Critica Sociale - Anno I - n. 12 - 20 agosto 1891

CRITICA S~CIA LE scn1.a la (m·;a, ,,ualo la (017.a 8Qn7J\ il dil"illo - ~~~1~ 1 ii~t~it,?ug:~~~wj~ 1 :~0 Ì '::; jtg,,j!~'i!~~~·~\e~~ litico coll'idcalbmo giuridico; nè noi pensiamo che, :~!1~•-n p ~;~t~,:1~~;J1 ~Ì: T ~~~1~\~~1!m1~~1:~!,j: l'umaniti\ si concreti :\J)J>trnto in rotcsta lotta e in l'O~la continua integr:u:ione. ~fa allora la tesi del « diritto del pili foi-te >, nel <;j,ensoche il C'imb.lli a ,·otto ~cinbra attribuir·le. di giu~tiflc.11-e l::i posi- èi~Ì~at'~;1~11:~~-ctt1~11f ,! 1::~'. 0 ;~~ 1 li;il ~~ r~ .. ~ che, trionfa e ne1>1>u1'C che docrcl>bc trionfare: o che hu qualchogu:u"C11tigia fii h'ionrarc in a,·,·c.nirc; ma !!ClllJ)liccmcutc la fol'1.a (Jfusla. I:, fo1? .. 1 fJitwi– tlica, in rilll'O Jl.ll'OIO il ((/ritto. Il quale IICSSUIIO - o neppure il signor Cilnbali a quel che ~eri\·e. a tale pl'OJ)Osito, egli stesso - s'ù 1nai ~og11ato di figurar• :-iclo como qualcosa di mC'1-nmonto astratto. cli di• \olio dallo 011crgioo dallo lottnnli rea lit:\ della ,·ita. Es.so ò i11 sosta111.a una fo1·z1\ tho s'impone ai pii1, lii riflò o di 1·aflò.o cho si fo 1 buono o mal grado. b'<ln01't1l1nento 1·iton~o1-e, 11011 gih come acci<lenlc, ma come ,wrma. ahneno J:M!I' un pcri<Xlo sto1·ico tloto1·mi11ato, in una data cn ilt:\. ro1~:·:1~1 1~fa~!~1~1 1 ~!iK 1~ 1 ~~\e~~i:!~~:~ ~r~ e si arricchi.5CC a suo danno. - Vui intcr,·cngono lo Stnto o il signor Cimbalio dicono al neo capita– li.sta <1ualiflcato c1·iminalc: alto là! la ,·oslra for.:.a e,~.1 ill{llt1:tla: la l'lt{J{u·llà del ,-oslro trombone o del v(k,fro stocco ci-a tucgllllnui: il ,·ostro Cll"f/uislo ru uu·tn<lebila t,sw-pa:.ione. Oated la vostra ,·ita. o al mono la ,·<k)fra lilJcrtà. 1>e1'Chè In vosfra speciale teoria del diritto del J>iù forte sulla stmda maestra ~:f~;u; ~~~ti f r ~rii''! cte~t'l cN'~~1f::c11~o~t!f!~~i~~1~ ~ll'adc 1.ei nego1.ì loro. J..a com•h·cn1.a è a ,1uosto J)atlo. La borghesia lii una nazione e, ro' suoi forzic1·ie coi :-uoi e:,crciti, più forte della borghe5ia della na• ,dono e "Orella ». Poiché « lo g{'mrchie non sono al'bitralio ». poichl' ognuno do\'O a,·01'0 nella 54>, cietà « il 1:,o,;to che 1-nf{ionornlmento si merita», la :f,•~:òe::~t~f' /g.';t,.~lir: ; 1 l-~ J~ii~o~fc'f'~~~n'~ra~~ B11aalln 1·agio110 lici pootn di ~lu~ello, ò ,.-,amlata 111 1:\ co11 quella s01·ta di ~pinloni cho ~i chiamano mit1·aglio o to1·pcdini. Qui lo ~lato non intm·,•iono contro la bo1·ghe-:io. dello cui ,•i~coro ò figlio; so no fa :uu:i C'--SO medesimo il :-i('ario. La g1-:L.~ziono ò e legalo». Tu tta.vin il signo1·Cimh.1li potrà - in moltissimi ca.si. ~ 11011 ~empi-o- it comegiuri1ta {' c.-omo uomo» faro nel suo b1-:wo ::iJJet.luUr,·t lo ~uo brarn rL;;;c.rrn in nome del ~uo bravo diritto .... di chi T- to! del pili de bole! ~In < 1lrnni.lo, < .-ogli :,ll-umC'nti apeunto che lo Stato pone in sua ma no. la cl:L,,o capitalista - la più armnta - dico alla gran maggiomn1.a dello genti: • lavom pc,• mo 11 oro o p,-endi il prodotto di O; il rcstan10 lo prendo io, stando in 1>anciollc. quta nomfoo1· Eeo: tu dammi buona pa1·tc di te, dclln tua \'iL-t., del tuo sangue, J>CI' rarne dei guardiani ~alar-iati di OOllosta mia industria inge- f~\':~1~0 d( ~'r 1 1 1 cTt'1 1 ;i~1\a~,1~n!i~1~~~:n~1~ :! dotto o inacerbito 1'ingombro dei magazzini, la mise1·ia, le c1isi. tu to n'ande1'3i mndagin e senL'l J).'lno1>0i campi o pci ma1i od io ti ammonirò, ti arrosterò poi tuo ,·agabondaggio che li renderà so– spetta di c,·imini conh'O le p1-op1·iot.1\ o lo persone» - quando la classe capitali.sta fa questo bel ragio– namento, o ctucl ch'è pesgio lo motte in pratica, e lo Staio lo ripete o lo tiene il sacco - allora il •b 1 G nrco ~fnu~!' f,~~:: 1 à·i «p~1:tt:i.1;11 ~i~: u~~Ì~~ rarchia sodalo non e arbiimria; ciascuno ha nella ;~~1 0 il J:;ltio ~:~r ;a~ion~;;,~?l~1;t~ç;.