Critica Sociale - Anno I - n. 16 - 10 novembre 1891
CRITICA SOCIALE 251 citatesi sul suo cervello, e dalla. combinazione ed OJ>– posiziono di co1csto speciali "edule nascono i partili o lo scuoio, cho si contendono il camJ)O e cooperano, vinto o vincitrici, a un risultato finale. E questo, di so• lito, non à csattamonlo il desideralum, nb il pre,·cduto, di una scuola o di un partito distinto; ma piuttosto una somma. o una transazione dello vario cozza.oliener– gie, un quid mi:etmn compruilmn in cui entrano clo– mcnli tlivorsi o, in 1mrto, rorso in massima parto, non prosaputi. Di qui la giustillcaziono, larga o cordiale, di tutto questo scuoio di\•01-so, i cui errori, i cui difetti cd cc• cossi troveranno piena. assoluzione, quando esso fon– dendosi, intcg1'andosi a ,·iccntla., passeranno tutte as• siamo a vita miglioro, dnndo luogo all"organismo socialo nuovo o più 1>01·rotto, alla cui rormaziono hanno tutto ~~~~f c,a~J}:~· 8~o~~i\t~1i1i::t~\s~g,s~offuec!~~• ~l~~~t~~ ~~~~o~~l~c:l~:i~:; 1 b~r~r~ ~ ;ot~~mÌi 1 !tra~~f:.~ 0 :~o~:!: binazioni s~>echllidi ideo o di mo1odisocialisti:., dotato di fisionomm. tutta par1icolaro, afllni, non conrondibili, cogli altri imrtiti; o non gfa lo matrici stesse da cui, logicamente o storicnmcnte, scaturisco il sistema soci;i.. lista. nello vario suo rormo, ,·ariarncnto indagato o di· vinato dai teorici. st:t~, ~tcl~l~:~1/r~~~a!~m~g(II~( n ; 1 ~0 pd1i°f!li à;o~l~\~~ stanno accanto - nel pensiero del Gnocchi - al pro– blema doli:, protluzione o distribuzione delle ricchezze, connessi, senza. dubbio, ma separati. Separati non per solo artiRcio logico o per comodità. di discussione, la qualo ha 1rnr lo suo esigenzo; ma so1>arati per da,·,·oro o fln dallo radici, como so ciascuno potesse a,·cro dalle vario scuoio una soluzione sua pro_pria.cd indipendente. Domineranno il 1n-oble111a della ramaglia~ il concetto dclltl liberti\, il culto o l'inlm-csso dolla. maternifa, la logica dei migliori rapJlOrti cho si possano istiluirc rra duo esseri eho l'istinto doliti.specie o il bisogno della. mulua. assistenza. appaia nella ,·1tn. Il problema. polilico s:wJ. dominato da criteri di con,•cnicnzn., llalln maggioro o minoro probabilità. elio gli clementi socialisti si corrom• r,ano negli ambienti go,'ernalh•i, dalla giustizia o dal- ~~1\i~it~c~~,!~fo 1 ~) ~f.fi~ l~~-~~ng~~li~i~,r~:~\O p~~~rom~a~~ r:~~~~n::c~;d~ 0 i\> 0 ~:~:~ ~~af~ 1 :sg ~~1it;~~o: 1 ~el S~llio sg!.~: pr,o cammrno. Por noi, socialisti realisti. elio sentiamo un sacro or– rore del vago o doll"aprioristico, o abbiamo per lo idee un rispetto molto modcmto, por noi il socialismo si rt;~:i~t' ,~':!;~:.~odg~: 1 ~o~~~tt':3· Sl~~t ~~!~~t~h :\"~ rJt~~~ o dinamico, 1m fallo th, cui sorgono teorie ,·ario o di– vergenti, lo quali per altro non !