Critica Sociale - Anno I - n. 8 - 31 maggio 1891
120 CRITICA SOCIALE sociale, costituondo quasi dello monografio sui var'ì argomenti. Cosi pensiamo che il giornale non sia l'effcmcrido che nasce o muoro col giorno o colla scltim:tna: ma lasci <1ualchotmccia nello coscicnzo e di chi lo SCJ'i\'Oo di <1ucicho lo leggono. LA CRITICA SoclALE. Ancora " LARELIGIONE ENOI .. Veramente, egregio signor direttore, io dovo dirle che, se I suol lettori sl lamenteranno della mia. impor– tunità, l11. colpa sarà pur anche un poco sua, perehè la presento polemica non sarebbe neppur sorta. s'olia mi a.vesso In qualche modo i,v,•orlilo che e il protocollo del Congresso di llallo • ha giù. determinato in modo espii• cito e il contegno della democrazia sociale noi rapporti della religione», dichiarando ossor c1uosfauna semplice P1·ivaùache. Ma siccome penso che un Congressodi dcmocrntici-soclallsti non può mai essere una specie di Concilio ecumenico do,•o lo opinioni diventano dogmi o I dogmi assumono Il carattere doll'in(allibilità, così mi permetto dl crodoro che non mi si ,·orrl\ gridare l'ana– tema. se oso riaffacciarmi anco una. ,·olta. (o sarà. l'ul– tima) a questa. sua simpatica tribuna con la parola. del• l'eresia. ... In lln doi conti l'unità del partito non ci avrà nulla a soffrire, perchà ella., egregio signor direttore. ha. dichiarato che Il mio punto di ,•ista. ù meramente e subbiolth·o., cd lo mi guarderò bono dal protestare, se non por conto proprio, contro l'autorità dei e proto– colli •· - Ciò premesso, \'Oniamo aU-argomento. Alla domanda: quale do,··ossero l'attitudine del So– cialismo di l'ronto al problema religioso, l"egregio signor llissolati, inspirandosi, cornoben si vede, alla risoluzione del Congresso sopraccennato, rispondo: e la. religione è una raccenda d'interesso privato o il Socialismo farà. bono, an?ichè combatterla., a disinteressarsene, tanto più che siamo in presenza di un socialismo cristiano, che vigoreggia altrove e accenna a spuntare anco fra noi; e la democrazia sociale J1a bisogno di tutte le forze, dacchè tutto lo J>ossonogiovare purchò s·inal\'oino nella grande riviera dolio rivendica1.ioni economiche....•· Que– sto, lo riconosco, egregio signor dirottoro, ò un mettersi sopra un terreno molto p,·atico, a potte del quale il mio modo di vodt:ro, anzichò 11omplicomento teo,-elico può dil'Si a.ddirittura poetico. Ma è egli certo che questa e praticità.• sia di buona logat È egli corto che non si tratti piuttosto di un ingenuo o pericoloso empirismo, come sono in generale le coalizioni dei J>artiti, o in particoll\ro corte ibride alleanze, la cui ragiono di es– sero non è mai altro che Illusoria ed effimera, perehè la comunanza degli interessi n1aloriali, che ne ò lo scopo più o meno immoJiato, rimano sompre supremamente viziata dalla disparità. e dalla contraddiiione dogli ideali mora.Il che no sono il vero od ultimo ftnoL Esaminiamo dunque li problema un po· più dani– cino: - la religione, s·è detto, è una Prioaùache. Se con questo s·ò Inteso di dire che la sua. sfera. nali\•a ò so– pratutto quella del sentimento, valo a dire dell"elemento por occellenza subbiotth·o della. nostra natura, nulla di più evidente: noi campo della psicologia positiva quo- 11ta ò ormal una verità di La Patisse; ma se conside– riamo il fenomeno religioso come obbiettivato in una forma. storica, e (1uosta forma la chiamiamo - come si Ja noi caso nostro - Cristianesimo, oh chi oserà. più -ancora considoraro come una. semplice e ra.ccenda d"in– terosso privato • l'istituzione che ha tenuto por di- B1biotecn Giro ~1 1rco ciotto secoli in pugno I destini della società. europe&.,e