Critica Sociale - Anno I - n. 14 - 30 settembre 1891
218 CRITICA SOCIALE questo eccezionalissimo sconto dol UO per cento, prove• dcndo che molti fra essi ci richiederanno J>Cr sè o per gli amici cscmplarj a decine. Ncssun..1,forma di contributo ad una. causa santa t>otca parerci migliore di quella che unisco il soccorso al buon mercato cd alla 1>ropaganda. Scrivere, coll'importo, alla Di1'c;;io11e (Portici Gal– leria, 23). LACIVILTÀ E I GRANDI FIUMI STORICI Il. Noi rapporto politico sociale lo antiche civiltà. dei fiumi sono caratterizzato, corno gU1, dicemmo, dal pro– do1ninio di grandi dispotismi; nel periodo della civiltà. dei n mri m cditctTanci, in cui il nostro autore 1>0110 anche lt1.ci, ,iltà.dell'Europa medioevale, entra nel mondo un JJl'incipio nuovo. I.a fol'ma predominante è la repub– blica fcdc1·:.\tiva, che si fonda, però sulla schia\'itù cd ò quimli scm1>1'0più o meno oligarchica (pag. 4--&...a:;). f'i– nalmente 1·u1timoJ>eriodo dcli' incivilimento, il periodo oceanico, ò ostile nel suo indirizzo tanto al dispotismo quanto all"oligarchia; esso ha la tendenza a realizzaro i llritti umani proclamati dalla grande ri,,oluziono, a distruggere la dominazione di una classe sull'altra, e e ad allual'e i principi dcli:~ lii)c1·tà, dell'eguaglian.w o doli::~ fi·alellan;a (pag. 51-5'2.) Dato <1uindi lo condi1.ioni naturali dell'esistenza. del– l'uma_niti:1., furono necessari J>Or la sua ernluziono tanto il dispotismo, quanto ladivisionedella. sociela. in classi, la soggezione di una classe all'altro, o molti altri lati oscuri della civilli,. Ma gli effetti stessi di cotesta evo– luzione conducono b'l"J.data1ncntoalla negazione di quei lati oscuri, o gfa il tcm1>0 non ò lonluno, in cui avrà. principio un nuovo periodo di rapporti sociali 11illli– beri o più ragionevoli. A <1ueslo risulta.lo giungo il Mctschnikolf e in ciò naturalmente noi ca.diamo con lui pcrrcttamenle d·ac– cordo. Ci sembra. solo, cho talvolta. l'autore non si esprima molto esaltamento. Alla fino del Jll'imocapitolo dol suo libro egli afferma tra l'altro: e il progresso so– ciologico sta in ragiono inversa della coercizione e della. violcu;ct, e in ragione diretta dclrasscnza di qualsiasi limitazione alla volo11tà, ossia della. lif.H!1•là o dell'ana,•– chia • (pag. 28). Secondo lui, ciò ru gii\. provato da Proudhon. Ma a cotesto proposito noi non siamo punto d'accordo col– l'autore. In primo luogo, lu. tesi dtL lui sostenuta ò conl'ut:Lla dal contenuto del suo stesso libro. So si 1>a– ragonano lo istituzioni sociali, che si son formato 1101 J)Oriododello e ci\'iltà. fluviali•, con quello dello società. umano primitive, si vedo cho la e coercizione• e la e \'iolenza •• nelle prime, rappresentano una parte molto più grande che nelle secondo. Ma. si potr·J. dire perciò che, nel senso del e v1Y>f11•csso sociolO{Jico • lo ci,•iltà. fluviali fossero inferiori allo società primitirn1 Si può scntiro maggioro simpatia 1>or la liber.:, vita dei sci• ,•aggi, che per un dispotismo civilizzato i ma perchò attribuire alla parola JWOf/l'Csso un senso così ttrbilrario o paradossale, cho pcrmelt::~ di ritenere più progrediti l popoli <1uasistazionarì nello stato <lina.tum, di <1uelli cho già. hanno percorso un lungo cammino nella. sloria1 In genc,-alo noi erodiamo cho lo formolo a.stralto nella scienza sociale sono sempro dannoso. Oià.in conseguenza. della loro astrattezza. esso sono sempre unila.ler:di, o non abbracciano mai il l'ieco contenuto della vita renio B1olloteca Gino B an e della storia.. Classiftearo lo diverso società. secondo l'altezza do! loro e progresso•, o llesumere questo eia un l:1.tosolo