-òaJ)rebbcro trovar che noi ratto stesso la 101-0giuslillcaziono o la. loro 11ictrn. di controllo. E s'intcnllo cho il falfo. in questo senso, non ò 1rnnto sinonimo dello 3lullt r11w, del ratto di ieri o lii quest'oggi; ma ò il fallo nelh.\ sua pilt lal"e,'3 o J>il1 mobile espressione, il fallo collo suo tendenze a. modi– ficarsi, ossia col suoi attributi latenti o collo suo leggi; in nitri termini il fallo Iuli.o i11tcro. Non già.- intendiamoci bono - che il Gnocchi non si preoccupi dolio s1ato di fatto o dello condizioni positivo tlcll"ovoluziono. Tra,,isorcbbo il nost1'0 apprezzamento chi ,•olesso in lui 1-av,•isaro uno di quegli utoJ)iSli, cho fiorirono (o non J)Olo\'ano cssero diversi) ncll'ct)oca inizialo o romantica del socialismo, cho roggia,·ano a loro arbitrio la sociotà dell'an·cniro secondo certe loro inluizioni più o mono gcni:lli o prcsumo,•ano di potere, a secondi\ di quei loro concetti o ,·isioni, piogaro o trasrormaro gli o,·onti. Al Gnocchi, cho ha studiato il socialismo nello vario suo rlLsio cho tanto contribuì a dare csistcnztL otl indi1'izzo ad un parlilo operaio italiano, al Gnocchi elio ò davvero uomo pratico o su. alla p1·1Llicn1>iego.1'!;ii ancho so lliscordi dai sogni che la monto vagheggia, nessun rimp1-o,•01-osarebbe più ingiusto o mono romlato. Lo suo previsioni, nonchè campato in nria e il'atlc ruori dnl capriccio delle suo fantasie, sono anzi ispirato dal ratalo andamento di ciù ch'egli si vedo dattorno; o, scblJcno inrormate a un corto generico ottimismo - cho ò il fondo, a cosl dire, della. sua filosofia dclii\ storia. - non )lerciò sono avventato o arbitrario, vnnno anzi circondalo dallo pili corrotlo riscr,•e. Egli ha la sapienza di coloro che molto coso sanno d'ignorare. ~la noi, quancrancho ci proponessimo di attenerci ad una. esposizione atTatto elementare dello condizioni pro– sonii dolio scuoio socialiste, non sapremmo rare astra– zione - come ra appunto il Gnocchi - dal punto di veduta 3lorico del socialismo. Non J>Orchò « tutto si discuto• JUUOV0l'emmo :, discutere noi J)Ul'0: ma peì'chè lo condizioni socitlli, coi 101-0mutamenti, impongono oggi quello dnto discussioni cd indagini. Non pcrchò Colins a.tibia pensalo, o Proudhon contraddetto, e Owon tentato tli atluaro, o Muu notomizzato. o Malon illu– slrato o riassunto, si pono oggi la queslione del collet– tivismo o del comu msmo, diuatorio od anarchico, in cospol.lo dello sin.lo borghoso; rna porchè il mondo lm ~:~~ tii o, 1 f1 ri~fg,~~l~tl~r~d~1l!'ì~~l!f Ìil~l, l ~~t~!~'\j~~l ~:apgl~~~i~ Non ò pol'chò un'idM di giustizi{\ sin subonlra.ta, ignoti\ b~~gff~!:ra;~~:;! ~n;i,~~'ii,'rst'~a 0 3! r!n~ 3 ~t i'1~~!