Critica Sociale - Anno I - n. 8 - 31 maggio 1891

114 CRITICA SOCIALE sorgente unica della 1·tcche;;a, ma è Utsorgente dt quella sola JJtu-tc della, 1·tcchc;:,a e/le consiste nel non mo,·tr cli fame». Abbi.uno ,,cccnnato la p..'lgina, pcrchè quelli che non crcc.lcssc1'0che cosi sia scritto, nulano a Yedcre. E ,·cdranno che qucsrè la conclusione di un curiosissimo ragio11amc11to, nel quale si rnol dimosll-a1·0 che « le concc.:.ioni del ~octaliò•mo sonocont,-artcat v,·tnclpt della socio– touta e detcant;·opotouta, le quau et tnseommo che l'·uom.o, 1n un modo o in tm allro, non {ani mai che ctd elle è assolutamente nccessa,•to aua susststen.:.a >. A che concludono qucslc afformazioni senza n~~ o senza chiare1.1 .... ,? Yuol dire ro1-se il signol' Xitli che, tolto l'aculeo del bi.sogno,o, in altro prll'ole, tolto \'Ìa un sistema ~ocialo che co– stringa l'uomo a lavorare oltre quello cho ci do– v1·ob1Jolnvo1·a1·011mrndolavo1·asso 1>01· ~o stosso e 11011 J>OI' gli ulfrì, scemei-..\ la produzione socialo? Se <1ucslornol c.<spt·imcroil signor Nitti, quale lo– gica lo auto1·i1.7.a dcdm·re da cosi sll'ana p1-cmcs..~\ la ancor più strana conscguc111.ache non è ,·ero cho il lavo1'0 sia so1·1,,ontounica della ri<.-che1.7.n T Cot·lo: il laY0l'Onon O sorgente unica della l'icchez1.a, po1·chè nella p1·od11zio11e della 1·icchczza entrano scmpt·c lo fo1·zenat111·ali;ma &111110 :rncho i bimbi che questo va somp1·0 sottinteso quando si adopera, in senso economico, la J}.."\l'Ola 1·ict.:hc:.:.a. O1MJ, non è con simili giochet1i puet·ili cho il signo1· Nitti potrà lusing;_u"8idi porre in term il socialismo, questo che egli chinma il « novello Anteo •· Il no– slt'O « novello E1'COIO • ha bisogno evidentemente di rinforzai-e un nlh-o poco i suoi mu~oli. L'altra argomentazione 11011 1ncno pel'egrina con cui il 'itti niol b.1ttel'o in breccia il socialismo è cho « i socialisU democratici, nelle loro conce– ;toni spesso brutali della cfla, 11tostranoassat frequentemente Ut t·icche.:.:.a come causa tmica dt felicità. Incecc lli felicità e llt 1·lcchc:.:.a, llt .wentw·a e la JJOce,·tà non sono f,·a toro in cor- 1·eta.:.to11e n cessw·ta •· Xoi 8,.tt·emmo JH'OJlriocu– riosi dì sapere che cosa intenda dire il signor Nitti r1uando parla dello « concezioni brutali » dei socia– Hsii. se codesto concezioni, secondo suo ripetute ammcssioni, hanno fonti punti di contatto colla morale cristiana pi1'1clornta, e anzi sono - sempre sooondo la confcs.11.iono del p1-clodalo signoro - su– periori a quello dei loro ane1-sa1·'ì, tm i quali ò certamente il signo1· Nitti in pe1-:sona, con clte YO– cabolo si donanno chiamare le concezioni che 1-c– golano la condotta morale del signot· Xitti o com– p.1g11i?Ossia le concezioni morali della tx>rghcsia, che non ò 1-cligiosa o non è socialista? Le conce– zioni della vita intesa come fc1'0Celotta di conco1·– renza, comeana,·chia selvaggia avonto 1>01· sua legge unica la opp1'Cssionedel debole o de1l'iue1·me,quale alto grado occupano dunque nella scala dello con– cezioni morali1 ~la la....,;;ciamo andare e domandiamo scmpliccmcnto: chi h.i mai dato, non diciamo ra– gione, ma 1n'Ctc:sloi\l signor Nilti di altl'ibuil'e ai socialisti l'atrcrma.