dei loro rapporti, ò oggimai altrettanto el'roneo, <1uanlo il classiflcare por esempio lo s11ccie,lo ,•ariotà.o lo fa.migliodello pianto <lainumero <loglistami, o lo razzo umane dal taglio dei capelli: siffatto 1n·oco– dimcnto ò gravido di errori e di contraddizioni innu• mcrovoli. Nelle società J)l'imilive e·cra più liberti-1.che nei dispotismi orientali; mo questi ultimi erano molto più in su nel progresso, perchò in essi i popoli esercitavano sulla. natura un dominio ben maggiore che non i liberi selvaggi. E non si può parlare di un progresso degli 1tomini, senza ·considerare il gr._ulo del lor'O dominio sulla 11atw·a. La l'acoltà di conquistarsi cotesto dominio è certo la pili importante carattcl'istici1. che distingua l'uomo dal bruto. So l'uomo non la ))Ossodesse, o so la misura. del suo dominio sulla natura. non mutasse in– ccssa.nlcmcnle 1>creffetto di condizioni favorevoli, non \'Ì sarebbero storia nè 1wogresso umano, quale cho sia il senso che attribuir si ,,oglia a questa parola. Ancora: 1>crnoi, come già dicemmo. non ,,·11a dubbio che l'umanità. è diretta dalla. storia alla libertà. o al• l'eguaglianza. Ma. la storia conduco l'umanità. all'anar– chia 'f Si può afTcrma1'0da\'\'ero che la. o,·oluziono so– ciale proceda. nel senso indicalo da. Prou<lhon 'f Assolu– tamente no. I.' e anarchia.• cli Proudhon ò cosi impregnata. dello spirito dcll'indi\'idualismo piccolo borghese, che se ve– ramente l'umanità. dovesse un giorno essere penetrata. dallo ideo di Proudhon, sal'obbe per sempre impossibile una. organizzazione metodica della produzione sociale su qualsi:lSi baso, e meno di lutto sullo basi della li– be11.à. o dell'eguaglianza. Naturalmente nelle formo sociali, cui ora. manifesta• mento si ,wvicina. l'umanifa civilizzata, non può ossor,•i posto nò 1>eldispotismo, nò 11er la dominazione politica. di una classe sull'altra., e neanche poi J'Ogimodomocra• tico solo in apparenza, cho ora in alcuni paesi servo da sostegno alla. dominazione economica della. borghesia. sul proletariato. Ma.la società non conser,•ori\ il dominio sullo suo pl'OJ>rie forzo JH'OduUl,•o,Non conserveri, essa. il dominio sulla o,yani:;.:a.:iouc di codeste rorzel Certo che s1, pcrciocchò la. rinunzia della società. a. cotesto dominio cqui\•arrebbo al suicidio. In <1ucsto caso la società. non sal'l.\ anarchica, poichò anarchia. signitlca. completa. assenza di qualsiasi dominazione, o lascia un campo illimitato non ali,, libertà., che non saprebbe ima,. ginar si sen za m·ganizzazionc, ma nll'n1·bitrio dei singoli, dal qua.lo qua.lunquo organizzaziono ò resa impos– sibile. Noteremo in generalo, cho lo argomentazioni di L. I. MotschnikofT sull'anarchia. guastarono assai il suo lib1'0 ponendo ostacolo ad uno sviluppo sistematico dei pcn• sieri affatto giusti e fceondi che esso contiene. Talvolta. egli sembra esitare innanzi allo sue conchiu• sioni, cho stanno in dirotta antitesi coi concetti anar– chici, o tenta. allora d'indebolirlo con diverso obiezioni, che contraddicono alla sua.dottrina. Eccone un esempio: dimostrato molto chiaramente, cho la procluzione, nel– l'antico .Egitlo,non si poteva altrimenti organizzare che con l'aiuto <lei1>0tcrodispotico, egli si credo in obbligo di mitigo.1 1 0 il senso dolio suo parole, richiamandosi ad Elisco Hcclus, secondo il quale, lo condizioni geogra– flcho della. vallata del Nilo la.scial'ano ai suoi abitatori la. scolta. ll".i. il dispotismo o l'associaziono che riJ>OS.'\ sull'eguaglianza di lutti (pag. 220). Qui il nostro aulo1'0 ossel'\'a. che senza dubbio lo parole e progresso cd over
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