~~;c~J!:~r, lo ·tato a democratizzarsi, la. 1>ropriotà.a trasrormarsi, o ai vincoli nntichi londono a sos1iluirscno dei nuo,•i, o idoli millennari 1'0vesci:msi gil, dai piedistalli, e cado la religione o muta J>rorondamento la.morale; e il vecchio uomo non si ritrovo. pili nell"uomo cho or sorge o cho guardo., como uno straniero, allo patrie d"un tempo. Mt, tulto ciò av,,iono unicamenlo pcrchò Colombo ha sco– perto lo Amoricho, Gultcmberg hL stnmpa, Walt ha in• ventato il vapore, Volta la pila., Arkwright la macchinf\. da filare il colono; J>crchè l'industria ha dovuto acc.'l– scrmaro eserciti d"operai, scioglier'O i rocolari, attrarTO a sò lo donno o i bambini, trasrormare ragricolturn. o via discorrendo, di3ciplù1a1·e i,1 lult'allro modo che lm tempo la -.;ila3ocialc: di qui mo1101>oli, JH-h'ilcgi, males– sel'i, resistenze. inquietudini, senti monta o bisogni nuo,·i o nu0\f0 dil'ozioni sciontificho, o nuovi atteggiamenti intollclluali, o un nuovo dirillo. Di qui un mondo nuovo cui pili non si adattano i coslumi, lo tradizioni, lo le– gislazioni del vecchio. Il nocciolo SJ)ezza. la scorza cho non basta pili a contenerlo. Anche lo quali coso non ò che il Gnocchi le ignori o no raccia un conto moschino, i\h, osso non sono, ci scmbm - almeno nel hwol·o di cui stiamo discorrendo - alla. bnso del suo pons\01·0.So rossoro, riempirebbero, volenlo o nolonto l'nu!ol'o, l'ambionlo dell'opera. sua; spriz1.o- 1·obbo1-o da ogni dovo, nello singolo lraltazioni, come il :ti~ ~'\~~ r:is ~ /~l~~i~1f~~~"<li~1~~ni 1 1~cf~f! 0 ~~ft~b~iit~~; pia.no, dislinguomlolo por lo soluzioni che dànno ai \"ari l~! ~\~1 1 ~ 1 i~nd~'I. J~r;~~1b?n~v~!~~~:~e~à 0 i~~:~:~1o) 1 !aillJ~: cialismo scicntineo alla cuspide. Lo altro scuoio o ton• ~g~1~ 0 ilt,~;~~!IJ~er~~:ni 1 ~Fu:: 1 ~,,ie1~; ~~~-~bbo~'O doa~t 1 ,~li essenziali o corlcccia, o bitorzoli. li suo solillOa.vrobbo una genel'all'icc ))recisa. E no and1-cbbo ancho sacrificato il suo sereno eclot• tismo. Quella scuola t1.vrcbbodecisamente il disopra. cho meglio rispondesse allo esigenze sciontificho, che meglio si ingranasse coi precedenti accertali o coi susseguenti probabili. E 111)11 soltanto s.11·obbo J)rercribile, sarebbe c.sclu3iva. Non si trat101'0bbo pili di giustiftC'arc l'anar– chismo perchù rt\ una comolla. nicchia, nell'ambiento socialista, a chi ù invaso da un amo1·0smodato di libertà o dalla passione dell'aziono immediata, o il comunismo J>Cl'Chè si concilia collo tomlenzo compassato dogli au• toritari, o i ptu·titi operai pe1'Chòvi son tle~li operai da accasoll:u'O, cho non sentonsi ancora socialisti inleri, o i ,,ari socialismi toorici pc1'Chònon tutti gli uomini, a questo mondo, sono 0J)cr:,i. i\fa si dovrebbe giudicare <1ual ò il concolto più es:,tto, il sistema. più pratico, I:~ :::Pr.!/~s~:lt:iu~~t!b~t\~ ~0~?1~oh~ J>!lì1~t!"~1 Es~~\~1~:11;~~ fuori del suo ulvoo centrale. Non si orrorobbo più a botanizzaro noi prati; si mar• cerobbo, tra duo filari, in un dirillo sentiero. Sarobbo meglio1 sa.robbo poggio1 E. pi3liato un ralso dirizzone, non sarolJbo tanto maggioro 11 pericolo di smarrire lo. mòta.1
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