~iono che unica sorgente di feli– cità. sfa la l'icchcu.a? lu YCrilà che se il socialismo a,... o B si l'eggesso su scipitaggini di tal forza, non ci S<'l– robl>O bisogno degli sfo1·zi di nessun El'colc per attor1·arlo: bastcl'ebbc a ciò, senza dubbio, anche il signor Nitti, e cc ne s..11·cbbcd'ayanzo. Che ~ dal signor Xitli, per gli studi s1>0eiali a cui si ò dato, s'ancbbo diritto di 1wetenderc mag– gio1-c scriet:\ di ponsie1'0 nella discussione tco1·icn dei 1wi11cipisocialistici, non sarebbe fuo1·di ragiono 11cppu1·0 di 1·ichiede1·0qualcho p1-ofo11difa maggio1·0 negli apprcz1.. 1mcnti stol'ici. Egli impicg:1. infatti par-cccl1ie Jlaginc a dimostrare come il cattolicismo sin pii, propizio al socialiJSmodi quel che lo siano lo confessioni crnugcliche. E ctncstopriucipalmcnto perchò egli pensa, come ogni buon bo1·ghcsc, che socialismo sia sinonimo di « soppressione di libc1·tà individuale». E como egli frova che il cattolici.smo soppt·ime al massimo g1·ado codesta libcl'tà, cosl gli pat'O molto logico dcdu1·1·0che dunc111cattolicc:simo e socialismo sono frntelli b'Ormani - mentre, per la 1·agion contraria, il JU'Otcstantismo dovo r,u-c ai pugni col sociali.srno. E non bada che il socialismo ò s,·iluJ)Jlato in p1-cv;llc111.1\ nei p.1c.si dove Jlii1 ò dilfwsa la confessione C\'t\llgclica; o non ,·odo che il socialismo - tcndomm allo sviluppo massimo della pe1-sonalit.\ umana, rh•cndicaziono positim e co11c1'Cfadella umana libcrt..\, l'ibelliono dcci.sa a ogni t,"Cneredi opp,-essione - dern ncces&1riamento attecchire 1>il1 facilmente là doYe il sistema religioso gli p1-cparò meglio il te1·1·eno,consacrando la indi– pendenza della mgiono individuale, educando lo energie o la dignit..\ della coscion1,a.~o ~icno p1-o,·a lo manifestazioni socialiste ratto da anlico o con la1·ghezza cli consentimento d;,\Icle1-oo,·angelico in lnghiltena e agli Stati Uniti, e 1·cccntemcnto anche in Francia. Ci si permetta c1ui una J"-"\l'cntosi.Quanto 01·a abbiamo· scritto non confraddico punto alla tosi srnlta dal sottoscritto into1·no all'atteggiamento no– stro di f1'0ntc alla. 1-cligiono in genere. ~oi J)O)';Siamo infatti l'itcnero cho la confessione protcst:rntc sia pili fa,·01-c,·olealla propag.\nda sociali.sta, scuza por questo muo,·e1-cguerra al sentimento religioso dello plebi cattoliche o rc.spingo1'0 da noi i cattolici che alwsscro la bandie1·a della rirnlta conh'O il cnpita· lisino borghese. E con ciò siamo lieti di a,·cro ri– sposto ad un nostro buon amico, Paolo Scalori, cli Cremona, che all'auto1'0 dell'al'ticolo Mt Religione e Nol mo,·ern l'appunto di non far distinzione tra cattolicesimo o riforma. Secondo il nostro modo di ,·cde1-c, la distinzione può, anzi dere farsi; o noi la (;\ociamo; ma i nostri ilJ)JH-czzamenti,dil'Cmo cosi, speculath·i circa la maggio1-c o minoro Yirtualit..ì. socialistica dello duo confessioni, non toglio che la nosll·:\ condotta debba CSSCl'O identica rispotto ad ent1·ambc. E torniamo al signo1· Nitti. Pe1· lui il socialismo non ~olo è, come 01·a vedemmo, nega1.io110della libertà indiddualc; ma è n%raziono della scienz.1. « I recenti con91·eR~l8ocialf~•uct, come i 1·ccenll Ubrl socialisti - egli dico - non fanno che par– la1·ccon atsdeqno detta scten.:.aborghesee·della

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