Critica Sociale - Anno I - n. 14 - 30 settembre 1891
CRITICA SOCIALE 211 Ioga a quella dell'ordine del giorno ,-o~,to sullo stesso tema dal Congresso nazionale di )rilano e da noi riferito nel n. 12 di questo periodico. Quanto alle risoluzioni, generalmente concordi, dei due Congressi di Parigi, alle quali ò fatto ri– chiamo, e del1c quali fece pure suo punto di pa,... lenza l'imperatore Guglielmo nei famosi due rescritti del 4 febbraio 1800, ò noto che in esse principal– mente si reclamava: giornata legalo massima di otto ore por tutti i laxoratori; un giorno (o 36ore inintcr1'0tto) di riposo ogni settimana; abolizione del lavoro notturno per gli uomini, salvo casi di necessità speciali, e abolizione assoluta por le donne o i fanciulli; soppressione del la,·oro delle donne nello industrie più nocive al loro m·ganismo; divieto del lavoro dei fanciulli fino ai quattordici anni e limitazione dai quattordici ai diciotto; Jlrovvedi– menti per lo industrio insalubri o pericolose, cd ispezioni scrio e rigorose su tutte lo omcine, com– prese le officine domestiche, da e.seguirsi col mezzo di un numero sufficiente di ispettori, pagati dallo Stato e nominati, in tutto o almeno per la met.\, dagli operai. Il Congresso 1na,•xisla insisteva su11a necessit.:.\ di leggi e trattati intcrnazionalj, che assicurassero cotesto l'ivendicazioni, o di un'azione politica ed elettorale per conseguirli, cominciando dall'aderire alla progoUafa conferenza cli Berna, che fu poi as– sorbita. da que1la di Berlino; menb·e il Congresso JJOSSi/Jilista, i cui membri del resto erano più fidu– ciosi dei marxisti nell'emcacia delJ'azione 1•iformista del Comune e clel1oStato, aggiungC\·a per suo conto alcune altre rivendicazioni, come: limitazione dello oro supplomont..1.1·idi lavoro a non più di r1uattro e pagale il doppio; fissazione d'un salario minimo nello singole regioni in rapporto col costo dello sussistenze; opifici nazionali e comunali; rcsponsa– bilil;.\ dei padroni per gli infortuni; abolizione dei privilegi di fatto di cui gode il lavoro nelle pri– gioni (o piuttosto chi ve lo sfrutfa) a. danno del lavoro libero; divieto di impiegare operai stranieri a prezzo inferiore a quello fissalo dai sindacati locali; abrogazione delle leggi che inceppano l'or– ganizzaziono intornazionalo dei Ja,·oratori; educa– zione integralo, generale, tecnica e profcssionale,ecc. E in ambo i Congressi si votava il principio del sala1'iO eguale a lavoro eguale e del1a solidarietà dei duo sessi nella lotta economica. Il. Co,ilizioni, sclo1ieri, boycottnggio, ecc. Organizzazione internazionale. Essendosi riuniti por la discussione il secondo e il decimo punto dell'ordine del giorno del Congresso, si pervenne, dopo YiYa discussione, al seguente de– liberato, che adotta l'islitulo dei seo,·ela>'I ciel ta– V01'0 per lo scambio di informazioni o d'aiuti fra le classi lavoratrici cl elle varie nazioni, senza però addivenire ad un ufllcio internazionale centrale, munito cli facoltà cliretli,·e. Anche questa risoluzione concorda, nelle somme B o linee, coll'analogo ordine ciel giorno del Congresso di Milano; e anch'essa fu acclamata all'unanimità. Considerando: Che, nello circostanze economiche attuali, e in seguito agli sforzi delle classi dominanti per diminuire sempro pili i diritti politici e a.ggr·.1\'aro le condizioni econo– miche della. classe operaia, gli scioperi e il boycolta.ggio sono un'arme indispensabile ai la.vorato1•i, sia per re– spingere gli attacchi dei loro a.v,·ersari, tendenti a peg• giorarne la condizione economica e JlOlitica, sia per mi• gliora.re la propria situazione politica e sociale, in quanto ciò nella società. a.lttrnlo è possibile; Considerando, inoltro, che gli scioperi o il boycolta.ggio sono armi a doppio taglio che, adopera.te fuor cli pro– posito, ponno riescire più nocive che utili agli interessi della. classe operaia.; Il Congresso raccomanda a.ilavora.tori di ben rif1ettero o di esaminare bene le circostanze nelle quali debbono usare di coteste armi e il modo col ,1uale servirsene. li Congresso considera sopra.lutto come assolutamente neces aria l'organizzazione corporativa della classe operaia., a.ftlnchè, colla. massa. e colle risorse di cui i lavoratori dispongono, possano ingaggia.re la lotta con cm1.ezza. di vittoria. Per conseguenza., Il Congresso raccomanda a tutti i lavoratori di so• stenere con tutta. la. loro energia lo organizzazioni cor– porativo; o protesta contro ogni lenla.ti\ 'o elcigoverni o dei padroni di inceppa.re , in quaJsiasi modo, il diritto di coalizione dei la.\'ora.lori. Per garantire questo diritto, il Congresso rcchuna. l'abrogazione cli tutte le leggi che diretta.mento o incli– rettamcnto gli portano offesa, o proclama essero dO\'Cl'e dei lavora.lori proseguiro con ogni sforzo questo scopo. E poichè, per quanto ·essa sia desidera.bilo, una orga• nizzaziono centralo dolio forze opera.io internazionali urta. pel momento in diNlcoltà. lo Jlill svarialo; li Congresso, deciso a fornire alla solidarietà. operaia. dei vari paesi un mozzo comuno di m,u1ircslarsi, racco– m:rnda., clo\'unquo la. cosa. sia. f,.1.Uil,ilo,la. costituzione nazionale in ogni paeso cli un seu1·eta1'iato del la1;01·0, atllnchè, a.Ilo scoppiaro in da.te località. d'un conflillo fra. il capitalo e il la.voro, i Ja,•oralori dolio di\'erso na– zionalità. possano esserne avvertiti o messi in gradO di pro\'vedere. lii. .Militarismo. i~ su questo punto, com'è noto, che scoppiò vh·o e veramente grandioso il dissidio, fra il Liebk.nccht o l'olandese Domola 1 iouwon.huis, la cui mozione, dopo aver premesso cho « nessun Governo, in caso di guerm, potrebbe ·invocare come scusa. di essere stato provocato, imperocchò la guerra ò il risultato della volontà int.ernaziona1c del C..'lilitalismo i., cosi concludeva: « Il Congresso dichiara che i socialisti di t.uW i paesi risponderanno alla p1--oclamazioncdi guerra con un appello al popolo per pt--oclamaro lo scio– pe1'0 generale. » Quest..'l.proposta di un appello per lo sciopo1'0 generalo - industriale e militare - venno dalla maggioranr,a dei cong1·essisti riconosciuta pericolosa quanto, per ora, ineffiC<'lCe, o pertanto retorica cd
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