Critica Sociale - Anno I - n. 8 - 31 maggio 1891
CRITICA SOCIALE 121 della giustizia oconomica. piò. di quello cho abbia ra.tlo per Il lrionro della verità &eientlftca e della libertà ~ litica. tutto compiutamente C!lranoo o.Ila. sua. morale. Oh che cos'è dunque, si dirà., questo e socialismo cri– stiano cho vigorcggia t....., - Una nuo,·a eresia cito, quo.odorosseben dieh\n.ratn.,non tarderebbe & essere, oomo tale, sconfessata. dalla ChicM o più o meno aper– tamente combattuta seeondo lo esigenze dei tempi, che non son pili quelli di lnnoccnio 111,mllson però sempre quelli di Leone X.lii, il qualo, come s'ò visto nella quo– ti.ione essenzialmente sociale dolr Irlanda contro r In• ghlllerm, ha prcrcrito dar ragiono agli spoglia.tori pro– testanti, o.nzicht\ a.I poveri cattolici: e Beati i potlCn·, ~rchJ di loro è il rtf/M d•'cicli >, o d'<ra. parto: e F,1toU11,IJ<lili pneceptoritnu r,e1trU, etia1114i d sculi,. ,. M& puro, si replica., Il papa. oggi fa anch·csso del so– cialismo, o molti sono quolll cho molto si ripromettono dalll\ sua prossimo. Enciclica.... (') t:bbono, il socialismo del papn. non sarà. diverso do.quello doll'imJ)oratoro: una sompllco l1)ocrisia intenta o. prolungn.r'O I giorni, orma.i scrio.monto minacciati, del trono o dell'altaro. Ma per carità non Illudiamoci e torniamolo o. ripetere: il So– cialismo non può ,·cniro dal Cristianesimo perehè non è niente affatto contenuto nella sua morale, cd io credo tanto poco all:i sua. potcnzì&lità. ovoluti,·a.. che credo in,·oco che, so per avventura questa. religione non rosso riuscita a trionra.re e ad org11niu.arsi come Chiesa uni– YCU'1&lo, il nostro grande problema, già. chiara.mente contenuto noi principi di giustizia. dello stoicismo, che gli uomini proclama.va 1'1-&tolli, non pcreht\ tigli d"uno stosso padro, ma porehà dotati d'una medesima ragiono, font.e no.turalo dei medesimi diritti, Il nostro grondo problomn. a.vrobbo fatto dicci socoli prima - por opera degli intelletti non inceppati dal dogmi - il cammino che appena oggi ha faUo por a.nlcinarsl alla sua so– luzione. Non illudiamoci: so il Cristianesimo a,·osso a,·uto in sò medesimo la \'lrtò. di salvare il mon do, non cc l'nrebbo lasciato gul\Sto com'è o tutto d& rira.ro dopo &,·crio tenuto por più di die<:I soeoll In sun. compiuta balia.: protenderlo o sporal'lo, sarebbe In certo qual moùo voler essere J)iù cristiani del Cristo.... No: il Socialismo non dove rondo.ro lo suo spor1U11.onà in questa, nò in alcun altro. religiono, pcrocchò lo. sua rngiono di essere non lsth.in voruM bibbia; mti sta nell'uomo stesso, nella suo. dign\th. o nella. sua o.ulonomil\. lo dissi, ò ,•ero, noi mio antecodento articolo cl1enon era ne<:essn.riodistruggere e la religione• per combat– terla efllca.cc.mcnlo; ma. i lettori hanno certamente com– preso cho lntcnde,·o parlare di una religione che non ha nulla a raro nò colla mctnftsica, n0 colla. teocrazia., di una religione immortalo come la. ragiono e l:i giu• 1tiz\a di cui formerà. un giorno il trionro, ma. il cui avvento sullo. tctTa rimarrà sempre un pio desiderio ftnchò i softsmi dell11.teotogi:i continueranno a. ingan• naro lo moltitudini lr:\Sportando l'ora o Il luogo dello sante rivendicazioni al di Il\.dcll:1.l'ita prosonlo, in un moneto do,·o gl'ingannalorl nulla ph) avran da temere dalle loro ,•ltlimosenza.numero ..- Guerra, guerra dunque al sonsml.\, fos.s'anco lusinghiero o dolco come il canto dcli& nlnna-na.nnll che addormenta. l'ingenuo bambino. Il popolo non ò più un bambino, o noi gli dobbiamo dire tutla la ,·crità, e null"altro che b. ,·erità: e \'uoi tu finalmente la. giustizia J - Coua un& buona ,·olta, dob- (') Quetto arUcolo fii 1crltto qul\lch• rlorno prlm:i. che l'Encl• elica utcllM alla hace. (N. a. D J biamo dirgli, di stendere la ma.no nel ,·uoto per eo– glicrl11 In ciclo.