Critica Sociale - Anno I - n. 14 - 30 settembre 1891

CRITICA SOCIALE 219 luzione » non avrebbero senso, se gli antichi egiziani avessero potuto incominciare con mm, libera ass"cia– zione. Ma so ò così, a.gli antichi egiziani non rimaneva. cho una via - il dispotismo, o quindi non si può dire, corno ~letschnikofT, che e lo condizioni geografiche della vallata del Nilo non im1>onovanopunto sin do.Iprin– cipio a.i suoi abitatori il dispotismo», ma e consigliavano loro soltanto di essere solidali. > Ripetiamo cho Molschnikotr con tali obiezioni clan– noggia i suoi propri risultati sciontiflci; ma la predii~ ziono 1>cr l' e anarchia.•• cho glie lo suggerisco, gli fu dannosa anche per un a.Uro verso. Essa gli impedl l'applicazione cocronto nel suo libro del concetto materialistico della storia. L..'\ dottrina anarchica è oltremodo idealistica. Gli anarchici parlano molto della libort:\, dei diritti dell'individuo umano, del danno di qualsiasi dominazione, ccc., ma non prendono mai in considerazione lo condizioni obiolth•e dello svi– luppo dell"uma.nità, co1Hlizioni cho non solo sono crealo all'infuori della volontà dell'uomo, macho determinano al contrario, con la loro influenza, l'indirizzo della sua vo– lontà. e delle suo azioni. Il còmpito dell'attualo materia– lismo, nella su:~applicaziono alla scienza. sociale, consiste precisamente nel mostrare, come lo sviluppo dell'uma· nità. procedo sotto rinfluen1.1~delle condizioni obiolti,•e della sua esistenza, indipondentemento dalla sua vo– lont..\. In altri termini: l'odierno materialismo sta in aperta contraddizione collo spirito della dottrina anar– chistica. Un uomo, elio simpatizzi anche solo parziaJmonto con l'anarchismo, e che per 1>ocoprenda sul scrio questa dottrina_ si lascoi.\ tat,•olla trascinare in,•olontariamonte ad interprotazioni idealistiche della storia, anche so noi concetti fondamentali egli sia un convinto malorialìst.~. Così lo tesi t>rincipali della fllosofla della storia di Molschnikotr sono atratto materialistiche; ma scendendo ai J>articolari egli si smarrisce, non di rado, nell'idea– lismo. Non vi ò quasi capitolo ciel suo libro che non cc no otrra qualche esempio. Nel capitolo e L'Indo ed il Gange » egli dice elio allo Indio spettò un còmpito a.tratto peculiare nella. storia dell'umanità., o che e la storia del diritlo incominciò con la istituzione ribello dolio ca.sto» (pag. 281). Egli attribuisco allo ca.sto una cosi grnndo importanza, perchò esse, secondo lui, impone\•ano certi limiti al potero regio, che negli altri cenlri delle e civiltà. flu,•iali » ern. illimitato. e Nell'antichità non fu possibile cho allo Indie cli ofl'ol– tuaro tale un ordino sociale, cho si regolasse col suo proprio mcecanismo interno, indipendontemento dalla coercizione di qualsiasi potero personale o arbitrario. Per risolvere questo problema della storia mondiale, l'India esagerò fino all'assurdo, fino al mostruoso, quello ditrercnzo di classe cho si trovano dappertutto » Tutto ciò ha colore tanto più idealistico, in quanto cho a noi non ò neppur dato vedere come vera.monto lo casto indiano siano nato o in qua.lo relaziono ponga l'autoro il loro nascere con lo proprietà dell'ambiento geografico. Distinti in\·ostigalori dubitano forte perfino dell'esistenza di questo casto, nel senso in cui Mel– schnikoft lo immaginò. li. S. Maino, di cui niuno contesterà. la competenza, dico a.questo proposito: e Mi è nota l'opinione molloditrusa, secondo la. quale, la società. indiana sarebbe, per cosi dire, divisa. in molti strati orizzontali, ognuno dei quali forma una casfa speciale. È questo nssolulamento un errore. t molto dubbio, so i fatti abbiano mai corri- sposto alla teoria braminica delle casto, disposto runa sopra. l'altra .... ò anzi probabilissimo, cho a cotesta teoria si sia dato nei tempi recenti maggior 1wso che in qual– siasi epoca più antica. In 1-oaltà.non esiste nello Indio che una casta sola - quella dei sacerdoti - che in un certo sonso, mollo ristretto, ò ritenuta la casta su1>0• rioro .... Casta non ò che l(l.denominazione di un mestiere o di una data qualsiasi occupazione. » (Le conumitii 1·1t– ,,.ali clcll'orie,atc e deU'occiclente.