ola rotonda, 1'Cduci(quando lo sono) di battaglio cho hanno poi sli:•uttt\to1>oi loro interessi agricoli, industriali o commerciali, su1>orstiti di tutto o di sè stessi o pri– gionic1·idel passuto. So1n-atut10dillldiamo di coslo1-o<1uo.ndo si 1n-ofessan socialisti od nncho dcmocmtici; porchè non si è socia– listi o non si llovrcbb'csscro democratici senza avere almeno inteso, cd ossorscno fatto sangue o midollo, questa fondamontnlo o Ol'mni trita od inconcussa. vo– rifa: cho ln. sola idonlitù. dei tempi nuovi, la sola che abbia ancora fltcoltì~di muovoro lo masso o ella moriti nuovi sac,·Hlcidi onorgio generoso, è la redenzione dollo 1>lcbi;o elio questa 11011 si ottiene por virtù di leggine o di agitazioni incoucludenti contro ,1ucsto o quel p1·in– cipio di c.liritlo scritto sulla carta; ma. soltanto collo sforzo autonomo o compatto dolio masso interessato, lottanti, senza dovinr.ioni, sul lorrcno economico. Lo quali non si dovono guidare o padl'oncggiaro, ma aiu– tare solto.nio, con disinteresso pcl'(etlo; perché ciò che non conquistano por rorza o por coscienza lor propriò'.l è perduto 11crosso o con\'crtesi in nuova delusione. Il fatto economico, baso o spina dorsale dei fatti e dolio formo politiche; l'emancipazione dei Ja,·01-atoripor opera degli stessi la,•oratorii senza questi duo assiomi, 010,•ati a. dogma. o n criterio costo.nto di aziono o di condotta, non esisto socialismo. non esisto neppur de– mocrazia: esisto il mercato dello ciarlo o la fiera dello "nnità. Un prolc1nriato, che abbia conquistato larga.– mento i suoi diritti nll'csistcnza, o che cli essi faccia. fulcro o punto di partenza por conquisto ulteriori, ecco il solo contenuto materialo possibile di una democrazia non oligarchica, democrazia di ratto o non di nome. Chi inverta quel J}rocosso,non intondondono o non \'Olen– dono intondc1·0 ìl ri~talocongegno, ò fuori della logica, ò fuori dolla sto1·ia, è fuori dclii\ Yila. Hiescirà. consi– gli ere com unnlc, magari deputato, ma avr-J.rinunciato all' idea.lo onde si ,•anta.campione, porchò avrà. rinunciato alla. rcalfa cho l'idealo J>rcpamo che no ò la conditiono cssonzialo. A malgrado del titolo imposto a questo notcrcllc, noi non 1>cnsiamoelio il movimento odierno socialista sia un mo,·imento filosofico, dominato, \'Ogliam dire, da cre– denze o da principt astr-atti. « In principio ora raziono>, dico Faust in Goethe; lo dottrine, elio i fllosofi ranno, non no son cho il rHlcsso, ossia la proiezione mentale; o questa si prolunga nei tempi por via di deduzionj, di Intuizioni e di generalizzazioni pili o mono ruacstrc– voli cd esatto o croa la sua 1>ropriametafisica, la quale ha poi da faro i conti col conb-ollo doll:l storia. L'aziono ora dunque in princiJ>ioo all'aziono si torna; essa apre, essa chiudo il circuito; ossa ò ciò elio ò, sostanza e criterio del tutto. La riYoluziono borghese si roco la sua 1>ropriameta– fisica, o fu l'economia politica o,con ossa, quoll'assiomo di principi o di massimo astratto cho lo cran necessario por giovarsi tlolln.fol'za do ! prolota1•ia to nascente o cho, a. trionfo ottonuto, ,·cnncro rinncgn.to noi ratti. La 1fro– luziono proletaria ha 1mro la sua fllosofta, o questa ò il socialismo dottrinale collo suo coordinazioni di ratti o colle suo 1>ro,•isioni.Ma.abbraccinndo nello suo rh·on– dicazioni l'umanità. tutta quanta, la riYoluziono prolo-
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