~i,\:~~:;~a.a- ~ dorsi. d'agoq,to, la rrcscur-a; il posto d<'gli altri è ~ 1 ~1 ~~~~}h"ò ;~,~u~t:;~c~•i 1 fì~ 11 cl~~~~- sf' t.'.d~z:: for1.a lcgittim:1di ognuno: cho ,·olcto di pii, • I~ ~iltimo • dcll":\rricd1iro <.'01 su,lo1-odC1,;li alti-i? Tutto il n~h'O ordino sociale gira su c1uesto perno; fuori di Il non ,,·o 1>ii1 com•h•en1..'\ possibile per noi. \'o,.. resto clun((uo che anche noi. romo 1wetendono • i "OCialbti ~nltati, ,·crgini di o~ni roltura giuridica•· in~J!~\~--i~ro~~~i ,: 1 :\:~~~i ftft':l 1:,1~l~-e~~"1!,~ tiva « 1u1.,·icclla• calcr'Obbcro tosto i11 rontlo al mare. sullo areno inrccondo. O gonflatol'i di \'Cschichotte egualitario> o « rocialisli o comuni1'ti >,o mc.1;tatori lh « funosli od inconsulti orlii sociali>, o e font.1sio palingoncsincho, o tono1·cllo di « nstt'fltli umani- i~:.t; c1!r 0 1~J:~::~q;l~lt~~!~o ( ::: 1 t,~i~:• ~:~lJ)Jì~.lO non ha osso. ma rarom pero il dosso; \'Oie insultate. dato una J>,.1tento d"impotcn1.a alla gloriosa demo– crazia. alla llcmocrazia h-ionfanto ». Si può egli dare ma!?R'iOl'C iniqult.t\ ed irrh•o1-e111 .. 'l 1>egJ;\'io1-oT Non ci si accusi di cucir ossicmo rra~i staccate per fili' dil'o al si:;tnor Cimbali troppo pili di quel che ~~i~ 11 e:;.~ h ~!~rtto~l>f t:;l'IO ~b110 cl! 0 co~e n:~'! o corno giul'ista » J>CI' h'O,•a1-o, quando Yoglia p1,r seguire la polomicn, delle scappatoie, anello - s"in– tcndo bono - :,1Qn1.a pii1 tirar n mano il suo libi-o, ~~~t '\~~• J~,~~ :;~~! 0 ~t~ (~:~1!~!~ c1 f ' 11 :.0~~:~~i 0 3i ~~1~e1!{;t~i~~t;~ l~~b~: 1 ~:!r1n i% 1 ,~~n;:r;:t:1~ri~ di mularo l a legR "C.nelle quali s'è appreslnto il l'ifugio. F.gli tra.lt: t di\ p.1rsuo e questa nostra sant:l j:(uerra. d'inchiO!slJ'O » o non animato, lo arnmottinmo, da altro nl'dore che di polemista, n'l conOS<'eo no pratica tutte lo imboscato o tutti i nascondigli. E domani polr:'t ancora accuS.1rci d':wcr « Rfondato porto npcrto >, mcnh'c., a dir ~·ero. lo suo J'IOrto sono tutto mezzo a1:ie1·to m01.1.o chiuso. Nella 1>0lomica, pii1 che ovunqu e, fl {aut qu'tmc 7)01·te solt mwcrle ou { èn11.ée. socouclo l'adagio ~~~1 1 :.~ 0 :;t~~ll~~ ~Lt11Jrd~~n~:1~cl:t~ ,: 1 ~tl c~l t: ~~:~\ 0 u<!~l:1~aCC:1't~~ig!ic d~h~~~~t~ 1~ 1 e~,:~~tli 0 /: sig1101· C'imb.1li - sul terreno pmlico o dato che deb– bano corulurro a qualcho cosa - non porla.no allo ~~u,~~;~ ~0 1 ~r~~r;,'~ 0 ~ft.~1~foa~; 1 ~itc~~o °1~ bole1.zo o incgua.i:clian1.oin natura che lo St.'lto ne può nò de"e togliere o che, c,itro t.·crll Umili, i rnnt.,ggi della ,·ila sociale dovono J>1'0J'I01"1.:ionarsi al contributo cli utilità sociale che ciascuno può dare o che offi'O rcalmenlo - che insomma nè la società :I~c~~ld!f~lt:~o~ ~1:~ 0 ~n~!~~~'ll~ r~nt~~ 1 1 ~j~ s.1rcbbo il caso scmpliccmcnto di domandargli: ma a chi lo contato T Mal.i:crado lo dichiarazioni generiche di cui il Cim– bali si />it1ce, che non fanno da11no a nessuno. e mcrcè o c1unli egli riesce. sulla rartn. Il J>Crsuadersi di e conriharo » J'inconcilinbile. o. corno SCl'i\'Oegli medesimo e,'lQ1'0 il modesto :,uo :K'Ol)O, a e lutto S(tlcw·c », il CCllh'O del suo pc.n~icro lo si l':lV\'ÌSa ~:~!~tl!:ldl:~f;~o d~'y!~~l~/:![i~ 'op~i'i 1 a.!!1~!-cf'J~ diritto do11"01>0mio è assurdo: tutti o duo questi di– ritti sono s:1crie 1>01'Ciò n poronno meriggio>.

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