} Koi non discuteremo so Maino abbia. ragione, como noi crediamo. Ma in ogni caso Motschnikoff, prima cli parlare del Jmrticolare còmpilo storico dell'India, avrebbe dovuto dimostrar falsa l'opinione di ).faine. Il nostro au– t.oro trascurò lo esigenze della critica, nell'interesse cli un 1>roconcello idealistico, cho non concorda a.tratto con lo tosi ca.pilali della sua teoria storica. Prima di procedere a mostrare altro simili do,·iazioni nell'idealismo, siaci concesso di accennare, che in ge– neralo, nelro1>01-ada noi discussa, il geografo ltlscia. ben poco campo allo storico. Ciò proviene forse d:L elio l'autore non obbo il tempo di elaborare la sua opera in modo da porno in giusto rappo11.o i singoli clementi. Comunque sia, questo dirotto nol libro ò mollo sensibile. Lo peculiarità. geografiche dei paesi, do,·o le e Ci\'ilfa fluviali» si svolsero, sono descritto cosi minutamente cho nulla rimano a desiderare. Ma non a1>pcnasi fratti del cat-allero doi rapporti sociali che esso generarono, dell'ovoluziono intima dcll'orllinamento SOChllO nato sulle rivo doi fiumi, l'autore sfuggo l'argomontaziono cd ab– brevia il discorso. Avviene quindi cho h~ sua dottrina. sotrro, diremmo quasi, di una. specie di •clicmafi•mo geog1·afie0. Ci si osser,•erà., od è \·erissimo, che finora la scienza moderna non offro cho un ll'oppo scarso ma– terialo ad uno studio profondo del carattere o dello sviluppo dei rap1>0rti sociali nell'antico Oriente. Ma, appunto, tutto il materialo cho possediamo dovo,•a. perciò utilizzarsi; cd ò ciò cho Metschnikotr •non ha ratto. · Sobbeno quindi anche il suo libro ponga. fuor di dubbio che l'ambiento geografico opero sugli uomini, principalmente 1>e1·mez.:o dei ,·apporti economici che 11a.sco110 sollo la sua influen:a, nondimeno, questi 1•ap– porti sono pochissimo chiariti dall'autore. Se egli li avesse maggiormente considerati, vi avrebbe forse tro– vato la. soluziono di quei fenomeni, che dorntte spie– gare semplicemcnto como e esaurimento » di un dato popolo storico, como menomazione del suo e succo vi– tale», ecc. La necessità. di un passaggio dell'umanità. dall'uno a.U'allro periodo di civiltà., sarebbe apparsa. più chiara. e sarobboro apparso più chiaro o più intelligi– bili lo camltoristicho doi diversi periodi o l'origino loro. Quando Metschnikotr, ad esempio, volevo. discor1•ero dello qualità. speciali dello civiltà. mediterranee, egli a.vrobbo d O\·ulo a lmeno accennare come cotesto ,1ualifa siano nato cla.ll' ambicnle geografico, a1'Chc cot me:;o della. economia. Invece rimano oscuro J>erchò questo, com'egli lo chiama, civilti\ siano state oligarchicho, ossia. perchò si fondassero sulla. schiavitù. Inoltre, doveva pil'1 minutamente chiarirsi perchò od in quale misura l'autore assomiglia la vita dell'Euro1n~ continentale nel Medio Evo a. quella. delle repubbliche fenicia., cartaginese, ateniese cd altrettali. li fatto cho in quoste come in quella. lo masse erano soggiogalo, non basta corto a giustificare il paragono. Oltro a. ciò, la soggiogaziono delle masso nelle civiltà dei mari mo-

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