• e Una $Ohi.I -,ict,".$. nuUa,n •~rare •alul~m! • {I) (I) !.'ottimo 1lpor l.eonlda Dluolatl ml )>erdoneri ae per ti– rannia di 1pulo non rnl tenne ratto tll poter rltOMlllN1ull'argo– mento della srenetl patologlca del sentimento rellglo,o; con che erti a,rebbe nduto che la mia teoria rl1ponde benlNlmo a tutte i. 1ue obbln.lonl; ma colale •~omento CjjUI era all'atto aecontlarlo ed lo oe tratto altro,e. L'OPINIONE DI LIEBKNECIIT Ci scmbt'a importantissimo. a chial'imcnto e quasi ~c,~i~~:;~ <! , 1 ~~ ~imi~-i ,~ '/l~ft-i::~.ir.~·:ti grosso ,101 1>.'\l'tilosocialisla. todc;;co, tcnul<>:-i in Hallo dal 12 al 18 oltob1'0 1800 (pag. 17,1 o 201), i duo brani ph'1 11-alionti, in :wi;omcnto, dei discorsi di Liobknocht. la cui opinio11c. com'ò noto, dl\ 1 cntò regola di corHloUnpor tutto il p:u·tilo. Kssi sono C()-l.i limpidi o catl'gorici cho ci basta raccomanrl:wli, sonz:l commenti, all"altcn1.ionc 8-(H~ giudicala dei nosll'i lcttol'i; non esclusi l'egregio•·· o l'amico « solit..-i1·io > la cui c.1rlolinn 1>ubblicl11amo in nota alrnrlicolo nostro: ti,i dissenso fontla– mcnllllc. un°!~!\~~~•~it~~ r:1 1 !r;gn!:~.:,;:a~f !p'~j° i~~~~t~ al te<loschi cbo troppo J>OCO si occu1)a110 della terra, che con ron•oro passeggiano poi cielo o qnnggiÌI da troppo scano tempo sono arrimti. E segno di inr,infllcionza. dolio spirito o d1 m:mcho,·olo energia.. o.nilchò arrcrmaro la. ~'r~it ~~~i;! f~' 1!~~:r"a.~1 °di~lg~ ro!o. 0 \~ 0A~~~:i~ mi guastai coi liberi pensatori, pcrc1tf un giorno dissi: ~:~~rf:;1a\T!~rc:s1 1 i~n~~· ;!l~~!·i~: ~f 1 ~,t 0 ~~~ bole del polizioul, dimos1ra a'miel o«hl millo ,·olte pila coraggio d i chi combatto l'onnipotente come nemi-co porsono.lo e lo precipita dal cielo. Operaro sulla terra. ecco 9uan to Importa. E d, cotesto .. li boro pensiero• chi no .Prontta 1 lo 1~f~r~ l~~v;:: 1~ 1!1 f 1~1~}: r::i~li cft1tr 0 :::1i~~~o tn 31 oW~:~ bach, un nido lm1>011an1o di questo e libero pensiero•• di questo mo,•imonto liberate. 01·ùeno. che cosa sono divontntl questi liberi pensatori 1Cho parte hanno avuto nella rh•oluziono del [8&81 Erano <1 ua.sltu tti com1>as– slonovoll borghesucci. E adcssol VI t, sta.lo uuo solo l'ra. questi libcrali•radicali, che abbia osato )).\rtOC'iJ)aro a.Ila lotta contro l'oJ)J)l'OSSiono, por rugua.gliiuna dei diritti 1 }'!d uno solo rra. di essi che abbia. avuto il coraggio di arrrontaro lo conseguenze del chiamarsi socialista l Per questa gontlcelola. quando sono 1'1-a. di loro, noi non :\~~o ~c~1 1 !t~~i'i1\~':n~ ifb :: aJ?!~n~la ud~1~ 11 :e:! ~o:t~lt:~~ro~i; h:in~fti,~~r:n~":!,1n1::-~~ioz~o:Ì cosi dotto partito popola. re{').Deglierro,u del 1 om pensare ed agire nes111no. tra.cela e JM!rI&mag((ior parto sono nostri nemici J>Oliticl.Quelh f'ra di noi che occitano con particolar zelo contro la religione, hanno in sà ancora un po"di Dio, dol qnalo non riescono a IIOOrarsi. Noi dobbiamo Inoltro pensa1'0 che la roli~iono por sè e la Chiesa por l!là non sono capaci di sctua.c<:iarci,so (', La coaldetta Votllp3rtd {J)artlto del popolo)corr11pondenbbe 111perr'6 alla.oottra den1«ra1la radlule; partito della borabnia piccola • media, ridotto ormai, In Germania, a dl◄porN di un ln1lrnlt1unt11numero d1 ,otl, IOltol°<Hlda lncalunte del~lall1mo • della e,oh1done economica, che Nalir.&a tutti I partiti polltid contro Il mo•lmento ucendente delle c.l&Ml del la,oro • non lucl;1. phl potl,J al 1-entlment&llllnl llberal..chl e alla Ntorlca aenu COD• tenuto deall uomini di mene Idee• di mu,,o cuo~, che ,ogllooo tutranl nelle nuou correnti teoentloel nidi, al tempo 1tueo. alle rl•e qretolantl del prhllealo. 1,v. d. D)
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