che oggi ancora, cheechò so ne pensi, più o meno di– rettamento ci al'Volge nelle sue spiro. ed è corno l'atmo– srera morale nella quale Il nostro popolo si agita e vi\'ef... li socialismo a.dunque, an zicl.lè e disinteressar– sene ..,dovrebbe sentir l'obbligo impellente disindacare, e, do,•e i suoi Ideali lo esigano, di combattere, senza re– missione, nella su:\ proprln. essen1.a, qucst& istituzione, non meno dì quello ch'egli facci&.ogni giorno del si– stema economico che ci soff'oca e opprime; ltLOnde, noi caso concreto, il problema si riduco a questo: l'indole del Crlslianosimo è dossa veramente compatibile e po– trebb'ella. per avventura armonizzare cogli ideali della democrazia sociale, Malgra.do quello che so n·ò pensato e detto dagli intelletti più spregiudicati o robusti, da un Ardigò come da un 1..trngo,io non lo erodo.... t·egregio signor Bis solali ha. osservato giustamente col Proudhon come vi siano in questa religione tanto la tondon1.aproprietaria quanto la comunistica; ma quale può dirsi "oramento la più Corto t .. La rls))osta co la dà. la storia stessa del Cristianesimo, la quale ci dico che, dopo milio e otto– cento anni, Il comunismo evangelico non ha ancora tro"ato modo di S\'Olgorsl in una forma. omcaco o duro– volo; anzi tutte le "olto che ci si ò pro,·l\to, vuoi coi Chiliasti, vuoi coi Gnostici, coi Manichei, cogli Ebioniti, coi LOllardi, cogli Ussiti, cogli Anabattisti, sempre s'è visto brutalmente assalito e compresso - a. titolo di eresia. - dall'opposta prevalente 1ondeoza incarnata - col nomo di ortodossia. - nella Chiosa. La ragiono di questo fenomeno bisogna cercarla nel fondo stesso della sintesi cristiana. Gesll, è vero, ha proclamato l'eguaglian1.a o la l'ratell:1nm di tutti gli uomini; ma questa doUrina era profontlamente viziala dal concetto negati"o e ri~lso ch"egli si raeeva della vita: la. vita \'Ora per lui non ò questa, e noi abbiamo torto di darle troppa importanza., torto di aff'annarci troppo a p1'0Curarci una relicitl\ Illusoria. Beata quindi ru detta la povertà, beata l"afllizione, beata l'umiltà; e per converso, sprezzata Il\ ricchoz1.a.,tenuto In poco conto Il lavoro e conruso colla vanità. o coll'orgoglio il sentimento della dignità. J>ersonalo che in fondo è la naturale sorgente d'ognlnostro diritto. Ora, ftnchè la comunità cristiana. rimase una semplice associazione di e uomini di buona volontà, umili di cuore o semplici come fanciulli•, quostl elementi a.nti– soeiali rimasero in corto qua.I modo corno una protesta. o un rim~dio indi\'idualo contro r iniquità e la corru– zione della società. pa.ga .na; ma quando, sotto l"influenza doli'« epi,copo, .,, Ja primlll\'&ccccluia • perdette il suo carattere democratico e dh·enno una potente oligarchia, allora. l'insegnamento di Gesù, cessando di essere og– getto della buona Codelndi\'idualo o assumendo un ca– rattere dogmatico, unh•ersale, obbligatorio, serl'I mira– bilmente a raccogliere nelle mani del potere ecclesiastico lo ricchezze del mondo antico e a mantenere il popolo alieno da ogni cura monda.o&,vale a dire santamente spogliato d'ogni suo diritto .... Vennero, ò ,·ero, lo santo ribellioni della. coscienza.; ma la grande spogliatrlce brandi le sue anni - lo sco– muniche, lo torturo, lo crociato, i roghi, o - te1Tibil– mento logica noll'applicazlono de"suoi principi - tanto più si mostrò accanita. e fero ce, quanto più i nemici, che le si ribella.vano, lo fa.co"ano in nome dello dottrine del suo fondatore. Quale pertanto la conclusionol... Diciamolo senza. pià oltro ambagi: Il Crislinncsimo non farà mai per il trionfo
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